
Gli skier ad accusare i "tavolari" di rovinare le piste, di essere indisciplinati e chiassosi... e gli snowboarder a tirare accidenti contro i "matusa" della neve, con quegli attrezzi tristi e retrò...
Io ho sempre vissuto la cosa con molto distacco, sono stato uno sciatore old school, sono stato affascinato dalla tavola, ma poi sono tornato allo sci, percorrendo prima che la moda arrivasse le strade della libertà, il freeride.
Ma in pista, la guerra era palpabile, e all'avvento dei primi snowpark, creati dagli snowboarder per gli snowboarder, non si sapeva se fossero i ghetti delle montagne, o un buffo circo per questi stravaganti tipi.
Ma l'evoluzione ha portato gli skier e gli snowboarder, soprattutto le nuove generazioni, a convivere, a lavorare insieme per il freeride e il freestyle.
Intanto i circuti mondiali dello sport, quelli fatti di soldi e poca passione per la montagna e per la neve, continuano a vedere il freestyle come fenomeno da circo, più che come sport.
Invece, grazie a chi davvero ama lo sport sulla neve, la storia va avanti, e sabato, a Prato Nevoso, è stato scritto un pezzo di storia, un capitolo dello sport sulla neve che credo in futuro rimarrà ben impresso ai nostri posteri.
E nasce così LA BATTAGLIA DELLE GANG... a colpi di tricks, jumps e rails.
SPIA, pioniera nella specialità boardercross, e sempre attiva nel portare il freestyle sulle alpi italiane, studia una nuova formula, innovativa.
Una gara a squadre, squadre, per la prima volta al mondo, miste, composte da uno skier e tre snowboarder, che si combattono su uno snowpark in circuito slopestyle. Per i profani, lo SLOPESTYLE è una gara su un tracciato dove si ci si può esprimere con figure miste da fare s ringhiere, salti di varie dimensioni, evoluzioni sul piatto.
