QUOTE(malamutes @ Aug 23 2009, 12:03 PM)

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A che scopo il doppio formato? Dopo eventuali ritocchi del NEF, sarà necessario comunque sostituire il JPEG.
Mi sfugge, poi, l'utilità di un formato compresso come JPEG in ambito o con attrezzature professionali.
Da semplice fotoamatore scatto solo in RAW.
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Solo per eventuali invii tramite mail salvo una copia in Jpeg.
PS ...l'unica risposta che mi viene in mente è che i laboratori di stampa accettano solo file in Jpeg?
Ciao malamutes.
...le vie della fotografia (e relative esigenze) sono infinite.

Ti stupiresti nel constatare quanto l'utilizzo del
solo Jpeg sia diffuso proprio in ambiti professionali. Ovviamente non si tratta, in genere, di una scelta "filosofica" mirata ad ottenere la migliore qualità, come potrebbe?! E' una scelta di compromesso che alcune attività professionali "costringono" a fare per assecondare esigenze - per lo più quantitative e/o di tempistica - non compatibili con l'uso di un formato RAW, né con la fase di "sviluppo"/postproduzione.
Portare a casa 5/10.000 scatti in un giorno per certe attività è una routine. Non dico quotidiana, ma quasi. Impensabile che questi siano dei RAW, per ovvi motivi di "spazio", di tempistiche, di praticità, di operatività, etc. etc. E non parlo per
sentito dire...

Nell'eterogeneità delle varie esigenze personali, amatoriali o professionali, c'è spazio eccome anche per il doppio formato RAW+Jpeg.
Personalmente scatto sempre (tranne nei casi sopra citati) in NEF+Jpeg Small Fine. Il mio utilizzo del Jpeg, ad esempio, è destinato solamente ad una più comoda e pratica selezione degli scatti, mediante un file leggero e "finito" in camera con caratteristiche fissate al momento della ripresa e non soggette ad interpretazione software, che mi danno un termine di paragone costante e ripetibile nella prima valutazione delle immagini a monitor. Fatta la selezione esiste solo il RAW, accompagnato fino alla
fine, dal flusso di lavoro più qualitativo che riesco ad "esprimere" con le mie capacità e la mia attrezzatura...
In modo diverso, c'è chi usa il doppio formato con tutte le "attenzioni" pre-scatto utili a produrre un'immagine il quanto più possibile "definitiva" e solo in caso di necessità mette mano al RAW, altrimenti destinato alla sola archiviazione (o al cestino), utilizzando direttamente il Jpeg per i suoi scopi...pubblicazione web, condivisione, stampa...
E ancora...c'è chi ha necessità di inviare immediatamente il lavoro prodotto, ma non vuole/può rinunciare alla massima qualità ed ha il tempo e la possibilità di ottimizzare in un secondo momento le scelte del committente, messo comunque nelle condizioni di verificare in tempo reale l'andamento dello
shooting mediante la produzione e l'invio di un file leggero ed "universale"...
Potrei andare avanti, ma credo sia sufficiente a capire come le esigenze siano talmente variegate da non poter esaurire la questione con un "RAW è meglio e basta.."

Riguardo la stampa in LAB, è vero, generalmente è richiesto un file Jpeg sRGB, ma questo può tranquillamente essere derivato da un RAW, attraverso un flusso di lavoro completo. In genere non è la finalizzazione in LAB che induce all'uso del Jpeg che - come detto - è frutto più di una scelta/necessità operativa che della finalizzazione dell'immagine.
Spero di aver soddisfatto (almeno in parte) la tua curiosità...
byebye