Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON PHOTO LAB > NIKON LIFE
Pagine: 1, 2, 3
mgiac81
http://www.pbase.com/vthian/athens_olympics_2004

guardate che cavolo di attrezzature hanno questi!!!
Paolo S.
Beh... Con tutte quelle macchine gli uscirà qualche foto buona no? laugh.gif
tembokidogo@libero.it
Che tristezza tutte quelle reflex col telecomando: è la nuova fisosofia imperante, scatto 10.000 immagini per averne una buona...alle prossime olimpiadi accrediteranno degli scimpanzè...
Diego
|Claudio|
certo che con un cinquantino....farebbero ben poco...

Ma scusa che è...uno spot velato per CANON ?
sergiobutta
Probabilmente si, anche se aver immesso sul mercato con molto anticipo obiettivi stabilizzati, ha portato molti professionisti di sport a scegliere Canon. Ma non vedere neanche una Nikon ...
mgiac81
QUOTE (|Claudio| @ Aug 27 2004, 05:35 PM)
Ma scusa che è...uno spot velato per CANON ?

Assolutamente no!!!
E' solo che sono rimasto un pochino sconcertato dalla quantità di macchine fotografiche
doc
In realtà una Nikon sembra esserci nella foto 2. Sembrerebbe una d2h con un tele nikon se non fosse per un particolare: ha l'lcd arancione. C'è un interessante thread su questa foto in un altro forum, ma nessuno sembra esserne venuto a capo. Qualcuno qui ha qualche idea?
doc
mgiac81
Cmq credo una nikon ci sia in basso a destra sulla seconda foto!!!!
Quella nera!!!! Oppure mi sbaglio!!! Guardate la tracolla
Daniele R.
nella foto 2 ci sono 3 Nikon
Daniele R.
per la precisione, quella con il display arancione è una Fuji
E.A. Juza
QUOTE (doc @ Aug 27 2004, 05:47 PM)
In realtà una Nikon sembra esserci nella foto 2. Sembrerebbe una d2h con un tele nikon se non fosse per un particolare: ha l'lcd arancione. C'è un interessante thread su questa foto in un altro forum, ma nessuno sembra esserne venuto a capo. Qualcuno qui ha qualche idea?
doc

su dpreview c'è un 3d dove sostengono che sia una D2X woohoo.gif

rolleyes.gif ne dubito, ma spero che Nikon riesca in qualche modo a rispondere alla mk2 (magari con una D3 - non penso che la d2x sia "rivale" della mk2, in teoria la versione X è quella con più megapixel ma meno velocità).

Daniele R.
QUOTE (E.A. Juza @ Aug 27 2004, 07:06 PM)
su dpreview c'è un 3d dove sostengono che sia una D2X

No, solo le Fuji hanno il display di colore arancione
@lberto
QUOTE (mgiac81 @ Aug 27 2004, 06:10 PM)
http://www.pbase.com/vthian/athens_olympics_2004

guardate che cavolo di attrezzature hanno questi!!!

http://www.pbase.com/image/33066623

Guardate questo cannone!
1200mm ohmy.gif dal modico costo di 80.000euro...
La reflex sembra compattina laugh.gif
E.A. Juza
QUOTE (rdfoto @ Aug 27 2004, 06:11 PM)
QUOTE (E.A. Juza @ Aug 27 2004, 07:06 PM)
su dpreview c'è un 3d dove sostengono che sia una D2X

No, solo le Fuji hanno il display di colore arancione

è proprio questo che sostiene l'autore:

QUOTE
Except the lens is AF-S 400mm F/2.8, and the camera has a white balance sensor like the D2H. The mystery is the orange LCD, which no current Nikons have....


...per quanto mi riguarda sono daccordo con te nel ritenerla una fuji.


ciao cool.gif

E.A. Juza
QUOTE (@lberto @ Aug 27 2004, 06:24 PM)
Guardate questo cannone!
1200mm ohmy.gif dal modico costo di 80.000euro...
La reflex sembra compattina laugh.gif

...e questo è il Nikkor 2000mm (però nessuno lo usa!)

user posted image
domenico marciano
I FOTOGRAFI CHE POSSEGGONO QUESTE FOCALI CREDO SI POSSANO CONTARE SULLA PUNTA DELLE DITA IN QUANTO CODESTI OBIETTIVI VENIVANO VENDUTI SOLO SU ORDINAZIONE O DATI AI FOTOGRAFI ACCREDITATI COME IN QUESTO CASO DELLE OLIMPIADI.
Fabio Pianigiani
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Aug 27 2004, 05:31 PM)
.....tutte quelle reflex col telecomando: è la nuova fisosofia imperante, scatto 10.000 immagini per averne una buona...

Fotocellule ..... telecomando ......10 scatti al secondo o forse più .....

Ma siamo sicuri che non siano ormai dell videocamere ....? hmmm.gif
Flanker78
2000mm????? ohmy.gif
E cosa si fotografa con questo obice??? Gli atleti alieni che si allenano sulla Luna??? laugh.gif
matteoganora
A chi piacciono gli zoom invece...

