E' come il sapore della colazione in vacanza, è un tepore dolce. E' come un caminetto acceso d'inverno o come il rincoglionimento da piumone.
In quel momento anche il mare potrebbe inghiottirti e tu non te ne accorgeresti.
Se anche la stella più grande del cielo cadesse lì al tuo fianco, tu non ti sposteresti.
Potrebbe anche colpirti e nell'esplosione cavarti entrambi gli occhi.
"Levati da lì, cosa fai, sei impazzito?" Griderebbe tua madre disperata.
Ma tu rischieresti la tua vita.
E anche entrambi gli occhi. Non ti sposteresti.
Faresti di tutto per stare lì, continuando a rifletterti nei suoi occhi. Rincoglionito, sotto a un piumone.
"Il tuo cuore assomiglia a un grande fiume ingrossato da lunghe piogge. Tutti i segnali stradali sono stati sommersi dalla corrente e trascinati in qualche luogo oscuro. Mentre la pioggia continua a cadere violenta sul fiume. Ogni volta che vedi ai notiziari immagini di inondazioni come questa, pensi: Ecco, dentro di me è esattamente così."
Haruki Murakami - Kafka sulla spiaggia
A un certo punto però arriverebbero vecchi fantasmi grigi a salvarti.
Ti scrollerebbero dalla testa ai piedi, "stai attento, spostati da lì, non vorrai finire come noi!" strillerebbero con voci di rapace.
I fantasmi grigi sono sempre tanto apprensivi, più di una nonna siciliana. Forse perché hanno sofferto tanto, direbbe Giulia.
Aspetterebbero che tu esca dal piumone per portarti via e chiuderti in una stanza anestetizzata dalle pareti di polistirolo bianco.

Vivere con loro è un po' come restare rannicchiati in un angolino, in una stanza bianca, vuota.
Nudi.
Senza più segnali stradali e senza navigatore.
Senza più coperte, cercando conforto tra le proprie ginocchia sbucciate.
E poi finisce che sembri un buffo animale, con le orecchie tese e i capelli arruffati.
Con addosso solamente dei calzini troppo grandi.
Quando non sai a cosa pensare non riesci a pensare a nulla.
Per te è sempre stato così, dannazione.
Forse proverai a inghiottire le parole più patetiche del tuo dizionario e finirà tutto in un'indigestione di miele. Tirerai un respiro di sollievo e appoggerai la testa al muro, in silenzio.
O forse ti alzerai e ti metterai a correre, lasciandoti travolgere dall'inondazione.
Ti accorgerai che riesci a danzare leggero sopra l'acqua.