QUOTE(Pinocarbo @ Jan 23 2015, 12:32 PM)

"reso dell'incarnato"
La definizione si applica di per se alla resa della pelle, ovvero all'aspetto della carnagione nella fotografia, in special modo nei ritratti.
Il concetto esiste da sempre, da prima del digitale (volendo anche da prima del colore!).
Esistevano (ed esistono ancora per la verità) pellicole che restituivano tonalità delicate e realistiche della pelle come le Portra VC/NC 160 della kodak, in netta contrapposizione con le pellicole ad altissima saturazione come la Velvia50 fuji tipiche del paesaggista.
Passando al digitale, la capacità di "resa dell'incarnato" si è trasferita ai sensori. In passato alcuni produttori hanno implementato sviluppi specifici per migliorare la resa della carnagione (esempio il, super CCD di fuji) introducendo anche fotodiodi di aiuto nella restituzione della colorazione più realistica.
Purtroppo non si può cambiare il sensore per passare da un ritratto ad un paesaggio, ma intervenendo sulle sue regolazioni (picture control) se ne può modificare un po' il comportamento.
Anche le ottiche, come già detto sopra, dicono la loro, come se ci fosse bisogno d'altro per complicare le cose!!!
Tuttavia, la prima regola essenziale per una buona resa dell'incarnato, non è la scelta dell'abbinamento ottica/reflex, ma la LUCE e l'illuminazione della scena che scegliamo per eseguire la foto e la sua corretta esposizione.