Se non fosse che ''oggi'' c'è sciopero e nessuno è presente nella mia classe
A questo punto ripiego prontamente verso casa e decido di fare quello che ormai volevo fare da tanto tempo, ossia girare liberamente per la mia città, senza limiti di tempo. Voglio perdermi tra le ''sconte'', le calli e i campi, voglio vedere com'è Venezia di mattina, una mattina qualunque. Da solo.
Parto da casa e vado dove mi portano i piedi, senza una meta, senza un programma.
Venezia vissuta da un veneziano è molto diversa da come si possa credere, si passa per le strade meno frequentate, si va nei posti meno conosciuti, si fa un po'di tutto insomma per evitare la gente e spesso i luoghi più famosi vengono dimenticati.
Assorto nei miei pensieri mentre camminavo nemmeno mi accorgo della strada che percorro. Sono nella ''zona nuova'', forse uno dei luoghi più ''fuori luogo'' a Venezia. E'ancora presto e la gente è poca, giocando con la prospettiva provo a fare qualche scatto

Faccio giusto in tempo a mettere via la macchina che mi frulla in testa un nome, un posto:''S.Marco'', sono mesi che non ci vado, forse anni che non mi fermo un istante in piazza.
Subito decido di dirigermi verso LA piazza...è ancora presto e la gente dovrebbe ancora essere itorpidita dalla notte, e turisti nelle hall degli alberghi a farsi consigliare gli itinerari migliori dal portinaio. L'atmosfera è magica, nell'aria c'è l'odore del pane e dei croissant e l'unico rumore a rompere il silenzio è il tintinnio delle tazzine nei bar...ogni tanto qualche coppietta in viaggio passa per i ponti per andare in piazza...

Eccomi, sono arrivato a S. Marco...basta stare fermi 5 minuti per vedere come i soliti gesti si ripetano...la classica foto con la basilica come sfondo, magari sarà un ricordo indelebile per chi la fa, un ricordo felice..è curioso vedere quante persone facciano la stessa foto, quasi come fosse un rito, mille attori che interpretano la stessa scena.

A pochi passi c'è chi lavora in piazza, magari ad un banchetto, e nonostante ne abbia viste di tutti i colori, non smette di stupirsi di chi compra 1 sacchettino di grano per ricoprirsi di piccioni, e lancia un occhiata di disappunto

Nello stesso istante, poco dietro c'è chi li vende quei sacchettini di grano, che aspetta un turista che abbia voglia di dare un po'di cibo ai colombi...sempre gli stessi gesti, sempre le stesse foto: la foto con il grano in mano ed un ammasso di piccioni che si scannano per beccare 2 chicchi, e le solite faccie impaurite.
Ormai scene viste ogni giorno, che lasciano indifferente chi passa 365 giorni all'anno in piazza

Pochi passi e si arriva sotto il porticato...qualche turista sta facendo colazione in bar e qualche signora che si sta dirigendo al mercato racconta gli ultimi pettegolezzi ad un'amica, intanto le due statue all'entrata della biblioteca Marciana mi guardano impassibili

I soliti gesti, cristallizzati, si ripetono ogni giorno, ed ''oggi'' era un giorno qualunque.
Luca