Il Ranganathittu Bird Sanctuary è un’oasi naturalistica protetta situata su un’isola sul fiume sacro agli Hindu Cauvery (o Kavery, o Kaveri ) – il secondo fiume sacro dell’India dopo il Gangee – che si raggiunge percorrendo l’arteria stradale che collega Bangalore, a Mysore, nell’India del Sud.
Sabato sera formatto le CF (2 da 1 Gb e 2 da 512 Mb), metto in carica le batterie e preparo lo zaino con l’attrezzatura fotografica, Nikon D200, 12-24, 18-70 - da sostituire al più presto con un 17-55 f/2.8 in quanto la D200 pretende ottiche di ottimo livello per dare il meglio di sé - 80-200 f/2.8 doppia ghiera, SB-800 (che non ho usato), e … vado a letto piuttosto presto.
Mi trovo in India per lavoro, l’unica giornata che ho a disposizione per dormire un po’ di più è la domenica, nonostante ciò, ho preferito svegliarmi alle sei di mattina per potermi trovare a destinazione piuttosto presto, le ore migliori infatti per godere dello spettacolo naturale creato dalla moltitudine di uccelli che popolano il Ranganathittu Bird Sanctuary sono quelle del primo mattino e quella della sera. Il sacrificio della rinuncia ad un paio d’ore di sonno sarà presto ampiamente ricompensata !
Domenica mattina alle sette su un fuoristrada guidato dal nostro fidato autista Sandesh (non pensate di poter guidare personalmente in India, è impossibile !), parto con un amico da Bangalore dove attualmente mi trovo, in direzione Sud, verso Mysore.
Bangalore, capitale dello stato del Karnataka, è una città caotica e sovraffollata – 7 milioni di abitanti – purtroppo semi invivibile a causa del traffico e dell’inquinamento, cresciuta disordinatamente e molto rapidamente negli ultimi 10 anni grazie alle numerosissime aziende del mondo dell’Information Technology (Microsoft, Intel, Sun, IBM, Yahoo, Google, ecc.) che vi si sono insediate ,.
E’ una bella e limpida giornata con il cielo sereno come sempre qui quando non è il periodo dei monsoni. La temperatura è gradevole, circa 20 gradi (ma destinata a salire fino ad oltre i 32 !), si preannuncia proprio la possibilità di ottenere qualche buono scatto.
Il Ranganathittu Bird Sanctuary dista circa 100 km da Bangalore, si raggiunge da questa città percorrendo una superstrada a quattro corsie che in alcuni tratti è ancora in costruzione.
Secondo il nostro concetto di occidentali il tempo di percorrenza di 100 km su una superstrada dovrebbe essere di meno di un’ora. Non è questo il caso per l’India. La media che si riesce a tenere da queste parti è intorno ai 40/50 Km/h – quando và bene ! – per cui per arrivare a destinazione impieghiamo più di due ore.
Lungo la superstrada ci si imbatte di frequente in cambi di corsia spesso non segnalati, per cui, a volte, di punto in bianco ci si ritrova, magari durante un sorpasso, faccia a faccia con un camion che sembra venire contromano, altre volte invece è necessario frenare bruscamente perché a a segnalare il cambio di corsia ci sono solo alcuni sassi ed un tronco che sbarra la strada !
Ecco un variopinto e tipico camion con il quale ci si può trovare faccia a faccia, ho scattato questa foto dall’auto in corsa, devo dire che l’AF della D200 ha fatto egregiamente il suo dovere.
#1 / x (D200)

Un’altra tipica immagine dell’India. Normalmente i mezzi di trasporto sono stracarichi e quelli adibiti al trasporto delle merci spesso vengono utilizzati anche per il trasporto delle persone (e viceversa).
#2 / x (D200)
