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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
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mario acca
Ciao a tutti, non so se sto postando nella sezione giusta, ma volevo porvi una questione molto semplice: secondo voi con tutte le possibilità di elaborazione "post-production" non credete che oggigiorno si presti molta meno attenzione alla qualità della tecnica e della composizione rispetto a un tempo, quando si utilizzava la pellicola e non esistevano saturazioni o bilanciamenti vari?
A mio parere con la pellicola si poteva veramente vedere la bravura di chi conosceva l' arte e il mestiere della fotografia, mentre adesso la mentalità è quella di eseguire molti scatti, anzi direi troppi, "tanto poi seleziono, taglio, sistemo, bilancio, e qualcosa di sicuro viene fuori".
Mio padre aveva una pellicola da 24 o 36 e ogni fotografia era studiata, vissuta, ponderata, valorizzata. Io invece mi ritrovo con una scheda da 16 GB e di foto ne posso fare quante ne voglio.
Provo un pò di nostalgia per quell' alchimia che la pellicola poteva offrire.. voi che ne dite?
Comodità a discapito di cotanta poesia?
demoniac
QUOTE(marcojel @ Mar 30 2011, 08:02 PM) *
Ciao a tutti, non so se sto postando nella sezione giusta, ma volevo porvi una questione molto semplice: secondo voi con tutte le possibilità di elaborazione "post-production" non credete che oggigiorno si presti molta meno attenzione alla qualità della tecnica e della composizione rispetto a un tempo, quando si utilizzava la pellicola e non esistevano saturazioni o bilanciamenti vari?
A mio parere con la pellicola si poteva veramente vedere la bravura di chi conosceva l' arte e il mestiere della fotografia, mentre adesso la mentalità è quella di eseguire molti scatti, anzi direi troppi, "tanto poi seleziono, taglio, sistemo, bilancio, e qualcosa di sicuro viene fuori".
Mio padre aveva una pellicola da 24 o 36 e ogni fotografia era studiata, vissuta, ponderata, valorizzata. Io invece mi ritrovo con una scheda da 16 GB e di foto ne posso fare quante ne voglio.
Provo un pò di nostalgia per quell' alchimia che la pellicola poteva offrire.. voi che ne dite?
Comodità a discapito di cotanta poesia?



35mm.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
Valejola
Contando pure che ora scatti, controlli, e se non ti piace riscatti...una volta invece dovevi scattare a "naso" e i risultati li vedevi solo dopo molto tempo.
Quindi l'esperienza contava più dell'attrezzatura!
FrancoVaccarino
si faceva anche in camera oscura con mascherature esposizioni multiple e filtri, per non parlare della taglierina, il marginatore etc. etc.
solo che i tempi sono cambiati.
di sicuro c'è che anche oggi un buon scatto è d'obbligo per una buona foto.
Davide-S
Il ritocco in camera oscura era molto più macchinoso e per poche persone se lo paragoniamo al ritocco in camera chiara...

Ciò non toglie che un tempo l'approccio alla fotografia era più ponderata, oggi è troppo superficiale.

FrancoVaccarino
QUOTE(Davide-S @ Mar 30 2011, 08:30 PM) *
Il ritocco in camera oscura era molto più macchinoso e per poche persone se lo paragoniamo al ritocco in camera chiara...

Ciò non toglie che un tempo l'approccio alla fotografia era più ponderata, oggi è troppo superficiale.

in parte sono d'accordo, ma non del tutto...
all'inizio il digitale ti porta a effettuare una miriade di scatti anche per sperimentare, e di questo gliene va dato atto...
poi crescendo (fotograficamente) si tende più a pensare la foto che a scattarla e basta.
io scatto da 20 anni, quindi predigitale, ma la fotografia intesa come arte va pensata, studiata e ponderata, sia essa analogica o digitale.
il digitale ha messo alla portata di chiunque la possibilità di fare foto, poi qualcuno riesce a farci dei capolavori.
alex_renzy15
QUOTE(marcojel @ Mar 30 2011, 08:02 PM) *
Ciao a tutti, non so se sto postando nella sezione giusta, ma volevo porvi una questione molto semplice: secondo voi con tutte le possibilità di elaborazione "post-production" non credete che oggigiorno si presti molta meno attenzione alla qualità della tecnica e della composizione rispetto a un tempo, quando si utilizzava la pellicola e non esistevano saturazioni o bilanciamenti vari?
A mio parere con la pellicola si poteva veramente vedere la bravura di chi conosceva l' arte e il mestiere della fotografia, mentre adesso la mentalità è quella di eseguire molti scatti, anzi direi troppi, "tanto poi seleziono, taglio, sistemo, bilancio, e qualcosa di sicuro viene fuori".
Mio padre aveva una pellicola da 24 o 36 e ogni fotografia era studiata, vissuta, ponderata, valorizzata. Io invece mi ritrovo con una scheda da 16 GB e di foto ne posso fare quante ne voglio.
Provo un pò di nostalgia per quell' alchimia che la pellicola poteva offrire.. voi che ne dite?
Comodità a discapito di cotanta poesia?



in realtà non è cosi drammatico....spetta a te scegliere il modo in cui scattare,loro ti danno solo la possibilità di fare cio che vuoi

....io anche facevo miliardi di scatti e qnd tornavo a casa mi rendevo conto di nn averne fatto nemmeno uno davvero buono e mi sono stufato....cosi adesso prima penso e poi scatto,lo visualizzo e se nn mi piace lo cancello subito....inoltre uso anche la pellicola che mi ha fatto rendere conto di dover essere ancora piu selettivo,infatti mi capita che al momento di dover stampare in camera oscura guardo i negativi e non ce n'è uno che mi soddisfi al punto di stamparlo...

quindi se nn ti piace usare la tua reflex come una mitragliatrice puoi scegliere di osservare attentamente e sparare al momento giusto... "one shot one kill" smile.gif
scusate la metafora bellicosa ma rendeva l'idea!
ges
La tecnica fotografica non può essere intaccata da Photoshop o programmi simili, il bravo fotografo è comunque bravo sia se usa una una fotocamera economica o una macchina super-professionale, in altre parole, il manico resta sempre.

Certo oggi il digitale ha dato la possibilità di sfruttare, tramite il computer, programmi per migliorare la foto e... se ci sono gli strumenti che facciamo non li usiamo?

La tecnologia è una cosa la tecnica è un'altra; per restare nel campo della fotografia, oggi si può sfruttare l'autofocus che facciamo focalizziamo a mano per esprimere la nostra bravura? E' come dire che su molte macchine c'è il cambio automatico e, quindi, non siamo più capaci di essere bravi alla guida?

La foto digitale ha aperto molti orizzonti in altri campi, quale l'informatica e, secondo me va sfruttata a pieno.

Per dirla breve, secondo la mia modesta opinione oggi la fotografia non è solo macchina fotografica, scatto e basta, ma è anche computer, quindi software, tipo Photoshop, che migliora la nostra foto, ripeto migliora una foto che è già ben fatta!
decarolisalfredo
E' una mia impressione, ma penso che molti nello scattare già pensano a ritoccarla.