Nikkor MF 1200-1700mm f/5.6 P ED IF
ohmy.gif ohmy.gif ohmy.gif

marcofranceschini
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Aug 27 2004, 05:31 PM)
Che tristezza tutte quelle reflex col telecomando: è la nuova fisosofia imperante, scatto 10.000 immagini per averne una buona...alle prossime olimpiadi accrediteranno degli scimpanzè...
Diego

Ciao Diego
sono sempre esistite o comunque ormai sono tantissimi anni che si scatta in questo modo è il progresso.Sicuramente anche la fotografia come lo sport è un po' dopata ,ma è il risultato finale quello che conta non come l'hai ottenuto.
Quando ad un fotografo viene commissionata un'immagine la deve portare a casa...es : una rivista specializzata richiede l'immagine dell'esultanza del vincitore subito dopo aver tagliato il traguardo della finale dei 100 mt alle olimpiadi.
La gara dura tra i 9 e i 10 secondi,ci sono 8 possibili vincitori , ma soprattutto oltre a non sapere chi vincerà la gara non puoi sapere cosa farà l'atleta una volta superata la linea del traguardo ,non sai dove volgerà lo sguardo ,non sai se in quel preciso istante qualcun' altro gli passerà davanti,ma la cosa peggiore è che se fallisci dovrai aspettare altri 4 anni per avere quell'immagine....ad allora devi cercare di prevedere tutto,sapendo che forse quell'immagine non l'avrai comunque, e portare a casa quell'immagine per te diventa come vincere una medaglia d'oro ...ed allora se la gara è la sera alle 21 ,vai allo stadio alle 6 del mattino per prendere il posto che ritieni essere il migliore e metti in campo tutte le risorse possibili ed immaginabile...tutto per quella foto...
no Diego agli scimpanzè lasciamo noccioline e banane e le foto facciamole fare agli uomini,anzi ai fotografi ....
ti interessa qualcosa sapere come è stata scattata questa immagine????a me no me la godo e basta... smile.gif
user posted image


ciao
Marco
domenico marciano
mmfr Inviato il Aug 30 2004, 02:00 PM
CODE
ti interessa qualcosa sapere come è stata scattata questa immagine????a me no me la godo e basta...

Con un 600- f4?
Marko74
A me piacerebbe mettere le mani per un paio di giorni su un tele da pro con la sigla f2,8 sulla cornice della lente frontale, giusto per provarne l'ebrezza e se poi è tutto nero con la scritta in oro meglio ancora wink.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
Rita PhotoAR
QUOTE
Quando ad un fotografo viene commissionata un'immagine la deve portare a casa


La fotografia professionale è altra cosa rispetto alla nostra,voluta più per passione che altro,per questo di vedere questi cannoni e telecomandi non c'è da stupirsi.E' un lavoro e un pro utilizza qualsiasi mezzo pur di ottenere ciò che vuole l'ordinante.
tembokidogo@libero.it
huh.gif Lo so, visto che da quasi trent'anni mi guadagno il pane quotidiano in questo settore...Ma anche trent'anni fa venivano scattate foto sportive eccezionali...Piuttosto, in queste due settimane mi sono passate sotto gli occhi tutte le foto delle olimpiadi distribuite dalla più grande agenzia nazionale, che a sua volta s'approvvigiona ad Ap etc...E devo dire che quelle che mi hanno davvero emozionato sono davvero poche, in relazione alla mole d'immagini viste. Che dire? Tante belle foto scattate al momento giusto, tecnicamente perfette o quasi, poche col "fuoco" dentro...
Ma questo è un altro discorso...
Diego
marcofranceschini
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Aug 30 2004, 07:13 PM)
Tante belle foto scattate al momento giusto, tecnicamente perfette o quasi, poche col "fuoco" dentro...
Ma questo è un altro discorso...
Diego

Ciao Diego
su questo sono d'accordo con te ,ma credo che alla mancanza del "fuoco dentro" a cui tu fai riferimento ,contribuisca anche il modo in cui è cambiato lo sport e tutto ciò che gli ruota attorno...non si può ritrarre la passione dove esiste solo il...calcolo....ma come dici giustamente...questo è un altro discorso.

Saluti
Marco

EmanueleRM
QUOTE (mmfr @ Aug 30 2004, 02:00 PM)
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Aug 27 2004, 05:31 PM)
Che tristezza tutte quelle reflex col telecomando: è la nuova fisosofia imperante, scatto 10.000 immagini per averne una buona...alle prossime olimpiadi accrediteranno degli scimpanzè...
Diego

Ciao Diego
sono sempre esistite o comunque ormai sono tantissimi anni che si scatta in questo modo è il progresso.Sicuramente anche la fotografia come lo sport è un po' dopata ,ma è il risultato finale quello che conta non come l'hai ottenuto.
Quando ad un fotografo viene commissionata un'immagine la deve portare a casa...es : una rivista specializzata richiede l'immagine dell'esultanza del vincitore subito dopo aver tagliato il traguardo della finale dei 100 mt alle olimpiadi.
La gara dura tra i 9 e i 10 secondi,ci sono 8 possibili vincitori , ma soprattutto oltre a non sapere chi vincerà la gara non puoi sapere cosa farà l'atleta una volta superata la linea del traguardo ,non sai dove volgerà lo sguardo ,non sai se in quel preciso istante qualcun' altro gli passerà davanti,ma la cosa peggiore è che se fallisci dovrai aspettare altri 4 anni per avere quell'immagine....ad allora devi cercare di prevedere tutto,sapendo che forse quell'immagine non l'avrai comunque, e portare a casa quell'immagine per te diventa come vincere una medaglia d'oro ...ed allora se la gara è la sera alle 21 ,vai allo stadio alle 6 del mattino per prendere il posto che ritieni essere il migliore e metti in campo tutte le risorse possibili ed immaginabile...tutto per quella foto...
no Diego agli scimpanzè lasciamo noccioline e banane e le foto facciamole fare agli uomini,anzi ai fotografi ....
ti interessa qualcosa sapere come è stata scattata questa immagine????a me no me la godo e basta... smile.gif
user posted image


ciao
Marco

Concordo pienamente! Pollice.gif
Il fotogiornalismo sopratutto è un campo nel quale pur di portare a casa la foto che serve si fa di tutto!
A volte anche cose negative (ma questo è un altro discorso).
La tecnologia aiuta senz'altro ma bisogna anche saperla utilizzare!
Ed essere comunque dei grandi fotografi.
Claudio Orlando
QUOTE (Emanuele A. Fotografo @ Aug 31 2004, 04:19 PM)

La tecnologia aiuta senz'altro ma bisogna anche saperla utilizzare!
Ed essere comunque dei grandi fotografi.

