QUOTE(armstrong @ Jun 20 2005, 02:47 PM)
QUOTE(armstrong @ Jun 20 2005, 02:40 PM)
Grazie per le risposte sempre utili e puntuali ma a livello pratico si modifica qualcos'altro, oltre l'angolo di campo + stretto?? Vorrei capire perchè alla luce di quanto detto

scusate manca una parte del msg: Vorrei capire perchè alla luce di quanto detto
non si cambia anche la dicitura della lunghezza focale degli obiettivi per es. sul barilotto del 18-70 meglio scrivere 27-105!!

La lunghezza focale è la distanza tra centro ottico dell’obiettivo e il piano su cui si forma l’immagine di oggetti posti all’infinito.
La lunghezza focale perciò prescinde dalla misura del fotogramma o del sensore.
Per convenzione un obiettivo si considera normale se la sua lunghezza focale equivale circa alla diagonale del fotogramma, grandangolo se inferiore e tele nel caso opposto.
Se il sensore ha una diagonale più piccola del classico fotogramma, ovviamente, normale si considererà un obiettivo con una focale più corta.
Nel caso dei nostri sensori normale si considera un obiettico circa sui 30-33 millimetri.
Considerata, comunque, la diffusione delle macchine a 35 millimetri, per semplicità espositiva e per abitudine, si usa fare riferimento, nel valutare gli obiettivi delle macchine digiatli, alla lunghezza focale che dovrebbe avere un obiettivo di una 35 millimetri per rendere una immagine con una stessa copertura di campo ..... e cioè, appunto, 1,5 volte la lunghezza focale dell'obiettivo di una delle nostre macchine digitali.
Da qui, appunto, l'abitudine di dire che un 200 mm. (che pur sempre mette a fuoco a 200 mm.) ha una focale equivalente ad un 300 mm. di una classica 35 millimetri.
Per gli obiettivi DX nulla cambia, solo che il disegno delle ottiche è ottimizzato per una migliore resa nella parte centrale del formato, appunto quella coperta dal sensore e la sola quindi utilizzata. (La ottimizzazione può poi portare, sulle focali più corte, anche alla vera e propria assenza di immagine sugli angoli - se montati su una 35 millimetri).