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devis85
Salve a tutti, vorrei sapere se teleobiettivi come il 55-200 o il 70-300 sono molto limitati nell'utilizzo senza il VR, senza che si crei il micromosso.

Da quel che ho letto nel forum sembra che siano utilizzabili solo in pieno giorno. E' veramente così?

Il micromosso che eventualmente si potrebbe formare è visibile anche nei formati di foto standard ( 13x19, 11x15 ... ) o solo negli ingrandimenti?

Domanda di riserva: la Nikon D40 non ha il VR incorporato vero?

Vi ringrazio anticipatamente delle risposte.

HonorMan
non esiste il vr incorporato sulla macchina, il dispositivo vr è presente solo sugli obiettivi (neanche tutti, solo su alcuni). Gli obiettivi da te menzionati, rispetto alla loro corrispondente versione Vr, non differiscono solo per la mancanza di quest'ultimo, ma anche lo schema ottico risulta essere diverso e meno "performante" (di questo sono sicuro per il 70-300, un pò meno per il 55-200)
Massimiliano Piatti
Il micromosso e' sempre in agguato e si manifesta soprattutto con focali medie e lunghe quasi tutte le fotografie anche scattate con ottiche corte e tempi brevi se si osservano in profondita' (ingrandite al 100% o piu')soffrono di questo problema.
Con l'avvento del VR il micromosso e' sensibilmente diminuito ma non scomparso totalmente per cui per debellarlo completamente bisognerebbe usare il trepiede.
La D40 non e' stabilizzata come nessuna delle Reflex Nikon oggi in commercio.

Massi
t_raffaele
QUOTE(devis85 @ Feb 14 2011, 07:16 PM) *
Salve a tutti, vorrei sapere se teleobiettivi come il 55-200 o il 70-300 sono molto limitati nell'utilizzo senza il VR, senza che si crei il micromosso.

Da quel che ho letto nel forum sembra che siano utilizzabili solo in pieno giorno. E' veramente così?

Il micromosso che eventualmente si potrebbe formare è visibile anche nei formati di foto standard ( 13x19, 11x15 ... ) o solo negli ingrandimenti?

Domanda di riserva: la Nikon D40 non ha il VR incorporato vero?

Vi ringrazio anticipatamente delle risposte.


La D40,ma anche tutte le altre non hanno il vr incorporato.
Esistono milioni di splendide immagini,riprese prima che il vr facesse la sua comparsa,
se si ha l'accortezza di utilizzare tempi giusti,e all'occorrenza un momopiede/treppiede....
il vr può benissimo essere baipassato.
Se può interessarti,ho delle ottiche con vr ma..non per questo le ritengo super.(la qualità ottica quella si).

Ciao Raffaele
devis85
QUOTE(liano @ Feb 14 2011, 08:08 PM) *
La D40,ma anche tutte le altre non hanno il vr incorporato.
Esistono milioni di splendide immagini,riprese prima che il vr facesse la sua comparsa,
se si ha l'accortezza di utilizzare tempi giusti,e all'occorrenza un momopiede/treppiede....
il vr può benissimo essere baipassato.
Se può interessarti,ho delle ottiche con vr ma..non per questo le ritengo super.(la qualità ottica quella si).

Ciao Raffaele



Ecco, ma per " tempi giusti " cosa si intende? Mi rendo conto che con un tempo 1/30 o superiori ci sia un'alta probabilità che la foto venga mossa senza usare il cavalletto, ma la stessa cosa vale anche usando tempi di 1/250 o 1/500 s ?
t_raffaele
QUOTE(devis85 @ Feb 14 2011, 08:20 PM) *
Ecco, ma per " tempi giusti " cosa si intende? Mi rendo conto che con un tempo 1/30 o superiori ci sia un'alta probabilità che la foto venga mossa senza usare il cavalletto, ma la stessa cosa vale anche usando tempi di 1/250 o 1/500 s ?


