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Lutz!
essendo giovane e nato nell'era dell'elettronica, Ho cercato il piu possibile di recuperare la cultura della fotografia a pellicolachiudendomi in amera oscura ... e... Volevo sapere se anche voi siete daccordo sul fatto che la tecnica digitale, dove per tecnica intendo tutto il workflow, e' piu difficile e complessa di quella della pellicola, o meglio, richieda assai piu tempo di apprendimento per arrivare a padroneggiarla pienamente.

Se partiamo da zero, il percorso del neofita che vuole diventare fotografo, il numero di nozioni e concetti necessari per apprendere e padroneggiare la tecnica digitale (dallo scatto alla stampa) e' secondo me assai superiore. Pensiamo solo al fatto che al posto di un ingranditore, abbiamo un computer...

Inoltre, essendo il costo di una fotografia digitale in piu praticamente nullo, ed essendoci la possibilita' di verificare la fotografia immediatamente dopo lo scatto, credo che il digitale imponga al fotografo una maggior precisione. Non e' tollerabile in digitale specie su macchine con AF, una foto mal bilanciata o lievemente sfuocata...

Infine, tutto il workflow compresa la gestione colori, e' demandata al fotografo, mentre prima, era demandata in linea di massima al laboratorio di sviluppo e stampa.

Per questo mi sento di dire che il digitale e' piu complesso e difficile, e forse, questa e' anche la ragione per cui tanti abituati alla pellicola, a parte i limiti tecnici delle prime macchinette, abbiano trovato ostico il passaggio alla nuova tecnologia.

Voi che ne pensate?
89stefano89
secondo me il digitale e´ estremamente piu´ facile a livello molto amatoriale
leggermente piu´ difficile a "livello dilettantistico"
e torna di nuovo piu´ facile per gli addetti ai lavori

per i primi passi le macchinette moderne metti in auto e via col vento nessun costo se si sbaglia anzi al massimo si rifa´

al livello un po´ piu´ lato con le reflex bisogna vere un mare di nozioni sull amacchina fotografica (come una volta) e in piu´ bisogna essere abili anche col pc, minimo con i 4 o 5 programmi "must have" il vantaggio e´che il risultato e´ immediatamente verificabile!!

per i professionisti invece che gi aprima scattavano a colpo sicuro oggi dev´essere un passegiata, rarmente sbagliano e quando sbagliano spesse volte la foto e´ recuperabile in postproduzione, mentre una ovlta credo fosse piu´ complicato!
dimapant
QUOTE(Lutz! @ Oct 25 2010, 10:55 AM) *
essendo giovane e nato nell'era dell'elettronica, Ho cercato il piu possibile di recuperare la cultura della fotografia a pellicolachiudendomi in amera oscura ... e... Volevo sapere se anche voi siete daccordo sul fatto che la tecnica digitale, dove per tecnica intendo tutto il workflow, e' piu difficile e complessa di quella della pellicola, o meglio, richieda assai piu tempo di apprendimento per arrivare a padroneggiarla pienamente.

Se partiamo da zero, il percorso del neofita che vuole diventare fotografo, il numero di nozioni e concetti necessari per apprendere e padroneggiare la tecnica digitale (dallo scatto alla stampa) e' secondo me assai superiore. Pensiamo solo al fatto che al posto di un ingranditore, abbiamo un computer...

Inoltre, essendo il costo di una fotografia digitale in piu praticamente nullo, ed essendoci la possibilita' di verificare la fotografia immediatamente dopo lo scatto, credo che il digitale imponga al fotografo una maggior precisione. Non e' tollerabile in digitale specie su macchine con AF, una foto mal bilanciata o lievemente sfuocata...

Infine, tutto il workflow compresa la gestione colori, e' demandata al fotografo, mentre prima, era demandata in linea di massima al laboratorio di sviluppo e stampa.

Per questo mi sento di dire che il digitale e' piu complesso e difficile, e forse, questa e' anche la ragione per cui tanti abituati alla pellicola, a parte i limiti tecnici delle prime macchinette, abbiano trovato ostico il passaggio alla nuova tecnologia.

Voi che ne pensate?


Io ho più di 35 anni di pellicola e due di digitale.

