Ciao Matteo,
a mio modesto parere, prima ancora dei cieli bruciati e delle conversioni non riuscite questa fotografia (avendo carattere descrittivo) pecca nella più rudimentale delle regole grammaticali (ossia la presenza del soggetto, tra l'altro, dichiarata nel titolo).
Può sembrare una sottigliezza ma se tu avessi scritto "
Veduta dal santuario..." quello che sembra un errore grossolano sarebbe stato in gran parte mitigato.
Certo, il "soggetto", si intravede ma così coperto, defilato, rimanendo in ambito grammaticale, appare piuttosto come una proposizione subordinata (a cosa? Eh addirittura ad un gruppetto di alberi tagliati!).
Certo che gli alberi ci sono ma la scrittura con luce non prescinde da una sua propedeutica lettura ed interpretazione: se volevi raccontarci del santuario nel suo contesto, a parere mio, avresti dovuto cercare di evidenziarlo al meglio, tentativo che dallo scatto proposto, almeno, non traspare.
Sulla questione del cielo estremizzato non entro in merito, si intuisce bene che tu cercassi un pochino di drammatizzare la vista; ciononostante, come in più ti hanno fatto notare, è importante in questi casi mantenere un certo equilibrio espressivo del tutto: a titolo di esempio, nello scatto che ci proponi, è un po' come se tu in un ritratto di un paffutello e tenero putto fossi andato a contrastare ed esasperare unicamente i riccioli.
Il tutto con l'onestà intellettuale e la sincerità di un appassionato di fotografia che commenta una foto che non gli è piaciuta.
Un saluto,
Francesco