Mhà, è vero che una cosa non esclude l'altra ma, secondo me non la include nemmeno però!

La foto postata è senz'altro una grande foto, ma se è frutto di uno scatto preso in mezzo ad una scarica di trenta foto da 10 scatti al secondo, non si tratta di avere un grande occhio ma di avere l'accredito per andare a piazzare la macchina nel punto giusto ( e questo è mestiere, non bravura) e di avere la macchina che ti consenta certe performances, e anche questo con la bravura c'entra poco.

Sr fosse frutto di un unico scatto...pronto a rimangiarmi tutto, ma...io non credo.
Rita PhotoAR
....nemmeno io....cmq sia...è riuscita! A me piace!
EmanueleRM
QUOTE (Claudio Orlando @ Aug 31 2004, 04:11 PM)
QUOTE (Emanuele A. Fotografo @ Aug 31 2004, 04:19 PM)

La tecnologia aiuta senz'altro ma bisogna anche saperla utilizzare!
Ed essere comunque dei grandi fotografi.

Mhà, è vero che una cosa non esclude l'altra ma, secondo me non la include nemmeno però!

La foto postata è senz'altro una grande foto, ma se è frutto di uno scatto preso in mezzo ad una scarica di trenta foto da 10 scatti al secondo, non si tratta di avere un grande occhio ma di avere l'accredito per andare a piazzare la macchina nel punto giusto ( e questo è mestiere, non bravura) e di avere la macchina che ti consenta certe performances, e anche questo con la bravura c'entra poco.

Sr fosse frutto di un unico scatto...pronto a rimangiarmi tutto, ma...io non credo.

Io credo che se si parla di fotografi a livello professionale ciò che conta innanzitutto, è che porti a casa il risultato voluto.
Se un fotografo ottiene l'accredito per gare olimpioniche non credo sia l'ultimo arrivato.Si presuppone lavori per testate o agenzie di alto livello e per tanto ci si aspetta da loro risultati ottimali.
E' chiaro che se la foto è frutto di un singolo scatto la bravura del fotografo è maggiore per quanto riguarda la singola foto però!
Voglio dire che li si parla di lavoro, nel senso che il singolo fotografo deve riuscire a seguire nello stesso istante più atleti, prevederne i momenti decisivi, ecc..
Non credo che le foto escano per caso.
Piazzando macchine fotografiche sparse quà e la, con telecomandi e raffiche da 10 scatti al secondo.Bisogna sapere dove piazzarle, perchè e quando iniziare a scattare, fare a gomitate con i colleghi ("rivali") e tutta una serie di difficoltà da affrontare.
Non mi venite a dire che chiunque abbia l'accredito e attrezzature da migliaia di euro è in grado di portare a casa buone foto, e sopratutto documentative di manifestazioni a questo livello.
Molti di noi credo si ritroverebbero con le mani tremanti dentro uno stadio, con la folla che acclama,gare ed altleti che in ogni momento possono "far notizia".
Parli di mestiere.Sono d'accordo di mestiere si tratta, il mestiere di fotografo, in questo caso fotogiornalista.
Pensi che quando mandano le foto in redazione gli viene chiesto se l'immagine è frutto di uno più scatti?!Se fatta con telecomando o macchina al collo?!?Se avevano due o più corpi macchina?!?E poi stabiliscano il prezzo della foto in base a questo?!Converrai con me che non è così.
Li non si è artisti, ma professionisti.
Claudio Orlando
QUOTE (Emanuele A. Fotografo @ Aug 31 2004, 11:50 PM)

Li non si è artisti, ma professionisti.

Concordo in toto con questa affermazione. Per la pagnotta si fa tutto!

Si può anche estrapolare un fotogramma da una cinepresa. Ed è grosso modo quel che fanno i fotografi di sport (chiedo scusa ad eventuali interessati ma i fotogiornalisti per me sono una categoria diversa). L'importante è portare a casa un'immagine che sia valida, non dirò mai il contrario. wink.gif
sergiobutta
Forse, la generalizzazione del titolo "fotografo professionista", trae un pò in inganno, in quanto bisognerebbe distinguerli per categorie, oggi che la tecnologia riesce ad essere di grande aiuto ad alcune di esse, come il fotogiornalismo. Noi, al di là dei gusti personali, riteniamo professionista di riferimento HCB, McCullin, Franco Fontana e tanti altri, che, in effetti hanno scattato immagini del tipo di quelle che noi scattiamo tutti i giorni. Questi sono o sono stati professionisti, perchè campavano facendo foto, ma con l'intento di fare "belle" foto. Per questa categoria, i mezzi ustati non hanno avuto alcuna importanza. Del resto, ci siamo chiesti che pennelli o che pitture usavano Caravaggio o Leonardo? Altri, devono campare scattando foto di momenti particolari : di sport, di guerra, di attualità, anche di cerimonie. Qui interviene tecnologia che incide maggiormente: forse in tal caso, saper scegliere l'attrezzatura, saperla utilizzare al massimo delle sue potenzialità, essere al posto giusto al momento giusto, fanno il professionista, più che la sua capacità di fare "belle" foto. Quindi, solo cercando di chiarire in quale accezione utilizziamo il termine "professionista", saremo in grado di definire bella o brutta una immagine.
Claudio Orlando
QUOTE (sergiobutta @ Sep 1 2004, 10:02 AM)
Quindi, solo cercando di chiarire in quale accezione utilizziamo il termine "professionista", saremo in grado di definire bella o brutta una immagine.

Non è che ci sia molto da disquisire Sergio, il professionista è colui che vive del proprio lavoro, quindi se un fotografo riesce a vivere delle sue foto è per me un fotografo professionista.

Io vorrei esserlo come il 99,9 per cento di coloro che sono qui sul forum ma...per mancanza di bravura (parlo per me), e altre vicende di cui ognuno sa, non è stato per molti possibile.

