La giornata non è particolarmente soleggiata, il vento teso e il mare increspato che forma le cosidette "palombelle" ci hanno dato il benvenuto in Calabria.
Alle 09.45 siamo già con le attrezzature sulle spalle pronti a farci abbracciare dalle acque del Tirreno. Metto la testa sott'acqua e capisco immediatamente che la visibilità sarà spettacolare.
Stimata oltre i 30m in orizzontale.
Dopo qualche minuto di pinneggiata in superficie siamo sulla verticale dello scoglio sommerso che ci indica la direzione da prendere per raggiungere la "montagna".
Dopo circa venti "passate" inconfondibile il profilo del panettone ci regala una visione d'insieme come non mai prima d'ora.
centinaia di boghe, castagnole e mennole formano un muro pulsante che a volte oscura il profilo della montagna.
Immediatamente dai 25m ci spostiamo verso sx sul fondo dove si trovano degli scogli isolati ma tempestati di vita bentonica come le spelndide Paramuricee clavata
Sul fondo a circa 40m fà bella mostra un Cerianto dalle dimensioni titaniche
E' un caleidoscopio di colori....
Mentre siamo intenti a osservare questi colori sollevo lo sguardo verso la sommità della secca e noto una sagoma inconfondibile: una Epinephelus costae di circa 1m! I miei compagni cominciano a seguirla e stimano un peso di circa 10kg. Due maschi di tanuta(Spondyliosoma cantharus) di oltre 1kg l'uno girovagano tranquilli. Comincio lentamente la risalita e sotto una gorgonia noto un bel cappone (Sporpaena scrofa)
Il tempo è tiranno nonostante l'uso del Nitrox quindi a malincuore intraprendiamo la strada del ritorno senza perdere di vista lo spettacolo offerto dalla natura. Altri drappelli di predatori come le palamite ogni tanto "spaccano" i branchi ammassati di mangianza. ma nonostante ciò è difficile scorgerci tra il muro dipesci
Un'ultima occhiata alla secca
Davati a noi il declivio che ci indica la strada del ritorno verso quote "tranquille" Anche qui il divertimento è assicurato con colori e vita in quantità.
A circa 10m da me noto una coda all'insù e mi rendo conto che è una bella orata (Sparus auratus) di oltre 2kg intenta a spaccare dei mitili.
Per passare il tempo passo la reflex al collega che entusiasta comincia a fotografarci a ripetizione
Cerco qualche inquadratura "ricordo"
Passano i minuti tranquillamente e quasi non ce ne rendiamo conto di aver trascorso 96 minuti totali
Ed ecco un'ultimo scatto al maniero che sovrasta questo splendido luogo
Un saluto
Alessandro