Data l'estrema debolezza della luminosità della cometa ho dovuto spostarmi il più in alto possibile, ovvero in cima al Monte Penice, qui dalle mie parti.
Nonostante ciò, dato che la cometa è piuttosto bassa sull'orizzonte e che la Val Padana produce un inquinamento luminoso incredibile... il tutto era comunque ai limiti della visibilità ad occhio nudo.
Ho fatto parecchi scatti ma come capita spesso in questo genere di foto tendono ad essere molto ripetitivi, quindi mi limito a questi due.
Il primo è uno scatto panoramico fatto col 16-35/4 con vista sulla Val Padana.

Il secondo è un "primo piano" fatto unendo 12 scatti da 1s fatti col 70-200/2.8 VR, software Sequator 1.5.6.

Nota finale, ho notato un'incredibile quantità di satelliti artificiali, alcuni visibili ad occhio nudo, altri purtroppo solo visionando lo scatto finale.
Per questo ho dovuto fare parecchie esposizioni prima di averne di "pulite".