Infatti la luce proveniente da sopra la macchina fotografica tende ad appiattire le ombre, va bene per le foto glamour perché toglie rughe, nasoni e imperfezioni ma toglie tridimensionalità.
Uno schema di illuminazione classico prevede una luce forte più o meno di lato, per dare più o meno ombre. Una seconda illuminazione, più morbida e meno intensa, data da un semplice pannello riflettente o meglio da una luce regolabile nella potenza, magari diffusa da un ombrello, o una parete bianca, per schiarire le ombre delle prima luce che altrimenti potrebbero essere troppo scure. Infine si possono usare altre fonti luminose per lo sfondo, o per dare effetti particolari sui capelli o altre zone da evidenziare.
Nelle macchina professionali della serie D non c’è l’illuminatore autofocus e il flashino di servizio, per altro poco utile per la scarsa potenza e per la posizione che lo rende inutilizzabile con obiettivi lunghi che lo adombrano. Quindi è necessario usare un Sb 800 per pilotare altri flash oppure un su 800, che è un sb 800 senza il flash, ma che ha comunque l’illuminatore AF che permette di mettere a fuoco anche al buio e pilotare altri dispositivi regolandone la potenza. Anche se costa un po’ di più io preferisco un sb800 che in caso di necessità può pure contribuire alla illuminazione.
Ovviamente più unità sono disponibili e maggiori effetti si potranno ricreare, “sprecare” un costoso Sb800 per pilotare gli altri dispiace, comprare un “inutile” su 800 pure, alcune macchine dispongono di un flashino interno che spesso però può pilotare meno canali, cioè dare diversa potenza alle unità pilotate, che possono essere pure dei più economici sb 600.
Una soluzione è l’sc-29, un cavo che permette di collegare un sb 800 lateralmente alla macchina e con quello, oltre a dare una illuminazione laterale, pilotare contemporaneamente gli altri risparmiando parecchio danaro. Non è un semplice cavo, altrimenti la macchina, priva dell’illuminatore auto focus, potrebbe non riuscire a mettere a fuoco. Ha una sua cellula a infra rossi che si collega sulla macchina, quasi un su 800 in miniatura, e mantiene tutte le caratteristiche del sb 800 come se fosse collegato direttamente sopra la fotocamera. Con l’uso con un solo flash permette di tenerlo in mano o su una staffa lateralmente e/o in alto per ottenere effetti diversi.
Certo non basta neppure una simile tecnologia per diventare subito un Lorenzo Ceva, ci vuole un minimo di pratica, magari pure un forum come questo frequentato da personaggi di chiara fama per la loro bravura e disponibilità, e tanta pratica.
Ad esempio io ho notato empiricamente che con l’uso di vari sb 800 wireless è necessario impostare sulla macchina sino a due stop in più di esposizione per evitare che l’istogramma sia troppo a sinistra, anche se non ho capito perché. La foto sotto è appunto stata fatta con la D2x regolata su +1.7 a una delle mie due modelle preferite, quella più grande, nessun ritocco neppure con Capture.
