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Neogene
Recentemente ho iniziato a scattare ritratti durante i viaggi che effettuo, principalmente con un Sigma 35 1.4 art e un Nikkor 85 1.8G su D810, e ho dovuto confrontarmi con il problema di calcolare la profondità di campo sui volti inquadrati, spesso dovendo scattare diverse fotografie progressivamente partendo da f1.x passando per f2.8 e finendo al massimo a f5.6 per ottenere che un volto sufficientemente a fuoco.

Il problema principalmente è che adoperare i software di calcolo della pdc/dof sugli smartphone richiede di conoscere la distanza (ho sopperito acquistando un misuratore di distanze laser..lo so è "da ingegneri", e visto che lo sono nel bene e nel male...ho scelto la tecnologia che mi è sembrata più precisa) e comunque ci vuole un minimo di tempo per lettura distanza, inserimento valori, impostazione camera, tutto tempo che a volte porta il soggetto magari "intercettato" per strada a spazientirsi o distrarsi o magari "si perde il momento".

Così riflettendo su questo aspetto mi sono fatto una domanda: le lenti hanno una scala della distanza quando l'oggetto è a fuoco, allora perché non viene inserito nel mirino o nel liveview un'indicazione della distanza a fuoco prima e dopo del punto di messa a fuoco?

Ora mi chiedo, e qui vorrei un parere di chi ha sicuramente più esperienza in questa categoria di fotografie, quanto sono precisi queste misurazioni fornite dalla scale sulla lente?

Penso anche a chi effettua altro tipo di foto dove magari vuole evitare di mettere a fuoco oggetti relativamente vicini al soggetto inquadrato, ad esempio in un paesaggio mettendo a fuoco un fiore vorrei avere solo il ramo che lo sostiene a fuoco e non il resto dell'albero, e per fare questo in genere, almeno personalmente, è questione di prove aumentando e/o riducendo l'apertura (nel mio caso adoperando la modalità di priorità del diaframma regolo solo questo valore).

Ho mandato una mail in inglese a nikon.com, sebbene dubito mi rispondano, ecco cosa ho proposto:

Nel mirino nella parte bassa dove appaiono le diverse indicazioni partendo dalla presenza di tre cifre lcd queste, previa pressione di un tasto func/settaggio in base alla lente montata/altra impostazione, potrebbero mostrare la distanza dopo e prima del soggetto a fuoco in unità di cm/m.

Mancherebbe solo un modo per passare dall'indicazione dell'area a fuoco dopo il soggetto a quella prima, e questo si potrebbe fare adoperando uno delle rotelle oppure con un'intervallo temporale che cambierebbe l'indicazione ogni x secondi.

000 means less then a cm
001 means 1 cm
002 means 2cm
020 means 20cm
099 means 99cm
100 means 100cm / 1 meter
150 means 150 cm / 1.5meters
999 means 999 cm / 9.99 meters
1-- means 1 meter
15- means 15 meters
99- means 99 meters
INF (lcd: vertical bar + small n + f) means infinite (and/or values >99)

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di estendere l'indicatore della livella elettronica nel mirino aggiungendo queste sei cifre a sinistra che a destra dell'indicatore (oppure sopra e sotto se si adopera l'indicatore verticale)

xxx <------|------> xxx

eg 34cm before focus point, 60cm beyond focus point:

034 <------|------> 060

eg 3m before focus point, infinite beyond focus point:

300 <------|------> InF

Inoltre se negli exif dei NEF esiste il campo ApproximateFocusDistance di cui ignoro la precisione/validità, ex <aux:ApproximateFocusDistance>158/100</aux:ApproximateFocusDistance> potrebbe essere adoperato.

Che ne pensate di queste due proposte, partendo chiaramente dal presupposto che le lenti siano in grado di trasmettere la distanza alla camera con un minimo di validità;

grazie.
sarogriso
QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 05:25 PM) *
Che ne pensate di queste due proposte, partendo chiaramente dal presupposto che le lenti siano in grado di trasmettere la distanza alla camera con un minimo di validità;


Dico che approntare un simile calcolo on camera non è semplice o per lo meno farlo in maniera così precisa e aggiungo che l'eventuale destinazione d'uso potrebbe anche non richiederne la presenza,

su paesaggio e riprese ad una certa distanza si fa senza tanti calcoli e sul ritratto mi sa che un po' di pratica e conoscenza dell'attrezzatura porta velocemente a risultati buoni e in rapidità.
lupaccio58
QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 05:25 PM) *
Recentemente ho iniziato a scattare ritratti durante i viaggi che effettuo, principalmente con un Sigma 35 1.4 art e un Nikkor 85 1.8G su D810, e ho dovuto confrontarmi con il problema di calcolare la profondità di campo sui volti inquadrati, spesso dovendo scattare diverse fotografie progressivamente partendo da f1.x passando per f2.8 e finendo al massimo a f5.6 per ottenere che un volto sufficientemente a fuoco.

