Non so se ci sono già topic in merito a questo argomento.
Io mi mantengo a metà strada: la mia macchina è vissuta, è deteriorata, ma la tengo lo stesso come una reliquia (la battuta l'ho presa in prestito da un mio amico che venne a vederla quando l'avevo appena comprata, e la tenevo avvolta in una pezza bianca di seta senza tracolla e senza obiettivo).
Ai maschi viene facile il paragone con le automobili: c'è chi tiene la propria auto come un oggetto raro e prezioso (anche quando non lo è palesemente) riparando la carrozzeria, lavandola, lucidandola, prendendosi cura degli interni, controllando sempre il motore, stando attendi a dove e come la si usa; c'è chi (magari avendo anche un'auto buona) la tiene tutta ammaccata, con gli interni sporchi, aspetta che sia la pioggia a pulire la carrozzeria (o il figlio, a seconda dei casi...) e l'unica cosa che mette nel motore è la benzina (o il gasolio)... [fra questi estremi ci sta la maggiorparte delle persone]
Eppure chi dei due estremisti vuol più bene alla sua auto? Quello che la lucida ogni mese e la tiene in garage quando piove e magari percorre 8000 km l'anno se gli va bene, oppure quello che cambia l'olio quando comincia a sentire puzza di bruciato nel motore, però magari ci percorre 25000 km l'anno e la conserva per lustri?
Divagazioni a parte, la 'conservazione' e la manutenzione che si può fare in modo che la propria macchina fotografica sia sempre funzionante è giusta, ma la si deve anche 'vivere' e l'aspetto vissuto lo da solo il tempo.
Da una parte mi da un po' fastidio che la mia FM3 abbia le parti nere del dorso scrostate e le parti cromate delle calotte scheggiate, però so che le ha avute stando con me e sono in parte mémori morali di miei viaggi.
(per quanto riguarda le automobili, devo dire che mi vergogno un po' di guidarne che abbiano meno di 100mila km, per fortuna in famiglia i 3/4 delle auto sono sopra questa cifra!)

Non so se ci sono già topic in merito a questo argomento.
Io mi mantengo a metà strada: la mia macchina è vissuta, è deteriorata, ma la tengo lo stesso come una reliquia (la battuta l'ho presa in prestito da un mio amico che venne a vederla quando l'avevo appena comprata, e la tenevo avvolta in una pezza bianca di seta senza tracolla e senza obiettivo).
Ai maschi viene facile il paragone con le automobili: c'è chi tiene la propria auto come un oggetto raro e prezioso (anche quando non lo è palesemente) riparando la carrozzeria, lavandola, lucidandola, prendendosi cura degli interni, controllando sempre il motore, stando attendi a dove e come la si usa; c'è chi (magari avendo anche un'auto buona) la tiene tutta ammaccata, con gli interni sporchi, aspetta che sia la pioggia a pulire la carrozzeria (o il figlio, a seconda dei casi...) e l'unica cosa che mette nel motore è la benzina (o il gasolio)... [fra questi estremi ci sta la maggiorparte delle persone]
Eppure chi dei due estremisti vuol più bene alla sua auto? Quello che la lucida ogni mese e la tiene in garage quando piove e magari percorre 8000 km l'anno se gli va bene, oppure quello che cambia l'olio quando comincia a sentire puzza di bruciato nel motore, però magari ci percorre 25000 km l'anno e la conserva per lustri?
Divagazioni a parte, la 'conservazione' e la manutenzione che si può fare in modo che la propria macchina fotografica sia sempre funzionante è giusta, ma la si deve anche 'vivere' e l'aspetto vissuto lo da solo il tempo.
Da una parte mi da un po' fastidio che la mia FM3 abbia le parti nere del dorso scrostate e le parti cromate delle calotte scheggiate, però so che le ha avute stando con me e sono in parte mémori morali di miei viaggi.
(per quanto riguarda le automobili, devo dire che mi vergogno un po' di guidarne che abbiano meno di 100mila km, per fortuna in famiglia i 3/4 delle auto sono sopra questa cifra!)

Devo dire che la domanda riguardo questa filosofia d'utilizzo mi è venuta pensando alle Leica
