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Fedro
Infine nei pressi della vetta ci si gira e si inizia a capire il perchè di tanta fatica....

user posted image
Massimo Pasinato
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 10:20 AM)
Infine nei pressi della vetta ci si gira e si inizia a capire il perchè di tanta fatica....

*



Marco non ti smentisci mai! Pollice.gif
Sembra d'essere in cima al mondo! Se non fosse per l'albero in primo piano sembrerebbe una foto scattata da un' aereo!

Bella foto!
Massimo
Giorgio Baruffi
semplicemente splendida Marco... guru.gif

prima o poi vengo con te per un escursione del genere (poi c'è un elicottero che ci attende, vero?) laugh.gif
giannizadra
Vista in anteprima (qui non riesco a vederla): splendida.
nessie
Le tue foto sono veramente stupende e postare dopo di te è sempre un
problema.
Comunque quando ho fatto questa foto ho pensato che ne valeva
proprio la pena di fare tanta fatica
Manako
Grazie per averci donato per un'istante la sensazione che si assapora nel guardare il mondo attraverso il tuo occhio.....
Fantastica guru.gif guru.gif guru.gif
sv650ale
Grande Fedro... guru.gif
Fedro
Vi ringrazio dei complimenti.
Vi chiedo un favore, per capire come vedete questo scatto: cosa vi piace? cosa vi viene in mente guardandolo? grazie.

Marco
ciro207
Mi da un grande senso di serenità!! Guardarlo mi fa pensare che ci sono posti in cui si può essere se stessi senza dover essere pressati dagli impegni e dagli eventi...

Tecnicamente non trovo proprio niente da dire! Grandissimo scatto wink.gif
PAS
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 10:11 PM)
Vi ringrazio dei complimenti.
Vi chiedo un favore, per capire come vedete questo scatto: cosa vi piace? cosa vi viene in mente guardandolo? grazie.


Me lo metti anche a colori!
nessie
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 09:11 PM)
Vi ringrazio dei complimenti.
Vi chiedo un favore, per capire come vedete questo scatto: cosa vi piace? cosa vi viene in mente guardandolo? grazie.

Marco
*




Quando sono in cima ad una montagna e il mio sguardo si perde verso l'orizzonte
mi rendo conto di quanto siamo piccoli.Normalmente dentro di me sono molto contrastato sul fatto che esista o meno un dio ma, quando sono in quei posti mi rendo conto che sono uno stupido e capisco che solo DIO può aver creato cotanta
perfezione.
Questo è quello che provo in montagna ed è quello che riprovo guardando la tua foto!
Chiedo scusa se sono stato troppo mieloso.
franco49
Bellissima Marco

ciao franco49
mauri61
La solitudine e il silenzio.....bella Grazie Marco
Ciao Maurizio
cris7
Che dire della foto? Molto bella!
Cosa mi fa pensare? Sinceramente a niente, semplicemente mi riporta a quelle senzazioni da cui sono pervaso quando mi trovo realmete di fronte ad un tale spettacolo. Sensazioni di puro piacere e totale abbandono a ciò che mi trovo di fronte.... Quindi grazie per lo scatto!
marcofranceschini
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 10:20 AM)
Infine nei pressi della vetta ci si gira e si inizia a capire il perchè di tanta fatica....

Ciao Marco
più che difficile postare un'immagine dopo la tua , complicato diventa manifestare delle perplessità dopo tanti complimenti...
Sono convinto che l'immagine proposta evochi delle belle sensazioni e forse per questo tanti (tutti) ne sono entusiasti, e tu hai giustamente chiesto...mi dite però il perchè!
Esprimo le mie perplessità che non riguardano il messaggio bensì la realizzazione tecnica.
La prima cosa che mi colpisce è la tonalita dell'insieme cielo-nuvole , trovo il tutto un po'piatto e secondo me manca uno stacco deciso tra la parte del cielo e le nuvole in questo caso sottostanti. Ti spiego...in alta montagna immagino un cielo terso, blu intenso e quindi nella conversione B/N mi aspetto un grigio pieno, più vicino come gamma al nero che al bianco.
Stesso discorso per le nuvole secondo me troppo candide ed appiattite da un contrasto insufficiente...non sembrano sovraesposte, ma semplicemente piatte.Ma questo a questo è molto semplice porre un rimedio.
Quello che proprio mi lascia interdetto è l'albero(?) in primo piano ed in controluce quindi in ombra con il profilo della montagna anch'esso in ombra che si confonde dietro...trovo tutta la scena un po' confusa.
Il tutto ad ogni modo risulta egregiamente composto , ma non credo che una buona disposizione dei volumi possa essere sufficiente per determinare il successo di una foto...
Ora sono io che ti chiedo cosa pensi di ciò che ho scritto! wink.gif