Leggendo il tuo intervento mi sono sentito assolutamente un troglodita. Scatto ormai da quasi quarant'anni e il problema della pdc su ritratti a TA (o quasi) con un mediotele non me lo sono mai posto. Nel senso che vado avvalendomi dell'esperienza e scelgo il diaframma che mi serve senza uno straccio di calcolo, in automatico come quando in automobile passi da una marcia all'altra. Non dico che le mie immagini siano bellissime e degne di nota, ma senz'altro tutte hanno la pdc che in quel momento volevo.
Sono un troglodita, appunto... unsure.gif
cridemichele
un'espressione approssimata della profondità di campo (DOF) è:
DOF = 2 N c (s/f)^2
dove N è l'apertura, c il cerchio di confusione (0.02 mm su DX e 0.03 mm su FX), s la distanza in metri,
e f la focale in mm.
Ora per f=50 mm, s=1 m e N=1 e c=0.02 mm abbiamo DOF=1,5 cm circa.
Ricordandosi questo si posso ottenere facilmente stime della DOF a mente.
Ad es. se consideriamo f=50 mm, N=5 e s=5 m abbiamo che si deve moltiplicare
la DOF per il fattore (5^2)*5=125 e quindi abbiamo 1.5*125=187.5 cm cioè circa 2 m di profondità di campo...
Io mi regolo così,

ciao C.

rolubich
QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 05:25 PM) *
Recentemente ho iniziato a scattare ritratti durante i viaggi che effettuo, principalmente con un Sigma 35 1.4 art e un Nikkor 85 1.8G su D810, e ho dovuto confrontarmi con il problema di calcolare la profondità di campo sui volti inquadrati, spesso dovendo scattare diverse fotografie progressivamente partendo da f1.x passando per f2.8 e finendo al massimo a f5.6 per ottenere che un volto sufficientemente a fuoco.


Secondo me la cosa più comoda è prendere in considerazione il rapporto di magnificazione svincolandosi dall'accoppiata focale distanza e da tanti calcoli per situazioni che sembrano diverse ma alla fine sono uguali.

Se per un ritratto stretto l'apertura che ti fornisce i risultati che vuoi ottenere dal punti di vista della PDC è f/5.6, questa sarà l'apertura che dovrai usare con un 35mm o con un 135mm.

Se per una figura intera in verticale l'apertura che ti permette di avere la PDC desiderata è f/2.8, usa questa apertura con tutte le focali.

Una volta che hai fissato l'apertura ideale per le tue abituali situazioni di scatto non hai bisogno di tanti calcoli.

Neogene
Resta comunque necessario calcolare la distanza, la variabile s nella tua equazione, se la camera mostrasse almeno la distanza stimata in metri nel viewfinder o nella modalità live in base al punto di messa a fuoco questo calcolo sarebbe semplificato.

Se fossei con un treppiedi guarderei la scala sulla lente, mentre se si gira per strada o si è in situazioni in cui non c'è il supporto del treppiedi e quindi si scatta a mano libera per guardare la tacca della distanza si dovrebbe mettere a fuoco, staccare l'occhio dal mirino, ruotare la telecamera o abbassare la macchinetta per guardare la tacca, reinquadrare, rimettere a fuoco, calcolare la dof (magari a mente come suggerisci) e poi scattare: personalmente mi sembra tanto una procedura lunga che si potrebbe semplificare anche solo fornendo la distanza stimata in camera no?

QUOTE(cridemichele @ Jul 9 2016, 07:04 PM) *
un'espressione approssimata della profondità di campo (DOF) è:
DOF = 2 N c (s/f)^2
dove N è l'apertura, c il cerchio di confusione (0.02 mm su DX e 0.03 mm su FX), s la distanza in metri,
e f la focale in mm.
Ora per f=50 mm, s=1 m e N=1 e c=0.02 mm abbiamo DOF=1,5 cm circa.
Ricordandosi questo si posso ottenere facilmente stime della DOF a mente.
Ad es. se consideriamo f=50 mm, N=5 e s=5 m abbiamo che si deve moltiplicare
la DOF per il fattore (5^2)*5=125 e quindi abbiamo 1.5*125=187.5 cm cioè circa 2 m di profondità di campo...
Io mi regolo così,

ciao C.
Neogene
Sui paesaggi sono d'accordo, in genere vado sull'f16 , ma per i ritratti e macro scegliere la corretta dof è fondamentale per creare diversi effetti visivi.

