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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
paco68
Ho appena acquistato uno scanner ....

Vorrei sapere come devo settare la scansione per ottenere il migliore risultato da pellicola negativa.

Massimo valore di dpi a dimensioni originali?

Attendo delucidazioni in merito.

grazie.gif
vvtyise@tin.it
io ho appena preso il 5000. I suggerimenti per bene inizare l'opera sono estremamente graditi.
s.pollano@tiscali.it
Ciao a tutti
ho appena messo la scan di una mia dia nella sezione glamour del forum e mi hanno fatto notare che non è stata fatta bene. Vorrei procedere correttamente, ho provato a leggere i 3ed di nikon scanner, ma non ho trovato quello che cerco, mi spiego meglio; possiedo , mio malgrado rolleyes.gif , un CanoScan 5000F, e avrei bisogno che qualcuno gentilmente mi indicasse come procedere per ottenere un buona scansione, cioè che parametri settare, il procedimento ecc; io poi andrò a cercarmeli questi parametri sul mio scan, per ottenere un buon risultato. Premetto che la scan la faccio alla max risoluzione e sò già come salvare per il forum; è solo tutto quello che c'è in mezzo che manca laugh.gif .
Grazie infinite
danighost
Mi accodo anch io con un Epson perfection 1650.
toad
Innanzitutto, per i possessori di Coolscan, consiglio di leggere questa discussione (è in evidenza in questa stessa sezione… rolleyes.gif ).


Posso indicare il metodo che utilizzo io e che mi soddisfa, senza pretendere che sia il migliore.
  • Scansione alla massima risoluzione a 16 bit (14 nel caso del Coolscan V);
  • per diapositive e negativi a colori: ICE su Normal e GEM su 1 max 2 (3 in rari casi di originali molto vecchi);
  • ROC generalmente disattivato. Lo utilizzo anche in questo caso solo con originali molto datati e afflitti da una dominante costante e omogenea (generalmente magenta o cyan);
  • SIE disattivato (è mia impressione che, in linea generale, tenda a pelare le alte luci presenti);
  • DEE applicato solo se realmente necessario in presenza soprattutto di ombre molto chiuse e con molta parsimonia (occorre procedere per tentativi);
  • Analog Gain generalmente disattivato. Può essere utile la regolazione Master per sovraesporre o sottoesporre la scansione a seconda che l’originale sia molto “denso” oppure “slavato”. E’ una funzione di lenta applicazione perché la visione dell’anteprima richiede ogni volta una prescansione. Ancora più lunga (anche se qualitativamente molto buona) è quindi l’eliminazione di dominanti attraverso la singola regolazione dei led RGB;
  • Possedendo il 5000 generalmente utilizzo la funzione Multisampling a 2x, riservando quelle superiori (4x, 8x e 16 x) soltanto agli originali molto difficili con ombre estremamente chiuse, in particolare con le Kodachrome;
  • Selezione accurata del punto di messa a fuoco individuandola nell’area a maggior contrasto più vicina al centro dell’immagine. Ho però provato - seguendo quanto indicato in altri post da Lucabeer e gianluca.pirro - a focheggiare in corrispondenza dell’inizio dell’inevitabile curvatura del film, in pratica in un’area posta circa ad 1/3 della distanza dal bordo esterno e, in certi casi, mi è parsa una buona soluzione, soprattutto se l’immagine è priva di aree contrastate in prossimità del centro.

Come avrete notato non procedo a nessun aggiustamento dell’immagine attraverso le regolazioni Curve o con l’editor LHC. Preferisco salvare la scansione nel modo più neutro possibile procedendo poi alla successiva post produzione con Photoshop. Questo è il mio modo preferito, anche per abitudine; molti altri invece effettuano tali regolazioni prima della scansione con risultati altrettanto soddisfacenti.

Per quanto riguarda le scansioni attraverso scanner piano le impostazioni sono le medesime laddove, in un modo o i un altro, siano presenti i medesimi applicativi. Evidentemente tutta la parte relativa alla messa a fuoco non va considerata non essendo possibile, con tali scanner, procedere a questa regolazione; ed è uno dei grossi limiti di questi apparecchi. Anche in questo caso è bene scansionare sempre alla massima risoluzione ottica prevista in caso di pellicole evitando accuratamente i miraggi delle risoluzioni interpolate. Se, invece, si scansionano direttamente stampe si può tranquillamente scendere anche per evitare la generazione di file mostruosi. Diciamo che per un 13x18 a mio avviso 1200 dpi sono già più che sufficienti.


danighost
grazie.gif toad.
giannizadra
Procedo esattamente come Toad (esclusa la multiscansione) .
L'unica differenza è che preferisco applicare tutti gli interventi possibili con NikonScan sul preview, e acquisire il file (che salvo in TIFF 16 bit) già sistemato definitivamente.
In conseguenza, di norma non lo passo in Photoshop.
Lucabeer
QUOTE(giannizadra @ Oct 3 2007, 10:40 PM) *
In conseguenza, di norma non lo passo in Photoshop.


Anche io... non fosse altro perchè non ho Photoshop! rolleyes.gif

Però io salvo a 8 bit: ritengo che una volta che livelli, curve e colori siano stati aggiustati secondo i miei gusti in NikonScan, sia inutile salvare a 16 bit. I 16 bit sono utili se si vuole procedere a ulteriori manipolazioni: per conservare il risultato definitivo, gli 8 bit bastano e avanzano (non ho mai trovato qualcuno che sappia distinguere a occhio la differenza fra 8 e 16).
iengug
Per le dia molto contrastate io faccio 3 scansioni (col coolscan 5000), esposizione normale, +1, +2 con l'analog gain. Se ci sono alte luci a rischio saturazione -0,5, +1, +2. Scansioni senza multisampling, a 16 bit. Poi con un programma come Photomatix, creo un HDR con il tone mapping, come si fa per gli scatti digitali. Le ombre si aprono quasi come con uno scanner a tamburo, e molto più che con un multisampling 16x. Unico limite, a volte vengono evidenziati nelle zone scure riflessi, o dell'ottica di ripresa, o del sistema ottico dello scanner, che normalmente non si vedono.
giannizadra
QUOTE(Lucabeer @ Oct 3 2007, 11:03 PM) *
Però io salvo a 8 bit: ritengo che una volta che livelli, curve e colori siano stati aggiustati secondo i miei gusti in NikonScan, sia inutile salvare a 16 bit. I 16 bit sono utili se si vuole procedere a ulteriori manipolazioni: per conservare il risultato definitivo, gli 8 bit bastano e avanzano (non ho mai trovato qualcuno che sappia distinguere a occhio la differenza fra 8 e 16).


Oggi come oggi hai perfettamente ragione.
Io lo faccio pensando al futuro: non vorrei dover rifare quel lavoro interminabile a 16 bit tra qualche anno.. smile.gif
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