Il digitale ha due livelli operativi:
- quello senza intevento tecnico serio, che demanda tutto alla fotocamera (scatto in Jpeg) ed agli studi o laboratori fotografici per la stampa normale in 8 bit RGB, ed in questa forma, la complessità è di pari a quella della pellicola a suo tempo sviluppata e stampata dal laboratorio, niente di diverso in pratica, ma con risultati brutti, tremendi, pessimi, sempre e comunque.
- scatto in RAW e sviluppo in proprio dell'immagine finita, con stampa in proprio o da laboratorio serio che stampa come vuoi tu: in questo caso il digitale è estremamente più complesso dello sviluppo e stampa in prprio delle pellicole di qualsiasi formato, ma dà risultati estremamente migliori della pellicola di pari formato.

Il digitale ha dato l'impressione, ad amatori ed a molti professionisti, che fare foto tecnicamente buone fosse semplice ed alla portata di tutti, semplicemente investendo un po' in attrezzature fotografiche, fotocamere ed ottiche buone: niente di più errato e falso.

Fare buone foto in digitale non è difficile, e MOLTO difficile e ci vuole molta conoscenza ed attrezzatura seria in campi diversi, è costoso ma dà risultati spettacolari.

Una entry level da 500 euro ed ottica di kit, in condizioni normali ed in mano ad uno che sa cosa fare, produce foto estremamente migliori di un 6X6 a pellicola, in pratica non distinguibili nemmeno da un FX, se non si va a scatti in condizioni estreme o con enorme differenza di mpx.

Per me la foto è solo stampata, il resto non è fotografia, e le buone stampe sono rare, la gente che fa buone stampe è molto rara, compreso i professionisti, ce ne sono pochissimi che stampano bene, proprio perchè è necessaria molta conoscenza ed è molto complessa la trattazione del RAW, la gestione dell'attrezzatura tecnica, fotocamera, monitor, pc e stampante e tutta la catena deve essere armonizzata, tenuta sotto controllo per risutati ripatibili.

A Roma, al Photoshow ad esempio, c'erano centinaia di foto esposte, fatte da laboratori e professionisti, ma di stampe fatte bene ce ne erano ben poche, molto poche: a pellicola. molti stampavano bene, dato che era tutto più semplice

saluti cordiali
Massimo.Novi
QUOTE(Lutz! @ Oct 25 2010, 10:55 AM) *
....la tecnica digitale, dove per tecnica intendo tutto il workflow, e' piu difficile e complessa di quella della pellicola, o meglio, richieda assai piu tempo di apprendimento per arrivare a padroneggiarla pienamente.


Se per "tecnica" si intende la fase di scatto e regolazione della fotocamera, quello che "veramente" fa parte del digitale è un 5% delle regolazioni possibili (formato immagine, spazio colore ecc. in caso di scatto JPEG). Per il resto è analogo alla pellicola invertibile (dia).

Il punto è che ovviamente le fotocamere attuali sono totalmente ed interamente elettroniche e quindi si sono evoluti i sistemi di MAF e di esposizione.

La "tecnica" fotografica vera e propria si impara in 3 giorni. Il come applicarla può richiedere una vita.

QUOTE(Lutz! @ Oct 25 2010, 10:55 AM) *
... Se partiamo da zero, il percorso del neofita che vuole diventare fotografo, il numero di nozioni e concetti necessari per apprendere e padroneggiare la tecnica digitale (dallo scatto alla stampa) e' secondo me assai superiore. Pensiamo solo al fatto che al posto di un ingranditore, abbiamo un computer...


Se il "neofita" si applicasse realmente a capire come si usa un computer e un programma per elaborazione immagini non ci metterebbe molto di più che capire come funzionano sviluppo chimico ed ingrandimento, testa colore compresa.

Il problema è che tutti si sentono un poco "smanettoni" sul computer e quasi nessuno cerca di capire seriamente cosa e come farlo. Anche perchè nonostante faccia errori e sia totalmente ignorante (nel senso che li ignora) di concetti base (roba da 30 minuti di lettura), qualcosa su una stampantina gli esce sempre fuori.
Con i bagni di sviluppo essere "smanettoni" portava al massimo a rovinare i vestiti ed inalare qualcosa di spiacevole, ma niente sulla carta.

Si può essere ottimi fotografi senza avere gran bravura in camera oscura, come si può essere ottimi fotografi senza essere esperti di computer e Photoshop.

Se si vuole stampare in proprio o ritoccare in proprio le nozioni devono essere apprese e comunque non è obbligatorio capire l'intero funzionamento del computer per usare Photoshop.

