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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
Arsura
Ciao a tutti, è da un po' che ho la mia d5000, piano piano, facendo centinaia se non migliaia di foto, seguendo il manuale alla lettera, comincio a vedere la luce in fondo al tunnel, sto imparando a conoscere la mia fotocamera, ieri addirittura sono riuscito ad accenderla😁, scherzi a parte, mi risulta un po' ostico capire l'utilizzo della compensazione dell'esposizione (pag 90 del manuale), nel senso, ho sempre letto che un semplice filtro polarizzatore, toglie due stop di luce al sensore e quindi per una corretta esposizione compensavo con gli stop mancanti, ma la domanda che mi faccio, il sensore non dovrebbe compensare in automatico la diversa esposizione? e se il filtro che metto all'obbiettivo fosse un nd per esempio, compensando manualmente l'esposizione, non vado ad annullare l'effetto del filtro stesso? per chiarezza, sto parlando di utilizzo in modi a prioritá o diaframma o tempi, in modo m credo sia diverso, credo.

Grazie a tutti per i chiarimenti che vorrete darmi
capannelle
Stai facendo un po' di confusione smile.gif

La compensazione dell'esposizione non riguarda l'utilizzo dei filtri, ma da la possibilità di variare in più o in meno l'esposizione misurata dall'esposimetro. Ad esempio con uno sfondo chiaro spesso bisogna sovraesporre, con uno sfondo scuro invece generalmente occorre sottoesporre.

La luce assorbita dai filtri invece generalmente non necessita di nessuna compensazione perchè l'esposimetro legge direttamente la luce che passa attraverso l'obiettivo (TTL) e arriva sul sensore.
togusa
Quando metti un filtro ND o pola, riduci la luce che entra nella macchina e che viene letta dall'esposimetro.

Il punto è che l'esposimetro non sa e non può sapere che davanti alla lente c'è un filtro che riduce la quantità di luce.
Tutto quello che può fare è misurare la luce (residua) che gli arriva e "decidere" in base a questa quale coppia tempi/diaframmi sia la più corretta (solo tempi in modalità A, o solo diaframmi in modalità S).
Per cui, con un polarizzatore togli solo due stop di luce circa... l'esposimetro non lo sa... e per lui sarà come se fosse solo un po' più scuro e la compensazione la farà da solo.

Il punto è che l'esposimetro ha dei limiti.
Sotto una certa quantità di luce non è più affidabile la sua misurazione.
Se ad esempio monti un filtro ND 1000, togli 10 stop di luce... è buio pesto... l'esposimetro darà valori sballati.
Lì dovrai lavorare in M e impostare tu tutto, tempi e diaframmi.
Ma in questi casi non si lavora con la compensazione di esposizione (che a seconda della macchina, può variarla da -5 a +5 EV, non oltre), si imposta direttamente la coppia tempi/diaframmi corretta.

La compensazione d'esposizione è una cosa che si usa in casi molto particolari.
Ad esempio se fai una foto in forte controluce e sai già che l'esposimetro produrrà una foto col soggetto sottoesposto e lo sfondo sovraesposto... compensi tu aggiungendo +1 o +2 EV...
Arsura
adesso capisco, grazie, ma mi hai dato una notizia terribile, fino ad ora, pensavo ed agivo in modo sbagliato, ho sempre fatto il contrario, sovraesponevo in caso di sottoesposizione del soggetto e sottoesponevo in caso contrario, per questo motivo le foto mi risultavano sempre "sbagliate" costringendomi ogni volta a correggere con Capture, arrivando al punto di tenere sempre a 0 l'EV e gestire in PP le eventuali modifiche, ma la cosa non mi piace troppo dato che: 1 non sono un granché, 2 vedo la fotografia come una espressione della pancia che, dopo un attento studio della tecnica, deve essere lasciata libera di nutrirsi di ciò che vuole😁

Mi hai illuminato, finisco di lavorare e vado subito a provare, grazie grazie
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