Come al solito è una questione di visione personale delle cose: la foto come riproduzione fedele della realtà oppure una reinterpretazione? Dipende dai tuoi gusti personali e da cosa vuoi far trasparire. E' chiaro che sto parlando del mondo amatoriale e non di foto-giornalisti.
La questione è annosa. Se ciò che vedo mi garba allora lo lascio così, altrimenti lo piego finché mi va a genio. Se nel momento dello scatto la natura è stata matrigna...bè, cerco di ricondurla a come me l'ero prefigurata io. In fin dei conti la foto deve piacere a chi la fa, innanzitutto! Poi c'è tutta una teoria di canoni per farla digerire anche agli altri...
Lasciando perdere le discussioni filosofiche e tornando a pesce, ti consiglio di selezionare il cielo (RAW) e sistemarlo come meglio ti aggrada dai colori fino a un filtro ND moderato; poi inverti la selezione per lavorare sul resto. In questo modo non fai correzioni generalizzate.
E' importante lavorare su selezione se non riesci a fare tutto in una volta sola, altrimenti è chiaro che toccando una tinta mandi a scatafascio tutto quanto....Photoshop è il re delle selezioni.
Se invece usi al massimo ACR (e sarebbe meglio) fai un workflow sulle tinte partendo dai soliti cursori di temperatura/tinta della prima palette fino a toccare i selettori di tonalità/saturazione/luminanza dell'HSL per tarare le singole predominanti o i canali bucati (overburst). Si può sistemare tutto da qui e normalmente funziona bene.
Ciao
Filippo