QUOTE(lupaccio58 @ Aug 20 2014, 06:23 PM)

Non concordo, per me il 20 3,5 AIs è il migliore di tutta la serie, nettamente superiore ai 2,8 AI e AFD. Più definito, saturo, gestisce alla grande qualsiasi polarizzatore da 52 senza vignettare. Molto molto buono anche il più anziano AI f4, che se non ricordo male è anche leggermente più piccolo. A mio modestissimo avviso, insomma, basta evitare i 2,8 in qualsiasi versione e si cade sempre in piedi...
Visto che ce li hanno i miei amici ed io stesso, lasciamo perdere... Il 21/4 è meno distorto, ma fino a f/8 non va, anche nei test dell'epoca. Mi prendo un Biogon C con corpo serio per queste cose (magnifico anche sulle mirrorless, il filter stack è ben calcolato) e chiudo il discorso. Il 3.5 è un po' poverello, Voigtlander gli ha dato una racconciata, ma è comunque obiettivo per manici (e chi ce l'ha tra i miei amici è realmente un "manico"). Va bene in quelle mani, ma non quanto il 2.8 e lo stesso tizio ha l'Elmarit-R 19/2.8 II di riserva.
Il 20/2.8 AIS quando uscì creò un sospiro di sollievo tra i nikonisti, anche per il flare. A f/5.6 un 20 mm simile con quella risolvenza non si era mai visto. Il 20 AF (tentativo di ricorreggere l'AF con ottimizzazioni di batch) fu una mezza chiavica, l'AFD ridisegnato poco prima del 2000, lasciando perdere gli esemplari ottimizzati per sensori DX scadenti (2004-2009), è stato un bel salto, anche per il trattamento MC (come si spinge la MTF a bassa frequenza?). Resta il discorso meccanico. Se gli AIS recenti, che non ho visto, hanno le ottiche AFD, sono ossi duri da rodere. Ma per carità prendiamoli nuovi (AFD, Voigtlander, qualche AIS di giacenza)!
A presto
Elio