Se utilizzi es.un 200mm,1/250 potrebbe essere il tempo limite di sicurezza ma..dipende anche dalla mano.(in qusto conta anche la distanza del sogetto,se è statico o in movimento).

Poche parole x non confonderti,spero bastino.

Ciao Raffaele
mko61
Salvo casi proprio particolari, se scatti con tempi inferiori a 1/125 (ma forse anche 1/60, dipende anche dalla focale) puoi tranquillamente fare a meno del VR .... = fare foto di giorno, visto che le lenti che hai citato sono abbastanza buie.
Valejola
Il vr non sarà indispensabile ma è un buon aiuto.
Io col 18-105, lente a mio parere molto buona ma non estremamente luminosa, ho fatto la seguente foto a mano libera:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ovviamente non tenete conto dell'immagine in se, ma solo del fatto che è stata scattata con un tempo di scatto di 1/8 di secondo e a mano libera!
Senza il vr credo che non sarebbe uscita affatto così...
LucaCorsini
QUOTE(liano @ Feb 14 2011, 08:33 PM) *
Se utilizzi es.un 200mm,1/250 potrebbe essere il tempo limite di sicurezza ma..dipende anche dalla mano.(in qusto conta anche la distanza del sogetto,se è statico o in movimento).

Poche parole x non confonderti,spero bastino.

Ciao Raffaele

Infatti a me hanno confuso.
Che c'entra la distanza del soggetto,se è statico o in movimento ?
LiquidTek
Buonasera!

...Mamma mia quanta confusione... scusate la franchezza, di solito non faccio interventi del genere anche perchè non mi ritengo un tecnico eccellente, ma ultimamente mi accorgo che ci sono molte imprecisioni elementari...

Un tempo di sicurezza non è una cifra a caso dettata dal buon senso o dalle condizioni di luce, ma è stabilito, molto empiricamente e con veriazioni soggettive, come 1 secondo fratto la lunghezza focale dell'obiettivo.
Di conseguenza, ad esempio, se tu usassi il 70-300mm alla sua massima focale, tenendo conto che (credo) tu l'abbia innestato su una D40, quindi con sensore APSC e di conseguenza con un "fattore di crop" di 1.5 che poterebbe la tua "focale effettiva" (tutti quelli virgolettati non sono temini tecnici, ma per capirci) a 450mm, dovresti usare un tempo di scatto di 1/500 di secondo per avere una buona sicurezza di evitare il micromosso.
Ovviamente, questa regola è facilmente eccepita da una mano molto ferma o da una molto tremante: nel primo caso potrai scendere di qualche frazione di stop, nel secondo dovrai ridurre ulteriormente il tempo di scatto.

Riassumento, la regola empirica valida in molti casi per il tempo di sicurezza è:

1s / (lunghezza focale * "fattore di crop")

Ora, ben inteso che il VR è un'apprezzabile aggiunta, ma che non è in nessun modo sostituto di un buon cavalletto correddato da una testa di pari qualità, esso è utile in un solo caso: quando la luce per l'eposizione desiderata è poca ed è possibile scendere con il tempo di scatto.
Questo caso si verifica quando si fotografo un soggetto che non induca micromosso a causa dei suoi stessi movimenti.
Per esempio, se tu fotografassi una partita di basket, ed il VR ti permettesse un'eposizione (esempio casuale) corretta consentendoti di scattare a 250mm, ISO 1600, f/5.6, 1/50s, il movimento veloce dei giocatori e del pallone, molto più rapido di quello congelabile con un tempo tanto lungo, creerebbe mosso (e non micromosso, che è un'altra cosa) in quanto il tempo di scatto non è sufficientemente veloce.
Il VR è una di quelle cose che, purtroppo, hanno un indiscutibile fascino perchè rendono diverse cose più semplici, ma che in realtà hanno un uso abbastanza limitato. Un fiore fotografato con vento abbastanza intenso, non è conveniente scattarlo ad 1/10 di secondo, anche se il nostro magico 16-85mm ce lo permetterebbe tranquillamente: un minimo movimento dettato dalle condizioni atmosferiche creerebbe un evidente effetto indesiderato nella foto.
Il tempo suggeribile per scattare un essere umano IN POSA è di 1/60 di secondo, sotto a questo i movimenti corporei prodotti dalla respirazione bastano (ed avanzano) per indurre micromosso.
Il sistema VR è estremamente utile quando, pur utilizzandolo, non si scende sotto la soglia del tempo di sicurezza in funzione di ciò che è fotografato. Se il VR mi permette di fare un bellissimo primo piano di una maschera di Venezia fotografandola da 3m di distanza a 300mm con un tempo di 1/160 di secondo, molto bene! Se mi permettesse di farlo ad 1/20 di secondo, allora posso anche avanzarmi la fatica di premere il bottone.
Non dimentichiamo poi che il sistema VR ha bisogno di un certo tempo per entrare in funzione, e che quindi non è disponibile immediatamente al momento dell'inquadratura (si possono infatti notare i movimenti delle lenti che compensano i movimenti umani).