marco
mmfr



Fabio Capoccia
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 09:11 PM)
Vi chiedo un favore, per capire come vedete questo scatto: cosa vi piace? cosa vi viene in mente guardandolo?
*



Sono lupo di mare... ma vedendo questa foto mi siedo, contemplo l'infinito e mi rilasso... regna un senso di pace estremo... (anche di "paura" se guardo verso le nuvole...)
...a me lo scatto piace parecchio... complimenti. Pollice.gif
sv650ale
a primo impatto, di quanto è incredibile lo scatto, sono andato un pò in confusione, non riuscivo a capire da dove hai scattato, se dall'alto o dal basso, e verso dove...ho perso un pò l'orientamento!!! blink.gif
mi è sembrata quasi un fotomontaggio...
poi guardandolo e accettando la sua realtà... son rimasto di sasso...
dalla bellezza del posto e dal tuo modo di raffigurarlo!!!

di nuovo complimenti... non sono un critico, ma è piaciuta molto!!!
Michele Festa
Ciao Marco, quando leggo il tuo nome mi precipito a scoprire cosa hai tirato fuori e come al solito non ti smentisci. Un'immagine che evoca una sensazione trascendentale, sembra di osservare il confine che separa la vita terrena da quella eterna, un limite tra il reale e l'etero, tra il sogno e la realtà.

GRANDE!

Un caro saluto
Michele
carlmor
Mi piace molto Marco Pollice.gif
per deformazione professionale le immagini come questa mi fanno immaginare epoche passate, quando i ghiacci dominavano le vallate alpine e la nostra Storia era ancora agli albori ... una finestra sul passato
Carlo
Fedro
QUOTE(mmfr @ Dec 8 2005, 10:42 PM)
Ora sono io che ti chiedo cosa pensi di ciò che ho scritto! wink.gif
marco
mmfr

*


ed io ti ringrazio per la domanda e le considerazioni....abbi un attimo di pazienza, sono al lavoro ma ti risponderò quanto prima!

Fabio Pianigiani
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 10:20 AM)
Infine nei pressi della vetta ci si gira e si inizia a capire il perchè di tanta fatica....


Caro Marco Paolini .. ehmm ... caro Fedro

"Sopra le nuvole senza volare ... qualche volta può accadere".

Altra perla fotografica di posti che tu sai a me cari.

Mi immagino la bellezza della stampa ... anzi un giorno me la mostrerai.
Fedro
Eccomi qui…

Provo a spiegarti cosa avevo in testa quando ho scattato e conseguentemente post prodotto.

Spesso quando scatto ho ben in mente quello che voglio ottenere sia graficamente che emozionalmente (..purtroppo molto meno spesso giungo al risultato…ma questa è un’altra storia..).

Creare contrasti d’idea senza avere contrasti “drammaticamente” esaltati sul fotogramma. unire separando. spostare il comune centro d'interesse

Le nuvole hanno uno stacco relativamente netto solo sul profilo del pendio e sorreggono morbidamente l’albero senza che lo stesso si confonda.

Le nuvole si fondono con l’orizzonte ed il cielo in maniera graduale lasciando una sensazione gradevole di tutt’uno con l’infinito mentale.

Pur avendo fatto le mie esperienze alpinistiche “classiche” e pur avendo assaporato il piacere della vetta, trovo che la montagna sia da apprezzare nella sua armonia, continua dal fondovalle all’erta cima.

Nella composizione che ho prodotto ci sono tre elementi essenziali, il fondovalle (pur celato dalle nuvole), il profilo del pendio simbolo di continuità e di unione e l’albero che ergendosi vuole essere metafora della cima.

