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rick_86
Salve a tutti.

Vorrei prendere un Nikon 50mm f1.8 usato (AF o AFD) anche (e non solo) per fare macro usando i tubi di prolunga.

Ho visto che ce ne sono svariati modelli, alcuni mantengono gli automatismi altri no, e di lunghezze differenti.

DOMANDA: qual'è la formula per calcolare il rapporto di riproduzione finale che ottengo, data la lunghezza del tubo? Per esempio con un tubo lungo 36mm e il cinquantino che rapporto di riproduzione ottengo?

DOMANDA 2: non essendoci lenti in mezzo, la qualità dell'immagine è invariata giusto? Al più perdo gli automatismi se il tubo che scelgo non li trasmette.

DOMANDA 3: che tipo di tubi consigliate? L'AF è inutile, e anche la regolazione del diaframma non serve. Ma l'esposimetro vorrei mantenerlo. Le uniche alternative sono tubi molto costosi che salvano tutto (incluso l'AF come i Kenko) oppure semplici "pezzi di plastica" che (pur con la stessa qualità) non dialogano per nulla con la fotocamera? Tubi "intermedi" che mantengono solo l'esposimetro esistono?
giucci2005
Con 50mm 1.8 + 27.5mm di tubo (i dati pe r 36mm non li ho a portata di mano e dovrei calcolarli) il RR varia da 1:1.9 a 1:1.5 (a secondo della messa a fuoco).
È vero che i tubi, non avendo elementi ottici aggiuntivi, non alterano la qualità dell'immagine: tuttavia, dovendo assicurare che non si introducano vibrazioni al sistema, la loro qualità deve essere adeguata (escluderei tubi in plastica!). È vero che la messa a fuoco si fa normalmente in manuale, ma poter mettere a fuoco a tutta apertura e pilotare il diaframma dal corpo macchina e non rinunciare alla misurazione dell'esposizione mi sembrano dei requisiti irrinunciabili: non conosco tubi che trasmettano i segnali elettrici solo parzialmente (non avrebbe molto senso!).
Se cerchi sul web micro-Nikkor, dovresti trovare numerosi articoli che ti possono interessare.
Ciao
Diego

pes084k1
QUOTE(giucci2005 @ Mar 19 2013, 03:59 PM) *
Con 50mm 1.8 + 27.5mm di tubo (i dati pe r 36mm non li ho a portata di mano e dovrei calcolarli) il RR varia da 1:1.9 a 1:1.5 (a secondo della messa a fuoco).
È vero che i tubi, non avendo elementi ottici aggiuntivi, non alterano la qualità dell'immagine: tuttavia, dovendo assicurare che non si introducano vibrazioni al sistema, la loro qualità deve essere adeguata (escluderei tubi in plastica!). È vero che la messa a fuoco si fa normalmente in manuale, ma poter mettere a fuoco a tutta apertura e pilotare il diaframma dal corpo macchina e non rinunciare alla misurazione dell'esposizione mi sembrano dei requisiti irrinunciabili: non conosco tubi che trasmettano i segnali elettrici solo parzialmente (non avrebbe molto senso!).
Se cerchi sul web micro-Nikkor, dovresti trovare numerosi articoli che ti possono interessare.
Ciao
Diego


I tubi alterano la qualità dell'immagine, modificando, per esempio, la curvatura di campo, e, nel caso di ottiche CRC, in maniera poco predicibile. In ogni caso, in alternativa o durante l'uso dei tubi è raccomandabile aggiungere una lente addizionale acromatica, non molto forte (1-2 diottrie, 3 al max) per "spianare" il campo. Dispositivi rifrattori possono modificare in meglio la prestazione delle ottiche. Il 50 1.8 è eccellente ai diaframmi molto chiusi (16+ effettivi), meglio in questo degli stessi Micro 55-60.

A presto telefono.gif

Elio

giucci2005
Per avere le formule che stai cercando, vai al seguente sito:
http://xoomer.virgilio.it/ripolini/
nella sezione Close-up.