Un matrimonialista sotto quest'ottica è un professionista, un fotogiornalista è un professionista, un fotografo di sport è un professionista ecc.ecc. dai fotografi di panorama a quelli naturalisti, tutti con la stessa dignità e mestiere. Poi ovviamente c'è chi è più bravo chi meno, come succede in tutti i campi della vita, ma comunque chi vive di fotografia è un professionista. Questo però non dà automaticamente la patente di bravo fotografo, puranco quando riesce a fare magnifiche foto come quella in oggetto. Trarre da una sequenza di venti/trenta foto quella più bella, non è cogliere il momento...ma scegliere uno scatto del tutto impersonale. Ha fatto male? Se questa è la questione, la risposta è semplice: certo che no! Anzi ha messo a frutto tutto quello che la tecnologia gli offre per ottenere il risultato di avere una grande foto, visto che di questo vive. Questo significa essere un buon fotografo? hmmm.gif ripeto: MHA'
Spero di essermi spiegato. huh.gif
marcofranceschini
QUOTE (Claudio Orlando @ Aug 31 2004, 04:11 PM)
QUOTE (Emanuele A. Fotografo @ Aug 31 2004, 04:19 PM)

La tecnologia aiuta senz'altro ma bisogna anche saperla utilizzare!
Ed essere comunque dei grandi fotografi.

Mhà, è vero che una cosa non esclude l'altra ma, secondo me non la include nemmeno però!

La foto postata è senz'altro una grande foto, ma se è frutto di uno scatto preso in mezzo ad una scarica di trenta foto da 10 scatti al secondo, non si tratta di avere un grande occhio ma di avere l'accredito per andare a piazzare la macchina nel punto giusto ( e questo è mestiere, non bravura) e di avere la macchina che ti consenta certe performances, e anche questo con la bravura c'entra poco.

Sr fosse frutto di un unico scatto...pronto a rimangiarmi tutto, ma...io non credo.

no Claudio mi permetto di contraddirti...
quella è una foto cercata ed ottenuta...frutto della conoscenza da parte del fotografo dello sport che sta riprendendo ,eseguirla con un singolo scatto è possibile ,ma si tratterebbe di pura e semplice fortuna ,non di bravura ,eseguirla con un apparecchio che che scatta 10 foto al secondo è l'unico sistema per ottenerla (forse!) ,chi ha fatto quella foto oltre ad essere un grande professionista è anche un grande fotografo . smile.gif
La tecnologia deve essere al nostro servizio...sempre. smile.gif
Ciao
Marco
EmanueleRM
QUOTE (mmfr @ Sep 1 2004, 01:41 PM)
QUOTE (Claudio Orlando @ Aug 31 2004, 04:11 PM)
QUOTE (Emanuele A. Fotografo @ Aug 31 2004, 04:19 PM)

La tecnologia aiuta senz'altro ma bisogna anche saperla utilizzare!
Ed essere comunque dei grandi fotografi.

Mhà, è vero che una cosa non esclude l'altra ma, secondo me non la include nemmeno però!

La foto postata è senz'altro una grande foto, ma se è frutto di uno scatto preso in mezzo ad una scarica di trenta foto da 10 scatti al secondo, non si tratta di avere un grande occhio ma di avere l'accredito per andare a piazzare la macchina nel punto giusto ( e questo è mestiere, non bravura) e di avere la macchina che ti consenta certe performances, e anche questo con la bravura c'entra poco.

Sr fosse frutto di un unico scatto...pronto a rimangiarmi tutto, ma...io non credo.

no Claudio mi permetto di contraddirti...
quella è una foto cercata ed ottenuta...frutto della conoscenza da parte del fotografo dello sport che sta riprendendo ,eseguirla con un singolo scatto è possibile ,ma si tratterebbe di pura e semplice fortuna ,non di bravura ,eseguirla con un apparecchio che che scatta 10 foto al secondo è l'unico sistema per ottenerla (forse!) ,chi ha fatto quella foto oltre ad essere un grande professionista è anche un grande fotografo . smile.gif
La tecnologia deve essere al nostro servizio...sempre. smile.gif
Ciao
Marco

Vedo che qualcuno la pensa come me! smile.gif Pollice.gif brindisi.gif
EmanueleRM
QUOTE (Claudio Orlando @ Sep 1 2004, 09:26 AM)
Trarre da una sequenza di venti/trenta foto quella più bella, non è cogliere il momento...

Quindi secondo te le macchine che scattano 8-10 fot/sec sono state progettate per i fotografi che non sono bravi?!? dry.gif
Come mai sono proprio i modelli professionali e più costosi ad essere dotati di tali performance?!
Non sarà forse perchè per alcuni generi è "necessario" scattare raffiche e trarne uno scatto buono?!?
Altrimenti per quale motivo sono stati inventati dispositivi come autofocus ultraveloci, esposimetri super precisi, e motori di trascinamento/buffer di memoria capaci di consntire tali raffiche?!?
Per scattare foto che altrimenti difficilmente si potrebbero scattare, in alcuni casi non sarebe possibile proprio.
Poi per altri generi vanno benissimo le reflex manuali o meccaniche.
Ma così come ci vuole bravura nel saper usare queste ultime, altrettanta ma diversa, ce ne vuole per saper usare i modelli più tecnologici.
Almeno io la vedo così.
Se prendi due bravi fotografi e li mandi ale olimpiadi, uno con attrezzatura ultramoderna e l'altro con una reflex priva di raffica, chi pensi porti a casa il maggior numero di foto riuscite?!?E se inverti i fotografi a parità di bravura, quale sarebbe il risultato?!?
Sicuramente quello dotato di strumenti più performanti produrrà più foto riuscite.Ma ciò non toglie che siano bravi entrambi.
Non so se mi sono spiegato. hmmm.gif
Fede001
Perfettamente d'accordo con Marco ed Emanuele...
Del resto una foto così viene o per fortuna pura con una macchina che non sia estremamente veloce o per il merito del fotografo con la macchina giusta...
Certo è, però, che scattare 10.000 foto a raffica e poi scegliere le migliori forse un pò di magia, all'arte di saper cogliere l'attimo, la toglie... tutto qui!
Ciao!
gnam
Sono daccordo con Emanuele.
In situazioni come le Olimpiadi, i "benedetti" fotografi sono obbligati ad attrezzarsi all'infinito, perché se è vero che la foto artistica ti permette tempo posa e fortuna, la fotografia sportiva, di quel livello, non ti permette di aver tempo.
La foto sportiva è il congelamento dell'azione, che raramente combacia con la base artistica, in pratica si apprezzano quelle frazioni di secondo che normalmente la vista non cattura; se ci fate caso le fotografie sportive più sensazionali sono delle bellissime immagine... ferme, ma se uno cerca l'arte allora non frequenta le olimpiadi, oppure ci và sperando nella buona sorte, a patto di vivere già di rendita!!!
E ringraziamo la tecnologia per tutti quei gioielli, perché se così non fosse sicuramente qualche fotografo scenderebbe in pista e farebbe ripetere l'azione!
Andrea
ssalvass
La legge dei grandi numeri dice che è vero: scatto 10.000 foto ed almeno una buona l'avrò!

