QUOTE(stincodimaiale @ Oct 31 2006, 01:33 PM)

Mi avete incuriosito e ho fatto delle prove...
in effetti focheggiando ho guadagnato qualcosina in RR andando oltre il rapporto 1:1.
Esattamente. Ruotando la ghiera di messa a fuoco da infinito alle corte distanze noterai che le lenti del tuo 50 si allontano dalla fotocamera. Stai aggiungengo qualche mm in più alla lunghezza dei tubi.
QUOTE
Interessante la possibilità di scattare una macro a f/1,8....
Occhio che l'apertura massima effettiva cambia con il rapporto di riproduzione (RR):
diaframma effettivo = diaframma impostato X (RR + 1).Quindi, se lavori a circa 1:1, come nei tuoi esempi con i quadretti, il diaframma a TA è 1,8X(1+1) = 3,6.
Riccardo
QUOTE(bacia @ Oct 31 2006, 05:37 PM)

Mille grazie per le vostre esaurienti risposte. quindi se non ho capito male adoperando i tubi di prolunga si puo' perdere l' automatismo sia della messa a fuoco e della lettura dell'esposimetro?usando il tasto della profondita' di campo si risolve qualcosa per la messa a fuoco?
Se usi dei tubi che mantengono il dialogo elettrico tra fotocamera e obiettivo non perdi nulla ... I Kenko DG di cui al link nella mia precedente risposta permettono proprio di mantenere sia il funzionamento dell'esposimetro, sia l'AF, sulla tua D100.
Sulla F5 puoi usare anche i tubi Nikon (della serie PK) e funzionerà l'esposimetro (ma non l'AF, del resto poco utile, anzi per niente) in quelle condizioni di ripresa.
Con il tastino della PDC vedrai solo come si estende la zona di PDC (avanti e dietro il piano di messa a fuoco) quando usi aperture più chiuse dell'apertura massima. Ma se diaframmi a f/11 e se non c'è "molta" luce che incide sul soggetto, a 1:1 vedrai molto poco; l'immagine nel mirino sarà comunque buia.
Ciao,
Riccardo
www.naturephoto.it