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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
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edate7
Vi posto una foto scattata nelle seguenti condizioni: obiettivo 70-300VR, focale 180mm, 1/250 f8, misurazione matrix, soggetti in primo piano "coperti" dall'ombra proiettata dalla tribuna, nessun flash di schiarita (non me l'ero portato...), ISO 200. Mi spiegate perchè è esposto perfettamente lo sfondo illuminato dal sole e i soggetti in primo piano (quelli che mi interessavano, ovviamente) sono così scuri? Dimenticavo: ho solo convertito il NEF in jpg. Nessuna PP.
Grazie a tutti coloro che mi spiegheranno l'arcano.
Ciao!
gianpiero.lui
E' matrix, quindi non tiene conto solo del primo piano. Inoltre il primo piano è particolarmente chiaro: magliette bianche.
Non mi meraviglia, quindi, il risultato più di tanto: il matrix "ha preso paura"
Meglio di così non so spiegartela, se non è chiara la mia spiegazione scusami

Io per evitare questi "inconvenienti" uso sempre la centrale ponderata, quasi sempre, ad eccezione di panorami per i quali posso ripetere lo scatto.
Si è parlato parecchio, in definitiva io credo tutti i sistem di lettura funzionano, basta prenderci la mano ed affinare l'esperienza empiricamente e soggettivamente, cosa che, ovviamente non è che mi riesca particolarmente... rolleyes.gif

in attesa di altre opinioni ti saluto
ciao smile.gif
gianpiero.lui
ah si , a proposito, hai affermato che "soggetti in primo piano coperti dall'ombra proiettata dalla tribuna" quindi, se vogliamo, è un altra rispondenza della foto con il vero
ciao
giannizadra
Il matrix ha fatto il suo mestiere: ha "letto" un controluce (sfondo molto più luminoso del soggetto) e ha salvato capra e cavoli, non potendo sapere cosa volevi tu.
In queste situazioni, io misuro in spot sulla zona che voglio sia resa di tonalità media (uno dei volti, nella tua foto).
Applica comunque un "punto di bianco" con NX alle magliette, e vedrai che apprezzerai di più il "lavoro" del matrix in questa immagine.
Infatti, il problema principale nel caso è la (inevitabile) dominante cyan sui soggetti in ombra, che ti fa apparire clamorosamente sbagliata l'esposizione. Questione di WB, insomma, più che di esposimetro.
giannizadra
QUOTE(giannizadra @ Jun 30 2008, 01:12 AM) *
In queste situazioni, io misuro in spot sulla zona che voglio sia resa di tonalità media (uno dei volti, nella tua foto).


Più precisamente, avrei misurato in Spot il volto della ragazza più a destra (il più chiaro), per non bruciare troppo lo sfondo, cosa che accadrebbe misurando un volto più in ombra.
Giallo
Il Matrix Nikon è refrattario alle strisce verticali rosse e nere...
Paolo66
QUOTE(Giallo @ Jun 30 2008, 09:48 AM) *
Il Matrix Nikon è refrattario alle strisce verticali rosse e nere...


messicano.gif

Si trova meglio con quelle bianche e nere o blu e nere?
giannizadra
QUOTE(Paolo66 @ Jun 30 2008, 12:00 PM) *
messicano.gif

Si trova meglio con quelle bianche e nere o blu e nere?


Righe verticali giallo-nero-blu sono la sua passione. smile.gif
nicolasales
QUOTE(giannizadra @ Jun 30 2008, 12:34 PM) *
Righe verticali giallo-nero-blu sono la sua passione. smile.gif

questa è bellisssima laugh.gif
Skylight
Ciao, come osservato da Gianni il Matrix ha fatto un buon lavoro.

Lavorando sul nef potrai "leggere" meglio le persone in ombra.

smile.gif
Lambretta SR48
Il consiglio "operativo" di GZ che egli "deriva" da anni di esperienza sul campo, che dico anni, secoli... è molto valido... però al neofita di turno o aspirante fotoamatore "evoluto" consiglio una prova "provata" effettuare prima una lettura "spot" sul viso giusto, come appunto "specificato" opportunamente dall'inossidabile GZ ovvero quello più chiaro... e poi effettuare una misurazione matrix selezionando l'area AF prescelta sullo stesso viso... non anticipo i risultati che andrebbero "scoperti" da soli, per rimanere "impressi" come le fotografie, se ce lo dicono gli altri come farle, la foto è veramente "nostra" o è del consigliere di turno?

Ai poster l'ardua sentenza...
FuriaCavallodelUest
Il Matrix Colour 3-D della D200 è, come i suoi predecessori, un po' complesso da interpretare in situazioni critiche come questa.

Perchè ho scritto il nome completo ?
Per sottolineare le informazioni in base alle quali individua (x lui) l'esposizione corretta:
Matrix: in base alle informazioni provenienti da tutta l'immagine
Colour: in base alle tonalità di colore presente nell'immagine (distingue un rosso da un verde senza, per questo, trattarli come due grigi uguali)
3D: utilizza le informazioni di "distanza del soggetto" che gli passa l'obiettivo in base alla distanza di messa a fuoco.

Quello che la tua esperienza dovrà insegnarti a capire è la "percentuale" di queste diverse informazioni che utilizza per ottenere il risultato finale.

In questo caso specifico il tuo risultato non è stato reso alla perfezione, secondo i tuoi parametri, per questi motivi:
Matrix: la luminosità di gran parte del'immagine è alta, quindi, tenere un'esposizione "bassa"
Colour: ci sono molte zone bianche nell'immagine, tenere un'esposizione "bassa" per evitare bruciature
3D: in questo caso la "distanza" di MAF ha poca importanza (ne ha di più se usi il flash) ma ha invece importanza l'informazione dell'"area" di MAF. Area MAF (= soggetto principale) su zona bianca, tenere un'esposizione "bassa" per evitare bruciature.

Un semplice esempio per farti capire: se avessi spostato l'area di MAF dalla spalla al viso di una delle persone (molto più scuro del bianco della maglietta) questa "componente" dell'esposizione avrebbe suggerito di tenere un'esposizione più "alta" compensando in parte le altre due componenti e, forse, avresti ottenuto un'esposizione migliore, ovvero, più vicina ai tuoi gusti/aspettative.

Quello che devi tenere sempre presente è che, nonostante il sistema lavori sulla luminosità di tutta l'immagine, l'area di messa a fuoco (ovvero le tonalità/luminosità che si trovano lì sotto) hanno un peso notevole nella definizione dell'esposizione finale.
Non è una lettura spot, ma se i contrasti sono elevati, devi considerare quasi come se lo fosse.

Il mio consiglio è di fare delle prove: creando o sfruttando una situazione di luce contrastata, mantenendo ferma l'inquadratura generale (magari su un cavalletto), sposta l'area di MAF su zone a diversa luminosità.
Potrai così capire quali sono le correzioni che l'esposimentro adotta a seconda delle varie situazioni.

Non dico che questo risolverà definitivamente i tuoi problemi (una preventiva lettura spot in questi casi aiuta) ma di sicuro ti aiuterà a capire meglio il perchè dei risultati della tua macchina.