Ma di quale bontà parliamo? Sicuramente bontà tecnica (esposizione, tempo, colori ecc..) ma che tipo di foto è quella perfetta tecnicamente ma senza anima? A me personalmente rischia di non trasmettere nulla!

Forse la mia può sembrare la magra illusoria consolazione di chi dice "non avrò così bella attrezzatura, ma le mie foto hanno più anima" (un poco come quelle donne cozze che si chiedono "ma che diavolo ci trova mio marito nella tale attrice?")

La realtà invece mi da ragione: i fotografia che più hanno trasmesso emozioni in genere l'anno fatto per mezzo di attrezzature minimali!

Ciao.

My Webpage
praticus
...beh la foto sportive quelle emozionanti sono quelle che esprimono la forza ed il dinamismo del gesto atletico....... la concentrazione di un tennista che attende il servizio dell'avversario, i muscoli tesi di un ginnasta che esegue una figura, il guizzo a canestro in 3 tempo del play contro i lunghi in difesa, il palleggiatore che con una contorsione cerca di confezionare una buona alzata per lo schiacciatore....e chi più ne ha più ne metta....
Si tratta di attimi che non si ripetono ed allora ben vengano gli strumenti che consentono di coglierli più facilmente, del resto la tecnologia dovrebbe semplicare la vita ed anche la professione.
Mi pare di ricordare che i motori per il trascinamento automatico delle pellicole e che quindi consentono di scattare più velocemente, esistono da molti anni ed per chi fotografa lo sport credo sia stata una conquista.
Io credo che l'attrezzatura aiuti molto, ma per lo scatto buono devi essere al posto giusto nel momento giusto.
Poi il digitale aiuta parecchio anche perché magari croppando una foto banale si può riuscire a farle esprimere emozioni mettendo in evidenza qualche particolare che si perdeva nell'immagine intera.
Ben venga dunque la tecnologia perché aiuta e semplifica, tanto comunque è sempre l'uomo che dovrà gestirla e sfruttarla e gli occhi, la fantasia, l'intuito, fortunatamente sono diverse da persona a persona ed è per questo che abbiamo belle foto fatte con la meccanica di 20 nni fa e brutte foto scattate con l'ammiraglia ultimo tipo ultramoderna.
Ciao a tutti.... brindisi.gif

Claudio Orlando
Va bhè...non mi sono capito...fa niente.
Antonio C.
Marco,

al solito, hai centrato il punto (IMHO). D'accordo al 110%.
sergiobutta
QUOTE (Claudio Orlando @ Sep 2 2004, 09:07 AM)
Va bhè...non mi sono capito...fa niente.

Claudio, per questo motivo tentavo di caratterizzare il fotografo, con i mezzi che deve scegliere ed utilizzare. Tu, come Antonio Carrus, per fare un esempio, di solito, scattate una foto dopo averne progettato il contenuto. Un fotografo sportivo deve scegliere l'attrezzatura più idonea per fare immagini che altrimenti non otterrebbe, il cui contenuto sara determinato "a posteriori", dopo aver controllato quello che la tecnologia aveva rilevato. Tu hai bisogno di una buona lente e, forse dell'esposimetro. Lo sportivo, deve usare sequenze quanto più veloci possibili, ma comunque studia il modo di collocare l'attrezzatura, le luci ed altro in funzione dello sport che segue. Ora, raramente produrrà una immagine che lascia senza fiato per la sua bellezza, data da composizione colori, atmosfera ecc. Ma se, grazie anche alla tecnologia, saprà restituire una riproduzione, ad esempio, dello sforzo dell'atleta, ci avrà trasferito un qualcosa che immaginavamo, ma non avevamo visto.
Claudio Orlando
OK! wink.gif
marcofranceschini
QUOTE (Claudio Orlando @ Sep 2 2004, 11:25 AM)
OK! wink.gif

Ciao Claudio
...comunque comprendo benissimo il tuo punto di vista ,purtroppo tutto è cambiato ,tutto corre più velocemente e niente è più sufficiente o sembra bastare.
...guarda queste IMMAGINI, sono bellissime ,sono vere ,comunicano tutto quello che ci si aspetta da una foto sportiva fatta alle Olimpiadi....ma credi che per il tempo in cui viviamo potrebbero andare bene ...ed ancora...conosci il football ?? sono bellisimi i primi piani che si vedono in giro... delle treccine di Totti e dei tacchi di Del Piero o dei guantoni di Buffon...ma non credi che ci sia più sport in QUESTE....
fanno bene i fotografi a cercare di vendere la foto perfetta fatta sfruttando tutta la tecnologia di questo mondo, ma fa bene anche chi non pensa sia giusto...adeguarsi e la pensa come te...
CIao
Marco
matteoganora
QUOTE (mmfr @ Sep 2 2004, 11:43 AM)
...comunque comprendo benissimo il tuo punto di vista ,purtroppo tutto è cambiato ,tutto corre più velocemente e niente è più sufficiente o sembra bastare.