Scatta in Nef, dicono tutti, perchè così si ritocca meglio.

Aggiungo una pubblicità schersosa sulla crema giorno di Adobe Photoshop
Valejola
QUOTE(decarolisalfredo @ Mar 31 2011, 12:07 AM) *
E' una mia impressione, ma penso che molti nello scattare già pensano a ritoccarla.

Scatta in Nef, dicono tutti, perchè così si ritocca meglio.

Aggiungo una pubblicità schersosa sulla crema giorno di Adobe Photoshop

Ammazza, è una crema portentosa!
Meglio dell'elisir di lunga vita...
buzz
QUOTE(marcojel @ Mar 30 2011, 08:02 PM) *
" non credete che oggigiorno si presti molta meno attenzione alla qualità della tecnica e della composizione rispetto a un tempo, quando si utilizzava la pellicola e non esistevano saturazioni o bilanciamenti vari?


sosaax
QUOTE(franny71 @ Mar 30 2011, 08:41 PM) *
in parte sono d'accordo, ma non del tutto...
all'inizio il digitale ti porta a effettuare una miriade di scatti anche per sperimentare, e di questo gliene va dato atto...
poi crescendo (fotograficamente) si tende più a pensare la foto che a scattarla e basta.
io scatto da 20 anni, quindi predigitale, ma la fotografia intesa come arte va pensata, studiata e ponderata, sia essa analogica o digitale.
il digitale ha messo alla portata di chiunque la possibilità di fare foto, poi qualcuno riesce a farci dei capolavori.

Ti quoto perché a mio parere hai sintetizzato al meglio quello che penso anch'io.

Io sono un novellino della fotografia, scatto "seriamente" (che parolone smile.gif ) solo dal 2009 anche se faccio foto da quando ero bambino e mio padre era un accanito cineamatore e a quei tempi era un impresa molto difficile e costosa quindi aiutandolo a "montare" gli spezzoni dell'otto millimetri qualcosa si impara.

Quindi quello che penso io è poco interessante, però io la vedo proprio da neofita e devo dire che con la pellicola facevi una foto bella o brutta, la tenevi e ti piaceva, ora con il digitale si cerca il meglio, e si migliora al meglio in PP.
Riassumendo la qualità fotografica dovrebbe essere migliorata.

Ovviamente il bravo fotografo, professionista o amatore, farà sempre delle foto migliori, mentre un "caprone" sarà sempre un caprone.

Silvio.
anselmojose
QUOTE(sosaax @ Mar 31 2011, 07:05 AM) *
Ti quoto perché a mio parere hai sintetizzato al meglio quello che penso anch'io.

Io sono un novellino della fotografia, scatto "seriamente" (che parolone smile.gif ) solo dal 2009 anche se faccio foto da quando ero bambino e mio padre era un accanito cineamatore e a quei tempi era un impresa molto difficile e costosa quindi aiutandolo a "montare" gli spezzoni dell'otto millimetri qualcosa si impara.

Quindi quello che penso io è poco interessante, però io la vedo proprio da neofita e devo dire che con la pellicola facevi una foto bella o brutta, la tenevi e ti piaceva, ora con il digitale si cerca il meglio, e si migliora al meglio in PP.
Riassumendo la qualità fotografica dovrebbe essere migliorata.

Ovviamente il bravo fotografo, professionista o amatore, farà sempre delle foto migliori, mentre un "caprone" sarà sempre un caprone.

Silvio.


Sono d'accordo,all'inizio é cosi,per lo meno per me lo é stato,poi si cambia e anche se PS é necessario per sviluppare i file digitali(nel senso di un soft per sviluppare i file),la tecnica é indispensabile e si capisce strada facendo.Certo poi ci sono i grafici e guru di PS che riescono a creare delle cose stupende ma questo,secondo me,non é piu fotografia ma grafica,appunto.
Tutto si evolve(non é detto in meglio)ma credo che la fotografia si sia evoluta e migliorata,e il fatto che adesso é alla portata de tutti,ne é la dimostrazione;altrimenti a cosa serve la tecnologia se a portata di pochi?
Diciamo che lo strumento é migliorato e si é evoluto facilitando l'uso a tutti,ma é l'artista che determina,sempre il risultato dell'opera.Il dato negativo é la rincorsa dietro al mezzo,ci si diventa collezionisti di tecnologia perdendo tutto il resto.
Ciao
Bracketing
Io parto dal concetto che Photoshop e software di Post Produzione in generale siano molto utili ma non sostituiscono nulla.
A parte il fatto che vanno saputi usare, perchè va bene il manico dietro la fotocamera, ma ci vuole anche il manico dietro la tastiera... Non è così semplice come puo' sembrare. Oltre alle conoscenze tecniche di questi software poi ci vuole buon gusto e intelligenza nell'usarli...
Ad ogni modo il mio presupposto è sempre lo stesso: scattare al meglio. Fare la foto nel miglior modo possibile. Perchè credo che meno si usano questi software meglio è. Nel senso che la PP serve per ottimizzare uno scatto già valido di partenza, non per rimediare a sbavature di riprese grossolane.

Con la filosofia del "faccio 100 scatti e poi con Photoshop qualcosa salta fuori" non si va da nessuna parte. Quindi a mio parere è un problema di chi ragiona così, non della fotografia digitale o della post produzione.
Come tutte le cose, ci vuole della cognizione.
mario acca
QUOTE
QUOTE(Davide-S @ Mar 30 2011, 08:30 PM) *
Il ritocco in camera oscura era molto più macchinoso e per poche persone se lo paragoniamo al ritocco in camera chiara... Ciò non toglie che un tempo l\'approccio alla fotografia era più ponderata, oggi è troppo superficiale.
in parte sono d\'accordo, ma non del tutto... all\'inizio il digitale ti porta a effettuare una miriade di scatti anche per sperimentare, e di questo gliene va dato atto... poi crescendo (fotograficamente) si tende più a pensare la foto che a scattarla e basta. io scatto da 20 anni, quindi predigitale, ma la fotografia intesa come arte va pensata, studiata e ponderata, sia essa analogica o digitale. il digitale ha messo alla portata di chiunque la possibilità di fare foto, poi qualcuno riesce a farci dei capolavori.
D\' accordo, peró non confondiamo fotografia (con la f maiuscola) con elaborazione grafica. Sia chiaro, non sono un purista ma ormai, a mio avviso, i due concetti si sono mescolati a discapito della fotografia
mario acca
QUOTE
Io parto dal concetto che Photoshop e software di Post Produzione in generale siano molto utili ma non sostituiscono nulla. A parte il fatto che vanno saputi usare, perchè va bene il manico dietro la fotocamera, ma ci vuole anche il manico dietro la tastiera... Non è così semplice come puo\' sembrare. Oltre alle conoscenze tecniche di questi software poi ci vuole buon gusto e intelligenza nell\'usarli... Ad ogni modo il mio presupposto è sempre lo stesso: scattare al meglio. Fare la foto nel miglior modo possibile. Perchè credo che meno si usano questi software meglio è. Nel senso che la PP serve per ottimizzare uno scatto già valido di partenza, non per rimediare a sbavature di riprese grossolane. Con la filosofia del \"faccio 100 scatti e poi con Photoshop qualcosa salta fuori\" non si va da nessuna parte. Quindi a mio parere è un problema di chi ragiona così, non della fotografia digitale o della post produzione. Come tutte le cose, ci vuole della cognizione.
Si chiaro, ci vuole capacità e conoscenza anche per usare i vari programmi post produzione. Ció che mi rende perplesso è ad esempio vedere come qualche fotografo naturalista modifica a tal punto le fotografie di paesaggi da sebrare ambientazioni fantasy. Ma che me ne faccio di una foto della giungla malesiana se giungla malesiana non è? Il punto è che il giorno d\'oggi ognuno si aspetta di scattare dei capolavori ad ogni uscita fotografica, a discapito di ció che puó essere reale.
buzz
QUOTE(marcojel @ Mar 31 2011, 08:36 AM) *
il digitale ha messo alla portata di chiunque la possibilità di fare foto, poi qualcuno riesce a farci dei capolavori.
D' accordo, peró non confondiamo fotografia (con la f maiuscola) con elaborazione grafica. Sia chiaro, non sono un purista ma ormai, a mio avviso, i due concetti si sono mescolati a discapito della fotografia