Sia chiaro, non parlo il MatrixColour-3d-chese, ma ho avuto le tue stesse perplessità e me le sono chiarite così.

Ciao wink.gif

Angelo
nippokid (was here)
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jun 30 2008, 04:06 PM) *
Il Matrix Colour 3-D della D200 ...cut...

Osti, mi sa che ci ha proprio ragione FuriacavallodelUest!! rolleyes.gif

E io che avevo presa per buona la refrattarietà al rosso-nero... dry.gif dry.gif ...e mi piaceva come idea... smile.gif

Annotazione forse inutile: Il Matrix lavora al meglio con l'utilizzo di un'area AF coincidente col soggetto. Non sempre è possibile. Nel caso in cui si renda necessario il blocco della MaF e successiva re-inquadratura, sarebbe opportuno non bloccare contestualmente l'esposizione, operazione a cui il Matrix risulta "allergico", in quanto si vedrebbe privato della possibilità di effettuare le sue valutazioni sull'inquadratura finale...questa gli verrebbe spostata da "sotto il naso" senza che possa "escogitare" nulla di nuovo...e per dispetto potrebbe "pensar male"...

Il blocco dell'esposizione è più adatto ai metodi di lettura meno "ponderanti" e più oggettivi come lo spot e la "ponderata" centrale...

bye.

giannizadra
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jun 30 2008, 04:06 PM) *
Il Matrix Colour 3-D della D200 è, come i suoi predecessori, un po' complesso da interpretare in situazioni critiche come questa.


Il matrix della D200 tiene conto dei parametri che hai indicato tu, ma il suo "lavoro" è molto più complesso di come lo hau descritto.
Infatti, eseguita la mappatura "per punti" (1005) di tutta l'immagine, tenuto conto di colore, area AF e distanza (coi "D"), confronta il dati con quelli derivati da oltre 30.000 situazioni fotografiche reali, contenuti nel database della DSRL.
Effettua quindi una sorta di "riconoscimento".

Pertanto va evitato(come giustamente osserva Nippokid) bloccare l'esposizione e reinquadrare;
ma è anche tempo perso (a mio avviso) cercare di comprendere in quale modo il matrix "ragionerà" nella situazione data. Per farlo con costrutto, bisognerebbe conoscere la "mappa" della situazione presente, nonché quella delle altre 30.000.

Mi sembra assai più semplice e proficuo costruirsi una casistica delle situazioni in cui il matrix non interpreta l'esposizione secondo i nostri desideri, e in quei (pochi) casi misurare in spot.
E' quanto faccio dai lontani tempi del mio primo matrix.


FuriaCavallodelUest
QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 04:40 PM) *
Annotazione forse inutile: ...

L'annotazione non è per nulla inutile, anzi.
Ma proprio per quello che dici il blocco AE in associazione al blocco AF può essere utile in quelle situazioni in cui "sappiamo" che il matrix ci darà quello che ci aspettiamo.
Se la reinquadratura viene fatta per "riposizionare" il nostro soggetto nel mirino, ovvero, perchè vogliamo mettere a fuoco con la nostra area AF preferita (in genere la centrale) e poi ricomporre, il blocco AE+AF ha un suo senso: "abbiamo fatto la MAF e la lettura esposimetrica sul soggetto".

Se invece facciamo l'AF su un punto diverso perchè il nostro soggetto non ce lo consente (non ci cade sopra un'area AF utile o non c'è il contrasto sufficiente) allora il blocco AE non è coerente con il blocco AF. Rimane però il fatto che la zona sotto l'area AF selezionata sarà decisiva, dopo il riposizionamento, per l'esposizione finale e se cade in un punto con luminosità molto diversa rispetto a quella "generale" dell'inquadratura, allora il suo effetto potrà essere negativo. Ma basta saperlo...

QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 04:40 PM) *
Il blocco dell'esposizione è più adatto ai metodi di lettura meno "ponderanti" e più oggettivi come lo spot e la "ponderata" centrale...

Su questo hai perfettamente ragione!

Ciao
Angelo
nippokid (was here)
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jun 30 2008, 06:07 PM) *
L'annotazione non è per nulla inutile, anzi.
Ma proprio per quello che dici il blocco AE in associazione al blocco AF può essere utile in quelle situazioni in cui "sappiamo" che il matrix ci darà quello che ci aspettiamo.
Se la reinquadratura viene fatta per "riposizionare" il nostro soggetto nel mirino, ovvero, perchè vogliamo mettere a fuoco con la nostra area AF preferita (in genere la centrale) e poi ricomporre, il blocco AE+AF ha un suo senso: "abbiamo fatto la MAF e la lettura esposimetrica sul soggetto".

Ciao, sono abbastanza d'accordo.

Di più col fatto che più la conoscenza approfondita del "dispositivo" Matrix, possa aiutare a superarne i "limiti" e a fare di necessità virtù, ovvero di poter a volte usufruire del blocco AE pur non essendo tale pratica "normalmente" consigliabile.

Di meno sul fatto che il riposizionamento del soggetto sia privo di "rischi" e che sia "sensato" (estremizzando eh..).
Ribadisco che quel "modo" di esporre (AF centrale + riposiz.) è necessariamente più adatto agli altri metodi di lettura (con blocco contestuale AF/AE).

Ad esempio, se al momento del blocco di MaF ed esposizione sul soggetto, nella scena fosse presente un elemento di densità/colorazione "estrema" (ad es. bianco o nero), il Matrix ne terrebbe conto e non potrebbe compensare qualora nell'inquadratura finale (dopo il riposizionamento..) questo elemento non fosse più presente.
Gli verrebbe preclusa la possibilità di "concentrarsi" maggiormente sul soggetto senza dover "mediare" per non "bruciare"...

Viceversa, un elemento "estraneo" di riflettenza "estrema", potrebbe trovarsi solo nell'inquadratura post-riposizionamento. Il Matrix anche in questo caso non potrebbe "mediare" e potrebbe dare un risultato, magari corretto per il soggetto, ma meno adatto alla conservazione di tutti i "livelli" della scena...

QUOTE
Se invece facciamo l'AF su un punto diverso perchè il nostro soggetto non ce lo consente (non ci cade sopra un'area AF utile o non c'è il contrasto sufficiente) allora il blocco AE non è coerente con il blocco AF. Rimane però il fatto che la zona sotto l'area AF selezionata sarà decisiva, dopo il riposizionamento, per l'esposizione finale e se cade in un punto con luminosità molto diversa rispetto a quella "generale" dell'inquadratura, allora il suo effetto potrà essere negativo. Ma basta saperlo...

...devo pensarci... hmmm.gif ...non sono convinto...ritengo che al momento del blocco AF, sia sul "vero" soggetto, sia su un "falso" soggetto posto a pari distanza, il Matrix fissi su di esso la valutazione della "densità" dove pesare maggiormente l'esposizione...
In caso di falso soggetto ritengo che il Matrix non sia, ancora una volta, la scelta esposimetrica adatta.
Spot sulla zona di media densità e blocco, AF sul finto soggetto e blocco, inquadratura e scatto....

