QUOTE(vajra77 @ Mar 7 2012, 12:01 PM)

Premesso che la seconda è quella che mi piace di più (forse perché sono Velvia-addicted!), ti posso dire per esperienza che in determinate situazioni la Velvia ha una risposta "esplosiva" allo spettro blu-violaceo. Mentre il sistema occhio-cervello tende a compensare queste forti dominanti tipiche delle fasi di transizione tra giorno e notte, la pellicola le registra così come sono, anzi in certi casi forse le esalta pure.
Guarda questa, scattata al tramonto a circa 1800 mslm, ti assicuro che in scansione ho cercato di indebolirla !
Senza titolo di
Francesco Ferreri, su Flickr
La cosa che mi incuriosisce tra i tre scatti è che il massimo livello delle dominanti viola si ha nel momento in cui il sole è più alto, dove mi aspetterei invece un prevalere delle tonalità rosso-gialle, tuttavia questo si potrebbe spiegare con fenomeni di rifrazione particolari del momento.
In definitiva, se desideri una resa più "letterale" probabilmente ti conviene provare una Provia o una Astia. A me in generale piace l'interpretazione della Velvia e il modo in cui trasfigura ed esalta certe situazioni (albe e tramonti), ma è solamente una questione di gusto e visione personale.
Saluti,
Francesco
La Velvia ha queste tonalità che saturano facilmente rosso/magenta e blu. In genere conviene usare un filtro 81A o KR 1.5 con sole alto, per ridurre la saturazione del blu e smorzare il contrasto. Se ci sono soggetti facili a "incendiarsi" di magenta, come da datasheet occorre:
1) Aggiungere un filtro nominalmente neutrale, ma che fa virare verso il blu-verde, come UV, polarizzatori trattati o graduati, specie Cokin 120/121. Molto dipende dall'ingresso di raggi UV, che spingono sul ciano.
2) In scansione calibrare il tutto in IT-8 e usare un profilo a grande gamut (Pro-Photo è l'ideale, con TIFF a 16 bit per evitare quantizzazioni di colore), altrimenti qualche canale in sRB/AdobeRGB satura in maniera irreparabile.
3) Alla fine dell'elaborazione, convertire in sRGB controllando che nessun colore saturi pesantemente e visibilmente.
4) Non sottoesporre. La Velvia ad esposizione corretta è super-satura e tendente al giallo verde, vira nelle ombre verso il magenta per compensarne la "freddezza". Usare il metodo Zonale con le alte luci a +2-2.2 stop o luce incidente -0.5 stop.
5) Usare un sistema di correzione colore complesso (Color Washer) o con curve flessibili e separate per colore (PS, Smart Curve, ecc...), guardando sempre l'istogramma e tenendo presente che un gamut e la dinamica digitali fa ridere rispetto a quello della Velvia in trasparenza.
6) Non sentire chi si lamenta dei colori forti e saturi: quelli che ho incontrato erano sempre depressi che volevano restar tali e mettevano le loro DSRL in PORTRAIT senza saturazione e sharpening. Ricordarsi che un paesaggio su Velvia sarà incopiabile da ogni fotocamera digitale o HDTV (trasparenza!).
La Velvia 50 regna in macro e paesaggi/architettura, con l'alternativa delle ultime 100 e 100F che hanno un'emulsione perfetta ormai. La Provia va comunque benissimo e accetta contrasti enormi. Non è più vera, i colori del mondo sono più saturi!
A presto
Elio
Nell