fanno bene i fotografi a cercare di vendere la foto perfetta fatta sfruttando tutta la tecnologia di questo mondo, ma fa bene anche chi non pensa sia giusto...adeguarsi e la pensa come te...
CIao
Marco

applausi.gif applausi.gif applausi.gif
guru.gif guru.gif guru.gif

Gran bei link e gran bel pensiero... grazie Marco! wink.gif
_Nico_
Premesso che non trovo nulla di male a scattare una quarantina di foto (D2H = 8 foto al secondo per circa cinque secondi, metà tempo dei cento metri...) nel caso d'un evento che dura dieci secondi e si ripete solo ogni quattro anni, ma che di fatto è irripetibile (per l'esito, i protagonisti e così via), vorrei fare un paio di considerazioni di natura diversa.

La prima è tecnica. Le foto in sequenza si sono cominciate a scattare intorno alla metà Ottocento per fini di studio. Muybridge, non godendo di camere con scatti a raffica risolse disponendo una gigantesca serie di fotocamere che venivano attivate da una cordicella al passaggio del soggetto in movimento. A lui dobbiamo fondamentali contributi sulla dinamica del movimento. Marey, che aveva scopi analoghi a Muybridge, optò però per lo scatto singolo e la luce stroboscopica, con risultati anche affascinanti:

user posted image

Le sequenze odierne nascono da questi scatti, che però contribuirono anche allo sviluppo del cinema, dell'aeronautica, della fisiologia... Non solo non v'è dunque nulla di male nello scattare molte immagini a soggetti in movimento rapido, ma può essere utile ai fini della comprensione dell'azione stessa. Se oggi ciò non avviene più è perché le video riprese consentono d'ottenere il fermo immagine, il rallentatore e tutti quegli strumenti per un'analisi dettagliata del movimento: sono gli strumenti di lavoro degli allenatori...

La seconda considerazione è di natura 'estetica'. L'idea che una bella foto debba scaturire da uno scatto singolo, e non da una sequenza, implica alcuni presupposti estetici. Il primo è l'unicità dell'opera. Nel caso delle opere d'arte questo presupposto si fonda sull'unicità materiale dell'opera, ma guarda caso è stata proprio la foto a eliminare l'unicità materiale con le sua possibilità d'infinite riproduzioni...

Foto e cinema hanno spostato questo presupposto estetico sull'unicità formale dell'opera. Ovviamente nessuno si chiede se il film che sta vedendo è l'unica copia in circolazione... wink.gif

Associato a questo presupposto dell'unicità formale, vedo anche quello strettamente correlato del 'colpo di genio': lo scatto singolo -la pennellata di getto- come espressione assoluta e immediata dell'artisticità. Chi non ci arriva alla prima non è artista.

Inutile dire come questi due presupposti, legittimi quanto mai, per carità, siano da un lato stati cancellati dalla riproducibilità infinita che ci consentono le macchine, non solo fotografiche, e dall'altra abbiano prodotto la degenerazione nel campo dell'espressione creativa, che ormai pullula di persone convinte appunto che l'arte non richieda pazienza, esercizio costante e metodico, ma appunto il colpo d'ala. Naturalmente queste persone credono d'essere dotate di questo colpo d'ala e dunque d'essere esentate dall'esercizio. Le accademie di belle arti pullulano di soggetti convinti di ciò... wink.gif

Per parte mia ritengo l'unicità materiale dell'opera un presupposto estetico obsoleto, morto per surplus di tecnologia biggrin.gif , e l'atto creativo «spontaneo» una ciofeca frutto del '68. La spontaneità nasce da una lenta metabolizzazione, da un esercizio costante. Dopo vent'anni di pennellate mi posso permettere di tracciarne solo due che forse saranno significative.

L'arciere coglie al volo il bersaglio mobile, ma dopo anni e anni di tiro ed esercizio. Dopo non ha bisogno di prendere la mira. Gli basta volgersi verso il bersaglio e centrarlo. Ma dopo, molto dopo. Certo se quel bersaglio è l'unico cibo che l'aricere potrà mangiare, egli s'attrezzerà per non rischiare di restare a digiuno. biggrin.gif

L'arte è la distillazione del mestiere. Ma se l'uva manca non c'è nulla da distillare...
Claudio Orlando
QUOTE (_Nico_ @ Sep 2 2004, 02:15 PM)
Premesso che non trovo nulla di male a scattare una quarantina di foto (D2H = 8 foto al secondo per circa cinque secondi, metà tempo dei cento metri...) nel caso d'un evento che dura dieci secondi e si ripete solo ogni quattro anni, ma che di fatto è irripetibile (per l'esito, i protagonisti e così via), vorrei fare un paio di considerazioni di natura diversa.

La prima è tecnica. Le foto in sequenza si sono cominciate a scattare intorno alla metà Ottocento per fini di studio. Muybridge, non godendo di camere con scatti a raffica risolse disponendo una gigantesca serie di fotocamere che venivano attivate da una cordicella al passaggio del soggetto in movimento. A lui dobbiamo fondamentali contributi sulla dinamica del movimento. Marey, che aveva scopi analoghi a Muybridge, optò però per lo scatto singolo e la luce stroboscopica, con risultati anche affascinanti:

user posted image

Le sequenze odierne nascono da questi scatti, che però contribuirono anche allo sviluppo del cinema, dell'aeronautica, della fisiologia... Non solo non v'è dunque nulla di male nello scattare molte immagini a soggetti in movimento rapido, ma può essere utile ai fini della comprensione dell'azione stessa. Se oggi ciò non avviene più è perché le video riprese consentono d'ottenere il fermo immagine, il rallentatore e tutti quegli strumenti per un'analisi dettagliata del movimento: sono gli strumenti di lavoro degli allenatori...

