QUOTE(cuomonat @ Oct 22 2009, 09:13 AM)

La prima frase dimostra un assunto, se ce ne fosse bisogno: se la foto non è abbastanza bella non eri abbastanza vicino. Nel fotogiornalismo direi "la regola" è essere dentro l'azione.
Concordo sulla seconda ma ritengo che chi sfrutta bene i 17mm avrebbe ancora maggiori vantaggi dai 14.
Concordo anche sul P.S.,magari con l'aggiunta di un secondo corpo.
Aggiungo che il fotoreporter sa benissimo in che genere di situazione verrà a trovarsi; i dimostranti non iniziano se non è presente un bon numero di fotoreporter.
Se poi intendiamo per reportage aspettare i divi al lido di Venezia ovvio che si avvantaggerebbe di uno zoom standard o tele.
Concordo con l'assunto, ma col 14-24 (su Fx) io sono arrivato alla conclusione che non stai dentro l'azione, ma ci devi stare attaccato. E questo non è sempre possibile oltre che utile. Per sfruttare a dovere i 14mm si dovrebbe stare (vabbé, dipende anche da cosa si deve rappresentare) a 50/100 cm dal soggetto. Spesso a questa distanza dalle persone non ci stiamo nemmeno quando parliamo con gli amici, figuriamoci se ci possiamo stare mentre arrestano una persona o in situazioni analoghe. Spesso, stare molto vicini, da fastidio a chi lavora: proviamo a stare a 50 cm, ma anche a un metro e mezzo, ai pompieri impegnati nel loro lavoro... Questo non vuol dire che i 14mm siano da scartare in assoluto, però rappresentano una focale che si usa davvero poco rispetto agli scatti che un giornale chiede.
Per reportage (in questo topic) intendo un progetto, un qualcosa che almeno in linea di massima si è programmato. Quindi almeno nelle intenzioni iniziali si sa già cosa si deve fotografare e quindi che ottiche usare.
Questi sono discorsi che cascano nel soggettivo: dipende dai gusti del fotografo, dalle richieste del giornale o agenzia, dalla faccia tosta del fotografo eccetera eccetera. Una verità assoluta non c'è.
Però, ripeto, le mie sono considerazioni nate da quel poco di esperienza che ho. Non sono un fotoreporter però spesso mi capita di lavorare insieme a loro, da quelli locali a quelli nazionali, a qualcuno del NG.