Omaggio ad una cittadina, che, in un panorama generale di poca attenzione per le nostre origini e per le vestigia del nostro passato, sta portando avanti da anni una politica di conservazione e valorizzazione del proprio Centro Storico, portando nel ventunesimo secolo un angolo di mondo che sembra tratto da una fiaba.
Un pizzico di poesia in un secolo di ordinaria follia.
Dolceacqua,
Piccolo borgo dell'Estremo Ponente Ligure, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, alcuni la fanno discendere da un Bordo di epoca romana (Dulcius), altri dai celti (Dussaga).
Nel XII Secolo i Conti di Ventimiglia fecero costruire il primo nucleo del castello che in seguito verrà acquisito dalla famiglia genovese dei Doria, ed ampliato nei secoli successivi.
Ed è proprio il castello che fa capolino dagli alberi appena arrivati in paese....

Attraversato lo stretto ponte che ci ha portato al parcheggio, il borgo ci appare in tutta la sua bellezza.

Proseguiamo e ci accingiamo ad entrare dal lato del ponte a schiena d'asino, splendido nella sua antichità.

Ci attende una prima piazzetta che già ci fa intuire la cura e la pulizia del luogo, abbellito in maniera molto umile e discreta, ma comunque efficace.

I Carrugi si snodano rivelando un luogo "Vivo" con botteghe e negozi.

Quà e la gli scorci che queste antiche mura ci offrono sono molteplici

Anche le indicazioni sono discrete ed "intonate".

Arriviamo ad uno splendido passaggio, ove i giochi di luce danno la sensazione di una vista sul passato

Svoltiamo e ci troviamo in una piccola piazzetta....

...Ove un pannello decorato non può non attrarre l'attenzione!

Proseguiamo e l'illuminazione naturale ed artificiale ci regala nuovi giochi di luce...

Piccole botteghe artigiane appaiono nel buio dei carrugi non ancora raggiunti dalla luce del sole

Quà e la, però sciabolate di luce penetrano senza pietà,

indicando che il tempo rimasto per la fotografia si stà riducendo, dobbiamo affrettarci!
Arriviamo all'ingresso del castello, di cui posso offrirvi soltanto una veduta del sentiero d'ingresso.

Torniamo indietro, ed all'uscita ci lasciamo attrarre ancora una volta dalla sagoma dello splendido ponte...

Ma sotto di noi, sull'acqua, si staglia la sagoma del Castello, quasi a ricordarci che è lui il vero dominatore della città! Dall'alto e... dal basso.

Spero che questa visita virtuale sia stata gradita, chi desiderasse vedere altre immagini
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Grazie a tutti della visione e delle eventuali osservazioni che vorrete esporre.
Fabrizio