Per concludere: io personalmente che non amo i tele estremamente spinti e che per quel che mi piace fotografare li ritengo superflui, non ho mai sentito una necessità così forte del VR, ma non sono mai nemmeno salito molto coi mm. Nonostante ciò, il VR può essere molto utile, ma non è la soluzione a tutti i problemi... anzi, è la soluzione parziale ad un problema solo.

Mi dispiace se qualcuno dovesse aver preso male la mia premessa ed il mio intervento iniziale non era in alcun modo rivolta all'autore del thread, ma da qualche giorno se ne leggono di tutti i colori su questo forum.

Saluti!
Kastledj
QUOTE
non esiste il vr incorporato sulla macchina, il dispositivo vr è presente solo sugli obiettivi (neanche tutti, solo su alcuni). Gli obiettivi da te menzionati, rispetto alla loro corrispondente versione Vr, non differiscono solo per la mancanza di quest\'ultimo, ma anche lo schema ottico risulta essere diverso e meno \"performante\" (di questo sono sicuro per il 70-300, un pò meno per il 55-200)
Ti correggo... In alcune macchine hai il vr nel corpi macchina...
CVCPhoto
QUOTE(Valejola @ Feb 14 2011, 10:41 PM) *
Il vr non sarà indispensabile ma è un buon aiuto.
Io col 18-105, lente a mio parere molto buona ma non estremamente luminosa, ho fatto la seguente foto a mano libera:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ovviamente non tenete conto dell'immagine in se, ma solo del fatto che è stata scattata con un tempo di scatto di 1/8 di secondo e a mano libera!
Senza il vr credo che non sarebbe uscita affatto così...


A me piace moltissimo questa immagine, le luci, le ombre, la composizione.

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Tornando al topic, si 'riescono' a produrre immagini mosse con un obiettivo stabilizzato da 200mm a 1/400 di secondo, come immagini ferme con lo stesso obiettivo e il VR disinserito a 1/100 di secondo. Dipende moltissimo dalla postura, dalla capacità di rilassarsi, dalla sensibilità di premere il pulsante di scatto, dalla concenrazione, ecc...

E' innegabile tuttavia, e se ne è già parlato a lungo in un post chilometrico, che il VR aiuta... eccome se aiuta. Le promesse delle aziende in questo caso vengono mantenute alla lettera.

Carlo
Massimiliano Piatti
QUOTE(KastleDj @ Feb 14 2011, 11:54 PM) *
Ti correggo... In alcune macchine hai il vr nel corpi macchina...

Se parli di macchine Nikon hai detto una tavanata galattica (termine preso dal vecchio Drive in tongue.gif ),ad oggi non esistono Reflex Nikon stabilizzate.
Se invece parli in generale Pentax dovrebbe avere questo sistema,ma dato che stiamo parlando di corpi nikon con ottiche nikon,non ci interessa.
t_raffaele
QUOTE(d80man @ Feb 14 2011, 11:07 PM) *
Infatti a me hanno confuso.
Che c'entra la distanza del soggetto,se è statico o in movimento ?


