Ciao,
dunque...non è argomento da due parole...innanzitutto diciamo che "gli interni" sono talmente vari ed eterogenei che qualsiasi generalizzazione tecnica sarebbe fuori luogo. Ogni diverso ambiente, dal locale commerciale alla barca, dalla stanza d'hotel al museo, richiede, in linea di massima, un diverso approccio sia tecnico, sia "stilistico".
A grandi (enormi..) linee si può fare una divisione fondamentale tra gli ambienti che presentano un'illuminazione, naturale o artificiale (generalmente mista..) accuratamente studiata e quindi parte integrante delle scelte d'arredo e gli ambienti la cui illuminazione ha una valenza esclusivamente funzionale, senza il minimo criterio estetico. Naturalmente tra i due estremi ci sono tutte le "vie di mezzo" possibili.
Allo stesso modo è possibile suddividere gli ambienti in base alla "qualità" dell'arredamento...da quelli frutto di uno specifico studio, dotati di "personalità", equilibrio di forme e spazi, materiali e accostamenti, colori e - come detto - illuminazione, fino a quelli in cui si è fatto "di necessità virtù", in cui gli spazi vengono semplicemente "riempiti" con mobilio ed oggettistica. Anche in questo caso, dalla stanza di Hotel 5 stelle al fast-food, dallo show-room all'abitazione privata, ci sono, nel mezzo, mille diverse tipologie di ambienti con caratteristiche differenti.
Altre ancora sono le caratteristiche in cui è possibile suddividere gli "interni" e da cui derivare le scelte di ripresa.
Questo per dire che ogn'uno di questi ambienti richiede un differente approccio, a prescindere dalla personale "cifra stilistica" da dare alla ripresa che deriva da preferenze, piccole astuzie o "trucchetti" del mestiere...
Ora, senza entrare troppo nel merito e restando agli esempi portati, l'illuminazione supplementare e/o il WB possono armonizzarsi indifferentemente alla luce naturale daylight o all'illuminazione tungsteno.
Nei primi esempi è stato scelto di "neutralizzare" la luce artificiale interna, lasciando alla luce naturale la dominante blu dovuta alla differenza di temperatura colore. Nei secondi è stata fatta la scelta opposta.
Vengono normalmente utilizzati tutti i tipi di illuminazione (
se vengono utilizzati..). Indifferentemente flash o luce continua, daylight o tungsteno (eventualmente con gelatine di conversione..), spot o luce diffusa, luce diretta o riflessa. A seconda di cosa si vuole/può fare dell'illuminazione. Può essere necessario solo alzare il livello dell'illuminazione per meglio armonizzarla (come quantità..) con la luce naturale o può essere necessario supplire alle carenze dei punti luce sulla scena andando ad influire direttamente sull'atmosfera dell'ambiente. Impossibile generalizzare.
Nel primo link delle "rooms",
apparentemente non c'è (quasi mai..) alcun intervento "rafforzativo" della luce già presente negli ambienti visibilmente frutto di un'attenta progettazione. La luce delle finestre, tuttavia, non "buca". Può essere semplicemente stato scelto l'orario ed il meteo giusto...ma non si possono escludere interventi
ad hoc già in ripresa o in postproduzione.
Su attrezzatura (luci escluse) e parametri di scatto...banalmente, obiettivi decentrabili o banco ottico, diaframmi da iperfocale (il piccolo formato litiga abbastanza presto con la diffrazione..) e tempi di posa conseguenti, cavalletto di granito. Questo professionalmente parlando, per un "una tantum" senza esigenze di particolare qualità, un ultragrandangolare con correzione delle distorsioni in PP può bastare.
Mi è venuto in mente questo

...
bye.