La mia idea è quella di creare piacevolezza non nel concetto della cima (posta in minor rilievo anche dalla scelta di averla in ombra) ma nell’unire nell’infinito tutte le entità; nello spostare le emozioni positive dal soggetto allo sfondo.

Da questo, anche, deriva la mia scelta tecnica di moderare i contrasti proprio dello sfondo.

Beh poi sotto ci sono anche altre considerazioni ma per evitare che qualcuno interessi i reparti psichiatrici per adesso mi fermo qui….

Vi chiederete: ma quanto stai a ragionare su uno scatto? In realtà ragiono minuti, giorni, mesi, anni…una vita sul mondo che mi circonda, su com’è e su come vorrei raffigurarlo; con e senza fotocamera in mano…per cercare quand’è il momento di non sprecare quel 250esimo di secondo che ci viene concesso…chissà forse un dì ci riuscirò.

Ho provato a post produrre esaltando i contrasti sulle nuvole e sul cielo, ma vedo perdersi il messaggio che avevo progettato…

poi magari piace di più così....ed allora per gradevole che sia il primo scatto è da considerarsi sbagliato.

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vecchiobart
Molto bella Fedro,mi riporti indietro negli anni e mi fai pensare a quei magnifici posti dove rimani solo Tu e il suono del tuo Respiro.

Buona giornata
antonio
Lambretta S
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 09:11 PM)
Vi chiedo un favore, per capire come vedete questo scatto: cosa vi piace? cosa vi viene in mente guardandolo? grazie.


Un'enorme ciotola piena di panna montata... slurp... tongue.gif
__Claudio__
QUOTE(Fedro @ Dec 9 2005, 11:22 AM)


Nella composizione che ho prodotto ci sono tre elementi essenziali, il fondovalle (pur celato dalle nuvole), il profilo del pendio simbolo di continuità e di unione e l’albero che ergendosi vuole essere metafora della cima.

La mia idea è quella di creare piacevolezza non nel concetto della cima (posta in minor rilievo anche dalla scelta di averla in ombra) ma nell’unire nell’infinito tutte le entità; nello spostare le emozioni positive dal soggetto allo sfondo.

Da questo, anche, deriva la mia scelta tecnica di moderare i contrasti proprio dello sfondo.
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poi magari piace di più così....ed allora per gradevole che sia il primo scatto è da considerarsi sbagliato.



Se devo essere sincero mi piace più questa seconda versione dello stesso scatto MA: è importante che piaccia agli altri? O è più importante che la foto richiami a chi lo scatto ha effettuato le sensazioni e le emozioni provate in quel momento producendo poi una stampa di conseguenza?
E' uno di quelle domande che difficilmente trova risposta serena e sincera. Se si fotografa per comunicare bisognerebbe sempre tener presente il proprio interesse che è quello di mediare, attraverso lo scatto, il proprio modo di vedere e interpretare. Se si fotografa solo per se stessi si può senza meno decidere il come e il perchè. Resta in piedi il problema più grande, lo scopo per cui si fotografa è quello di comunicare o di esprimersi? hmmm.gif
marcofranceschini
QUOTE(__Claudio__ @ Dec 9 2005, 06:04 PM)
Se si fotografa solo per se stessi si può senza meno decidere il come e il perchè. Resta in piedi il problema più grande, lo scopo per cui si fotografa è quello di comunicare o di esprimersi? hmmm.gif
*


Ciao Claudio
La risposta alla tua ultima questione è molto semplice...se ci si esprime utilizzando correttamente un linguaggio comune e quindi conosciuto si comunica, se invece l'esprimersi comporta l'utilizzo di criteri di comunicazione soggettivi, il messaggio non può essere compreso ma interpretato con tutti i problemi che ciò comporta.
Per questo motivo dico da tempo che anche il criterio di giudizio di una immagine non può che essere oggettivo...se il fotografo ha utilizzato correttamente il linguaggio l'immagine è oggettivamente riuscita nel senso che comunica (emozioni, allegria, sentimento, angoscia...) ed è quindi oggettivamente bella, se invece il fotografo non è stato capace o non ha voluto utilizzare correttamente un linguaggio comune, l'immagine potrà essere considerata "soggettivamente" riuscita e "soggettivamente" bella ,ma solo da chi conosce quel tipo di linguaggio cioè esclusivamente dal fotografo che l'ha creato.