QUOTE(sarogriso @ Jul 9 2016, 06:06 PM) *
Dico che approntare un simile calcolo on camera non è semplice o per lo meno farlo in maniera così precisa e aggiungo che l'eventuale destinazione d'uso potrebbe anche non richiederne la presenza,

su paesaggio e riprese ad una certa distanza si fa senza tanti calcoli e sul ritratto mi sa che un po' di pratica e conoscenza dell'attrezzatura porta velocemente a risultati buoni e in rapidità.
Neogene
Faccio un esempio, in una delle mie foto ho ripreso una persona in posizione non frontale, mettendo a fuoco con un singolo punto di messa a fuoco l'occhio sinistro a f2.8, chiaramente solo l'occhio era a fuoco, e a forza di prove ho dovuto aprire molto (più di quanto mi aspettassi) per riuscire ad avere a fuoco anche l'altro occhio, mentre in un altro ritratto questa volta frontale chiaramente questo "problema" era meno accentuato perché gli occhi erano ad egual distanza dalla lente.

Non penso sia discorso di troglodita/non troglodita, il mio quesito è perché non viene aggiunta questa informazione nelle reflex digitali se c'è la tecnologia c'è (scala delle distanze).

Nelle mie prove quando scatto un soggetto quello che cerco ad esempio è adoperare la minima apertura per averlo a fuoco lasciandolo il più possibile staccato dallo sfondo, certo potrei usare ad esempio il 70-200 2.8 vr2 a distanze superiori dell'85 per aumentare questo effetto di sfuocato ma il dubbio sul perché non viene fornita come funzionalità lo ho sempre.

Nelle fuji XT-1 ad esempio viene mostrata la distanza nel live view: https://www.youtube.com/watch?v=uq5h132vVxQ

QUOTE(lupaccio58 @ Jul 9 2016, 06:43 PM) *
Leggendo il tuo intervento mi sono sentito assolutamente un troglodita. Scatto ormai da quasi quarant'anni e il problema della pdc su ritratti a TA (o quasi) con un mediotele non me lo sono mai posto. Nel senso che vado avvalendomi dell'esperienza e scelgo il diaframma che mi serve senza uno straccio di calcolo, in automatico come quando in automobile passi da una marcia all'altra. Non dico che le mie immagini siano bellissime e degne di nota, ma senz'altro tutte hanno la pdc che in quel momento volevo.
Sono un troglodita, appunto... unsure.gif
Neogene
Aggiungo una nota:

nella Fuji XT-1, e anche la x100 (penso anche nelle altre più recenti) nel live view viene mostrata la distanza (almeno quella), in questo video https://www.youtube.com/watch?v=uq5h132vVxQ si vede il funzionamento,

Un semplice indicatore di metri che personalmente riterrei utile se fosse inserito in una reflex almeno per facilitare i calcoli sulla dof.

IPB Immagine
sarogriso
QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 08:52 PM) *
Se fossei con un treppiedi guarderei la scala sulla lente, mentre se si gira per strada o si è in situazioni in cui non c'è il supporto del treppiedi e quindi si scatta a mano libera per guardare la tacca della distanza si dovrebbe mettere a fuoco, staccare l'occhio dal mirino, ruotare la telecamera o abbassare la macchinetta per guardare la tacca, reinquadrare, rimettere a fuoco, calcolare la dof (


Con le ottiche di media/ultima generazione guardare la scala riportata sul barilotto per ricavarne qualche cosa è pura utopia e quei numeri stampigliati servono solo per abbellimento, solo ottiche manual focus (AI-S ) hanno l'elicoide della messa a fuoco con una corsa tale da dare una buona logica alla scala metrica ed essere utile per impostare usando l'iperfocale, o qualche ottica af non motorizzata tipo il mio af-d 200 micro che per corte distanze serve girare di molto la ghiera di maf, ma in tutti i casi le manual focus non hanno cpu per cui informazioni non ce ne sono.

QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 08:58 PM) *
Sui paesaggi sono d'accordo, in genere vado sull'f16 , ma per i ritratti e macro scegliere la corretta dof è fondamentale per creare diversi effetti visivi.


Anche in questo caso i dati son sempre relativi a tal punto che anche per un paesaggio non sempre serve un f16, lunghezza focale e distanza dal punto minimo inquadrato fanno da regola e magari un f8 basta e migliora il risultato,

poi magari per noi vecchietti la mancanza di "certi automatismi" pur restando dei mediocri foto amatori la sentiamo meno visto che un po' di rodaggio e un filo di manualità nell'altro secolo è stata acquisita, la prima reflex ( Carena )la ricordo con il 42x1 e un solo ago da far collimare con un cerchietto, poi arrivò la pentax K1000 e la pentax Mx con l'esposimetro a "semaforo" unica presenza elettronica del corpo, le foto le facevi uguale scattando molto meno di adesso perché i rullini costavano,