Due concetti fondamentali.
Fare una bella foto non significa che questa sia solo nitida, colorata, contrastata, dritta... questi sono elementi tecnici paragonabili ad una esecuzione pulita e senza stonature di un'orchestra.
Ma il contenuto? Non ci pensa nessuno? Photoshop fa anche i fotomontaggi, ma non cambia il contenuto di una foto. Ti leva il cassonetto dell'immondizia, ma non decide la posa della modella, ti pulisce al strada ma non ti fa sorridere gli sposi, ti raddrizza l'orizzonte ma non ti fa cogliere il momento giusto in una street.
Quindi niente paura. Photoshop è come la chirurgia plastica: ti può ingrandire un seno, ridurre un naso, ma non ti cambia il carattere di una persona.
Davide-S
Il digitale ha facilitato la vita del fotografo e questo è un dato innegabile.
Ma non ci si deve dimenticare che è il fotografo che fa la foto.
L'uso del PC è innegabile ed essenziale, l'abuso (per me) non è più fotografia.
Le regolazioni di base (esposizione, contrasto, saturazione, WB, ecc) fanno parte del normale processo di sviluppo di un RAW e richiedono pochi minuti partendo già da una foto nata già bene.
Tutto il resto, livelli, maschere, fusioni, pennelli, aree, filtri, ecc. non è più fotografia ma grafica.

La tecnica fotografica (e la conoscenza dei propri strumenti di lavoro) è alla base di tutto ed è un percorso naturale per chi vive la fotografia con coscienza che porta come naturale sviluppo del proprio pensiero ad avere foto già buone.
Per chi gli interessa avere solo l'immagine, la PP è la risposta a tantissimi problemi.
Mi spiego meglio con un esempio: il piacere nel gioco nei bambini spesso non si limita al gioco in sé, ma solitamente consiste nella fase di preparazione del gioco. Nel gioco infantile la fase di preparazione del gioco dura decisamente molto di più rispetto al gioco stesso (stanno lì a preparale l'ambiente, la modalità, le regole per magari un'ora e poi giocano per un quarto d'ora per poi iniziare nuovamente la preparazione di un nuovo gioco).
Nel fotografia appassionata, ludica, la preparazione allo scatto fa parte del processo che vede come ultimo punto la pressione dell'otturatore, ed è una fase che ha un piacere intrinseco che va al di là di tutto.

La PP è il sale della fotografia, può dare quel pizzico di gusto in più ad un piatto nato bene, come lo può rendere salato ed immangiabile.
Poi, in foto e cucina, i gusti son gusti wink.gif
ges
Io resto sempre dalla mia idea, la bravura, la capacità, la tecnica del fotografo sono rimasti, ma sono cambiati gli strumenti:
Fotografia ieri: Macchina fotografica (scatto) + camera oscura
Fotografia oggi: Macchina fotografica (scatto) + computer (Photoshop e altri software)
89stefano89
secondo me no.
prima cosa, non c´erano tante su saturazione e bilanciamento del bianco in quanto la pellicola riprendeva scena e colori veritieri, al massimo si cambiava tipo di pellicola e si sapeva gia a cosa si andava in contro
quindi WB saturazione etc erano un problema relativo

prima cosa bis: lo sviluppo aveva la sua parte!!!

seconda cosa, la gamma dinamica della pellicola era molto molto ma molto piu´ amplia, giusto ieri ho visot l efoto di una mia amica da piccola mentre scalava, cielo BLU perfetto, parete in granito BIANCO perfettamente leggibile, volto e corpo della bimba in penombra perfettamente leggibili seppur leggermente scuri foto da quadro eppure scattata con una analogica "da 4 soldi"

terza cosa, vero, una volta sviluppare costava, si pensava bene alla foto, ma... andiamo a vedere i vecchi scatti, mio papa´ era considerato il fotografo ufficiale, in quato possessore di costosissima reflex analogica, ricordo serate con amici e parenti tutti incantati davanti alle diapositive, di recente ho travasato queste dia su digitale, e le ho dovute vedere tutte ovviamente, risultato? foto mediocri, composizione spesso banale esposizione talvolta errata ma recuperata in fase di sviluppo, alcuni palesi errori ad esempio col syncro flash (ancora oggi é convinto che l´otturatore col flash si incastrava -.- )

adesso quando faccio le foto agli amici mi presento con 50-100 file per una serata, le guardano alla svelta e dicono"belle foto"
se mi presentassi con le 24 foto di un tempo, rielaborate a dovere son sicuro che direbbero "bellissime foto ma tutto qui?"
chi fa il fotografo per amici e parenti sa quante volte si sente dire fami la foto a mia cognata che raccogle i fiori, fai la foto al nonno che si é addormentato a tavola, fai la foto alle nuovole che sembrano una cocorita, fai la foto a pincopalla, fai la foto per terra, fai la foto al lampione...


la composizione infine é composizione chi era capace prima é capace anche dopo, il crop del digitale lo si poteva fare anche una volta armandosi di forbici se proprio volevamo
Massimo.Novi
Di solito Photoshop (diventato un termine quasi generico di uso comune per indicare il ritocco "estetico) viene osannato ed usato con priorità dai fotoamatori che privi di sensibilità e di abilità cercano di "risolvere" un'immagine taroccandola o rendendo eccessivi passaggio tonali, oggetti, sfondi e roba simile.

Per il professionista dell'immagine Photoshop è solo un passaggio tecnico. Risolve le necessità di immagine nel contesto (pubblicità, moda, ecc.) ma si parte sempre da immagini di alto livello il cui contenuto è ben definito e ottimale.

