QUOTE(Felix B. @ Mar 20 2006, 07:14 PM)
Luca perche' fra virgolette hai scritto Pozzolana?
La Pozzolana "la rena di Cuma" non e' un composto d'origine vulcanica presente, in Italia, prevalentemente nei Campi Flegrei?
Sono di Pozzuoli, la cosa m'incuriosisce un po'
Un saluto
p.s...belle anche le altre foto.

Ciao Felix
giusta osservazione e grazie per i complimenti
ci sono molti tipi di pozzolana venutasi a creare con le varie eruzioni vulcaniche..
vediamo...
I sedimenti vulcanici più antichi che si rinvengono a Roma sono quelli provenienti dal distretto
vulcanico sabatino le cui colate piroclastiche originatesi nella zona di Sacrofano, sono arrivate a più di
40 km di distanza del centro di emissione raggiungendo la zona nord della città di Roma dove tutt’oggi
si vedono in affioramento.
La Provincia magmatica romana è identificata con i Colli Albani il maggiore come dimensioni dei
vulcani dell’Italia centrale e dal maggior volume di lava e di prodotti piroclastici eruttati.
L’edificio vulcanico è posizionato a SE di Roma e ed è collocato tra le faglie con direzione NO-SE dei
Monti Tiburtini e Prenestini e le fagli trasversali che tagliano Anagni, Colleferro e Valmontone.
Il magma eruttato, attraversando il basamento carbonatico, è di tipo leucititico
Si individuano diverse fasi di attività intervallate da periodi di stasi:
Fase iniziale: documentata da pochi affioramenti che indicano un edificio vulcanico spostato verso
NNE rispetto all’attuale centro dell’edificio vulcanico
Periodo successivo: caratterizzato da forti esplosioni che danno luogo a :
complesso dei tufi inferiori (tufo grigio-chiaro cineritico)
pozzolane rosse o di San Paolo
pozzolane nere o delle Tre Fontane
tufo lionato
pozzolane grigie o pozzolanelle
tufo di Giulianello
tufo di Villa Senni o tufo a occhio di pesce
Le violente esplosioni sono state intervallate da periodi di relativa quiete durante i quali sono stae
messe in posto le colate laviche di Corzano e di Cecara
"info prese da geologia di roma romasotterranea.
............................................................................ e poi..........
Per costruire la Villa si fecero degli enormi sbancamenti nel banco tufaceo, procurando nel contempo tufo e pozzolana, i materiali di base per la costruzione.
La grande piazza del Pecile, ad esempio, è completamente artificiale, dato che poggia per buona parte sulle sostruzioni dette Cento Camerelle che in qualche punto sono alte più di venti metri.
La Villa aveva un andamento costante delle pendenze che va da sud verso nord, e permetteva di sfruttare la forza di gravità per muovere l'acqua che alimentava le infinite fontane, vasche e giochi d'acqua che decoravano i suoi giardini ed edifici. Nella proprietà Bulgarini si vedono ancora alcuni resti di un acquedotto che doveva allacciarsi ad uno dei grandi acquedotti pubblici che da Tivoli portavano l'acqua dell'Aniene fino a Roma.
Villa Adriana, inoltre, disponeva di una vasta a ramificata rete di percorsi sotterranei, destinati agli schiavi, che servivano gli impianti di riscaldamento degli edifici termali, oppure permettevano di passare senza essere visti da un edificio all'altro. Vi era poi una grande via carrabile sotterranea, della lunghezza di oltre 4 chilometri, scavata nel banco tufaceo ed illuminata da aperture nella volta (oculi) detta Grande Trapezio.
diciamo che la tua rena di cuma....è senza dubbio la migliore...
ciao spero di essere stato chiaro
Luca