QUOTE(ugluck @ May 8 2013, 03:20 PM)

In realtà tutti dicono, recensioni incluse, a parte ken rockwell che prendo per quel che vale che il 14-24 è decisamente su un'altro pianeta... otticamente. infatti è un'ottica pro, a differenza del 16-35
E' importantissimo in ottica parlare con una certa proprietà di termini e anche sviluppare un'idea dell'impatto di ogni prestazione particolare sulla resa generale. C'è una certa differenza alle alte frequenze, tappate sul 14-24 e "aperte", quasi quanto i fissi, sul 16-35. Tutti gli esempi che ho visto del 14-24 in rete e quelli che feci io mostrano chiaramente questo fatto, anzi quelli miei erano migliori. I commenti invece appaiono spesso incompetenti o "prezzolati". Il 14-24 è chiaramente ottimizzato per sensori poco risolventi e piccole stampe (cerimonie, matrimoni) in un approccio sperimentale che ha portato molti soldi a Nikon per il tam-tam del popolino di Internet.
Quello che molti di voi scambiano per "contrasto" non è altro che microcontrasto molto elevato a medio-basse frequenze, diciamo sotto 30 lp/mm e sopra 2-3 lp/mm. Il (macro)contrasto vero è dato dallo scarto luci-ombre ottenibile e quello del 14-24 è decisamente scarsino (toni compressi). Il risultato è l'aspetto "cupo" e "tappato" con dettagli rotondi e ingrossati (no stacco toni, "mush") di cui molti mi si sono lamentati. Un amico, che aveva avuto scatti di prova, mi telefonò arrabbiato, non solo sul 14-24, dicendo "Che cosa si è messa in testa di fare la Nikon?". In effetti, quella del 14-24 è l'antitesi totale dell'immagine "tosta" e brillante di Leica e Zeiss, con elevati macro e microcontrasti fini.
Nella prova di TF si vede una grossa caduta di IQ tra FX e DX che conferma la constatazione (pur non determinandola).
Ora, che il 14-24 possa andare bene in un'epoca di 70-100 lp/mm, è un'idea da scacciare dalla testa. I mefitici filtri AA stanno scomparendo, il demosaicing con raggi inclinati migliora e il vecchio assetto "film", brillante, leggero e definito/secco alle alte frequenze, con ombre trasparenti e un attacco filtri pratico torna vincente.
Inoltre è vero che su macchine sperimentali come la D3x aveva bordi più puliti di altri wide, ma resta il fatto che questi erano comunque maltrattati dal filtro anche a f/5.6 e niente era al livello, diciamo, di una Bessa con i suoi Skopar/Heliar o di quello che desidero. Per cortesia, non postate le solite thumbnail... Lì anche uno Sweet Optics 35 ha i bordi nitidi.
Poi ci sono altre cose che ho visto nel 14-24 e non mi piacciono (wobble delle lenti fra scatto e scatto, flare, messa a fuoco incerta, proprio per la relativamente ridotta risolvenza). Gli ho cavato il sangue quel giorno, l'oggetto può avere applicazioni professionali, ma con una persona/lente che sa il fatto suo evitate scontri, soprattutto alle aperture normali, contro ogni fisso, tranne i vecchi 14 mm Canon e Nikon, realmente sub-standard. Prendete le foto del Samyang nella mia galleria per convincervi.
A presto
Elio