QUOTE(epipactis @ Oct 31 2015, 05:55 PM)

Per quanto riguarda la prima foto, stack o no rimane sfocata e quindi poco valida, se non come ricordo personale (che spesso vale più di una qualsiasi foto tecnicamente perfetta). La seconda è invece perfettamente a fuoco. Non sono stato irritato per la seconda foto, figuriamoci, come naturalista e biologo ho visto e fotografato ben di peggio. Era un OT a mio avviso non necessario, perchè poteva essere spiacevole per qualcuno che in forum fotografico si aspetta essenzialmente fotografie. Se in un forum entomologico (che frequento) mi metessi a disquisire sugli insetti postati solo per criticare gli errori fotografici (un entomologo non è generalmente un fotografo) mi manderebbero appunto in OT.
Evidentemente non sei stato troppo soddisfatto delle risposte che hai avuto nell' altro forum in cui hai postato la foto e forse volevi qualche risposta anche qui. Posso, per conto mio, dirti che le volpi ed i canidi, soprattutto in mancanza d'altro, possono mangiare anche la frutta che non sempre potrebbe essere completmente digerita (anche per la presenza dei semi) e quindi la troviamo nelle feci. In particolare il mirtillo rosso potrebbe essere ingerito anche come "automedicazione" perchè ha effetti benefici come batteriostatico della vescica e vie urinarie.
Per quanto riguarda feci e semi posso ricordare che alcune piante sono estinte perchè sono estinti gli uccelli che mangiando le loro bacche, espellevano in volo le feci con i semi limitando così l'area di inseminazione della pianta.
Ricordo poi il Kopi Luwak
https://it.wikipedia.org/wiki/Kopi_LuwakFai invece benissimo ad osservare la natura in tutti i suoi aspetti e soprattutto ad essere sempre curioso di apprendere cose nuove.
Questa è una risposta che mi piace molto di più

(la seconda parte). Il discorso dell'automedicazione mi era stato già fatto, in effetti, tu lo hai fatto anche meglio. Guardando bene, ho notato che ci sono anche foglie digerite, forse erano soprattutto quelle che voleva appunto mangiare l'animale, le bacche sono entrate anch'esse, ma forse non erano l'obiettivo principale. Sul discorso della propagazione dei semi è molto carino un saggio di Thoreau, il poeta, scrittore, filosofo ecc. esponente del trascendentalismo e padre dell'ambientalismo americano (l'autore di "Walden"), "An Address on the Succession of Forest Trees" 1860, con il quale confutava in modo convincente, sulla base di osservazioni sul campo (era un accanito frequentatore di boschi), la teoria allora ancora in voga della abiogenesi, secondo la quale la vita si originerebbe spontaneamente da materiali inorganici. Il saggio è considerato tuttora (non so se con qualche generosità) come un contributo alla conoscenza della natura valido anche dal punto di vista più strettamente scientifico.
P.S. Per quanto concerne la foto del mirtillo, la considero nulla di che (se non per la piacevolezza dei colori quasi complementari), ma non perché è sfocata, anzi per me i mirtilli sono a fuoco quanto basta per quanto concerne l'estensione della parte a fuoco e in quella parte sono nitidissimi, ripeto: per me. L'ho messa insieme all'altra proprio perché da sola non dice molto, mentre mi piaceva mostrare con la seconda una sorta di ciclo del mirtillo. Devo però ammettere che della fatta mi ha colpito "esteticamente" il rapporto tra nero e rosso, entrambi molto lucidi pur essendo la fatta del tutto secca. Eh sì, anche questo, l'ho toccata... Non vorrei però essere tacciato di coprofilia, dunque la smetto qui.