...che caldoooo!!!!
QUOTE
Su questo hai perfettamente ragione!

texano.gif sisi, lo sapevo!! laugh.gif scherzo eh...


bye. wink.gif

Lambretta SR48
QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 06:47 PM) *
Viceversa, un elemento "estraneo" di riflettenza "estrema", potrebbe trovarsi solo nell'inquadratura post-riposizionamento. Il Matrix anche in questo caso non potrebbe "mediare" e potrebbe dare un risultato, magari corretto per il soggetto, ma meno adatto alla conservazione di tutti i "livelli" della scena...
...devo pensarci... hmmm.gif ...non sono convinto...ritengo che al momento del blocco AF, sia sul "vero" soggetto, sia su un "falso" soggetto posto a pari distanza, il Matrix fissi su di esso la valutazione della "densità" dove pesare maggiormente l'esposizione...
In caso di falso soggetto ritengo che il Matrix non sia, ancora una volta, la scelta esposimetrica adatta.
Spot sulla zona di media densità e blocco, AF sul finto soggetto e blocco, inquadratura e scatto....


blink.gif ma che è fantafotografia?

Ho letto e riletto una quindicina di volte questo passaggio e non ho capito nulla, quello sopra pure, ma mi interessa meno... una traduzione in Italiano così capisco pure io...
Lambretta SR48
Il color matrix 3D prende in considerazione l'area di messa a fuoco prescelta, la luminosita e il contrasto della scena, i colori grazie al sensore RGB dedicato e la distanza del soggetto e li confronta con i dati in memoria, ovvero le famose 30000 situazioni fotografiche, io credo però che nella realtà alla fine siano circa un centinaio e mi tengo "abbondante" le situazioni pratiche realmente prese in considerazione... conoscerle tutte e 30000 è un'impresa, però imparare a riconoscere la scena ripresa e come si comporterà di conseguenza il matrix, non è un'impresa impossibile... in sostanza se puntiamo il sensore AF su un soggetto scuro otterremo una foto sovraesposta e viceversa se puntiamo un soggetto chiaro, perché alla fine il matrix come tutti i sistemi esposimetrici, tende a riportare l'esposizione al grigio medio Kodak 18%... come fa la lettura media compensata al centro o la lettura spot... il matrix non segue logiche perverse mirate a fare dispetti al povero fotoamatore di turno...

Bloccare la lettura esposimetrica e ricomporre si può fare quando il soggetto è statico, ma se stiamo riprendendo una scena dinamica, specialmente ad alto contrasto, dobbiamo far "fare" per forza al matrix, che ci agevola in questo dandoci la possibilità di scegliere la zona di maggior peso "esposimetrico", associandola all'area AF prescelta, credo che più semplice di così non possa essere... le complicazioni che ho letto sopra mi sembrano frutto più di un'esasperazione dei concetti, che casi reali di ripresa sul campo... falsi soggetti e quant'altro...
nippokid (was here)
QUOTE(Lambretta_ @ Jun 30 2008, 07:12 PM) *
blink.gif ma che è fantafotografia?

Ho letto e riletto una quindicina di volte questo passaggio e non ho capito nulla, quello sopra pure, ma mi interessa meno... una traduzione in Italiano così capisco pure io...

laugh.gif ...l'ho detto che fa caldo...

Allora...

La scena inquadrata, prima e dopo il blocco+riposizionamento sarà necessariamente diversa.
La diversità può essere "innocua" o "problematica".

Se nell'inquadratura al momento della lettura Matrix ci sono elementi di contrasto che necessitano di una compensazione, il Matrix ne terrà conto. Dopo il "riposizionamento" questi elementi potrebbero non esserci più e rendere meno "valida" l'interpretazione fatta dal Ns. caro Matrix.

Viceversa, gli elementi (generalmente chiari o scuri che il Matrix tenderebbe a preservare..) potrebbero venire inquadrati solo dopo il blocco+riposizionamento e venire così necessariamente ignorati dal Matrix al momento della lettura...

Questo per la prima parte, spero che sia più chiaro...rolleyes.gif

La seconda parte si fa complessa...intendo dire che se utilizziamo un falso soggetto (nell'ipotesi di Furia.... che il soggetto non sia "focheggiabile"..) nel momento del blocco AF il Matrix si convince che il punto di MaF sia il soggetto e su di esso faccia pesare le proprie valutazioni. Se il falso soggetto non è di "tonalità" simile al soggetto l'esposizione sarà relativamente "sballata".

Allo stesso modo dico che il Matrix, se "riconosce" un blocco di MaF+decentramento, non è così "stupido" da far pesare l'esposizione sulla zona che si troverà sotto l'area AF utilizzata per la MaF dopo aver re-inquadrato...ma si baserà su quanto si trovava sotto l'area AF al momento della messa a fuoco...

Aggiungevo quindi che questo è uno dei casi in cui utilizzerei un altro metodo...

E' ancora blink.gif , o è più Lampadina.gif ???

mmmmmmh...

FuriaCavallodelUest
QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 06:47 PM) *
Di meno sul fatto che il riposizionamento del soggetto sia privo di "rischi"

Hai ragione, forse mi sono espresso male. NON E' privo di rischi, anzi.
Devi essere nella situazione "giusta" ovvero, avere dopo il riposizionamento, una "tavolozza" che sia neutra rispetto alla lettura che hai bloccato: se ci sono bianchi o neri che prima non c'erano è ovvio che certe zone saranno lette male.
Ma la mia premessa era: "situazioni in cui "sappiamo" che il matrix ci darà quello che ci aspettiamo".

QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 06:47 PM) *
...devo pensarci... hmmm.gif ...non sono convinto...ritengo che al momento del blocco AF,

Pensnaci pure ma, secondo me, fai prima a fare una prova.
Rifletti solo su questo: se il Matrix tenesse memoria di quello che c'era sotto l'AF quando hai fatto la MAF e l'hai bloccata, automaticamente avrebbe fatto anche un lock (anche se non completo) dell'esposizione. E tu non saresti contento.
Tiene sicuramente conto di quale sia l'Area AF sulla quale fare la valutazione ma tiene conto di cosa ci sta sotto (=Valuta) SOLO al momento dello scatto, non quando blocchi l'AF.

Infine, ricorda che sulla D200 ci sono molti e diversi modi e tasti per bloccare AE/AF !

Ciao
Angelo
Lambretta SR48
QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 07:34 PM) *
...questo è uno dei casi in cui utilizzerei un altro metodo...


Bastava questo quando la questione si complica come hai scritto tu si usa direttamente un altro tipo di lettura esposimetrica...

Comunque presumo che quando blocchi l'esposizione e ricomponi rimani lì a fotografare, non è che ti assenti un attimo, quindi se il contrasto della scena dovessa variare in modo "drammatico" vale la regoletta di cui sopra...