La seconda considerazione è di natura 'estetica'. L'idea che una bella foto debba scaturire da uno scatto singolo, e non da una sequenza, implica alcuni presupposti estetici. Il primo è l'unicità dell'opera. Nel caso delle opere d'arte questo presupposto si fonda sull'unicità materiale dell'opera, ma guarda caso è stata proprio la foto a eliminare l'unicità materiale con le sua possibilità d'infinite riproduzioni...

Foto e cinema hanno spostato questo presupposto estetico sull'unicità formale dell'opera. Ovviamente nessuno si chiede se il film che sta vedendo è l'unica copia in circolazione... wink.gif

Associato a questo presupposto dell'unicità formale, vedo anche quello strettamente correlato del 'colpo di genio': lo scatto singolo -la pennellata di getto- come espressione assoluta e immediata dell'artisticità. Chi non ci arriva alla prima non è artista.

Inutile dire come questi due presupposti, legittimi quanto mai, per carità, siano da un lato stati cancellati dalla riproducibilità infinita che ci consentono le macchine, non solo fotografiche, e dall'altra abbiano prodotto la degenerazione nel campo dell'espressione creativa, che ormai pullula di persone convinte appunto che l'arte non richieda pazienza, esercizio costante e metodico, ma appunto il colpo d'ala. Naturalmente queste persone credono d'essere dotate di questo colpo d'ala e dunque d'essere esentate dall'esercizio. Le accademie di belle arti pullulano di soggetti convinti di ciò... wink.gif

Per parte mia ritengo l'unicità materiale dell'opera un presupposto estetico obsoleto, morto per surplus di tecnologia biggrin.gif , e l'atto creativo «spontaneo» una ciofeca frutto del '68. La spontaneità nasce da una lenta metabolizzazione, da un esercizio costante. Dopo vent'anni di pennellate mi posso permettere di tracciarne solo due che forse saranno significative.

L'arciere coglie al volo il bersaglio mobile, ma dopo anni e anni di tiro ed esercizio. Dopo non ha bisogno di prendere la mira. Gli basta volgersi verso il bersaglio e centrarlo. Ma dopo, molto dopo. Certo se quel bersaglio è l'unico cibo che l'aricere potrà mangiare, egli s'attrezzerà per non rischiare di restare a digiuno. biggrin.gif

L'arte è la distillazione del mestiere. Ma se l'uva manca non c'è nulla da distillare...

applausi.gif

EmanueleRM
QUOTE (_Nico_ @ Sep 2 2004, 01:15 PM)
Premesso che non trovo nulla di male a scattare una quarantina di foto (D2H = 8 foto al secondo per circa cinque secondi, metà tempo dei cento metri...) nel caso d'un evento che dura dieci secondi e si ripete solo ogni quattro anni, ma che di fatto è irripetibile (per l'esito, i protagonisti e così via), vorrei fare un paio di considerazioni di natura diversa.

La prima è tecnica. Le foto in sequenza si sono cominciate a scattare intorno alla metà Ottocento per fini di studio. Muybridge, non godendo di camere con scatti a raffica risolse disponendo una gigantesca serie di fotocamere che venivano attivate da una cordicella al passaggio del soggetto in movimento. A lui dobbiamo fondamentali contributi sulla dinamica del movimento. Marey, che aveva scopi analoghi a Muybridge, optò però per lo scatto singolo e la luce stroboscopica, con risultati anche affascinanti:

user posted image

Le sequenze odierne nascono da questi scatti, che però contribuirono anche allo sviluppo del cinema, dell'aeronautica, della fisiologia... Non solo non v'è dunque nulla di male nello scattare molte immagini a soggetti in movimento rapido, ma può essere utile ai fini della comprensione dell'azione stessa. Se oggi ciò non avviene più è perché le video riprese consentono d'ottenere il fermo immagine, il rallentatore e tutti quegli strumenti per un'analisi dettagliata del movimento: sono gli strumenti di lavoro degli allenatori...

La seconda considerazione è di natura 'estetica'. L'idea che una bella foto debba scaturire da uno scatto singolo, e non da una sequenza, implica alcuni presupposti estetici. Il primo è l'unicità dell'opera. Nel caso delle opere d'arte questo presupposto si fonda sull'unicità materiale dell'opera, ma guarda caso è stata proprio la foto a eliminare l'unicità materiale con le sua possibilità d'infinite riproduzioni...

Foto e cinema hanno spostato questo presupposto estetico sull'unicità formale dell'opera. Ovviamente nessuno si chiede se il film che sta vedendo è l'unica copia in circolazione... wink.gif

Associato a questo presupposto dell'unicità formale, vedo anche quello strettamente correlato del 'colpo di genio': lo scatto singolo -la pennellata di getto- come espressione assoluta e immediata dell'artisticità. Chi non ci arriva alla prima non è artista.

Inutile dire come questi due presupposti, legittimi quanto mai, per carità, siano da un lato stati cancellati dalla riproducibilità infinita che ci consentono le macchine, non solo fotografiche, e dall'altra abbiano prodotto la degenerazione nel campo dell'espressione creativa, che ormai pullula di persone convinte appunto che l'arte non richieda pazienza, esercizio costante e metodico, ma appunto il colpo d'ala. Naturalmente queste persone credono d'essere dotate di questo colpo d'ala e dunque d'essere esentate dall'esercizio. Le accademie di belle arti pullulano di soggetti convinti di ciò... wink.gif

Per parte mia ritengo l'unicità materiale dell'opera un presupposto estetico obsoleto, morto per surplus di tecnologia biggrin.gif , e l'atto creativo «spontaneo» una ciofeca frutto del '68. La spontaneità nasce da una lenta metabolizzazione, da un esercizio costante. Dopo vent'anni di pennellate mi posso permettere di tracciarne solo due che forse saranno significative.

