Mi permetto di precisare.
NON E' VERO CHE LA DISTANZA DI MESSA A FUOCO CON I TC IN MACRO RIMANE LA STESSA.
QUELLO CHE RIMANE COSTANTE E' LA DISTANZA DI LAVORO (distanza obiettivo-soggetto)
Analizziamo il problema.
Supponiamo di usare un 1.4X sul 60 Micro-Nikkor.
Sia D = F(R + 1/R + 2) la relazione che lega distanza di messa a fuoco (D), focale (F) e ingrandimento ( R).
Il 60 micro Nikkor focheggia a 219 mm a R = 1. La sua focale alla minima distanza è pertanto 55 mm (= 219/4).
Montiamovi un 1.4X (il Kenko Pro che ho usato per i test è lungo 15 mm). Alla minima distanza focheggiabile il rapporto di ingrandimento aumenta di un fattori pari al moltiplicatore, diventando 1,4 X.
Se la distanza di messa a fuoco rimanesse la stessa, la focale diventerebbe (a 1,4X e a 219 mm):
F = D/(1,4 + 1/1,4 + 2) = 219/4,11 = 53 mm
ovvero una focale inferiore a quella senza TC alla stessa distanza! E' ovvio il paradosso:
uso un moltiplicatore di focale per aumentare l'ingrandimento e la focale mi diminuisce come se avessi usato una lente addizionale!
Quel che
resta invariata è invece
la distanza di lavoro (provare per credere ...).
Allora la distanza di messa a fuoco (distanza soggetto-pellicola) aumenta dello spessore/ingombro del TC, divenendo 219+15 = 234 mm.
A questo punto la focale sarebbe pari a F = D/4,11 = 234/4,11 = 57 mm, ossia maggiore dei 55 mm dell'obiettivo senza TC (e meno male che almeno non scende 'sta focale!) ma inferiore - come atteso - ai 120 mm dell'obiettivo+2X focheggiato all'infinito (e anche molto inferiore ai 110 mm previsti da Giallo).
Come verificare quanto sopra?
Prendete una fotocamera col 60 micro e mettetela su treppiedi. Focheggiate qualcosa a 1:1. Quindi misurate la working distance (distanza di lavoro). Farà 7 cm. La distanza di messa a fuoco è invece di 219 mm, come riporta l'obiettivo sul barilotto.
A questo punto interponete tra 60 e fotocamera un moltiplicatore (io ho usato il Kenko Pro 1.4X). Guardate nel mirino: l'immagine non sarà più a fuoco. Ergo, discende che ciò si suole dire (e che si legge anche in qualche Experience qui,) ossia che in macro con TC la messa a fuoco rimane la stessa, non corrsisponde a quanto si può facilmente verificare. E infatti, a questo punto del nostro semplice test focheggiate alla minima distanza focheggiable del 60. Rimisurate la WD. 7 cm! Misurate la distanza di messa a fuoco. Io (come chiunque) ho misurato 23 cm e mezzo ...
Come si spiega allora il fatto che col TC si tende a dire che la distanza di messa a fuoco non varia?
Non varia alle lunghe distanze nel senso che lo spessore del TC rispetto alla distanza di messa a fuoco (diciamo da mezzo metro in su) è del tutto trascurabile. Se trasformo il mio cinquantino f/2 in un 100 f/4 da ritratto non sono quei pochi centimetri di TC a farmi sbagliare quando affermo che ho un 100 mm che focheggia a mezzo metro. Ma alle corte distanze, pochi cm cominciano a non essere più tanto trascurabili ...
Riccardo
www.naturephoto.it