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morena70
Mi sono posto un problema che prima o poi a chiunque di noi potrebbe capitare.
In caso di allagamento totale o parziale della custodia quale comportamento bisognerebbe assumere nell'immediato per cercare di salvare macchina ed obbiettivo evidentemente bagnati o allagati?
Ciao
Massimo Mazzitelli
ma il problema e quanta acqua è entrata... la cosa principale da fare è quella di tenere l'acqua distante dall'elettronica e batterie quindi mettere la custodia con l'oblò verso il basso in modo da convogliare tutta l'acqua verso l'obiettivo...

Una volta in superficie togliere, ovviamente, subito la fotocamera e togliere subito la batteria.....

Se la fotocamera si è bagnata sensibilmente una volta spenta e tolta la batteria lavare con acqua distillata e poi asciugare con aria compressa ma non con getto molto forte.... e spruzzare le connessioni con CRC..... e poi aspettare fino all'indomani che anche le parti interne si siano asciugare..... provare ad accenderla e poi mandarla in assistenza......

per quanto riguarda gli obiettivi.. oltre le lenti anche li c'e' elettronica.... ma fai comunque meno danni....

è una mia teoria...... vediamo cosa dicono gli altri.....


e poi... sperare....

ciao
Massimo

Gennaro Ciavarella
a quel che dice Massimo eliminerei l'asciugatura con aria compressa e assolutamente da evitare il crc e la prova di accensione

l'elettronica è delicatissima, l'unica è .... non bagnarla cerotto.gif
AlessandroPagano
QUOTE(morena70 @ Apr 6 2010, 05:20 PM) *
Mi sono posto un problema che prima o poi a chiunque di noi potrebbe capitare.
In caso di allagamento totale o parziale della custodia quale comportamento bisognerebbe assumere nell'immediato per cercare di salvare macchina ed obbiettivo evidentemente bagnati o allagati?
Ciao


Il problema più subdolo dell'allagamento è che nove volte su dieci l'acqua che entra è salata. Questa soluzione è tremenda per l'elettronica della reflex e delle ottiche. Rispetto all'acqua dolce ha una conducibilità molto più elevata percui l'elettronica, che in quel momento si trovasse sotto tensione, va in corto circuito danneggiando in modo irreversibile i delicatissimi componenti. L'acqua salata ossida in men che non si dica qualsiasi contatto o componente che presenti stagnature ed ecco perché in caso dall'allagamento totale.....non c'è nulla che possa rimediare se non buttare tutto nella pattumiera.

L'allagamento parziale (diciamo qualche cucchiaio d'acqua) è un'eventualità e nel caso in cui ciò accadesse bisognerebbe fare in modo che la custodia non sbatacchi a destra e sinistra cercando di tenere quanto più in posizione orizzontale la custodia. In questo modo quei pochi cc d'acqua restano sotto la macchina nell'intercapedine che solitamente separa la reflex dalla custodia. Non mettere la custodia con l'ottica verso il basso perché nella migliore delle ipotesi rovini l'ottica. Nel caso in cui sia entrata una quantità d'acqua paragonabile ad un bicchiere d'acqua (circa 150 cc) le possibilità di salvezza per la reflex e l'ottica sono molto ridotte, come nel caso dell'allagamento totale. Infatti o si bagnerà la parte inferiore del fondello della reflex e son dolori oppure si bagnerà la prima lente frontale dell'ottica con conseguente allagamento della stessa.
A tal proposito riporto un episodio accaduto ad un mio caro amico, che ha allagato parzialmente. L'acqua che è entrata (per un errore nel bloccaggio del dorso) è arrivata a lambire la base della reflex penetrando in parte nell'alloggio batteria. La fortuna ha voluto che non andasse oltre infatti dopo averla precipitosamente estratta dalla custodia, rimosso la batteria, lavato con un pannetto inumidito di acqua dolce la reflex non ha avuto nessun problema. Non sò però dirti se tra qualche mese l'eventuale umidità subita creerà danni invisibili e irreversibili sotto il guscio della reflex.

Una volta con la Nikonos III si allagava e senza batter ciglio si lavava l'anfibia in acqua distillata, la si asciugava e si ritornava a far fotografia.....altri tempi.