Mica perché è sbagliato quello che hai scritto ma per semplificare la cosa, che fai lavori all'UCAS anche tu...
nippokid (was here)
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jun 30 2008, 07:43 PM) *
Hai ragione, forse mi sono espresso male. NON E' privo di rischi, anzi.
Devi essere nella situazione "giusta" ovvero, avere dopo il riposizionamento, una "tavolozza" che sia neutra rispetto alla lettura che hai bloccato: se ci sono bianchi o neri che prima non c'erano è ovvio che certe zone saranno lette male.
Ma la mia premessa era: "situazioni in cui "sappiamo" che il matrix ci darà quello che ci aspettiamo".

Pollice.gif

QUOTE
Pensnaci pure ma, secondo me, fai prima a fare una prova.

...bah, ma così sarebbe tropo facile!! wink.gif

QUOTE
Rifletti solo su questo: se il Matrix tenesse memoria di quello che c'era sotto l'AF quando hai fatto la MAF e l'hai bloccata, automaticamente avrebbe fatto anche un lock (anche se non completo) dell'esposizione. E tu non saresti contento.
Tiene sicuramente conto di quale sia l'Area AF sulla quale fare la valutazione ma tiene conto di cosa ci sta sotto (=Valuta) SOLO al momento dello scatto, non quando blocchi l'AF.

...ma io sarei "contento" se facesse "di suo" un semi-blocco cogitativo!! e mi pare che lo faccia...vabbè proverò dai...

QUOTE
Infine, ricorda che sulla D200 ci sono molti e diversi modi e tasti per bloccare AE/AF !

Eh, lo so!! Non c'ho abbastanza diti!!!! laugh.gif


Comunque facciamo così...
Tu hai problemi col Matrix? No!
Io ho problemi col Matrix? No!

...ci vediamo al bar!! smile.gif



QUOTE(Lambretta_ @ Jun 30 2008, 07:50 PM) *
...
Mica perché è sbagliato quello che hai scritto ma per semplificare la cosa, che fai lavori all'UCAS anche tu...

Pollice.gif

...questa dell'UCAS in un modo o nell'altro la voglio sapere!!! Si può dire in fascia non protetta??

Lambretta SR48
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jun 30 2008, 07:43 PM) *
Rifletti solo su questo: se il Matrix tenesse memoria di quello che c'era sotto l'AF quando hai fatto la MAF e l'hai bloccata, automaticamente avrebbe fatto anche un lock (anche se non completo) dell'esposizione.


Infatti ricomponendo, in matrix se non c'è il blocco dell'esposizione, l'esposizione varia e quindi se non blocchiamo anche l'esposizione, hai voglia a ricomporre, al massimo abbiamo il blocco dell'AF se siamo in AF S tenendo premuto a metà il pulsante di scatto...

Il matrix furbamente non ci concede ampi margini d'errore, il massimo che ci concede è quello di scegliere l'area AF su cui pesare maggiormente l'esposizione, ecco perché ricomporre in matrix diventa un po' acrobativo, spingi qui, spingi là, misura di qui, ricomponi di là, non si fa prima a cambiare l'area AF e scattare... troppo facile?

QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 07:54 PM) *
...questa dell'UCAS in un modo o nell'altro la voglio sapere!!! Si può dire in fascia non protetta??


Ufficio Complicazioni Affari Semplici...
nippokid (was here)
QUOTE(Lambretta_ @ Jun 30 2008, 07:57 PM) *
...
Ufficio Complicazioni Affari Semplici...

Ah, allora ogni tanto si. Diciamo un Part-Time, così per fare due chiacchiere...nella pratica fortunatamente sono più dell'U.S.A.C texano.gif

laugh.gif
FuriaCavallodelUest
QUOTE(nippokid @ Jun 30 2008, 07:54 PM) *
Comunque facciamo così...
Tu hai problemi col Matrix? No!
Io ho problemi col Matrix? No!

...ci vediamo al bar!! smile.gif
Pollice.gif

D'accordissimo, tanto con questo tempo qualunque esposizione scegli sempre caldo fa .. e la sete non manca di certo Pollice.gif !!!

Ciao
Angelo
Lambretta SR48
Comunque sempre in tema di UCAS autoquoto un mio post di qualche giorno fa sulla scelta della lettura esposimetrica in funzione delle varie situazioni da affrontare...

QUOTE(Lambretta_ @ Jun 28 2008, 09:58 AM) *
Partiamo dalla lettura esposimetrica spot... la digicamera riceve la luce riflessa dal soggetto, in "particolare" quella proveniente nella zona dove è posizionata l'area AF prescelta, questo è già un vantaggio delle moderne digicamere, in passato l'area spot era quella centrale e corrispondeva al cerchio del telemetro a immagine spezzata, questa significava, che per effettuare la lettura era necessario prima puntare e poi eventualmente ricomporre... una sofisticazione di questo metodo era la lettura multispot pesata, ovvero il fotografo effettuava una serie di letture su diversi punti della scena inquadrata, e la fotocamera procedeva a effettuare una media dei valori rilevati e impostava i parametri di scatto in "conseguenza", ipotesi pratica per "capirmi" meglio, automatismo a priorità dei diaframmi, preimpostato sul diaframma f/8, lettura sul prato l'esposimetro rileva come tempo di esposizione 1/125 di sec... lettura sul boschetto in ombra a dx del prato 1/30 di sec... lettura sul cielo 1/500 di sec tra il boschetto a dx e il cielo abbiamo 4 stop di differenza, la media sarebbe 1/125 di sec, la prima lettura effettuata è 1/125 di sec la fotocamera scatta a f/8 1/125 di sec... se la prima lettura fosse stata 1/250 di sec la fotocamera avrebbe dato maggior "peso" alla prima lettura e quindi "mediando" i valori tra 1/125 di sec e 1/250 di sec avrebbe impostato 1/180 di sec... risultati pratici sull'immagine prodotta, il prato verrebbe esposto "correttamente" le zone ai margini dell'esposizione, se rientranti nella latitudine di posa del supporto fotosensibile esposte correttamente, nella misura in cui lo consente la latitudine di posa... che cosa si evince da quanto sopra? Si evince che la fotocamera lascia a noi la "discrezionalità" di scegliere qual'è la zona "significativa" del campo inquadrato, nella lettura multispot "avanzata" era la prima lettura effettuata...

Oggi non c'è più necessita di effetture una lettura multispot, perché è stata "implementata" nelle moderne digicamere e anche in quelle tradizionali, la lettura a matrice che effettua in automatismo una "multilettura" delle zone luminose, interessate nella ripresa, solo che invece di fare una "semplice" media il Matrix valuta la situazione "luminosa" rilevata, confrontandola in tempo reale e molto più velocemente di quanto farebbe anche il più "fenomeno" dei fotografi, con un'ampia banca dati di situazioni esposimetriche "preimpostate", scegliendo i parametri di scatto meno "peggio" possibili per la situazione "contingente", il margine di discrezionalità lasciato al fotografo, è quello relativo alla scelta dell'area AF che "peserà" maggiormente nell'economia generale dello scatto... l'ideale sarebbe puntare il sensore AF su un particolare avente la stessa "riflettanza" del grigio medio Kodak, il famoso 18%, perchè se puntiamo un soggetto scuro la foto probabilmente, avendo scelto quell'area AF come significativa, risulterà più o meno sovraesposta, nella misura in cui le altre zone si allontano da quella prescelta come valori EV, viceversa se puntiamo un area AF dove il soggetto è chiaro... quindi il Matrix oltre a essere estremamente "sofisticato" come lettura esposimetrica, è quello che ci da il massimo livello di discrezionalita nella scelta dell'esposizione e di cosa andare a privilegiare nella ripresa...