Io invece affronterei un altro problema che non riguarda la scrittura dell'immagine, ma la sua lettura...
Le fotografie, semplificando molto il discorso,credo possano essere paragonate ad una sorta di ideogramma (L’ideogramma è la rappresentazione grafica di un’idea, e i tratti successivi di cui si compone narrano una vera e propria storia.)
Gli ideogrammi più semplici siamo in grado praticamente tutti di leggerli ad es.la rappresentazione grafica di una freccia che indica una direzione, sappiamo tutti come interpretarla....ma quelli più complessi?
Ogni particolare , ogni colore , ogni pixel di una fotografia può rappresentare un'idea, un concetto...quale grado di conoscenza abbiamo noi di questa immensa struttura "culturale" per poter dire di essere in grado di leggere un'immagine...

Facendo un nuovo paragone con la scrittura...cosa siamo in grado di leggere ....fumetti, quotidiani , riviste, o libri?....quante parole conosciamo per poter dire di saper leggere...comprendendo un periodo semplice o complesso...
Una risposta precisa non è possibile darla...si può però fare una media...e da questa media capire perchè certe immagini piacciono tanto , sempre ed a tutti e perchè altre risultano più ostiche e si tiri in ballo la soggettività nel loro giudizio...

hmmm.gif Mi viene in mente la "Critica della ragion pura" di Kant...un gran bel libro...dicono wink.gif

marco
mmfr


nb: hmmm.gif sono stato prolisso...la comunicazione web dovrebbe essere molto più stringata per funzionare rolleyes.gif


davidebaroni
QUOTE(mmfr @ Dec 10 2005, 10:49 PM)
Ciao Claudio
La risposta alla tua ultima questione è molto semplice...se ci si esprime utilizzando correttamente un linguaggio comune e quindi conosciuto si comunica, se invece l'esprimersi comporta l'utilizzo di criteri di comunicazione soggettivi, il messaggio non può essere compreso ma interpretato con tutti i problemi che ciò comporta.
Per questo motivo dico da tempo che anche il criterio di giudizio di una immagine non può che essere oggettivo...se il fotografo ha utilizzato correttamente il linguaggio l'immagine è oggettivamente riuscita nel senso che comunica (emozioni, allegria, sentimento, angoscia...) ed è quindi oggettivamente bella, se invece il fotografo non è stato capace o non ha voluto utilizzare correttamente un linguaggio comune, l'immagine potrà essere considerata "soggettivamente" riuscita e "soggettivamente" bella ,ma solo da chi conosce quel tipo di linguaggio cioè esclusivamente dal fotografo che l'ha creato.

Io invece affronterei un altro problema che non riguarda la scrittura dell'immagine, ma la sua lettura...
Le fotografie, semplificando molto il discorso,credo  possano essere paragonate ad una sorta di ideogramma (L’ideogramma è la rappresentazione grafica di un’idea, e i tratti successivi di cui si compone narrano una vera e propria storia.)
Gli ideogrammi più semplici siamo in grado praticamente tutti di leggerli ad es.la rappresentazione grafica di una freccia che indica una direzione, sappiamo tutti come interpretarla....ma quelli più complessi?
Ogni particolare , ogni colore , ogni pixel di una fotografia può rappresentare un'idea, un concetto...quale grado di conoscenza abbiamo noi di questa immensa struttura  "culturale" per poter dire di essere in grado di leggere un'immagine...

Facendo un nuovo paragone con la scrittura...cosa siamo in grado di leggere ....fumetti, quotidiani , riviste, o libri?....quante parole conosciamo per poter dire di saper leggere...comprendendo un periodo semplice o complesso...
Una risposta precisa non è possibile darla...si può però fare una media...e da questa media capire perchè certe immagini piacciono tanto , sempre ed a tutti e perchè altre risultano più ostiche e si tiri in ballo la soggettività nel loro giudizio...

hmmm.gif Mi viene in mente la "Critica della ragion pura" di Kant...un gran bel libro...dicono wink.gif 

marco
mmfr


nb: hmmm.gif sono stato prolisso...la comunicazione web dovrebbe essere molto più stringata per funzionare rolleyes.gif
*



blink.gif
Non ricominciamo, eh?!? biggrin.gif

Sulla "lettura" della fotografia c'era già questo thread... Perché non lo rilanci con questa analogia dell'ideogramma, che trovo molto interessante? wink.gif