Ecco perché adesso non saprei fare a meno del sistema di leak-check che la mia custodia possiede e che mi permette di verificare, senza immergermi, se c'è una possibile via d'accesso per l'acqua.
Resta inteso che per ridurre i rischi è necessario controllare spesso le guarnizioni soggette a logorio pulendole e lubrificandole periodicamente e almeno una volta ogni due stagioni fare un check-up completo con la sostituzione di tutte le o-r dei leveraggi.
Un'altra accortezza, ma direi semmai una mia metodica, è quella di assemblare la custodia la sera prima dell'immersione. In questo modo e con tutta calma potremo controllare che tutto sia in ordine e che magari, per la fretta, non si sia dimenticato di montare l'o-ring principale del dorso! wink.gif

Ciao
Alessandro
AlessandroPagano
Come ha detto Gennaro assolutamente da evitare il getto d'aria compressa perché così facendo è matematico che l'acqua (salata) raggiunga le parti più profonde e delicate della reflex o dell'ottica.

Ciao
Alessandro
morena70
Scusa l'ignoranza ma che cosa é il leak-check ?
Ciao e grazie
Gennaro Ciavarella
il controllo allagamento, insomma il sensore d'allarme rolleyes.gif
AlessandroPagano
QUOTE(morena70 @ Apr 7 2010, 02:34 PM) *
Scusa l'ignoranza ma che cosa é il leak-check ?
Ciao e grazie



Il leak-check è un sistema brevettato dalla Hugyfot che permette di creare una depressione, ancor prima di iniziare l'immersione, all'interno della custodia e di verificare che questa depressione permanga. Se la depressione non persiste vuol dire che da qualche parte c'è una perdita (leak).
La maggior parte delle custodie possiede un allarme acustico-luminoso, posto all'interno del guscio alla base della reflex che ti avvisa se vi sono trafilamenti. Ma in caso di allarme si potrà solo constatare che l'acqua è già entrata con tutto ciò che ne consegue.

Ciao
Alessandro
morena70
QUOTE(alecacciafotosub @ Apr 7 2010, 03:17 PM) *
Il leak-check è un sistema brevettato dalla Hugyfot che permette di creare una depressione, ancor prima di iniziare l'immersione, all'interno della custodia e di verificare che questa depressione permanga. Se la depressione non persiste vuol dire che da qualche parte c'è una perdita (leak).
La maggior parte delle custodie possiede un allarme acustico-luminoso, posto all'interno del guscio alla base della reflex che ti avvisa se vi sono trafilamenti. Ma in caso di allarme si potrà solo constatare che l'acqua è già entrata con tutto ciò che ne consegue.

Ciao
Alessandro


Interessante !!! mi dai ulteriori info? Costo, compatibile con qualunque custodia, etc.....
Ciao
Gennaro Ciavarella
acchio è vero è la diavoleria nuova di Hugy ..... ahi ahi ahi cerotto.gif

credo ci sia solo sulle loro custodie e non mi risulta sia possibile metterlo su altre, prevede una bucatura specifica per la messa in funzione
morena70
Condensa o infiltrazione? Che ne pensate?
Questa mattina ho fatto una immersione a 22 mt ed ho sempre controllato la custodia, anche sott'acqua. Nessuna presenza visibile di acqua. A casa (la custodia era in macchina un pó al caldo) l'ho messa in vasca da bagno con acqua a temperatura ambiente per circa 4 ore.
Controllato nuovamente all'estrazione dalla vasca ed ho trovato sul fondo della custodia delle goccioline di differente diametro.
Che pensate? Potrebbe essere condensa oppure no? Su quali principi si basa la condensa all'interno delle custodie?
Ciao
AlessandroPagano
Se prima di fargli il bagnetto di 4h hai rimosso la reflex all'interno, con molta probabilità qualche gocciolina presente sul bordo del guscio è scivolata all'interno senza che te ne accorgessi.
La condensa nelle custodie in materiale plastico è abbastanza frequente perché è il materiale stesso a favorire la comparsa. La condensa è causata solitamente dalla presenza di elevata umidità nell'aria del luogo ove si è operata la chiusura della custodia. Questa umidità si ripresenta in immersione quando le pareti della custodia si raffreddano per il cambiamento della temperatura esterna, il classico termoclino. Solitamente può essere utile applicare all'interno del guscio un sacchetto di silica gel che è in grado di abbassare l'umidità relativa dell'aria all'interno della custodia. L'importante è sostituirlo periodicamente perché si esaurisce perdendo efficacia e addirittura divenendo lui stesso fonte di umidità dall'interno.
Come ha detto Gennaro il sistema della Hugy è molto particolare e prevede oltre ad una pompa elettrica, anche un sofisticato sensore elettronico di vuoto e un'apposita presa esterna per poter operare il vuoto all'interno della custodia.
Questo il link dove viene mostrato il funzionamento:

Hugycheck

Ciao
Alessandro
pignatarog
Se proponessi un piccolo rosario prima di ogni immersione......
A parte gli scherzi, tutto quanto vero ma soprattutto tutto quanto più frequente con il policarbonato.
Soprattutto gli appannamenti dovuti a sbalzi di temperatura.
Consiglio anche una sostituzione degli oring più frequante, anche ogni 6 mesi.

Giuseppe
morena70
No Alex, la macchina era rimasta dentro, anche in vasca. Comunque molto interessante la Hugy.
Non capisco peró tutto questo denigramento del plexiglass o Macralon o policarbonato....
Attraverso questi materiali l'acqua non passa e nemmeno attraverso un sottilissimo foglio di nylon, esattamente come l'alluminio e qualunque altro materiale. Quello che fa la tenuta é la guarnizione (in gomma per tutti) ed il corretto montaggio. Non é che se ho una custodia in alu da 5000 Euro non ho infiltrazioni, se sbaglio qualcosa l'acqua entra nella stessa maniera di una vecchia custodia usa e getta Kodak che qualche anno fa costava 10.000 Lire e da qual che leggo tutti voi avete avuto le vs belle esperienze in merito... texano.gif rolleyes.gif
Ciao


QUOTE(morena70 @ Apr 8 2010, 04:54 PM) *
No Alex, la macchina era rimasta dentro, anche in vasca. Comunque molto interessante la Hugy.
Non capisco peró tutto questo denigramento del plexiglass o Macralon o policarbonato....
Attraverso questi materiali l'acqua non passa e nemmeno attraverso un sottilissimo foglio di nylon, esattamente come l'alluminio e qualunque altro materiale. Quello che fa la tenuta é la guarnizione (in gomma per tutti) ed il corretto montaggio. Non é che se ho una custodia in alu da 5000 Euro non ho infiltrazioni, se sbaglio qualcosa l'acqua entra nella stessa maniera di una vecchia custodia usa e getta Kodak che qualche anno fa costava 10.000 Lire e da qual che leggo tutti voi avete avuto le vs belle esperienze in merito... texano.gif rolleyes.gif
Ciao

Ricapitolando, se l'acqua entra mi sa che si butta tutto nella pattumiera.
Gennaro Ciavarella
per prima cosa le deformazioni sono diverse
per seconda la durata nel tempo è diversa
per terza la lavorazione è diversa (ma qua le lavorazioni sono anche diverse tra diversi produttori)

anche dire alluminio non basta perchè ci sono diversi tipi di lavorazioni dell'alluminio ognuna con caratteristiche e costi diversi

se fosse così semplice non avremmo una pletora di produttori ognuno con soluzioni diverse e metodi diversi

poi ognuno effettua la scelta che alla fine lo soddisfa, secondo paramentri che sono i suoi
Massimo Mazzitelli
Il problema del metacrilato deriva dal fatto che risente molto più di altri materiali duri per sbalzi di pressione e temperatura che ne deteriorano nel tempo la materia....

queste deformazioni anche invisibili sono causa di infiltrazioni nelle tenute a battuta come nelle tenute a scorrimento....


ciao
Massimo
AlessandroPagano
QUOTE(Massimo Mazzitelli @ Apr 8 2010, 06:04 PM) *
Il problema del metacrilato deriva dal fatto che risente molto più di altri materiali duri per sbalzi di pressione e temperatura che ne deteriorano nel tempo la materia....

queste deformazioni anche invisibili sono causa di infiltrazioni nelle tenute a battuta come nelle tenute a scorrimento....
ciao
Massimo