Per il reportage o le immagini "istantanee" vale sempre e solo il contenuto e l'emozione che portano. Assenti quelle si può fare qualsiasi cosa con Photoshop e compagnia ma l'immagine sarà scartata da qualsiasi Art Director. Per non parlare delle immagini documentaristiche che sono quanto di più difficile ci sia da realizzare in origine (altro che Photshop basterebbe...).

Del resto è infinitamente più semplice passare tempo al computer provando e riprovando effetti, colori e giochi vari che acquisire una tale sensibilità all'immagine che porti ad avere scatti significativi "in primis".

Sono troppo "duro"? Mah, ogni tanto fa bene dire le cose come stanno (si può non essere d'accordo ovviamente). Del resto quanti oggi "maghi" di Photoshop lo erano altrettanto in camera oscura? La facilità di usare i mezzi aiuta.

Del resto nei Forum la percentuale di domande "come ha fatto questo fotografo a ottenere questo effetto con Photoshop" rispetto a quella "come ha fatto il fotografo a pensare a questo scatto" sono 10.00000 a 1.

A discolpa di chi usa troppo Photoshop, devo dire però che la nostra socità attuale è pervasa da un uso dell'immagine in cui la "realtà" passa indubbiamente in secondo piano.

Massimo
buzz
QUOTE(manovi @ Mar 31 2011, 12:13 PM) *
Di solito Photoshop (diventato un termine quasi generico di uso comune per indicare il ritocco "estetico) viene osannato ed usato con priorità dai fotoamatori che privi di sensibilità e di abilità cercano di "risolvere" un'immagine taroccandola o rendendo eccessivi passaggio tonali, oggetti, sfondi e roba simile.

Per il professionista dell'immagine Photoshop è solo un passaggio tecnico. Risolve le necessità di immagine nel contesto (pubblicità, moda, ecc.) ma si parte sempre da immagini di alto livello il cui contenuto è ben definito e ottimale.

Per il reportage o le immagini "istantanee" vale sempre e solo il contenuto e l'emozione che portano. Assenti quelle si può fare qualsiasi cosa con Photoshop e compagnia ma l'immagine sarà scartata da qualsiasi Art Director. Per non parlare delle immagini documentaristiche che sono quanto di più difficile ci sia da realizzare in origine (altro che Photshop basterebbe...).

Del resto è infinitamente più semplice passare tempo al computer provando e riprovando effetti, colori e giochi vari che acquisire una tale sensibilità all'immagine che porti ad avere scatti significativi "in primis".

Sono troppo "duro"? Mah, ogni tanto fa bene dire le cose come stanno (si può non essere d'accordo ovviamente). Del resto quanti oggi "maghi" di Photoshop lo erano altrettanto in camera oscura? La facilità di usare i mezzi aiuta.

Del resto nei Forum la percentuale di domande "come ha fatto questo fotografo a ottenere questo effetto con Photoshop" rispetto a quella "come ha fatto il fotografo a pensare a questo scatto" sono 10.00000 a 1.

A discolpa di chi usa troppo Photoshop, devo dire però che la nostra socità attuale è pervasa da un uso dell'immagine in cui la "realtà" passa indubbiamente in secondo piano.

Massimo



e se lo dici tu...! wink.gif
Rinux.it
QUOTE(manovi @ Mar 31 2011, 12:13 PM) *
devo dire però che la nostra socità attuale è pervasa da un uso dell'immagine in cui la "realtà" passa indubbiamente in secondo piano.

Massimo


Non potevi cogliere meglio di così la vera questione! O il vero problema che, di questi tempi, grava sulla società. Ed in particolare la nostra, riferendomi a noi calpestatori del suolo italico.
Basta vedere come, da un ventennio a questa parte, si fa politica. La televisione (l'"immagine", appunto) che ha soppiantato le sezioni di partito, i circoli, le piazze. Oggi, se non passi in tv sei poco meno di nessuno. Per non citare altri "monnezzai" di varia natura ... ma qui il discorso si farebbe oltremodo pesante.
Via, mi sono lasciato prendere la mano ...
La fotografia digitale? Fotosciop? Ma suvvia! Inchiniamoci a chi ha reso possibile che noi - poveri tapini - potessimo usufruirne.
Chi si definisce un nostalgico di questo e di quell'altro, chi afferma che questi nuovi mezzi a nostra disposizione stiano togliendo, come dire, "poesia" al nostro mondo; è, a parer mio, è un "elettrone" che (solo) per distinguersi dagli altri vorrebbe deragliare dalla sua naturale orbita attorno al nucleo.
Salvo poi fare immensa fatica a resistere al richiamo dell'ultima super digireflex e dell'ultima versione di Fotosciop, appunto.

Ciao,
Rinux
ludacio
QUOTE(decarolisalfredo @ Mar 31 2011, 12:07 AM) *
E' una mia impressione, ma penso che molti nello scattare già pensano a ritoccarla.

Scatta in Nef, dicono tutti, perchè così si ritocca meglio.

Aggiungo una pubblicità schersosa sulla crema giorno di Adobe Photoshop


ah ah ah laugh.gif miticooo
in effetti vedo un sacco di gente che trasforma le amiche in bambole di cera con photoshop e che si spacciano per fotografi, io direi più necrofili perchè mi sembrano foto da lapide hmmm.gif
scotucci
diciamo che e' vero che oggi il digitale ci permette di avere a disposizione strumenti maggiori di una volta
la differenza sostanziale imho e' che una volta si doveva fare prima cio' che ora si puo' fare dopo
quello che oggi si chiama wb contrasto saturazione taglierina ecc ieri si chiamava camera oscura
filtri di conversione per adattarsi al tipo di luce (e pellicole per luce naturale o artificiale) polarizzatori (che anche oggi sono insostituibili) digradanti ecc oggi la maggior parte della gente nonsa neppure cosa siano
veniamo alla pp di una volta
raddrizzare un immagine oggi e' questione di pochi click ieri era questione di manualita' in stampa
raddrizzare le linee cadenti si faceva basculando l'ingranditore
contrasti localizzati si effettuavano con mascherature bruciature doppie esposizioni ecc
per non parlare dello sviluppo (pellicole sviluppate con un chimico o un altro rapporti di diluizione e quant'altro) e in stampa (gradazione carte tempi di esposizione trattamenti) facevano parte di un bagaglio che si va perdendo ahime
il fatto e' che oggi in tanti si professano fotografi ma una bella foto da una foto qualunque io credo che la gente ancora la sappia riconoscere e la bella foto si fa in fase di scatto perche e' li che si vede la mano del fotografo
il dopo e' importante ma una foto capolavoro anche non tecnicammente perfetta sara' sempre un capolavoro
basti pensare a cartier-bresson
spezzo una lancia in favore del digitale alla portata di tutti
dice giulio forti "la foto che rimpiangerete di piu' e' quella che non avrete scattato"
dimapant
QUOTE(marcojel @ Mar 30 2011, 08:02 PM) *
Ciao a tutti, non so se sto postando nella sezione giusta, ma volevo porvi una questione molto semplice: secondo voi con tutte le possibilità di elaborazione "post-production" non credete che oggigiorno si presti molta meno attenzione alla qualità della tecnica e della composizione rispetto a un tempo, quando si utilizzava la pellicola e non esistevano saturazioni o bilanciamenti vari?
A mio parere con la pellicola si poteva veramente vedere la bravura di chi conosceva l' arte e il mestiere della fotografia, mentre adesso la mentalità è quella di eseguire molti scatti, anzi direi troppi, "tanto poi seleziono, taglio, sistemo, bilancio, e qualcosa di sicuro viene fuori".
Mio padre aveva una pellicola da 24 o 36 e ogni fotografia era studiata, vissuta, ponderata, valorizzata. Io invece mi ritrovo con una scheda da 16 GB e di foto ne posso fare quante ne voglio.
Provo un pò di nostalgia per quell' alchimia che la pellicola poteva offrire.. voi che ne dite?
Comodità a discapito di cotanta poesia?