QUOTE(Lutz! @ Oct 25 2010, 10:55 AM) *
...credo che il digitale imponga al fotografo una maggior precisione. Non e' tollerabile in digitale specie su macchine con AF, una foto mal bilanciata o lievemente sfuocata...


Putroppo l'essere umano riesce a "freg...re" anche il più sofisticato autofocus!

QUOTE(Lutz! @ Oct 25 2010, 10:55 AM) *
Infine, tutto il workflow compresa la gestione colori, e' demandata al fotografo, mentre prima, era demandata in linea di massima al laboratorio di sviluppo e stampa.


In parte. Prima il fotografo almeno sapeva che per correggere una pellicola per interni in diurna poteva usare i filtri. E anche le varie pellicole per interni erano sensibili a certe luci se non filtrate. C'era probabilmente maggiore conoscenza di quello che "entrava" nell'obiettivo. Oggi con il fotoritocco c'è grandissima (eccessiva) attenzione su cosa "esce" dall'obiettivo.

E comunque per stampe di alta qualità ci sia affida ancora oggi a professionsti che sanno come tirar fuori il meglio dalle stampanti. Il monitor è "fallace". In molti casi è comunque possibile ottenere ottimi risultati da soli, cosa che con l'ingranditore era più critica.

QUOTE(Lutz! @ Oct 25 2010, 10:55 AM) *
...mi sento di dire che il digitale e' piu complesso e difficile, e forse, questa e' anche la ragione per cui tanti abituati alla pellicola, a parte i limiti tecnici delle prime macchinette, abbiano trovato ostico il passaggio alla nuova tecnologia.
..


I professionisti veri si sono adattati facilmente. Magari demandando a specialisti del ritocco certe parti che ancora non padroneggiavano. I fotoamatori si sono evoluti (alcuni) o bloccati (altri). Ma in definitiva molti si sono resi contro che era necessario "ristudiare" alcnue cose dall'inizio e forse la cosa li ha un poco bloccati. Dopo 20-30 anni di abitudine, è difficile riadattarsi. Ma i tratta solo di abitudine.

Io sono nato nella fase "chimica" e sono passato al digitale da meno di 10 anni. Avevo certamente vantaggi dovuti alla base tecnica specifica ma, credetemi, è molto più difficile rendere "fotografo" un "computer-enthusiast" che viceversa.

Spero che questi commenti siano stati di interesse. Sono certo che gli altri amici del Forum avranno pareri interessanti in merito.

Massimo
Lutz!
Diciamo che avete scritto in modo piu chiaro il mio pensiero in questi vostri post!
Beppeiaf
Io sono uno di quelli che scattava con la pellicola ed ha visto nascere ed evolvere il digitale.
Non ho mai stampato il colore perchè i risultati ottenuti erano sicuramente inferiori a quelli di un lab, mentre il BN era una stampa che facevo solo in pochi casi.
Fondamentalmente il digitale costringe a lavora di più. Mentre prima finito il servizio mettevi i rullini in frigo e il giorno dopo li portavi a sviluppare (e quando erano tanti erano 5 o 6 da 36 foto) aspettando i provini per poterli controllare, ora il lavoro non finisce quando finisci di scattare, anzi
Adesso devi scaricare, fare le copie, controllare i files, ecc ecc ecc tutto lavoro che prima non dovevi fare o che demandavi ad altri e, se devi stampare le ore di lavoro si moltiplicano.
Il fatto è che adesso non dovendo spendere per i rullini tutti pensano di essere fotografi mettendo su auto e magari non hanno la consapevolezza di capire cosa cambia regolando le copie tempo /diaframma.
E, a parere mio il livello qualitativo generale si è molto divaricato, ovvero ci sono delle immagini bellissime dove c'è molto lavoro di pp e ci sono delle altre immagini dove sono ceffati in maniera evidente i principi della fotografia.
Spero di essermi spiegato
Lutz!
Io stesso mi rendo conto che per una stampa in digitale a colori (seguendo da me tutto il workflow) mi ci vogliono 2 ore per fotografia volendo fare le cose bene.

Diciamo che molti si son anche abituati male, la fotografia per i piu e' quella con qualita' Facebook, ma per fortuna, quando fai vedere delle stampe 30x40, la gente ancora si entusiasma :-)
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