...E magari ci facciamo anche un thread sulle distinzioni fra "giudizio" e "lettura"... Troppo spesso le due cose sono intese come sinonimi, ma non lo sono affatto! rolleyes.gif
Lambretta S
QUOTE(__Claudio__ @ Dec 9 2005, 06:04 PM)
Se devo essere sincero mi piace più questa seconda versione dello stesso scatto MA: è importante che piaccia agli altri? O è più importante che la foto richiami a chi lo scatto ha effettuato le sensazioni e le emozioni provate in quel momento producendo poi una stampa di conseguenza?
E' uno di quelle domande che difficilmente trova risposta serena e sincera. Se si fotografa per comunicare bisognerebbe sempre tener presente il proprio interesse che è quello di mediare, attraverso lo scatto, il proprio modo di vedere e interpretare. Se si fotografa solo per se stessi si può senza meno decidere il come e il perchè. Resta in piedi il problema più grande, lo scopo per cui si fotografa è quello di comunicare o di esprimersi? hmmm.gif

QUOTE(mmfr @ Dec 10 2005, 10:49 PM)
Ciao Claudio
La risposta alla tua ultima questione è molto semplice...se ci si esprime utilizzando correttamente un linguaggio comune e quindi conosciuto si comunica, se invece l'esprimersi comporta l'utilizzo di criteri di comunicazione soggettivi, il messaggio non può essere compreso ma interpretato con tutti i problemi che ciò comporta.
Per questo motivo dico da tempo che anche il criterio di giudizio di una immagine non può che essere oggettivo...se il fotografo ha utilizzato correttamente il linguaggio l'immagine è oggettivamente riuscita nel senso che comunica (emozioni, allegria, sentimento, angoscia...) ed è quindi oggettivamente bella, se invece il fotografo non è stato capace o non ha voluto utilizzare correttamente un linguaggio comune, l'immagine potrà essere considerata "soggettivamente" riuscita e "soggettivamente" bella ,ma solo da chi conosce quel tipo di linguaggio cioè esclusivamente dal fotografo che l'ha creato.

Io invece affronterei un altro problema che non riguarda la scrittura dell'immagine, ma la sua lettura...
Le fotografie, semplificando molto il discorso,credo  possano essere paragonate ad una sorta di ideogramma (L’ideogramma è la rappresentazione grafica di un’idea, e i tratti successivi di cui si compone narrano una vera e propria storia.)
Gli ideogrammi più semplici siamo in grado praticamente tutti di leggerli ad es.la rappresentazione grafica di una freccia che indica una direzione, sappiamo tutti come interpretarla....ma quelli più complessi?
Ogni particolare , ogni colore , ogni pixel di una fotografia può rappresentare un'idea, un concetto...quale grado di conoscenza abbiamo noi di questa immensa struttura  "culturale" per poter dire di essere in grado di leggere un'immagine...

Facendo un nuovo paragone con la scrittura...cosa siamo in grado di leggere ....fumetti, quotidiani , riviste, o libri?....quante parole conosciamo per poter dire di saper leggere...comprendendo un periodo semplice o complesso...
Una risposta precisa non è possibile darla...si può però fare una media...e da questa media capire perchè certe immagini piacciono tanto , sempre ed a tutti e perchè altre risultano più ostiche e si tiri in ballo la soggettività nel loro giudizio...

Mi viene in mente la "Critica della ragion pura" di Kant...un gran bel libro...dicono

marco
mmfr


nb: hmmm.gif sono stato prolisso...la comunicazione web dovrebbe essere molto più stringata per funzionare rolleyes.gif

QUOTE(twinsouls @ Dec 10 2005, 10:57 PM)

Non ricominciamo, eh?!?

Sulla "lettura" della fotografia c'era già questo thread... Perché non lo rilanci con questa analogia dell'ideogramma, che trovo molto interessante?

...E magari ci facciamo anche un thread sulle distinzioni fra "giudizio" e "lettura"... Troppo spesso le due cose sono intese come sinonimi, ma non lo sono affatto!