Se parli di cartoline, ti do ragione, ma si parla di foto di qualità, come composizione e realizzazione tecnica, assolutamente no, per nulla, niente affatto.

La foto, se la scatti bene come composizione e luce, è bella, se la scatti male, è brutta, e nulla, nessun fotoritocco la può trasformare in una bella foto per un occhio ed una mente esperti.

Il digitale ha complicato, e molto, le cose: oggi realizzare una bella foto, in digitale, non è difficile, è MOLTO difficile, semplicemente perché il numero di variabili demandate alla gestione del fotografo che fa anche fotoritocco è estremamente più elevato e complesso del tempo della pellicola, e questo, alla fine, ha portato ad una involuzione: le belle stampe sono di qualità molto più elevata di un tempo, dei tempi della pellicola, ma, per contro, le belle stampe sono molto rare, anche in mostre e saloni, in circoli fotografici, se ne vedono pochissime.

Il digitale, con la fotocamera, operativamente molto flessibile e performante, e con il fotoritocco, con capacità di modificare le immagini in modo profondo, ha data l’impressione, del tutto errata e falsa, appunto di semplificare le cose, ma la realtà dei fatti è opposta, e se la buona realizzazione compositiva è rimasta alla portata del cervello dei fotografi che ci riescono, e quelli bravi a inquadrare, a “vedere” la fotografia ci sono come c’erano un tempo, per contro la realizzazione di immagini tecnicamente di qualità molto elevata è divenuta veramente rara, perché la maggior parte dei fotografi, semplicemente, non è in grado di utilizzare al meglio le attrezzature necessarie a realizzare l’immagine, è ignorante in materia.

Per fare un’immagine tecnicamente di alta qualità, una foto inquadrata e scattata bene e tecnicamente di alto livello, sono richieste competenze approfondite in campi molto diversi ed il fotoritocco è semplicemente inalienabile, ed un buon fotoritocco può richiedere ore su una sola immagine, e la maggioranza dei fotografi non conosce quanto è necessario lungo la catena che porta alla stampa, ha scarsa competenza sia sulla gestione del segnale da dare in ingresso alla fotocamera, sia sulla gestione del segnale che esce dalla fotocamera, sia sulla gestione del fotoritocco e della stampante, e sono oltretutto campi tecnologici molto diversi uno dall’altro, e ore al fotoritocco non ce le dedica, hanno un approccio superficiale alla parte tecnica della fotografia.

Basta andare ad un qualsiasi mostra od anche al Photoshow, tanto per non fare nomi, e ci sono centinaia di foto stampate esposte, molte composte bene, pari pari come un tempo, con la pellicola, ma poche, veramente poche sono di elevata qualità come stampa, il raggiungimento di risultati tecnici d’alto livello è oggi raro.

Quello che il digitale ha fatto, ha dato a coloro che sono diventati esperti anche in stampa, la possibilità di realizzare con attrezzature relativamente poco costose, con un investimento modesto, immagini di una qualità tale che un tempo non erano alla portata con lo stesso investimento: per gli esperti che stampano, ha migliorato, e molto, la qualità finale delle stampe con spesa modesta.
Per contro, oggi, in digitale, divenire esperti anche in stampa è molto complesso e richiede molto, molto tempo ed applicazione, e di esperti ce ne sono pochi, ma i risultati che dà ad un esperto sono di qualità molto elevata, molto più che a pellicola, e la soddisfazione e tanta.
Saluti cordiali
shenker
Classica discussione di dubbia utilità.
Più e più volte nel forum è stato affrontato l'argomento con i medesimi pareri pro, contro, forse...
Del genere: non ci sono più le mezze stagioni; ah, quando eravamo giovani sì che...; quando c'era lui, caro lei... ; i tempi sono cambiati, belli quelli di una volta...
Aria fritta!
mario acca
QUOTE(shenker @ Mar 31 2011, 07:20 PM) *
Classica discussione di dubbia utilità.
Più e più volte nel forum è stato affrontato l'argomento con i medesimi pareri pro, contro, forse...
Del genere: non ci sono più le mezze stagioni; ah, quando eravamo giovani sì che...; quando c'era lui, caro lei... ; i tempi sono cambiati, belli quelli di una volta...
Aria fritta!



Se un confronto può farmi riflettere e prendere in esame posizioni che non avevo considerato non lo ritengo aria fritta.
Che poi sia utile nella vita pratica, ovvio non lo è.
grazie
Rinux.it
QUOTE(dimapant @ Mar 31 2011, 07:04 PM) *
è ignorante in materia.


Presente! biggrin.gif

Ciao toscanaccio! biggrin.gif
Rinux
LucaCorsini
QUOTE(89stefano89 @ Mar 31 2011, 11:50 AM) *
secondo me no.
prima cosa, non c´erano tante su saturazione e bilanciamento del bianco in quanto la pellicola riprendeva scena e colori veritieri, al massimo si cambiava tipo di pellicola e si sapeva gia a cosa si andava in contro
quindi WB saturazione etc erano un problema relativo
prima cosa bis: lo sviluppo aveva la sua parte!!

Veritieri ?
Ma che dici ?
Comunque secondo me il problema non si pone
Dalla acquisizione della luce al'immagine visibile c'è necessariamente uno sviluppo in mezzo.
Il fatto di passare un NEF al pc è semplicemente lo sviluppo del negativo
se scatto in JPEG lo sviluppo lo fa la fotocamera.
La fotocamera è un pc con un obiettivo davanti.
mario acca
QUOTE
QUOTE(89stefano89 @ Mar 31 2011, 11:50 AM) *
secondo me no. prima cosa, non c´erano tante su saturazione e bilanciamento del bianco in quanto la pellicola riprendeva scena e colori veritieri, al massimo si cambiava tipo di pellicola e si sapeva gia a cosa si andava in contro quindi WB saturazione etc erano un problema relativo prima cosa bis: lo sviluppo aveva la sua parte!!
Veritieri ? Ma che dici ? Comunque secondo me il problema non si pone Dalla acquisizione della luce al\'immagine visibile c\'è necessariamente uno sviluppo in mezzo. Il fatto di passare un NEF al pc è semplicemente lo sviluppo del negativo se scatto in JPEG lo sviluppo lo fa la fotocamera. La fotocamera è un pc con un obiettivo davanti.
In che senso dici che non erano veritieri? Ad esempio da pellicola a diapositiva che tipo di modifiche potevo fare ai colori? Giusto per capire..
maxiclimb
QUOTE(marcojel @ Apr 1 2011, 01:11 PM) *
In che senso dici che non erano veritieri? Ad esempio da pellicola a diapositiva che tipo di modifiche potevo fare ai colori?

