QUOTE(flyernikon @ Jul 24 2012, 03:39 PM)

Ho da poco acquistato per la mia D90 un obiettivo 100 mm f2.8 macro delle cui carattristiche meccaniche e di qualità di immagine sono molto soddisfatto.
C'è però un aspetto che anche dopo aver letto molto mi ha sorpreso :
Alla minima distanza di messa a fuoco con diaframma tutto aperto la PDC è veramente pochissima, talmente poca da essere quasi inutilizzabile a meno di fotografare oggetti dello spessore di un francobollo.
Quindi non resta che chiudere il diaframma ma anche così non si acquista molto, poi la paura della difrazione.......
Oppure aumentare la distanza dal soggetto ma addio al rapporto 1 a 1.
In conclusione su corpi DX è meglio acquistare obiettivi specifici per DX ...anche se nelle caratteristiche c'era scritto < completamente fruibile nel formato Dx> ?
Sbaglio?
Il fatto di avere su dx ottiche specifiche o meno ha poca rilevanza....tra l'altro i migliori obiettivi macro sono FX.
Avere una pdc ridotta in macrofotografia è normale e molto dipende dalle distanze di scatto ridotte.
Devi impare a gestire tu la pdc cercando di tenere su un unico piano tutto ciò che t'interessa avere a fuoco.....mantenendo il soggetto il più parallelo possibile al sensore. Per questo motivo molti soggetti vengo ripresi lateralmente.I diaframmi che si usano di solito per questo genere di foto vanno da f/8 a f/16...in questo range in genere non si rischia diffrazione.....cmq la profondità di campo è solo di qualche millimetro ma è un aspetto fisiologico della macrofotografia e fa parte del gioco

Non puoi riprendere un soggetto frontalmente da 10 cm di distanza e pretendere di averlo completamente a fuoco in profondità con un singolo scatto