La media compensata al centro effettua una lettura sulla zona centrale del fotogramma, che viene "privilegiata" tenendo in "relativo" conto la zona circostante... caso pratico priorità dei diaframmi imposto f/8 effettuo la lettura esposimetrica al centro l'esposimetro rileva 1/60 di sec mentre per il cielo rileva 1/500 di sec, per il boschetto a dx e a sx 1/30 di sec la media è sempre 1/125 di sec però la zona "pesante" è quella centrale la fotocamera scatta a 1/60 mentre prima avrebbe scattato a 1/125... conseguenza pratica il boschetto e il prato risultano più chiari di uno stop, il cielo di conseguenza è o ai margini dell'esposizione o è addiritura sovraesposto, quindi invece che un cielo azzurro otterremo un cielo slavato color latte zozzo...

L'istogramma è la rappresentazione grafica del livello di luminanza della somma dei tre canali rgb interessati nella ripresa, va "interpretato" in funzione della scena ripresa, se stiamo riprendendo una situazione luminosa a luce "diffusa" dove non esistono differenze marcate tra luci e ombre, otterremo un'istograma situato prevalentemente nella zona centrale del grafico, caratterizzato da una distribuzione "relativamente" omogenea dei canali rgb... se invece fotografiamo una situazione ad alto contrasto tra zone in ombra e zone di luce, otterremo un'istogramma meno uniforme caratterizzato da picchi "pronunciati" nelle zone a maggior illuminazione, e meno "pronunciati" nelle zone povere di luce... quindi a occhio bisogna "valutare" se l'istogramma "risultante" è congruo in funzione della scena luminosa ripresa... ovviamente non è una cosa che si impara solo leggendo le risposte sui Forum... bisogna mettere in "pratica" la "teoria"... quindi un consiglio che do è posizionare la digicamera sul cavalletto ed effettuare una serie di esposizioni allo stesso soggetto, magari con diverse situazioni di luce, alternando i diversi sistemi esposimetrici, non solo ma per quanto concerne il Matrix variando anche l'area AF di maggior "peso" nell'esposizione, per rendersi conto "visivamente" di cosa cambia a livello espositivo...

Caso pratico con il matrix sempre a priorità dei diaframmi avrò f/8 1/125 di sec, con la media compensata al centro f/8 1/60 di sec, con lo spot f/8 1/250 di sec... effettuati gli scatti carico i file sul computer, apro Capture e vedo quali delle tre letture esposimetriche, è quella che ha fornito l'esposizione che più si avvicina alle proprie "aspettative", in genere il Matrix risolve "brillantemente" la maggior parte delle situazioni, salvo scegliere con cura l'area AF di maggior peso, se lo si lascia fare da solo può essere che i risultati non siano quelli "sperati"... la media compensata al centro secondo me è la meno utile, perché per essere usata "efficacemente" comporta il blocco dell'espozione, con conseguente reinquadratura, e comunque il peso eccessivo dato alla zona centrale, è opportuno solo se il soggetto riempe completamente il cerchio di lettura preimpostato, in sostanza è adatta a soggetti in controluce da esporre correttamente, senza tener conto delle zone circostanti... la lettura spot la lascerei come estrema ratio, quando il soggetto da esporre correttamente è talmente piccolo o distante da non riuscire a interessare "significativamente" il cerchio "preimpostato" per la lettura media compensata al centro... va pur detto che l'area che interessa la media compensata al centro, può essere variata a piacere, ma sul campo è più comodo passare direttamente allo spot, magari impostando la funzione sull'apposito tasto multifunzione "programmabile", si sceglie l'area AF di maggior peso, si preme il tasto multifunzione, si effettua la lettura spot, si scatta e la Digicamera lavora di "conseguenza...

nippokid (was here)
'sti ucas... rolleyes.gif

smile.gif

Mauri.s
Se avete ancora desiderio di interpretare (ci sono state altre discussioni) il Matrix, qui nella sua versione attualmente più evoluta,
eccovi serviti:

foto scattata a 7" l'una da l'altra
messa a fuoco manuale (identica)
priorità di diaframmi
obiettivo non D (non valuta la distanza del soggetto)
AF centrale, ma.. alcuni centimetri di spostamento tra un'immagine e l'altra

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in più, per mettere ancora "più carne al fuoco" i dati scatto indicati sono identici F2,8 1/160 !!
ma a questo c'è una spiegazione semplice, probabilmente sul tempo c'è un arrotondamento al numero più vicino al 1/3 (tempo che visualizza l'esposimetro).
Dalla foto, a mio avviso, si evince che l'area AF tiene conto della luminosità e colore non nel modo tradiziona (riferimento grigio 18%), ma, detta in modo semplice, schiarisce i colori chiari e viceversa scurisce quelli scuri.
A tutto monitor si nota una esposizione diversa.

Personalmente mi "piace" la prima spegazione di Giannizadra e Lambretta_ (bentornato.. a cavallo di un'ammiraglia)
Mi fermo qui,
un saluto a tutti rolleyes.gif

Una nota: il Matrix è per gli amanti della fotografia, bisogna scattare per comprenderlo (o digerirlo..) unsure.gif
Lambretta SR48
QUOTE(f5mau @ Jun 30 2008, 09:07 PM) *
Una nota: il Matrix è per gli amanti della fotografia, bisogna scattare per comprenderlo (o digerirlo..) unsure.gif


Detta così sembra che il matrix costituisca chissà quale "marchingegno" invece è molto semplice, l'unica "personalizzazione" è la scelta dell'area di messa a fuoco, una volta compresa la metodologia di scelta si va spediti...

Una precisazione circa il Color del Color Matrix 3D... la lettura avviene sulla luminosità e il contrasto della scena ripresa, ipotesi se in questa, il soggetto scelto sia colorato di un colore arbitrario, avente una certa percentuale di riflettanza e nella scena esistono colori diversi, ma con lo stesso grado di riflettanza, un'ulteriore discriminante nella scelta dell'esposizione, è costituita dal diverso contrasto dei vari colori ripresi... il variare eventuale dei colori, della scena ripresa, non è una questione meramente esposimetrica, entra in ballo anche il WB, che in funzione della più o meno corretta esposizione, influisce in maniera differente sulla percezione apparente dei colori...

E' importante quindi scegliere l'area AF di maggior peso esposimetrico, possibilmente in funzione della regoletta d'oro, che dice che tutti i sistemi esposimetrici valutano la luminosità contingente e nel matrix anche il bla... bla... bla di cui sopra, cercando di riportare il soggetto a quel determinato grado di riflettanza, il famoso 18%... caso pratico punto l'area AF sul classico gatto nero, l'esposimetro si adopera per farlo "diventare" grigio, conseguenza sovraesposizione dell'immagine risultante, gatto bianco viceversa... quindi se il nostro soggetto ha caratteristiche di riflettanza 18% la foto in Matrix in MPC o Spot risulterà avere un'esposizione bilanciata, laddove il WB lavorerà efficacemente, restituendo colori apparenti coerenti alla scena ripresa, se sovra o sottoesponiamo anche il WB relativo risulterà di conseguenza "distante" dai colori reali...