Giusto per capire..


"veritieri" significa "che riproducono fedelmente la scena".

E le pellicole non lo facevano, visto che cambiando pellicola si cambiava resa.
Tra una Velvia 50 e una kodak Ektachrome o una Agfa, c'erano differenze cromatiche enormi.

E allora, quale era quella "veritiera"? o magari non lo era nessuna?

Il digitale, seguendo una filiera di elaborazione controllata, permette una resa più fedele della maggior parte delle pellicole, sempre che la fedeltà di riproduzione sia un target desiderato.
In realtà, non lo è quasi mai, come non lo era in tempi pellicolari. smile.gif

Poi di modifiche ai colori se ne facevano anche allora: per esempio la tecnica del Cross Processing è nata appunto a pellicola, e attualmente è uno degli effetti più replicati in digitale.
Anche il Bleach Bypass è nato a pellicola, così come la solarizzazione, i viraggi seppia, e altre cose del genere.

L'unica vera differenza è l'accessibilità alla massa di tutte queste possibilità.
AoG
Dal progetto dello scatto alla stampa (oppure anche solo pubblicazione sul web ora) ci sono una serie di passaggi inevitabili; con l'avvento del digitale l'onere e l'onore di alcuni di questi passaggi sono passati dai laboratori al fotografo. Sicuramente più lavoro ma anche più controllo
Mazzo
Mah, è inizio come un altro per iniziare a discutere di questa vexata quaestio. Se ne discute in ambito accademico e soprattutto tra favorevoli all'evoluzione tecnologica e al conservatorismo puro. E' stato così quando nacque la Fotografia (notare la f maiuscola) e subito si disse: la pittura è morta. Così quando nacque la TV: il cinematografo è morto. Così per tante e nuove tecnoclogie. Credo occorre considerare la separazione tra il livello tecnologico rispetto ad altre realtà rappresentative del nostro ondo e non dico del mondo reale perchè queto ormai fa parte di un concetto quasi astratto. La riflessione sul ruolo soggettivo dell'autore e la fotografia riveste una importanza notevole. I contenuti estetici ma anche forse ancor più etici tra la rappresentazione delle "cose" e la propria soggettività di vedere le stesse "cose" credo sia oggetto di discussioni filosofiche. La fotografia digitale come antagonista di quella analogica può considerarsi affermazione veriteria soltanto se si è convinti che quel passaggio rappresenti una rivoluzione.
Per quanto mi riguarda sono convinto che non si tratta di rivoluzione (nel senso storico del termine) ma una semplice evoluzione tecnologica sia pure importante. Come sempre accade l'uso che si fa della tecnologia è poi oggetto di critiche positive o negative, molto dipende dalla propria sensibilità morale e culturale.
Ora che dire di photoshop? La risposta l'ho già fornita prima. Concordo con chi sostiene ed ha sostenuto che la fotografia è espressione della propria volontà. Così per l'artista così per il documentarista. IL processo elaborativo che fornisce il digitale è così ampio che qualcuno "addirittura" sostiene che proprio grazie a questa possibilità fa sì che avvicini la fotografia all'arte (intendi al pittore). In fondo cosa fa il pittore?
Non voglio provicare oltre ma basta rileggere alcuni testi "sacri" come quelli di R. Barthes, W. Benjamin lo stesso U. Eco e comunque sulla comunicazione visiva per rendersi conto che molte credenze date come assiomi siano facilmente fragili.
Io amo la fotografia e ringrazio photoshop e dire cosa sono faccio fatica a qualificarmi.
Spiace soltanto dover rilevare quanti siano i patiti tecnici di photoshop e troppo poco dediti alla fotografia. E tuttavia anche costoro prestono un servizio, ne sono certo. Screditare un ruolo è facile ma è più difficile vederne le potenzialità insite. Certo la fotografia non la si fa stando seduti davanti a un Pc, questo mi pare persino banale affermarlo.
Ciao Giuseppe
pc
89stefano89
QUOTE(d80man @ Apr 1 2011, 12:14 AM) *
Veritieri ?
Ma che dici ?



QUOTE(marcojel @ Apr 1 2011, 01:11 PM) *
Veritieri ?

Ma che dici ?



QUOTE(maxiclimb @ Apr 2 2011, 01:32 PM) *
"veritieri" significa "che riproducono fedelmente la scena".

E le pellicole non lo facevano, visto che cambiando pellicola si cambiava resa.
Tra una Velvia 50 e una kodak Ektachrome o una Agfa, c'erano differenze cromatiche enormi.



QUOTE(89stefano89 @ Mar 31 2011, 11:50 AM) *
la pellicola riprendeva scena e colori veritieri, al massimo si cambiava tipo di pellicola e si sapeva gia a cosa si andava in contro


mi sono espresso male, il mio veritieri er piu´ riferito ad un omogeneitá degli scatti, basta leggere le parole che ho scritto dopo invece che "sbeffeggiare" per due parole buttate li. hmmm.gif

ripeto la pellicola aveva effetti sempre costanti, il digitale no, se usiamo gli stessi iso all´aperto con buona luce o in situazioni scure il risultato cambia dal giorno alla notte. non mi sembra che in passato i fotografi (parlo sempre di amatori non professionisti) stesero li ad armeggiare con la macchina fotografica metá del tempo, mentre ora é prassi soprattuto se si scatta in jpg, continuare a cambiare wb, picture control (e per fortuna ci son quelli), iso.
una volta l´amatore scattava, sapeva a cosa andava in contro e finita li, ora l´amatore imposta 5000parametri, scatta, ottiene un buon risultato ma c´é una testa girata perché tanto puoi fare 500scatti con la tua sd, fa vedere la foto a tutti sullo schermino, e non sia mai che é un po´ chiara se no ti prendi anche del "non sai ancora usare la macchina" da uno che raw non sa nemmeno cosa significa; arrivi a casa e ricevi 30 telefonate di "quando mi mandi le foto" allora passi una nottata davanti al pc a modificare buona parte delle foto per ottenere il meglio per orgoglio personale.
con la pellicola sicuramente era piu´ complicato ottenere una corretta esposizione o fare scatti ricercati o elaborati, ma quando mostravi le tue foto a qualcuno, anche le peggiori, era un complimento dietro l´altro. ora ti tocca combattere contro 500 compatte che fotografano il soggetto pretendendo spazio, e quando consegni i file talvolta non ti senti nemmeno dire grazie.
chiaro che uno bravo puo scattare in jpg e ottenere risultati migliori dei miei, ma voglio vedere quanti, specialmente in eventi dove si cambia zona e ambiente, scattanoin jpg e arrivano a casa col massimo della resa su ogni scatto, forse i professionisti; personalmente acasa ritocco con view nx quasi ogni scatto per ovvi errori di inesperienza.
Rinux.it
QUOTE(Mazzo @ Apr 2 2011, 06:35 PM) *
Per quanto mi riguarda sono convinto che non si tratta di rivoluzione (nel senso storico del termine) ma una semplice evoluzione tecnologica sia pure importante. Come sempre accade l'uso che si fa della tecnologia è poi oggetto di critiche positive o negative, molto dipende dalla propria sensibilità morale e culturale.