Quindi sono stato bravo a confonderti anche avendo speso poche parole? Scherzo.
La distanza di ripresa è importante in quanto:Se si utilizza un tele es.da 300mm,e si riprende un sogetto quasi all'infinito,il micromosso aumenta, perchè bisogna tenere l'ottica piu ferma (ti sarà capitato di usare un binocolo e guardare lontano ?)il tremolio aumenta,rispetto a distanze piu brevi.
Anche su di un sogetto statico ma distante quindi,la ripresa potrebbe risultare micromossa,
immaginiamo poi se il sogetto è in movimento.(anche un 1/500 potrebbe non bastare sul 300mm).
Stesso discorso, quando si riprende a distanze moolto ravvicinate un sogetto in movimento.
Bisogna usare tempi piu veloci,rispetto all'ottica in uso,e alla velocità del sogetto).
I tempi di sicurezza,si riferiscono in condizioni "normali" di ripresa.(soggetto,non vicinissimo,e neanche lontanissimo,soggetto statico,piuttosto che in movimento ).Sono certo di averti ancora confuso le idee.

Un salutissimo

Raffaele
Valejola
QUOTE(CVCPhoto @ Feb 15 2011, 01:38 AM) *
A me piace moltissimo questa immagine, le luci, le ombre, la composizione.

Carlo

Ti ringrazio ma in realtà ho scattato senza fare troppa attenzione perchè ero di fretta...e se è uscita decente è solo fortuna, anzi con un cavalletto sarebbe sicuramente uscita meglio.
Ma al di là di questo sono rimasto stupito dell'aiuto del vr!!
Non pensavo che potesse farmi portare a casa certi scatti a mano libera.
Ripeto, nessuna foto eccezionale, ma per quello che sono abituato io, questo è oro colato!

=========================================================


Tornando al discorso vr e tempi di sicurezza, ormai è chiaro che influisce anche la focale.
Ma quello che dice liano, può definirsi corretto?
Cioè, osservando un soggetto lontano, l'immagine sarà compromessa da vibrazioni più ampie rispetto alla ripresa di un soggetto più vicino?
Di primo acchito avrei detto di no, ma pensandoci meglio mi sà che ha proprio ragione!
E come il discorso della velocità della ruota...girando alla stessa velocità angolare, quella relativa presa sulla punta di un raggio più lungo o più corto cambia (perdonate l'esempio ma è l'unico che riesco a spiegare a spanne)!
CVCPhoto
QUOTE(Valejola @ Feb 15 2011, 01:38 PM) *
Ti ringrazio ma in realtà ho scattato senza fare troppa attenzione perchè ero di fretta...e se è uscita decente è solo fortuna, anzi con un cavalletto sarebbe sicuramente uscita meglio.
Ma al di là di questo sono rimasto stupito dell'aiuto del vr!!
Non pensavo che potesse farmi portare a casa certi scatti a mano libera.
Ripeto, nessuna foto eccezionale, ma per quello che sono abituato io, questo è oro colato!

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Non importa se avevi fretta oppure hai avuto fortuna, alla fine è il risultato che conta. Pollice.gif wink.gif

Tornando al discorso vr e tempi di sicurezza, ormai è chiaro che influisce anche la focale.
Ma quello che dice liano, può definirsi corretto?
Cioè, osservando un soggetto lontano, l'immagine sarà compromessa da vibrazioni più ampie rispetto alla ripresa di un soggetto più vicino?
Di primo acchito avrei detto di no, ma pensandoci meglio mi sà che ha proprio ragione!
E come il discorso della velocità della ruota...girando alla stessa velocità angolare, quella relativa presa sulla punta di un raggio più lungo o più corto cambia (perdonate l'esempio ma è l'unico che riesco a spiegare a spanne)!


Per me è l'esatto contrario. Con un 105 mm puoi scattare un paesaggio anche a 1/50 senza VR se ti concentri bene, ma prova a scattare a 50 cm, non basta 1/200 se non hai un buon VR. Magari mi sbaglio...