Le immagini proposte sopra variano cromaticamente in misura minima, non tanto per l'esposizione, ma per una diversa ricostruzione dei colori attraverso la sintesi RGB... dovuta ai fattori più disparati... difficile ottenere gli stessi colori in due distinte situazioni fotografiche, ancorché realizzate a breve distanza l'una d'altra... e in ogni caso una siffatta precisione, credo non serva praticamente a nessuno...
giannizadra
Aggiungo solo una nota a margine, per quel che riguarda il mio modo di lavorare in Spot.
Ho personalizzato i pulsanti per separare il blocco AE dal blocco AF, sia su D3 che su D200.

La ragione è molto semplice: non sempre (anzi, quasi mai) la zona in cui misuro l'esposizione è quella su cui focheggio.
Con lo Spot, infatti, si decide che l'area misurata sarà resa di tonalità media. E in conseguenza si stabilisce il tono di tutte le aree dell'immagine.
Se si vuole rispettare, per quanto consentito dalla latitudine di posa, l'equilibrio tonale della scena come ci appare, si sceglierà di misurare un dettaglio di tonalità media.
Se si cerca un effetto, si andrà a misurare altro.
In entrambi i casi, non necessariamente sarà il soggetto focheggiato.

In Matrix, non blocco l'AE e non ricompongo (dei motivi si è già parlato in questo thread e F5Mau ne ha dato una efficace dimostrazione) e, trovandomi a mio agio con lo Spot, non utilizzo la ponderata centrale.
Lambretta SR48
QUOTE(giannizadra @ Jun 30 2008, 09:36 PM) *
Aggiungo solo una nota a margine, per quel che riguarda il mio modo di lavorare in spot.
Ho personalizzato i pulsanti per separare il blocco AE dal blocco AF, sia su D3 che su D200.

La ragione è molto semplice: non sempre (anzi, quasi mai) la zona in cui misuro l'esposizione è quella su cui focheggio.
Con lo Spot, infatti, si decide che l'area misurata sarà resa di tonalità media. E in conseguenza si stabilisce il tono di tutte le aree dell'immagine.
Se si vuole rispettare, per quanto consentito dalla latitudine di posa, l'equilibrio tonale della scena come ci appare, si sceglierà di misurare un dettaglio di tonalità media.
Se si cerca un effetto, si andrà a misurare altro.
In entrambi i casi, non necessariamente sarà il soggetto focheggiato.

In Matrix, non blocco l'AE e non ricompongo (dei motivi si è già parlato in questo thread e F5Mau ne ha dato una efficace dimostrazione), e, trovandomi a mio agio con lo Spot), non utilizzo mai la ponderata centrale.


Ineccepibile direi...
Franco_
QUOTE(giannizadra @ Jun 30 2008, 09:36 PM) *
...
Ho personalizzato i pulsanti per separare il blocco AE dal blocco AF, sia su D3 che su D200...


Condivido un toto, faccio così da tempo sia con la D70 che con la D80 (si fa quel che si può smile.gif ).
Mauri.s
QUOTE(Lambretta_ @ Jun 30 2008, 09:33 PM) *
Detta così sembra che il matrix " invece è molto semplice, l'unica "personalizzazione" è la scelta dell'area di messa a fuoco, una volta compresa la metodologia di scelta si va spediti...
..
Le immagini proposte sopra variano cromaticamente in misura minima, non tanto per l'esposizione, ma per una diversa ricostruzione dei colori attraverso la sintesi RGB... dovuta ai fattori più disparati... difficile ottenere gli stessi colori in due distinte situazioni fotografiche, ancorché realizzate a breve distanza l'una d'altra... e in ogni caso , credo non serva praticamente a nessuno...


Non "costituisca chissà quale "marchingegno" anzi, ma ha una "sensibiltà" che a volte sfugge all'occhio (cervello)

sulla seconda affermazione ritengo non si tratti di una diversa ricostruzione dei colori dell'immagine (troppo uguali), ma solo della differente posizione dell'AF (schiena- spalla più illuminata)
"una siffatta precisione" a mio vedere indica la precisione, appunto, del sistema Matrix

Solamente un mio punto di vista
un saluto
Lambretta SR48
QUOTE(f5mau @ Jun 30 2008, 09:51 PM) *
sulla seconda affermazione ritengo non si tratti di una diversa ricostruzione dei colori dell'immagine (troppo uguali), ma solo della differente posizione dell'AF (schiena- spalla più illuminata)
"una siffatta precisione" a mio vedere indica la precisione, appunto, del sistema Matrix


Io a monitor le vedo colorate diversamente, se l'esposizione è uguale, il colore dipende solo dal WB nello specifico un'immagine è influenzata dalla luce della strada nell'altro caso è influenzata dalla luce al neon dell'edicola che spostandosi la signora di spalle in primo piano ha influenzato in maniera diversa il WB... controlli il nef e veda quanto valgono i due wb, più caldo uno e più freddo l'altro... il matrix lì c'entra poco, se vogliamo affrontare poi la problematica in maniera più organica, le eventuali considerazioni andrebbero fatte sui NEF e non su jpeg compressi per il web...
farese1
Secondo me sulla prima foto incriminata...il caro e "strano" matrix della D80 avrebbe invece esposto bene i soggetti e quasi quasi bruciato lo sfondo!:-) e magari un autore di un altro post con la D80 avrebbe detto: Il matrix brucia le foto:-)

Io uso il matrix solo quando sono sicuro del risultato....cioè in scene già testate col matrix...in cui sono soddisfatto...
Lambretta SR48
QUOTE(farese1 @ Jun 30 2008, 10:14 PM) *
Secondo me sulla prima foto incriminata...il caro e "strano" matrix della D80 avrebbe invece esposto bene i soggetti e quasi quasi bruciato lo sfondo!:-) e magari un autore di un altro post con la D80 avrebbe detto: Il matrix brucia le foto:-)

Io uso il matrix solo quando sono sicuro del risultato....cioè in scene già testate col matrix...in cui sono soddisfatto...


Amen... ma che scrivo a fare io?
edate7
QUOTE(Lambretta_ @ Jun 30 2008, 07:34 PM) *
Bloccare la lettura esposimetrica e ricomporre si può fare quando il soggetto è statico, ma se stiamo riprendendo una scena dinamica, specialmente ad alto contrasto, dobbiamo far "fare" per forza al matrix, che ci agevola in questo dandoci la possibilità di scegliere la zona di maggior peso "esposimetrico", associandola all'area AF prescelta, credo che più semplice di così non possa essere... le complicazioni che ho letto sopra mi sembrano frutto più di un'esasperazione dei concetti, che casi reali di ripresa sul campo... falsi soggetti e quant'altro...


