Un Ritratto deve essere fatto seguendo canoni opportuni (luce, tempi, inquadratura, ecc...), ma volendo, si può trasgredire alle regole?
Io ci provo. La foto proposta, ad esempio, la volevo buttare nel Cestino, ma poi ho pensato: indica il contesto (microfono e sipario, siamo su un palco), colori caldi (ambiente raccolto di un piccolo teatro), protagonista sorridente (sta ricevendo l'applauso alla sua performance ed è contenta-imbarazzata), allora...qualcosa racconta, anzi, il fatto che non sia a fuoco oltre che dare movimento, invita a porre l'attenzione proprio a ciò che sta accadendo più che al soggetto, la fà diventare un piccolo racconto piuttosto che una semplice immagine. Questo è ciò che ho pensato io, ma filosoficamente parlando, c'è sempre un dubbio.
Voi che ne pensate?
Ciao, Sandro.

La differenza tra un repotrter e un artista sta nel saper creare qualcosa di diverso e renderlo, si spera, gradevole.
La foto che hai pubblicato mostra il microfono molto marginalmente, ma nulla ci dice che la ragazza sia una cantante. Perchè non una truccatrice, parrucchiera, un tecnico, una che passava di là per caso? Non c'è nessun motivo per pensare qualcosa di specifico: non canta, non h auno strumento musicale appeso al collo....
Inoltre è fuori fuoco e mossa. Il fuoco cade sulla tenda che sembra quindi essere il soggetto principale della foto. (oltre al fatto che la foto è affetta da una dominante guialla, ma questo diventa davvero marginale).
Tutto quello che accade lo sai solo tu (e gli astanti) ma chi vede la foto non può assolutamente immaginare e quindi rivivere quel momento.
Se fai vedere questa foto a chiunque senza didascalia scommetto qualsiasi cosa che nessuno riuscirebbe ad immaginare quello che descrivi.

Per un piccolo racconto ci vogliono gli elementi che facciano camminare l'immaginazione, e qui, al,meno per quanto mi riguarda, c'è ben poco.

Però la risposta alla tua domanda è positiva.
Si può.
Chi te lo impedisce?

Grazie Buzz per il tuo commento, aspetto qualche altro parere prima di rinunciare a sperimentare su questo filone.

Se devo essere sincero e franco, non credevo si trattase di uno scatto studiato appositamente.
Ero convinto si trattasse di un semplice errore di scatto.

Ciao Sandro,
ho letto attentamente quello che hai raccontato. Il problema è che gli scatti devono raccontare direttamente senza, necessariamente essere spiegati. Attenzione, non mi fraintendere, è bello commentare tutti gli scatti però alla base ci deve essere l'elemento base della discussione.
Anche in questo caso, almeno io, leggo la foto (senza i tuoi commenti "supplementari") tanto meno quelli degli amici. Ciò è importante per cercare di essere imparziale, eventualmente anche dicendo delle bestialità.
Il filone di cui parli è interessante; secondo me deve essere strutturato diversamente. Intanto è importante la scenografia, che deve entrare con elementi importanti nello scatto. Es.: in questo caso il microfono con tanto di asta. Poi, più che con lo sfocato avrei cercato di trovare il mosso, usando tempi bassi, lasciando perfettamente nitido il microfono.
C'è grossa differenza tra sfocato e mosso, in questo tipo di fotografie.

Prova a riflettere su queste considerazioni, tra amici, unitamente a riflessioni più complete che anche gli altri amici del forum non mancheranno di porTi.

Roberto

sono una pivella con la macchinetta in mano, quindi parlo da osservatrice e basta.
io quando ho visto la foto ho avuto un senso di piacere e ho interpretato esattamente ciò che poi hai descritto, ho immaginato un palco e un applauso. lei veramente l'ho focalizzata come lettrice...poetessa forse..
quindi buzz credo che in parte ha perso la sua scommessa.
tecnicamente non dico, nulla, non sono capace, ma questa foto mi è piaciuta di più di molte molte foto di modelle piazzate su scalinate, set, o ritratti che nulla dicono se non delimitare visi senza espressioni.
insomma a me è piaciuto il tuo "racconto". tutto qui.
ciao

sicuramente di primo acchitto spiazza, vuoi per il titolo dell'opera esposta, poi ognuno ha un suo modo di interpretare, posso rispettare le scelte del fotografo, ma un piccolo appunto lo metto, l'avrei scattata con un tempo ancora piu' lento e iso meno elevati, avrei curato maggiormente l'inquadratura. questo è un mio giudizio spensierato.

le sperimentazioni vanno valutate in funzione di quello che si prefiggono, e quali strumenti usano per arrivarci.
in qs caso un eventuale mosso ci starebbe tutto (per descrivere la concitazione dell'evento ecc), e probabilmente anche una sfocatura.
ma non capisco l'utilità della perfetta messa a fuoco sullo sfondo.
ciao!

Ciao, mi associo a quanto hanno detto gli altri, la vedo come una via di mezzo....il soggetto non è a fuoco ma non da l'idea del mosso, lo sguardo è basso, quindi non lo identifico come un ritratto ambientato. Il microfono sulla ainistra è appena accennato e non sembra essere un elemento caratterizzante della scena ma più un qualcosa che non ci doveva essere.
Questo è ciò che percepisco quando vedo questa foto, però alla fine, se una foto ci piace e ci ricorda un bel momento perchè buttarla, in fin dei conti si scatta per noi non per gli altri o sbaglio?

Continua comunque perchè l'idea di partenza mi sembra ottima.

Ciao
Attilio

P.S. Dimenticavo di dire che i canoni fotografici andrebbero rispettati, ma se facessimo tutti così le foto sarebbero tutte uguali quindi ben vengano le sperimentazioni non canoniche.