QUOTE(F.Giuffra @ Sep 24 2009, 06:30 PM)

Non distante da me ci sono colleghi che fanno prezzi maggiori o minori di me (senza contare gli abusivoni), e ognuno ha una propria clientela. Chi fa concorrenza sleale a chi?
Una volta ho consigliato ad un paziente indigente di farsi curare gratis alla "mutua": gli hanno chiuso un dente pieno di pus, e questo, non potendo più fuoriscire, gli ha fatto venire una faccia gonfia come un pallone. È tornato da me come un missile, ha detto che preferisce farsi seguire da me, mi paga un po' per volta ma li non ci torna.
Un avvocato che si fa pagare meno di un altro fa concorrenza sleale? E un tassita che chiede meno di Schumacher per una corsa in città?
Quanto è il prezzo minimo sindacale di un ritratto, un book, un matrimonio? Se tua mamma ti fa due foto e te le da gratis al tuo compleanno la denunci subito? Quanto devo chiedere quando regalo due scatti agli amici?
Non capisco quando è concorrenza sleale, spiegami meglio.

Provo a farti capire proprio con le parole di Beppenikon
"...Secondo me, ti conviene iniziare a farti conoscere un po in giro, nel senso... proponiti in eventi... le prime volte anche gratuitamente o quasi, (ad esempio, fotografa qualche gruppo musicale, o qualche ragazza o qualche manifestazione)" ecco questa è concorrenza sleale! Non è fare la foto alla propria mamma, nè regalare foto agli amici, il problema è porsi in situazioni di possibile guadagno per un professionista e offrire la propria prestazione gratuitamente Per capirci meglio, a quel tuo paziente tu potresti anche offrire gratuitamente la tua prestazione, è una tua scelta, mantenendo comunque per tutta la clientela il tuo solito tariffario, questa non è concorrenza sleale anzi mostrerebbe una notevole sensibilità sociale o anche, se mia sorella dentista mi facesse gratuitamente la pulizia dei denti non attuerebbe politiche di concorrenza sleale ma se accanto a te (o a lei), magari allo stesso civico aprisse uno studio dentistico che applicasse costantemente prezzi vistosamente inferiori alla media o addirittura intervenisse gratuitamente (ovviamente con competenza) con il solo scopo di inserirsi nel mercato e sottrarre clientela ai colleghi/concorrenti questa la riterrei concorrenza sleale. Faccio anche presente, e certamente lo sai, che chi applica prezzi vistosamente inferiori al minimo professionale quasi certamente e per forza di cose non attua una corretta politica fiscale e commerciale.
Il tutto ovviamente inserito in una normale logica di mercato per cui ogni professionista in base alle sue competenze, alla sua capacità tecnica e alla sua dotazione di attrezzature rapportate alla sua "notorietà" stabilisce, all'interno di un tariffario comune a quale livello inserirsi.