Premesso che i colori che mi piacciono in coppia, sono il rosa-nero del mitico Palermo (che sicuramente mi avrebbe dato meno problemi dry.gif ), ho letto con molto interesse tutte le risposte. Quoto Lambretta perchè effettivamente non avevo il tempo di bloccare e ricomporre; come tutte le premiazioni, durano si e no dieci secondi e non c'è il tempo di fare operazioni complesse, tranne scattare 5-6 foto per scegliere poi la migliore (dal mio punto di vista esposimetrico, nessuna). Mi conforta l'intervento di Gianni Zadra quando consiglia una bella misurazione spot in situazioni come questa, perchè quando ho rivisto la foto ho pensato proprio questo. Sicuramente avrei esposto bene il primo piano, ma bruciato lo sfondo, di cui, capirete, non mi importava granchè (non solo per i colori, ma perchè il ragazzo premiato in primo piano è mio figlio...). Farò anche le prove con soggetti contrastati, su cui puntare di volta in volta l'area di MAF, per vedere come il matrix segua la MAF. Ma quando si fotografava a media ponderata centrale, tutti 'sti problemi non c'erano...
Grazie a tutti.
Se avete altre osservazioni continuerò a leggervi con estrema attenzione.
Ciao!
Lambretta SR48
QUOTE(edate7 @ Jun 30 2008, 10:39 PM) *
Ma quando si fotografava a media ponderata centrale, tutti 'sti problemi non c'erano...


In negativo c'era santa Latitudine di Posa... in diapositiva la MPC non è che brillasse molto...

Io all'epoca usavo la Canon T90 che aveva la lettura Multispot pesata fino a 9 punti diversi, mi era talmente abituato che con tre letture spot ottenevo risultati corretti in diapositiva, forse per questo mi riesce naturale il Matrix... e comunque lo spot sulle DSLR attuale è collegato all'area AF prescelta, quindi sempre una scelta dell'area AF da privilegiare bisogna farla, pertanto se la si fa anche in Matrix, alla fine ci si accorge che in situazioni di luce uniforme i parametri di scatto sono molto simili, in situazioni di contrasto estremo invece il Matrix tende "giustamente" a salvare capra e cavoli, privileggiando in ogni caso il soggetto, quindi quando la situazione è fluida e in evoluzione, la media ponderata al centro non è meglio del matrix, specialmente se non si riempe bene l'area di "influenza"... pertanto prima di usare la MPC bisogna regolare il diametro del cerchio di influenza esposimetrico in previsione di ciò che si andrà a riprendere, meglio usare il matrix secondo me, più semplice...
edate7
Si, certo, è più semplice, però io con la mia Olympus OM-4 non ho quasi mai sbagliato una dia, come esposizione, intendo... e anche a me bastavano tre o quattro misurazioni spot ben calibrate, quando optavo per quello... Comunque, mi avete spiegato per bene la logica di funzionamento del Matrix. Basterà tenerne conto, sapendo che la fretta è una cattiva consigliera...
Ciao!
FuriaCavallodelUest
QUOTE(f5mau @ Jun 30 2008, 09:07 PM) *
Se avete ancora desiderio di interpretare (ci sono state altre discussioni) il Matrix, qui nella sua versione attualmente più evoluta,
...

Nei due esempi qui postati il lavoro diverso effettuato dal Matrix non è relativo al valore di esposizione ma alla temperatura colore assegnata alle due immagini, dato che la copertura delle due è leggermente diversa.
Lavorando in AutoWB, la presenza più consistente di luci "rosse" sul lato sx dell'immagine ha portato ad una valutazione globale leggermente differente.
Per capirlo basta guardare il "colore" della pavimentazione, decisamente diverso nei due scatti.
Che l'esposizione sia invece uguale è palese osservando le zone più scure dell'immagine.

Scusate ma, in questo momento, non ho il tempo per leggere gli altri interventi.

Ciao
Angelo
giannizadra
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jul 1 2008, 10:43 AM) *
Che l'esposizione sia invece uguale è palese osservando le zone più scure dell'immagine.


Da quando in qua si valuta sul nero un differenziale di esposizione inferiore a 1/2 stop ? unsure.gif

Vanno semmai analizzate le zone di tonalità media ( i cubetti di porfido, nel caso).
E la differenza di esposizione non è enorme, ma è evidente.
FuriaCavallodelUest
QUOTE(giannizadra @ Jul 1 2008, 04:28 PM) *
Da quando in qua si valuta sul nero un differenziale di esposizione inferiore a 1/2 stop ? unsure.gif

Vanno semmai analizzate le zone di tonalità media ( i cubetti di porfido, nel caso).
E la differenza di esposizione non è enorme, ma è evidente.

Non ho né scritto, né detto, né pensato "nero". Ho scritto "zone scure".

Se ci fosse stata una reale differenza di esposizione, dalle zone scure (colonne dell'edicola, ad es.) sarebbe uscito fuori qualche dettaglio in più in uno dei due scatti (visto che i dettagli ci sono, basta alzare un po' la luminosità ed escono fuori).

E ho scritto "zone scure" perchè in quelle la componente cromatica non trae in inganno l'occhio.
Cosa che fa invece sulle parti chiari (pavimentazione) in cui la diversa tonalità cromatica fa percepire ai nostri occhi (sensibili in maniera diversa sull'intero spettro) una maggiore luminosità che però non c'è.

Mi stupirei molto se la D3 non fosse in grado di restituire correttamente negli Exif una differenza di 1/3EV, arrotondandolo magari nella direzione più corretta.

Ma forse è il mio monitor che mi inganna.

Ciao
Angelo

P.S.
Ho letto gli interventi precedenti e mi scuso per la ripetizione presente nel mio ultimo.
Mauri.s
Rispondo a chi ha voluto, gentilmente, segnalare la differenza di WB tra le due foto.
Avevo già notato il differente risultato in fase di scatto del WB auto, ma volendo riportare degli scatti "tali e quali" e credendo si potesse notare egualmente la differente esposizione, in parte difficoltosa per la riduzione dell'immagine, non avevo usato nessuna correzione.

Ora sono intervenuto sui due scatti tarando il WB con il punto grigio e bianco nel medesimo posto sulle due immagini e la leggera differenza di esposizione è rimasta (all'incirca 1/3 di spot, provato con NX), potete maggiormente notarlo nella fascia mediana dei giornali.
Riposto con ridimensionamento minore.

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La mia vuole essere una dimostrazione della sensibilità e sofisticatezza del Matrix, non sempre spiegabile in poche parole, è mia idea debba essere assimilato più che razionalizzato, e per questo non ho voluto scrivere ulteriori commenti.
Un saluto
Maurizio
Lambretta SR48
QUOTE(f5mau @ Jul 2 2008, 07:05 PM) *
Rispondo a chi ha voluto, gentilmente, segnalare la differenza di WB tra le due foto.
Avevo già notato il differente risultato in fase di scatto del WB auto, ma volendo riportare degli scatti "tali e quali" e credendo si potesse notare egualmente la differente esposizione, in parte difficoltosa per la riduzione dell'immagine, non avevo usato nessuna correzione.