Perfetto.
Aggiungo inoltre che il pateriale plastico è soggetto a "crettare" e nella maggior parte delle volte proprio laddove gli o-r sono a battuta o a scorrimento. Una crettatura in questi punti significa solo trafilamento garantito. Ecco perché si preferisce l'alluminio...hai mai visto una custodia in ALU crettata?
Per allagare una custodia in alluminio serve solo la....disattenzione dell'utilizzatore! laugh.gif

Ciao
Alessandro
morena70
Mah, ho i miei dubbi. Una lente in policarbonato di 2/3 mm é in grado di resistere ad una fucilata a pallettoni, ossia, blocca i pallini. In un oggetto piccolo come una custodia con pareti da 10 mm ho i miei forti dubbi che si possa deformare ad una pressione di 3/4 atm, non dimentichiamo che comunque dentro vi é aria che provoca una pressione contraria che in parte annulla quella esterna.
D'altronde anche i metalli sono soggetti ad ossidazione.
L'alu durerá piú del policarbonato? Forse si ma anche se durasse 50 anni l'evoluzione tecnica del digitale fará morire la macchin molto ma molto prima.
Sull'alu possibilitá di montare oblón in cristallo? Sicuramente un grande vantaggio, in questo caso il policarbonato é inferiore come qualitá ottica, come gli occhiali d'altronde.
Vi é poi il grande problema costo.
Policarbonato con molta difficoltá accessibile, alu, almeno per me, irragiungibile al momento.
Ovviamente entrambi le soluzioni hanno pro e contro come tutte le cose credo.
Come avrete capito io sono per il policarbonato, per necessitá ed obbligo texano.gif ma speriamo che dio me la mandi buona rolleyes.gif
Ciao
Massimo Mazzitelli
Il policarbonato o metacrilato o plexiglas come lo volgiamo chiamare e venduto perchè il prezzo è basso ma le statistiche di allagamento con questo materiale rispetto all'alu.... sono di gran lunga superiori e significativo.....

massimo
Gennaro Ciavarella
ci sono dei concetti fuorvianti

la questione è la resistenza a stress e per il metacrilato questa non è così significativa

e poi come già ti è stato detto bastano le statistiche, anche se poi ognuno pensa quel che vuole e soprattutto fa, con la propria attrezzatura quel che ritiene di fare
pignatarog
Sì è vero caro Gennaro,
si ha l'impressione di fare un processo Metacrilato vs Alluminio.

x Morena 70
E' scontato che le varie soluzioni presenti sul mercato servono a cercare di soddisfare le esigenze, soprattutto economiche, della maggior parte degli utenti fotosub, me è altresì vero che materiali con costi così bassi non potranno mai avere quelle caratteristiche espresse in altri di livello più alto.
Non mi riferisco alla quantità di comandi riportati in esterno ma soprattutto alla bontà di rendere stabili quelle tolleranze studiate per permettere una buona tenuta tra i due gusci e tutti i leveraggi e connettori persenti su di essi.
E quì purtroppo il policarbonato pecca molto anche se riesce a fermare i pallettoni di fucile.
Ora il problema è un'altro... trovare una soluzione che, anche se non sarà mai definitiva, riduca l'effetto "preghiera" pima e durante ogni immersione.
Di custodie in policarbonato ne ho avute due, una Nimar e Kamba.
Ad entrambe ho sostituito tutti gli o-ring con altri leggermente sovradimensionati.
Effetto, ... maggior tenuta ma con un leggero indurimento nel movimento del leveraggio, trascurabile con una buona lubrificazione.
Diventa importante e necessario però sostituirli almeno una volta l'anno.
Per l'appannamento relativo a sbalzi purtroppo non ci puoi fare assolutamente niente, consolati sapendo ache avviene anche in quelle in alluminio in particolari condizioni.
Puoi però lasciare all'interno della custodia una o più bustine per assorbire eventuale umido, quelle che si usano di default nelle custodie per compatte.
Oltre... c'è la tua evoluzione.

Giuseppe
morena70
Comunque oggi l'ho testata con il fish eye, prima volta a questa profonditá, a -46 e tutto ok Grazie a Dio). rolleyes.gif
Ciao
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