D'accordissimo con te, Giuseppe!
Ovviamente ognuno è liberissimo di pensarla come vuole. Ma è mia ferma convinzione che chi si nutre ancora di quella "nostalgia", lo fa esclusivamente per darsi, come dire, un "tono".
Salvo poi ... eccetera eccetera.
Ciao,
Rinux
MircoGorzanelli
QUOTE(Davide-S @ Mar 31 2011, 10:29 AM) *
Il digitale ha facilitato la vita del fotografo e questo è un dato innegabile.
Ma non ci si deve dimenticare che è il fotografo che fa la foto.
L'uso del PC è innegabile ed essenziale, l'abuso (per me) non è più fotografia.
Le regolazioni di base (esposizione, contrasto, saturazione, WB, ecc) fanno parte del normale processo di sviluppo di un RAW e richiedono pochi minuti partendo già da una foto nata già bene.
Tutto il resto, livelli, maschere, fusioni, pennelli, aree, filtri, ecc. non è più fotografia ma grafica.

La tecnica fotografica (e la conoscenza dei propri strumenti di lavoro) è alla base di tutto ed è un percorso naturale per chi vive la fotografia con coscienza che porta come naturale sviluppo del proprio pensiero ad avere foto già buone.
Per chi gli interessa avere solo l'immagine, la PP è la risposta a tantissimi problemi.
Mi spiego meglio con un esempio: il piacere nel gioco nei bambini spesso non si limita al gioco in sé, ma solitamente consiste nella fase di preparazione del gioco. Nel gioco infantile la fase di preparazione del gioco dura decisamente molto di più rispetto al gioco stesso (stanno lì a preparale l'ambiente, la modalità, le regole per magari un'ora e poi giocano per un quarto d'ora per poi iniziare nuovamente la preparazione di un nuovo gioco).
Nel fotografia appassionata, ludica, la preparazione allo scatto fa parte del processo che vede come ultimo punto la pressione dell'otturatore, ed è una fase che ha un piacere intrinseco che va al di là di tutto.

La PP è il sale della fotografia, può dare quel pizzico di gusto in più ad un piatto nato bene, come lo può rendere salato ed immangiabile.
Poi, in foto e cucina, i gusti son gusti wink.gif



Sono della tua stessa ideaa.
Pollice.gif
Elio_R
Ho letto tutti i commenti e ho trovato molte considerazioni vere e rispettabili .
Posso aggiungere che all'epoca dell'analogico c'erano anche i detrattori dei filtri Cockin (altro che Photoshop......). Forse qualcuno, non più giovane, se lo ricorderà.

Il punto, secondo me, non è cosa e come si faceva una volta in camera oscura o in laboratorio, piuttosto che oggi, con molta più facilità, con i programmi di fotoritocco. Non ha molto senso ciriticare la ricerca costante di migliorare una foto, a prescindere dagli strumenti utilizzati.

Quando però leggo sul forum: "... qui avrei tolto quello.. clonato quell'altro" già sono meno d'accordo. Mi lascia molto perplesso invece la presenza di immagini, sia pur gradevoli e di impatto, spacciate per fotografie, ma che più coerentemente potrebbero far parte di una sezione chiamata "digital art". Tanto per citare un esempio nelle "immagini consigliate" sulla home page di Nikonclub di oggi (ma era già comparsa anche in passato) c'è una immagine di una marina con una bella ed enorme luna piena, che dubito fortemente qualcuno abbia mai visto nella realtà. Però è una immagine (ed io banalmente penso ad una foto) "Consigliata".

Ed allora io che scatto solo "fotografie" ed al massimo cerco di migliorarle dando nitidezza, contrasto, saturazione ecc. e frequento questo forum per migliorare le mie conoscenze e la mia tecnica, mi sento un po' preso in giro...

Un cordiale saluto tutti.
Elio







Dob_Herr_Mannu
Esposizione a parte, come dare alle immagini digitali di oggi il carattere unico che ogni singola pellicola possedeva, se non post-processando? I mezzi sono a nostra disposizione, dosarne la misura o abusarne è libero arbitrio.
maxpapo
QUOTE(buzz @ Mar 31 2011, 09:58 AM) *
Due concetti fondamentali.
Fare una bella foto non significa che questa sia solo nitida, colorata, contrastata, dritta... questi sono elementi tecnici paragonabili ad una esecuzione pulita e senza stonature di un'orchestra.
Ma il contenuto? Non ci pensa nessuno? Photoshop fa anche i fotomontaggi, ma non cambia il contenuto di una foto. Ti leva il cassonetto dell'immondizia, ma non decide la posa della modella, ti pulisce al strada ma non ti fa sorridere gli sposi, ti raddrizza l'orizzonte ma non ti fa cogliere il momento giusto in una street.
Quindi niente paura. Photoshop è come la chirurgia plastica: ti può ingrandire un seno, ridurre un naso, ma non ti cambia il carattere di una persona.


Ben detto!!!!!! Pollice.gif
buzz
QUOTE(Elio_R @ Apr 7 2011, 01:30 AM) *
Tanto per citare un esempio nelle "immagini consigliate" sulla home page di Nikonclub di oggi (ma era già comparsa anche in passato) c'è una immagine di una marina con una bella ed enorme luna piena, che dubito fortemente qualcuno abbia mai visto nella realtà. Però è una immagine (ed io banalmente penso ad una foto) "Consigliata".

............mi sento un po' preso in giro...

Un cordiale saluto tutti.
Elio



Elio, all'epoca della pellicola queste cose di facevano con la doppia esposizione, o con l'uso dei filtri da te nominati.
Si cercava di fare di tutto, solo che era più difficile.
Ti saresti sentito preso in giro pure allora?
sosaax
QUOTE(ges @ Mar 31 2011, 10:55 AM) *
Io resto sempre dalla mia idea, la bravura, la capacità, la tecnica del fotografo sono rimasti, ma sono cambiati gli strumenti:
Fotografia ieri: Macchina fotografica (scatto) + camera oscura
Fotografia oggi: Macchina fotografica (scatto) + computer (Photoshop e altri software)

Ti quoto, in poche parole hai riassunto la realtà dei fatti, nel bene e nel male.
Se andiamo a vedere, in camera oscura se ne eri capace (io no), potevi creare qualunque cosa, ed era arte, ora con PS puoi fare la stessa cosa e alla portata di più persone, ma solo pochi possono dirsi "artisti" e creare un opera d'arte.
Poi che piaccia o meno, che sia pellicola o file, il ragionamento è lo stesso.