L'esempio della ruota è valido, e infatti conferma che per compiere lo spostamento maggiore alla periferia necessita di una maggior velocità. Tradotto, per avere micromosso a distanza prossima all'infinito devi avere uno spostamento maggiore del corpo.

Carlo
Attilio PB
La distanza del soggetto su cui focheggiamo dovrebbe essere tendenzialmente ininfluente ai fini del contenimento del micromosso, ai fini del movimento lineare sul sensore (generato dal movimento angolare del complesso macchina/ottica) la distanza che ci interessa è quella dal centro ottico del nostro obiettivo alla superficie del sensore. Idealmente tale distanza non dovrebbe variare, in realtà sappiamo che la lunghezza focale di una qualsiasi ottica è calcolata per la messa a fuoco ad infinito, per le distanza minori di messa a fuoco in realtà la lunghezza focale diminuisce, minimamente sulle ottiche fisse, leggermente di più negli zoom, in modo più sensibile su alcuni zoom IF (internal focus). Questo ha ripercussioni anche sui tempi che possono generare il micromosso, prendendo il caso più evidente del 70-200 VRII, vediamo che a 200mm alla minima distanza di messa a fuoco in realtà abbiamo una lunghezza focale reale di 135mm pertanto ci potremo permettere a quella distanza un tempo di sicurezza un po' più lungo senza grandi problemi, viceversa con un'ottica fissa, vista la variazione minima di lunghezza focale, continueremo ad usare il medesimo tempo di sicurezza anche su soggetti vicini.
L'esempio della ruota è fuorviante, a noi non interessa quello che accade al di fuori della nostra ottica, il movimento che genera il micromosso avviene sul sensore e non sul soggetto, il raggio di questa ipotetica ruota va dal sensore al centro ottico del nostro obiettivo e non dal centro ottico dell'obiettivo al soggetto.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 57.1 KB

Il raggio che ci interessa è quello arancione, che non cambia (o meglio cambia pochissimo) non quello viola... è quello arancione il responsabile del movimento lineare sul sensore; quello viola è responsabile del movimento sul soggetto, a due chilometri lo stesso movimento corrisponderà a due metri ed avremo un albero piccolissimo mosso di due metri (ma sul sensore saranno due pixel), a due metri avremo un neo mosso di due millimetri (ma sempre due pixel sul sensore). Questo, ripeto, al netto di accorciamenti di focale dovuti alla ridotta distanza di messa a fuoco, accorciamenti genericamente del tutto trascurabili.
Ciao
A.
LiquidTek
Buongiorno!

Super intervento di AttilioPB che saluto calorosamente, alle TRE E MEZZA DI NOTTE! smile.gif
Un orario in cui io avrei difficoltà a pronunciare il mio nome!

Grande Attilio (come sempre)!

Saluti!
CVCPhoto
QUOTE(Attilio PB @ Feb 16 2011, 03:24 AM) *
La distanza del soggetto su cui focheggiamo dovrebbe essere tendenzialmente ininfluente ai fini del contenimento del micromosso, ai fini del movimento lineare sul sensore (generato dal movimento angolare del complesso macchina/ottica) la distanza che ci interessa è quella dal centro ottico del nostro obiettivo alla superficie del sensore. Idealmente tale distanza non dovrebbe variare, in realtà sappiamo che la lunghezza focale di una qualsiasi ottica è calcolata per la messa a fuoco ad infinito, per le distanza minori di messa a fuoco in realtà la lunghezza focale diminuisce, minimamente sulle ottiche fisse, leggermente di più negli zoom, in modo più sensibile su alcuni zoom IF (internal focus). Questo ha ripercussioni anche sui tempi che possono generare il micromosso, prendendo il caso più evidente del 70-200 VRII, vediamo che a 200mm alla minima distanza di messa a fuoco in realtà abbiamo una lunghezza focale reale di 135mm pertanto ci potremo permettere a quella distanza un tempo di sicurezza un po' più lungo senza grandi problemi, viceversa con un'ottica fissa, vista la variazione minima di lunghezza focale, continueremo ad usare il medesimo tempo di sicurezza anche su soggetti vicini.
L'esempio della ruota è fuorviante, a noi non interessa quello che accade al di fuori della nostra ottica, il movimento che genera il micromosso avviene sul sensore e non sul soggetto, il raggio di questa ipotetica ruota va dal sensore al centro ottico del nostro obiettivo e non dal centro ottico dell'obiettivo al soggetto.