A me sembra sempre una ciotola piena di panna montata... arislurp... tongue.gif tongue.gif
margior
Non me ne avere, Lambretta, vedo la panna ma non vedo la ciotola! tongue.gif
Lambretta S
QUOTE(margior @ Dec 11 2005, 12:49 AM)
Non me ne avere, Lambretta, vedo la panna ma non vedo la ciotola! tongue.gif


L'importante è il contenuto non il contenitore... wink.gif

grazie.gif
Paolo Chiti
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 10:20 AM)
Infine nei pressi della vetta ci si gira e si inizia a capire il perchè di tanta fatica....
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Bellissima Marco, eri sul monte Pedavena?
Mi piace particolarmente la fusione tra il mare di nuvole ed il cielo, non capita certo tutti i giorni un panorama di questo genere.
Interessante poi il contrasto tra il nitido pino in primo piano e lo sfondo ovattato: certezza ed incertezza!

Compimenti
Paolo
Fedro
intendi la pala pedavena? no, ero su un costone del monte Grappa.
grazie anche a te !!
nisex
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 09:11 PM)
Vi ringrazio dei complimenti.
Vi chiedo --- cosa vi viene in mente guardandolo? grazie.

Marco
*



uààà troppo bello Marco: troppo sfizioso saltare su questo materasso di nuvole!!!! hai provato?
margior
Ritorno volentieri anche io su questo scatto bello...e controverso!

L'apparente disorientamento che ci coglie nel guardarlo potrebbe nascere dal fatto che alcuni piani si uniscono, invertendosi. Mi spiego...

Siamo in alto con Fedro, ma nella foto stiamo nel terzo inferiore controluce (larice e su un secondo piano profilo della montagna): sotto di noi nella realtà ma sopra di noi nella foto il mare di nuvole nel secondo terzo si unisce ad un cielo che, come è stato osservato, dovrebbe essere terso (e quindi più scuro). In realtà "quel" cielo nella foto ci è negato, in favore proprio di una fusione che ricaccia il cielo in basso a "far parte" del mare di nuvole, e spinge le nuvole in alto a "far parte" del cielo.

Questi due terzi di foto di mondo "dell'opaco e dell'indistinto" personalmente anche io li trovo...lo so, è un paradosso!...un po' confusi, ma non è certo "colpa" di Fedro...e credo che l'esperimento di questo scatto "anomalo" potrà essere ripetuto ancora trovando condizioni ambientali più favorevoli.

Buona serata

Fabio_Porcelli
La postproduzione ha modificato lo scatto rendendo le due foto completamente diverse e trasmettono sensazioni completamente diverse. Non si può dire quale sia più bella ma quale si preferisce. io preferisco la prima per quel orizzonte indefinito sfumato che contrasta con l'albero e con il profilo della montagna. Proprio questa composizione riesce a trasmettere le sensazioni di pace e tranquillità di isolamento e immersione nella montagna. La seconda foto, altretanto bella non riesce a farlo. E' più corretta forse come ma a me trasmette più sensazioni di isolamento e sofferenza. Io la penso così forse dipende pure dallo stato d'animo di chi vede le immagini ed io in questi giorni ho proprio bisogno di pace, magari sulla cima di una bella montagna.

PS sono un appassionato dle mare, sono nato in riva al mare e di solito ritrovo queste sensazioni quando faccio apnea. Le tue foto Marco mi stanno facendo apprezzare la montagna e capisca come poi non siano diverse se quello che cerchiamo e la stessa cosa.
Grazie.
andreotto
Marco questa me l'ero persa complimenti bellissimo scatto, preferisco la prima è più "leggera"
Buone foto a tutti andreotto
Davide_C
QUOTE(Fedro @ Dec 8 2005, 09:11 PM)
Vi ringrazio dei complimenti.
Vi chiedo un favore, per capire come vedete questo scatto: cosa vi piace? cosa vi viene in mente guardandolo? grazie.

Marco
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Libertà e pace... sarebbe da farne relax in pillole da tenere qui in ufficio guru.gif
oesse
Ciao Marco, delle 2 preferisco la versione piu' contrastata, ovvero la seconda. Cosa mi suscita? Ammirazione per te ed un sensazione di pace e silenzio che invidio a chi riesce a raggiungere le vette....
Complimenti Marco! Sei sempre grande!

.oesse.
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