QUOTE(Vincenzo.Cicchirillo @ Dec 28 2009, 06:46 PM)

Che l'esposizione sia soggettiva ho forti dubbi, se fosse cosi' la consultazione dell'istogramma sia in fase di ripresa che in quella di PP non avrebbe completamente senso. Ti diro' il contrario l'esposizione e' un dato oggettivo perche' verificabile scientificamente e visivamente attraverso l'istogramma. Se ci basiamo sui gusti personali quello e' un'altro discorso, si entra veramente nella sfera soggettiva ed i parametri di giudizio possono essere uguali, simili o diversi ma son comunque insindacabili perche' appunto soggettivi. Per la compo mi trovo d'accordo con te.
QUOTE(Luca083 @ Dec 28 2009, 07:13 PM)

Mi permetto di dissentire... sono innumerevoli i casi in cui l'istogramma, specialmente nell'interpretazione che ne dai, inganna e stravolge completamente l'idea che il fotografo ha...
A titolo di esempio allego una foto in cui la tua analisi è sbagliata (istogramma palesemente spostato a sinistra ma foto ed esposizione creativamente corretta).
E come i più grandi insegnano (ne cito uno, Bryan Peterson:http://www.bryanfpeterson.com/):
"Non esiste l'esposizione corretta, ma solo quella creativamente corretta".
Ovviamente questo non toglie che nella foto in questione sarebbe stato meglio un tempo più lungo, ma è quello che ho scritto qui quello che volevo intendere.
L'esposizione può anche essere soggettiva... ma un corretto istogramma ti permette di avere un ampio gamut di lavorazione in post produzione... Una foto sottoesposta se riaperta crea rumore, così come una foto con delle bruciature è irrecuperabile. E' ovvio che (e qui entra in gioco il "soggettivo") se la nostra esposizione rispecchia al 100% quello che vogliamo allora va bene a prescindere... Ma credo che i casi sono rarissimi....
Quindi in linea di massima mi sento d'accordo di più con Vincenzo... Soprattutto come consiglio da dare a chi deve imparare... Prima si impara per bene e poi si infrangono le regole...
My two cents...