La prima foto è fatta a f32 per ottenere il massimo di p.d.f., ma come si puo notare la nitidezza non è gran che, penso per effetto della diffrazione e dalla scarsa resa del f32:

Nel secondo caso invece, seguendo le indicazioni le indicazioni della experience ho in fase di ripresa, fatto 7 scatti a f11 (meglio se erano di più a f8) in sequenza con diverse e progressive focheggiature partendo dal limite più vicino, per arrivare poi al più estremo. Ho trasferito il pacchetto sul programma indicato Helicon Focus (ma si puo fare pure con PSH) e questo è il risultato:

Naturalmente le foto sono ridotte, e per rapidità, gli originali sono jpg, ma si possono utilizzare direttamente i Nef. con tutti i vantaggi del caso.
Mi sembra che la differenza sia sostanziale. Forse con un PC Nikkor 85 (che non ho mai utilizzato) si ottiene lo stesso risultato, ma posso assicurare tutti che questo metodo è rapidissimo e puo risultare utile in molti campi di applicazioni. L'experience è questa:
http://www.nital.it/experience/nitidezza-m...fotografia3.php
Sono sempre più convinto della grandezza del digitale nelle applicazioni di studio scientifico; averlo avuto venti e più anni fa quando quando sono dovuto impazzire su monete antiche, gemme antiche ecc...con i problemi della p.d.c.
Grazie a chi vorrà intervenire e precisare meglio questa prova alquanto tirata via, o dare ulteriori suggerimenti sulla problematica della p.d.c.
Buone foto
Roberto