L'arciere coglie al volo il bersaglio mobile, ma dopo anni e anni di tiro ed esercizio. Dopo non ha bisogno di prendere la mira. Gli basta volgersi verso il bersaglio e centrarlo. Ma dopo, molto dopo. Certo se quel bersaglio è l'unico cibo che l'aricere potrà mangiare, egli s'attrezzerà per non rischiare di restare a digiuno. biggrin.gif

L'arte è la distillazione del mestiere. Ma se l'uva manca non c'è nulla da distillare...

Una buona analisi, belle parole, ma.. ancora non capisco cosa c'entri l'arte con la fotografia sportiva. unsure.gif
Forse dobbiamo distaccarci dal concetto fotografo=artista, perchè questa grande invenzione che è la fotografia permette di esprimersi sotto tanti aspetti ed abbraccia una infinità di settori che spesso sono semplicemente dei "mestieri", dove pur essendoci capacità tecniche, intuizione, talento ecc non necessariamente è presente l'aspetto artistico dell'opera.
Vivere scattando foto artistiche è il sogno di molti, ma io mi accontenterei di vivere scattando foto. wink.gif
apelle13
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Aug 27 2004, 06:31 PM)
Che tristezza tutte quelle reflex col telecomando: è la nuova fisosofia imperante, scatto 10.000 immagini per averne una buona...alle prossime olimpiadi accrediteranno degli scimpanzè...
Diego

Non ce ne sarà neppure bisogno e non si dovrà neppure perdere tempo ad ammaestrarlo: basterà farle installare dal personale di servizio e attivarle con una comando via radio.... poi via pc scarichi il lavoro e alla fine mandi TRACO a riprenderti la macchina.... wink.gif

ciao

walter

fabriziogruppini
QUOTE (_Nico_ @ Sep 2 2004, 01:15 PM)
" La seconda considerazione è di natura 'estetica'. L'idea che una bella foto debba scaturire da uno scatto singolo, e non da una sequenza, implica alcuni presupposti estetici. Il primo è l'unicità dell'opera. Nel caso delle opere d'arte questo presupposto si fonda sull'unicità materiale dell'opera, ma guarda caso è stata proprio la foto a eliminare l'unicità materiale con le sua possibilità d'infinite riproduzioni...

Foto e cinema hanno spostato questo presupposto estetico sull'unicità formale dell'opera. Ovviamente nessuno si chiede se il film che sta vedendo è l'unica copia in circolazione... wink.gif

Associato a questo presupposto dell'unicità formale, vedo anche quello strettamente correlato del 'colpo di genio': lo scatto singolo -la pennellata di getto- come espressione assoluta e immediata dell'artisticità. Chi non ci arriva alla prima non è artista.

Inutile dire come questi due presupposti, legittimi quanto mai, per carità, siano da un lato stati cancellati dalla riproducibilità infinita che ci consentono le macchine, non solo fotografiche, e dall'altra abbiano prodotto la degenerazione nel campo dell'espressione creativa, che ormai pullula di persone convinte appunto che l'arte non richieda pazienza, esercizio costante e metodico, ma appunto il colpo d'ala. Naturalmente queste persone credono d'essere dotate di questo colpo d'ala e dunque d'essere esentate dall'esercizio. Le accademie di belle arti pullulano di soggetti convinti di ciò... wink.gif

Per parte mia ritengo l'unicità materiale dell'opera un presupposto estetico obsoleto, morto per surplus di tecnologia biggrin.gif , e l'atto creativo «spontaneo» una ciofeca frutto del '68. La spontaneità nasce da una lenta metabolizzazione, da un esercizio costante. Dopo vent'anni di pennellate mi posso permettere di tracciarne solo due che forse saranno significative.

L'arciere coglie al volo il bersaglio mobile, ma dopo anni e anni di tiro ed esercizio. Dopo non ha bisogno di prendere la mira. Gli basta volgersi verso il bersaglio e centrarlo. Ma dopo, molto dopo. Certo se quel bersaglio è l'unico cibo che l'aricere potrà mangiare, egli s'attrezzerà per non rischiare di restare a digiuno. biggrin.gif

L'arte è la distillazione del mestiere. Ma se l'uva manca non c'è nulla da distillare...

Molto interessante e colto il tuo intervento così pieno di quelle che noi comuni mortali chiamiamo "paroloni" ... mi complimento e ti assicuro che non sono ironico, ho davvero letto con piacere il tuo post!


Dissento su due punti!

- In primo luogo credo che tu abbai travisato quel che la parola riproducibilità sottointenda...o meglio intenda! La riproducibilità di cui tu parli e quella che si pone in essere dopo che l'opera d'arte ha preso forma e quindi l'istante di creazione rimane unico e non riproducibile (possiamo parlare anche di questo).

Tu parli di COPIA .. allora il tuo discorso fila come l'olio altrimenti zoppica un pochino.


- "...e l'atto creativo «spontaneo» una ciofeca frutto del '68"

Direi che qui hai sparato molto in alto .. effettivamente il TALENTO espressivo è cosa rara, tanto di più quando si tratta con oggetti complessi come le mecchine fotografiche ma il mondo dell'arte contemporanea, ed in secondo luogo va sicuramente coltivato ed allennato (scusa la brutta parola) ... ma esite e come! Un esempio su tutti (il primo che mi viene in mente e che potrebbe calzare) è il comico, dove la genialita, l'istante è vitale!


Mi farebbe piacere leggere cosa pensi di quanto ho scritto.



Un saluto Fabrizio G.
Pagine: 1, 2, 3
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.