QUOTE(lupaccio58 @ Jun 28 2017, 12:45 PM)

Idem, perfettamente d'accordo. Qui sul forum abbiamo un talebano del 70-180 che la pensa in maniera diametralmente opposta, resta cmq il fatto che il 200 micro è ben altra cosa
A distanza va meglio il 70-180, il 200 è curvato e con risolvenza "a spatola". Punto. Poi il 70-180 è praticamente APO fino all'IR, ottimo in campagna (più PdC). Da MOLTO vicino va un pelo meglio il 200 AFD, soprattutto per l'alta distanza di stand-off e la minore curvatura di campo. "Tutta un'altra cosa" sui micro anche Tamron non esiste. Sono ottiche standard, nate per impegni standard, con schemi e prestazioni standard. Se fai le scale di risoluzione vedi tutti a fondo scala, tanto lavorano bene solo sotto f/5.6-6.3. Se compari due immagini macro, tra oggetti della stessa marca vedi solo la... dispersione cromatica.
Certamente il 70-180 non va preso da solo, anche per il peso. Un 60 e un 105 ci vogliono per luminosità, leggerezza, riproduzione (anche se puoi cambiare le ottiche macro a revolver e non accorgerti di nulla). Quello che è unico del 70-180 è:
1) Lavora eccezionalmente bene con le lenti addizionali acromatiche;
2) Ha correzione cromatica da sogno in casa Nikon e trattamento SIC su ogni superficie ottica (rarissimo);
3) Lasci la slitta micrometica a casa. In campagna da vicino batte i 100-105 regolarmente (i peggiori del panorama macro).
4) E' telecentrico (ingrandimento costante da vicino rispetto alla MAF) e fa facilmente e precisamente focus stacking.
5) Non è vero che il piede sia instabile. Su Manfrotto 055 e testa a cremagliera Junior la stabilità è rocciosa, il corpo deve essere di qualità (molte Nikon D non hanno AF sufficientemente sensibile e preciso e vibrano). Rorslett aveva "anche" una testa penosa e costosissima (i fatti sono spesso accoppiati).
A distanza il 70-180 ha un certo roll-off sulle alte frequenze, non può competere con un 180 AFD, ma va circa come gli altri zoom pro da reportage. In diffrazione (come si usa un macro, anche in paesaggio) non conta nulla. Il macrocontrasto è il più pronunciato tra tutti gli zoom Nikkor. L'ingrandimento max (senza lenti) non è eccezionale. Il 200 è molto specializzato e devo trovare ancora una slitta sufficientemente stabile, mentre il 70-180 fa tutto da solo. Per il suo peculiare contrasto/MTF (ha circa 90% sul tele a TA a 30 lp/mm) può asfaltare facilmente obiettivi tele blasonati in ambienti difficili con haze, nuvole, squarci di sereno, colori vivaci e smorti nello stesso quadro.
Lavori velocemente anche con flash a mano libera.
A presto
Elio