QUOTE(Rosala @ Oct 21 2009, 11:47 AM)

Al contrario il 18-200 ha una escursione focale troppo ampia e ne mette in dubbio la qualità, ha la stessa luminosità del 16-85.
Il 18-200 è versatile, eviti la zavorra quando vai via. Il nuovo appena uscito pare abbiano rimediato ad un inconveniente antipatico: l'escursione automatico dell'obiettivo verso il basso se tenuto a tracolla.
Nel test effettuato da Photozone i punteggi sono:
16-85; Ottica: 4;Meccanica: 3; Prezzo/Prestazioni: 4
18-200; Ottica: 2;Meccanica: 3; Prezzo/Prestazioni: 4
l'ottica è davvero così scarsa? A sentire KenRockwell sembrerebbe che la differenza tra i due obiettivo sia davvero marginale ed anzi mi pare propenda per il 18-200.
Ken Rockwell va sempre contestualizzato. Innanzitutto è uno che sa come tirar fuori da ogni lente i pregi, su questo non ho dubbi, perciò tende spesso a minimizzare i difetti ottici e a concentrarsi su un commento che tenga conto delle
feature complessive della lente: quanto è grande? Quanto pesa? Si maneggia bene? Mette a fuoco velocemente? Ha il VR? Quanto costa? Dal momento che Ken sa benissimo qual è la lente giusta al momento giusto, non si preoccupa troppo di fare pixel-peeping e di guardare le foto a schermo al 100%. Se dice male di una lente, è perché probabilmente si tratta di una lente tremenda. Dunque, Rockwell esalta il 18-200 perché con una lente sola, relativamente leggera, hai tutte le focali che ti servono per andare in giro a fare foto nelle più comuni condizioni di scatto; per lo stesso motivo, esalta la D40. Ma naturalmente non è così sciocco da negare che la D90 sia complessivamente superiore alla D40, né che il 18-200 sia una lente perfetta e che si debbano buttare via tutte le altre. Semplicemente lui ritiene che ciò che conta nella scelta di un componente fotografico è l'uso pratico che se ne deve fare, a prescindere da grafici, curve e numeri. Per lui la possibilità di andare da 18 a 200mm con una sola lente è più importante di 2mm extra di grandangolo e di una qualità ottica che forse (non ho sperimentato di persona) si dimostra migliore solo se fai stampe di formato anormalmente grande.
Io ho avuto un 18-200 e ho riscontrato un fatto curioso: viste su monitor, le foto che ci facevo mi deludevano regolarmente, ma una volta stampate in 10x15 mi piacevano molto. Tuttavia il 18-200 ha una distorsione molto pesante, e non ho mai amato il fatto che per l'uso ravvicinato fosse un "finto" 200mm (nel senso che arriva davvero a 200mm solo se focheggi oltre una certa distanza: se lo metti a 200 e fotografi un oggetto a 1 metro di distanza, non sei a 200mm effettivi). Il problema dell'obiettivo che si allunga da solo l'ho sempre trovato una lamentela eccessiva: basta che ci tieni la mano sopra mentre scatti (e io lo faccio praticamente con ogni zoom) e la lente non va da nessuna parte. Inoltre, poterlo bloccare a 18mm nella nuova versione è assolutamente inutile, visto che la mia copia, che da 35 a 150mm se ne andava da sola quando la puntavo in alto o in basso, a 18mm non si allungava MAI da sola.
In definitiva, credo che il 18-200 abbia il suo perché. A me più che la qualità ottica, comunque non eccelsa, non piacevano la distorsione e i 200mm "finti" da vicino. Trovo comunque che sia una soluzione comodissima per tutte le occasioni in cui si vuole uno zoom che possa coprire tutte le verosimili esigenze senza dover cambiare obiettivo. Personalmente sono convinto che, se in una gita familiare mi mettessi a cambiare lente ogni 5 minuti, la famiglia mi butterebbe a mare e venderebbe reflex e obiettivi per finanziarsi una vacanza migliore. Perciò non credo mai molto a quei discorsi "prendi due ottiche e copri tutte le focali": per adottare questa soluzione dovrei uscire a fotografare da solo, ma chiaramente questo è incompatibile con un sacco di occasioni in cui ci sta bene una foto. Per le uscite familiari del fotoamatore, il superzoom è una scelta sensata. Ovviamente, se non si è amanti del teleobiettivo spinto, anche il 16-85 va benissimo. La scelta tra i due va fatta sulle basi dell'uso che se ne deve fare e su ciò che si fa con le foto scattate, e non tanto su discorsi assolutistici tipo "ma che qualità pretendi da uno zoom 11x?!?!".