QUOTE(gattomiro @ Sep 8 2009, 08:43 AM)

La spiegazione è molto semplice, al limite del banale: non sempre la lunghezza focale dichiarata dal costruttore, che per convenzione (e comodità) viene identificata con dei numeri interi, corrisponde in termini esatti alla lunghezza effettiva. Nel caso dell'AI Nikkor 105/2,5, la lunghezza effettiva è di 106,2mm mentre i 105mm dello zoom sono, in realtà, pari a 102mm. Differenze irrisorie, ma che evidentemente sono la causa del diverso angolo di campo inquadrato nelle immagini comparative che hai pubblicato.
Saluti
Questo è sicuramente possibile ma secondo me incide in maniera molto piccola sulla differenza di angolo inquadrato.
Tanto per rendersene conto, per cercare di simulare le differenze prodotte da una variazione del 4% di focale (da 106,2 a 102), ho aumentato del 4% il campo inquadrato della foto fatta col 105 e poi la ho rimpicciolita del 4% per riportarla alle dimensioni in pixel originarie.
Clicca per vedere gli allegatiClicca per vedere gli allegatiSe si guardano in successione le foto la differenza si vede ma è molto minore di quella effettivamente riscontrata. Questo perchè, secondo me, la gran parte della differenza di campo inquadrato è dovuta al fatto che il 28-105, essendo uno schema ad IF (internal focusing -
http://imaging.nikon.com/products/imaging/...glossary.htm#if ), diminuisce la focale quando diminuisce la distanza di messa a fuoco, anche se ciò è avvertibile a distanze abbastanza ravvicinate, come l'esempio della banana.
Questo non è un difetto ma una scelta progettuale dello schema ottico e viene usato in moltissimi obiettivi, per esempio i tele e gli zoom più recenti. La diminuzione di focale al variare della distanza di messa a fuoco non è uguali per tutti, nel 18-200 a 200mm per esempio è molto grande.
Se si fa la stessa prova ad infinito (che per definizione è la situazione adottata per misurare la lunghezza focale di un obiettivo) si noterà una differenza molto piu piccola e quella sarà l'effettiva differenza di focale.
Spero di aver chiarito e di non aver detto inesattezze.