Premetto che non sono molto esperto di fotografie sulla neve allego allo scopo qualche scattarello senza pretese che dovrebbe rendere l'idea di quello che potrebbe andare ad affrontare...


La cosa da sapere per eventuali consigli è il motivo percui va sulla neve... se va per sciare o per fotografare... in genere una delle due opzioni esclude l'altra...

Se va per sciare allora si preoccupi di farlo nella massima scioltezza, sciare con una reflex appresso per quanto compatta come la D40 non lo quanto possa essere pratico...
Se va per fotografare si munisca di qualcosa che faccia bene presa sulla neve e soprattutto sul ghiaccio quando si è concentrati a fotografare può sfuggire l'insidiosissima lama di ghiaccio e il rischio di capitomboli rovinosi non è remoto... io un altro po' mi scapizzo non sulla pista ma nel centro di Ortisei...
Per fare foto d'effetto ci si può mettere in posizione defilata ai margini dell'arrivo di una pista, non ci sono grossi problemi con il matrix se la neve fa da sfondo completamente al soggetto vedasi prima foto dello snowboardista... il WB è problematico perché le zone in ombra sono molto fredde, sia come temperatura effettiva che come temperatura colore come può vedere dal secondo scatto salvare capra e cavoli non è possibile... il WB automatico non copre fino ai limiti quindi all'ombra si dovrebbe usare il WB ombra ma questo è importante se scatta in jpeg i margini con il nef sono più ampi...
Per quanto concerne l'AF io uso quello dinamico con tutte le aree di MAF a disposizione... in quanto sulla neve il concetto di velocità è diverso dalla strada, ci sono dei "satanassi" che viaggiano a cento all'ora e non sto esagerando e quindi se li si vuole "congelare" in uno scatto o gli butta un secchio d'acqua addosso oppure usa tecniche di approccio veloce... tipo panning automobilistico per intenderci... lo sciturista lento in mezzo alla pista (fa pure rima) foto 3 è meno spettacolare da riprendere dello sciatore "dinamico" foto 4, attenzione è un maestro che veniva giù a velocità impressionante per acchiapparlo in un paio di scatti decenti gli ho dovuto scaricare una raffica di una decina di scatti...


Per quanto concerne la condensa, all'ombra sulla neve stavamo a -6 -7 gradi, entrando nel rifugio a 18... 20 o più gradi non è un'evenienza ma una "certezza" che si formi la condensa su tutto quello su cui si può formare occhiali, obiettivi e tutto quello che è freddo, entrare in luogo caldo procura "sicuramente" il formarsi della condensa, quindi in tasca porterei le cartine Kodak io le ho sempre appresso, per pulire le lenti, quando sta per riuscire all'aperto una passatina sulla condensa e l'obiettivo torna splendido, splindente io avevo con me la D200 non lo so se la D40 regge bene uguale il freddo... la D200 ancora va quindi... le batterie sono un problema perché con il freddo si scaricano prima, quindi è meglio averne una o anche due di scorta, da tenere vicino al corpo in un punto caldo... prenda una SD bella grossa per massimizzare l'autonomia per cambiare scheda se non si è praticissimi nel farlo, può succedere che ci caschi dalle mani e sulla neve non si sa mai dove va a finire la roba... se si è impacciati poi e bisogna togliersi i guanti potrebbe non essere piacevole farlo a - 10... sono ovviamente consigliabili quelli specifici, con il copridita "scappucciabile" almeno ci si gela solo la punta delle dita e non tutta la mano... attenzione poi al vento che alza una fitta polverina di neve che si appiccica dappertutto, nello specifico è meglio mettersi controvento... il paraluce ripara oltra alla luce anche dalle botte che si possono ricevere dalle orde di "lanzichenecchi" sulle funivie e quando avanzano "intruppati" verso l'inizio della pista... attenzione alle piste nere (foto sotto) i muri sono pericolosi perché se uno si fa prendere dalla foga e per fotografare si sporge troppo e facile ritrovarsi qualche chilometro più in giù senza sapere come ci si è arrivati... ocio quindi a non farsi prendere dalla spettacolarità del posto, se è già esperto della neve allora sa a che cosa mi riferisco, se non è esperto se non è sicuro di quello che fa è meglio non farlo...

A volte le pendenze in gioco sono di quest'ordine... è chiaro che con gli sci è una cosa ruzzolando testa... chiappe... testa... chiappe un'altra...

Per ultimo per ritemprarsi dalle fatiche di una giornata sulla neve e soprattutto per scaldarsi un po' consiglio questa versione del Borbardino il cosiddetto Calimero che oltre al Bombardino prevede una dose di caffè bollente ulteriore... va bene prima e dopo... prima aiuta a sopportare il freddo... dopo riscalda alla grande...