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Il raggio che ci interessa è quello arancione, che non cambia (o meglio cambia pochissimo) non quello viola... è quello arancione il responsabile del movimento lineare sul sensore; quello viola è responsabile del movimento sul soggetto, a due chilometri lo stesso movimento corrisponderà a due metri ed avremo un albero piccolissimo mosso di due metri (ma sul sensore saranno due pixel), a due metri avremo un neo mosso di due millimetri (ma sempre due pixel sul sensore). Questo, ripeto, al netto di accorciamenti di focale dovuti alla ridotta distanza di messa a fuoco, accorciamenti genericamente del tutto trascurabili.
Ciao
A.


Grazie Attilio, con questa tua esemplare spiegazione tecnica finalmente abbiamo fugato ogni dubbio e soprattutto sfatato certi luoghi comuni.

Carlo
Valejola
QUOTE(Attilio PB @ Feb 16 2011, 03:24 AM) *
La distanza del soggetto su cui focheggiamo dovrebbe essere tendenzialmente ininfluente ai fini del contenimento del micromosso, ai fini del movimento lineare sul sensore (generato dal movimento angolare del complesso macchina/ottica) la distanza che ci interessa è quella dal centro ottico del nostro obiettivo alla superficie del sensore. Idealmente tale distanza non dovrebbe variare, in realtà sappiamo che la lunghezza focale di una qualsiasi ottica è calcolata per la messa a fuoco ad infinito, per le distanza minori di messa a fuoco in realtà la lunghezza focale diminuisce, minimamente sulle ottiche fisse, leggermente di più negli zoom, in modo più sensibile su alcuni zoom IF (internal focus). Questo ha ripercussioni anche sui tempi che possono generare il micromosso, prendendo il caso più evidente del 70-200 VRII, vediamo che a 200mm alla minima distanza di messa a fuoco in realtà abbiamo una lunghezza focale reale di 135mm pertanto ci potremo permettere a quella distanza un tempo di sicurezza un po' più lungo senza grandi problemi, viceversa con un'ottica fissa, vista la variazione minima di lunghezza focale, continueremo ad usare il medesimo tempo di sicurezza anche su soggetti vicini.
L'esempio della ruota è fuorviante, a noi non interessa quello che accade al di fuori della nostra ottica, il movimento che genera il micromosso avviene sul sensore e non sul soggetto, il raggio di questa ipotetica ruota va dal sensore al centro ottico del nostro obiettivo e non dal centro ottico dell'obiettivo al soggetto.

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Il raggio che ci interessa è quello arancione, che non cambia (o meglio cambia pochissimo) non quello viola... è quello arancione il responsabile del movimento lineare sul sensore; quello viola è responsabile del movimento sul soggetto, a due chilometri lo stesso movimento corrisponderà a due metri ed avremo un albero piccolissimo mosso di due metri (ma sul sensore saranno due pixel), a due metri avremo un neo mosso di due millimetri (ma sempre due pixel sul sensore). Questo, ripeto, al netto di accorciamenti di focale dovuti alla ridotta distanza di messa a fuoco, accorciamenti genericamente del tutto trascurabili.
Ciao
A.

Perfetto, ora il dubbio è sparito anche se credo che fosse normale che si presentasse, o almeno per un pignolo inesperto come me.
Quindi in totale, come in effetti già sapevamo, l'unico fattore determinante è la focale e non la distanza del soggetto.
Grazie

p.s.: la pignoleria è sempre in agguato, quindi vi chiedo: coi tubi di prolunga il discorso comè?
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