Ciao
Diego

P.S. Sull'osservazione che i tubi alterano la qualità dell'immagine, non sono molto d'accordo: lungo il percorso di formazione dell'immagine non ci sono elementi otticamente attivi e, quindi, non riesco a comprendere come potrebbe avvenire. Sarei curioso di conoscere la spiegazione fisica del meccanismo che altera la curvatura di campo di un obiettivo fotografico (tipica tra l'altro ai bordi dell'ottica, praticamente non rilevabile a diaframmi chiusi come quelli utilizzati in macro), che invece è presente nel l'ottica astronomica e viene corretta con lenti progettate ad hoc.
niklaudio77
QUOTE(pes084k1 @ Mar 19 2013, 04:10 PM) *
I tubi alterano la qualità dell'immagine, modificando, per esempio, la curvatura di campo, e, nel caso di ottiche CRC, in maniera poco predicibile. In ogni caso, in alternativa o durante l'uso dei tubi è raccomandabile aggiungere una lente addizionale acromatica, non molto forte (1-2 diottrie, 3 al max) per "spianare" il campo. Dispositivi rifrattori possono modificare in meglio la prestazione delle ottiche. Il 50 1.8 è eccellente ai diaframmi molto chiusi (16+ effettivi), meglio in questo degli stessi Micro 55-60.

A presto telefono.gif

Elio

E' vero che non si finisce mai d' imparare!!! Tutto ciò che hai scritto mi giunge del tutto nuovo.
Ciao
Nikorra
QUOTE(pes084k1 @ Mar 19 2013, 04:10 PM) *
I tubi alterano la qualità dell'immagine, modificando, per esempio, la curvatura di campo, e, nel caso di ottiche CRC, in maniera poco predicibile. In ogni caso, in alternativa o durante l'uso dei tubi è raccomandabile aggiungere una lente addizionale acromatica, non molto forte (1-2 diottrie, 3 al max) per "spianare" il campo. Dispositivi rifrattori possono modificare in meglio la prestazione delle ottiche. Il 50 1.8 è eccellente ai diaframmi molto chiusi (16+ effettivi), meglio in questo degli stessi Micro 55-60.

A presto telefono.gif

Elio


Quando la fantasia supera ogni realtà... rolleyes.gif
Seba_F80
QUOTE(pes084k1 @ Mar 19 2013, 05:10 PM) *
I tubi alterano la qualità dell'immagine, modificando, per esempio, la curvatura di campo, e, nel caso di ottiche CRC, in maniera poco predicibile. In ogni caso, in alternativa o durante l'uso dei tubi è raccomandabile aggiungere una lente addizionale acromatica, non molto forte (1-2 diottrie, 3 al max) per "spianare" il campo. Dispositivi rifrattori possono modificare in meglio la prestazione delle ottiche. Il 50 1.8 è eccellente ai diaframmi molto chiusi (16+ effettivi), meglio in questo degli stessi Micro 55-60.

A presto telefono.gif

Elio


è fisicamente impossibile. L'unica cosa che può cambiare è la densità di potenza ottica sul piano del sensore e/o l'effetto interferenziale a cui ogni segnale elettromagnetico (quindi anche ottico) è soggetto quando un'onda "piana" attraversa un foro.

In termini più potabili, quello che può cambiare inserendo un del vuoto fra il piano del sensore e la lente dell'ottica è che il "cono" d'immagine è proiettato su una superficie più ampia ma che in ciascun mm quadrato d'immagine il segnale arriva più "debole" in intensità. E' lo stesso princicipo con cui allontanandosi dalla trasmittente televisiva, ad esempio, il segnale ricevuto cala di intensità, e più di preciso col quadrato della distanza.

Riguardo l'effetto "interferenziale" e/o di diffrazione basta socchiudere totalmente una tapparella lasciando i fori fra una listella e l'altra ed osservare come arriva la luce sul pavimento o su un foglio a distanza di qualche decina di cm dalla fessura. Quello che si può notare è che aumentando la distanza l'effetto interferenziale crea un deterioramento dell'uniformità della luce (che comincia a presentare delle bande) ....

Questi, spaccando il pelo dell'uovo, sono gli unici effetti di degrado che mi vengono in mente. Per il resto attendiamo ansiosi articoli e/o prove fotografiche ...

Seb
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