Ora sono intervenuto sui due scatti tarando il WB con il punto grigio e bianco nel medesimo posto sulle due immagini e la leggera differenza di esposizione è rimasta (all'incirca 1/3 di spot, provato con NX), potete maggiormente notarlo nella fascia mediana dei giornali.
Riposto con ridimensionamento minore.

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La mia vuole essere una dimostrazione della sensibilità e sofisticatezza del Matrix, non sempre spiegabile in poche parole, è mia idea debba essere assimilato più che razionalizzato, e per questo non ho voluto scrivere ulteriori commenti.
Un saluto
Maurizio


Non ci siamo... correggendo il wb con il punto di grigio l'edicola è diventata blu, quindi abbiamo stravolto l'immagine... poi dai dati exif si evince che entrambi gli scatti sono stati fatti a f/2,8 e 1/160 di sec... se uno era a 1/160 e l'altro a 1/200 di sec o a 1/125 allora si poteva parlare di diversa esposizione pari a 1/3 di stop... nelle due foto postate l'esposizione è uguale, è diversa l'interpretazione del WB che non è fatta dal matrix... sarebbe opportuno onde evitare ulteriori confusioni sul matrix, di chiudere qui la questione, è apprezzabile la buona volontà profusa, però in questo caso il ragionamento a valle non riguarda il matrix ma il WB...
Lambretta SR48
QUOTE(f5mau @ Jul 2 2008, 07:05 PM) *
(all'incirca 1/3 di spot, provato con NX)


Come si fa a "provare" con NX una differenza di 1/3 di stop? Non mi è chiaro il procedimento?

L'unico sistema è vedere i dati exif di scatto, solo quelli fanno "fede" sulla coppia tempo/diaframma adottata in ripresa... se poi usando la stessa coppia tempo diaframma, la foto risultante viene più chiara o più scura o più calda o più fredda, il lavoro del "matrix" si era già esaurito prima con la decisione della coppia tempo/diaframma da adottare... il resto è compito del processore d'immagine nello specifico il circuito Expeed...

Ribadisco il concetto il matrix è molto meno complicato e più fruibile di quanto lo si vorrebbe far credere, alla fine così facendo i neofiti spaventati da certi "proclami" potrebbero essere portati a non usarlo, privilegiando altri sistemi di lettura esposimetrica, che sono "affidabili" come il matrix nella misura in cui se ne conosce il funzionamento... cioè si rischia di cadere dalla padella nella brace...

Per favore evitiamo di "vanificare" thread e thread di spiegazioni tecnico/pratiche di come funziona molto semplicemente il Matrix, operando una sorta di complicazione delle cose semplici, non richiesta, non auspicabile e che soprattutto non serve a nessuno...
Lambretta SR48
QUOTE(f5mau @ Jun 30 2008, 09:07 PM) *
in più, per mettere ancora "più carne al fuoco" i dati scatto indicati sono identici F2,8 1/160 !!
ma a questo c'è una spiegazione semplice, probabilmente sul tempo c'è un arrotondamento al numero più vicino al 1/3 (tempo che visualizza l'esposimetro).


C.V.D. siamo in piena "astrazione" dei concetti... adesso addirittura c'è l'arrotondamento, per favore i tempi sono controllati elettronicamente e il diaframma era uguale in entrambi gli scatti, la focale 35 mm se era il 35 f/1,4 magari una lamella che si è chiusa un po' meno facendo passare più o meno luce, ma sto facendo fantascienza... quindi non è stato arrotondato proprio niente... e non solo è una tesi "campata" per aria, ma non esiste nessuno modo scientifico per dimostrarne la veridicità... mentre invece è visibile a tutti la diversa temperatura colore dei due scatti, in cui non è stato corretto il punto di grigio...io mi asterrei veramente da scrivere su un forum certe cose, ma ultimamente sostenere tesi "insostenibili" sta diventando sempre più frequente, speriamo in una inversione di tendenza...
Lambretta SR48
QUOTE(giannizadra @ Jul 1 2008, 04:28 PM) *
Da quando in qua si valuta sul nero un differenziale di esposizione inferiore a 1/2 stop ? unsure.gif


Per concludere appunto 1/2 stop di differenza è visibile a occhio nudo, specialmente se è un occhio "esperto" a fare la valutazione, nei due scatti la differenza di esposizione non è "assolutamente" percepibile, mentre è chiaramente visibile, sulle immagini non corrette per il punto di grigio, il diverso WB, basta osservare il selciato davanti all'edicola, uno presenta una dominante calda, l'altro fredda, incontrovertibile... non riesco proprio a vederci altro di diverso...
FuriaCavallodelUest
Stefano,
mi trovo d'accordo con tutte le tue osservazioni tranne che con questa:
QUOTE(Lambretta_ @ Jul 3 2008, 06:57 PM) *
.. l'interpretazione del WB che non è fatta dal matrix...

il Matrix (inteso come sensore di misura), proprio per la sua capacità di
distinguere i colori (unico nel panorama mondiale, dalla F5 in poi)
effettua tutto il lavoro di misurazione della luce per determinare la
corretta temperatura colore quando si lavora in AWB.

Solo la serie D2 aveva un "terzo occhio" che collaborava con il Matrix ma,
visto che è sparito sulla D3, probabilmente non era così necessario o affidabile.

Ciao
Angelo
giannizadra
QUOTE(FuriaCavallodelUest @ Jul 4 2008, 12:00 PM) *
Stefano,
mi trovo d'accordo con tutte le tue osservazioni tranne che con questa:

il Matrix (inteso come sensore di misura), proprio per la sua capacità di
distinguere i colori (unico nel panorama mondiale, dalla F5 in poi)
effettua tutto il lavoro di misurazione della luce per determinare la
corretta temperatura colore quando si lavora in AWB.

Solo la serie D2 aveva un "terzo occhio" che collaborava con il Matrix ma,
visto che è sparito sulla D3, probabilmente non era così necessario o affidabile.

Ciao
Angelo



Il Matrix effettua "anche" la misurazione del WB su D3, D300 e D700 ("Riconoscimento scena").
Questo è il motivo per cui è sparito il "terzo occhio" della D2x.
Nelle D2 e nella D200, il Matrix non si occupava dell'interpretazione del WB, che mi risulti.
FuriaCavallodelUest
QUOTE(giannizadra @ Jul 4 2008, 12:20 PM) *
Il Matrix effettua "anche" la misurazione del WB su D3, D300 e D700 ("Riconoscimento scena").
Questo è il motivo per cui è sparito il "terzo occhio" della D2x.
Nelle D2 e nella D200, il Matrix non si occupava dell'interpretazione del WB, che mi risulti.

L' "anche" non l'ho aggiunto nel mio intervento perchè mi sembrava di insultare l'intelligenza dei lettori.

Nelle D2* e D200 il Matrix si occupa (ancora oggi) di misurare il corretto bilanciamento del bianco in AWB:
nelle D2* coopera con il sensore esterno (e con il sensore d'immagine), nella D200 fa tutto da solo.

Ripeto, a scanso di equivioci: quando parlo di Matrix mi riferisco al sensore di misurazione RGB da 1.005 pixel.

Ciao
Angelo
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