Bello il modo in cui hai trasformato i tuoi viaggi "nel mondo" in un nostro viaggio nell'"Universo Giardini".
Il racconto è molto coinvolgente ma soprattuto personale, intimo e profondo.
Un po' malinconico, alla mia lettura, ma forse il viaggio in solitario ha sempre una base di tristezza, ovvero, manca di una parte di euforia fruibile e immediatamente condivisibile che si manifesti apertamente.
E' sicuramente un viaggio parallelo del corpo e dello spirito e il contrasto viene enfatizzato dal fatto che sia un viaggio tra persone e in luoghi affollatissimi. Lo stesso racconto fatto sulla base di un viaggio in Antardide non avrebbe, forse, lo stesso effetto.
"Il viaggio si vive ma non si condivide…"
Come ti ho già detto questa frase continua a frullarmi nella mente ...
La condivido in buona parte perchè, anche io, ho spesso un rapporto conflittuale con il viaggio, il volermi muovere in una direzione ed essere obbligato a prenderne un'altra.
Questo tuo
scatto (che non hai incluso nel life) iconizza perfettamente questo contrasto tra la "nostra" non condivisione e il casuale adattarsi delle "cose della vita", del fatto che il nostro spirito ci mette spesso in contrasto o in conflitto con ciò che ci circonda.
" ... chi invece si getta anima e corpo (spesso piu’ anima che corpo) alla ricerca di non si sa cosa."
Ho vissuto il tuo viaggio ma non sono in grado di condividerlo appieno. Mi hai fatto riflettere ed in effetti, una volta, lo stare in una "caotica solitudine" era per me un modo di esistere, di ritrovarmi e di confrontarmi con me stesso e con il mondo.
Non so se sono invecchiato o solamente cambiato, ma oggi non riesco più ad apprezzare come un tempo la mia solitudine. Ho troppo bisogno di condividere sempre e immediatamente la vita con qualcun'altro (in genere, con la mia prediletta

), di avere a fianco un paio di occhi che sanno come afferrare i miei sguardi e capiscono al volo i miei stati d'animo.
Non so se dentro di me ci sia ormai quell'insano equilibrio che limita e tarpa le ali agli slanci della vita o se, semplicemente, gli slanci abbiano adesso meno potenza e mi permettano quindi di "viaggiare con un passegero a bordo" ...
Certo è che la mia curiosità per il mondo, il mio piacere di confronto, scoperta o semplice constatazione di realtà estranee sono sempre vivissime.
Ovviamente il discorso cambia quando il viaggio in solitario è un'obbligo: e qui il tuo amore per la vita, sempre e comunque, il saper sfruttare sempre a tuo vantaggio ogni situazione è oltremodo apprezzabile. Io, primo tra tutti, in una situazione come le tue mi sarei forse depresso e non avrei fatto tesoro dell'occasione.
Passando alle foto le trovo molto coerenti con il testo, i tuoi "mossi" sono ormai un classico, i tuoi ritagli casalinghi sempre curati e "puliti". Ho visto tutte le altre foto sul sito e penso che moltre altre avrebbero potuto entrare nel Life di diritto.
Al contrario (e qui svolgo il mio ruolo costituzionale di rompiOO) ci sono due foto a mio parere un po' troppo simili tra loro (
questa) e (
questa): meglio solo la prima.
Un'altra che mi piace tantissimo è poi
questa: parla da sola!!!
Finisco con il ringraziarti per la dedica che sento molto anche mia. Mai come nel tuo caso l'adagio "chi trova un amico trova un tesoro" è vero. Auguro a chi non ti conosce di poter colmare presto questa lacuna, e ringrazio per l'ennesima volta il Forum di esistere perchè, per fortuna, non sei un caso isolato.
Devo salutarvi: se non mi metto a lavorare il mio viaggio in solitario potrebbe iniziare presto

... e verso lidi poco piacevoli

...
Ciao

Angelo