intorno è quasi tutto come l'hanno lasciato loro, tranne alcuni oggetti che non c'entrano nulla e che sono stati aggiunti successivamente, icrostandosi di polvere e nella mia vita.
è la casa dove ho vissuto per molti anni.
un nido, o uno stallo scomodo dove posarsi un pò, in attesa di migrare ancora?
sto andando via e questo è ciò che lascio:

"i luoghi che non posso".
tornerò in un luogo dove l'aria è veleno,
dove il buio è liquido amniotico,
dove il caldo brucia la polvere
e la polvere brucia i polmoni.
tornerò in un luogo dove io, vittima e carnefice,
fui accolta, salvata e giustiziata.
tornerò in un luogo che mi fu familiare e ostile
allo stesso tempo,
che mi fu casa e prigione.
tornerò in un luogo dove, bimba, corsi felice
e dove, donna, massacrai le mie carni.
tornerò in un luogo dove ogni porta
fu trincea e limite invalicabile
e dove amore e odio si fusero in guerra.
tornerò in un luogo dove feci di me stessa
sequestro e mattanza,
grandezza e disgrazia
e dove carezza fu data e ricevuta
con lama affilata.
tornerò dove il destino beffardo
seppe plagiarmi, promettermi, ammiccarmi,
rammollendo le mie ginocchia
e indurendo la mia anima.
Tornerò ne "i luoghi che non posso".
ma ora devo andare,
e non so se tornerò.
cristina