QUOTE(buzz @ Apr 7 2011, 07:08 AM) *
Elio, all'epoca della pellicola queste cose di facevano con la doppia esposizione, o con l'uso dei filtri da te nominati.
Si cercava di fare di tutto, solo che era più difficile.
Ti saresti sentito preso in giro pure allora?

Ti quoto.

Ciao, Silvio.
zUorro
QUOTE(d80man @ Apr 1 2011, 12:14 AM) *
Dalla acquisizione della luce al'immagine visibile c'è necessariamente uno sviluppo in mezzo.
Il fatto di passare un NEF al pc è semplicemente lo sviluppo del negativo


Per me è, esattamente, questo.

Lo sviluppo serve a far diventare la foto uguale o il più simile possibile, a come io ho immaginato che fosse scattando.
buzz
QUOTE(zUorro @ Apr 7 2011, 08:42 AM) *
Per me è, esattamente, questo.

Lo sviluppo serve a far diventare la foto uguale o il più simile possibile, a come io ho immaginato che fosse scattando.


Hai detto bene! Come la immaginavi non come è venuta. Per cui il fotoritocco lo usi per portarla verso il tuo gusto, non verso la realtà.
paori
QUOTE(buzz @ Mar 31 2011, 09:58 AM) *
Due concetti fondamentali.
Fare una bella foto non significa che questa sia solo nitida, colorata, contrastata, dritta... questi sono elementi tecnici paragonabili ad una esecuzione pulita e senza stonature di un'orchestra.
Ma il contenuto? Non ci pensa nessuno? Photoshop fa anche i fotomontaggi, ma non cambia il contenuto di una foto. Ti leva il cassonetto dell'immondizia, ma non decide la posa della modella, ti pulisce al strada ma non ti fa sorridere gli sposi, ti raddrizza l'orizzonte ma non ti fa cogliere il momento giusto in una street.
Quindi niente paura. Photoshop è come la chirurgia plastica: ti può ingrandire un seno, ridurre un naso, ma non ti cambia il carattere di una persona.

Straquoto.
Peraltro, oltre a fare le "magie" descritte da Buzz,può consentire, a mio avviso, anche ad una platea di fotografi non professionisti un controllo sull'immagine che prima, nell'epoca dell'analogico, era riservata quasi esclusivamente ai pro ed ai semipro, giacchè non a tutti era consentito l'ingresso nei laboratori professionali per la stampa sia a colori che in B&N.
Ecco perchè a mio avviso è anche tutto un fiorire a livello internazionale di fotografi molto giovani e comunque non appartenenti ad una ristretta elite, fermo restando che i canoni tecnici della fotografia non mi sembrano variare con l'evolversi della tecnologia.Certamente mi sembra diffusa una maggiore disponibilità ad accettare "sperimentazioni" fotografiche anche se in contrasto con le "tradizionali" regole fotografiche.

Ciao a tutti

Paori
mario acca
QUOTE
QUOTE(zUorro @ Apr 7 2011, 08:42 AM) *
Per me è, esattamente, questo. Lo sviluppo serve a far diventare la foto uguale o il più simile possibile, a come io ho immaginato che fosse scattando.
Hai detto bene! Come la immaginavi non come è venuta. Per cui il fotoritocco lo usi per portarla verso il tuo gusto, non verso la realtà.
Allora se non deve piu\' rappresentare la realtà non si parla di fotografia ma di digital-art.
mario acca
QUOTE
Ho letto tutti i commenti e ho trovato molte considerazioni vere e rispettabili . Posso aggiungere che all\'epoca dell\'analogico c\'erano anche i detrattori dei filtri Cockin (altro che Photoshop......). Forse qualcuno, non più giovane, se lo ricorderà. Il punto, secondo me, non è cosa e come si faceva una volta in camera oscura o in laboratorio, piuttosto che oggi, con molta più facilità, con i programmi di fotoritocco. Non ha molto senso ciriticare la ricerca costante di migliorare una foto, a prescindere dagli strumenti utilizzati. Quando però leggo sul forum: \"... qui avrei tolto quello.. clonato quell\'altro\" già sono meno d\'accordo. Mi lascia molto perplesso invece la presenza di immagini, sia pur gradevoli e di impatto, spacciate per fotografie, ma che più coerentemente potrebbero far parte di una sezione chiamata \"digital art\". Tanto per citare un esempio nelle \"immagini consigliate\" sulla home page di Nikonclub di oggi (ma era già comparsa anche in passato) c\'è una immagine di una marina con una bella ed enorme luna piena, che dubito fortemente qualcuno abbia mai visto nella realtà. Però è una immagine (ed io banalmente penso ad una foto) \"Consigliata\". Ed allora io che scatto solo \"fotografie\" ed al massimo cerco di migliorarle dando nitidezza, contrasto, saturazione ecc. e frequento questo forum per migliorare le mie conoscenze e la mia tecnica, mi sento un po\' preso in giro... Un cordiale saluto tutti. Elio
Quoto e condivido!
zUorro
QUOTE(marcojel @ Apr 7 2011, 10:04 AM) *
Hai detto bene! Come la immaginavi non come è venuta. Per cui il fotoritocco lo usi per portarla verso il tuo gusto, non verso la realtà.
Allora se non deve piu' rappresentare la realtà non si parla di fotografia ma di digital-art.


eh no! Perchè la realtà viene vista da noi e dal nostro occhio unito alla nostra mente.
per cui è il NOSTRO modo di vedere la realtà.

se no non ci sarebbe la fotografia come arte ma come semplice megafoto da 10000000 di megapixel di ogni luogo del mondo.

la cosa che distingue le fotografie non è la diversità del soggetto ma la diversità nel "VEDERE" il soggetto
buzz
QUOTE(zUorro @ Apr 7 2011, 10:40 AM) *
la cosa che distingue le fotografie non è la diversità del soggetto ma la diversità nel "VEDERE" il soggetto


Una frase da incorniciare e mettere all'ingresso di ogni club fotografico!

Riguardo la facilità al ritocco, una volta occorreva più lavoro e i risultati erano imprevedibili, adesso è solo più facile raggiungerli, o quantomeno si hanno più tentativi a disposizione e FORSE (e lo devo sottolineare) è più economico.
Ma sull'economico avrei delle riserve, in quanto è vero che non si consumano più chimici e carta, ma il costo delle apparecchiature e dei software non è del tutto indifferente, se paragonati al vecchio ingranditore, e le stampe costano uguale se non di più.
maxpapo
la cosa che distingue le fotografie non è la diversità del soggetto ma la diversità nel "VEDERE" il soggetto
[/quote]


Grande zUorro, condivido in pieno, una "massima" stupenda!!!! Pollice.gif


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