con questo non voglio dire che l'elettronica non serve, anzi ora aiuta non poco in special modo sulla fotografia dinamica, ma non deve diventare una totale dipendenza, tutto li. cool.gif
giampal
QUOTE(sarogriso @ Jul 9 2016, 11:03 PM) *
poi magari per noi vecchietti la mancanza di "certi automatismi" pur restando dei mediocri foto amatori la sentiamo meno visto che un po' di rodaggio e un filo di manualità nell'altro secolo è stata acquisita, la prima reflex ( Carena )la ricordo con il 42x1 e un solo ago da far collimare con un cerchietto, poi arrivò la pentax K1000 e la pentax Mx con l'esposimetro a "semaforo" unica presenza elettronica del corpo, le foto le facevi uguale scattando molto meno di adesso perché i rullini costavano,

con questo non voglio dire che l'elettronica non serve, anzi ora aiuta non poco in special modo sulla fotografia dinamica, ma non deve diventare una totale dipendenza, tutto li. cool.gif

Condivido, specialmente per l'età, associandomi pure all'apprezzamento di Lupaccio per se stesso, senz'altro azzeccato anche per me. Credo che "ingombrare" il mirino (o il monitor) con tante informazioni alla fine crei più confusione che utilità. Senza contare che nel ritratto un ruolo importante spesso lo gioca l'attimo in cui quella particolare espressione appare sul volto e "perderla" per controllare la pdc non è il massimo. Predisponendo invece tempo e diaframma per quella che sarà la ripresa (avvalendosi di quel poco di pratica che può scaturire dall'utilizzo di quella determinata lente) c'è solo da pensare ad inquadrare e scattare nel momento più propizio. Altra situazione per una ripresa "meditata" di macro (o altro); però anche in questo caso c'è già il pulsante che consente di verificare la pdc corrispondente .al diaframma impostato.
Giampaolo.
lupaccio58
QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 08:58 PM) *
Sui paesaggi sono d'accordo, in genere vado sull'f16 , ma per i ritratti e macro scegliere la corretta dof è fondamentale per creare diversi effetti visivi.

A f 16 interviene la diffrazione e vanifica i vantaggi ottenuti dalla maggior pdc. Usare un diaframma così chiuso alla bisogna è un discorso, farlo di regola è un altro...

QUOTE(Neogene @ Jul 9 2016, 09:09 PM) *
Faccio un esempio, in una delle mie foto ho ripreso una persona in posizione non frontale, mettendo a fuoco con un singolo punto di messa a fuoco l'occhio sinistro a f2.8, chiaramente solo l'occhio era a fuoco, e a forza di prove ho dovuto aprire molto (più di quanto mi aspettassi) per riuscire ad avere a fuoco anche l'altro occhio

Forse intendevi dire "chiudere". A prescindere, a 1,4 hai una pdc quasi inesistente e la maf, fatta necessariamente su uno degli occhi (di solito il più vicino), non ti restituisce a fuoco anche l'altro. E questo neanche se ti sembrano entrambi sullo stesso piano focale. Ed è lì che più delle equazioni e del supporto elettronico e delle scale metriche interviene quella cosa santa che si chiama esperienza, perlomeno per me e per molti altri. Ribadisco che siamo rimasti all'età della pietra però stica, gli occhi nei ritratti ci vengono perfettamente a fuoco e otteniamo pure un bel bokeh... messicano.gif
sarogriso
QUOTE(giampal @ Jul 10 2016, 07:54 AM) *
Altra situazione per una ripresa "meditata" di macro (o altro); però anche in questo caso c'è già il pulsante che consente di verificare la pdc corrispondente .al diaframma impostato.


Giusto, e visto che al giorno d'oggi in questo "diabolico hobby" si spende qualche bel soldino anche nella macro si potrebbe investire in un sw da focus stacking che ci permette di usare la lente con le aperture dal rendimento massimo e allo stesso tempo decidere e ottenere la pdc voluta su quel soggetto.

ciao

saro
cesman88
QUOTE(rolubich @ Jul 9 2016, 07:54 PM) *
Secondo me la cosa più comoda è prendere in considerazione il rapporto di magnificazione svincolandosi dall'accoppiata focale distanza e da tanti calcoli per situazioni che sembrano diverse ma alla fine sono uguali.

Se per un ritratto stretto l'apertura che ti fornisce i risultati che vuoi ottenere dal punti di vista della PDC è f/5.6, questa sarà l'apertura che dovrai usare con un 35mm o con un 135mm.

Se per una figura intera in verticale l'apertura che ti permette di avere la PDC desiderata è f/2.8, usa questa apertura con tutte le focali.

Una volta che hai fissato l'apertura ideale per le tue abituali situazioni di scatto non hai bisogno di tanti calcoli.


Riprendo questo intervento di rolubich perché a mio avviso chiarissimo e corretto: una volta presa la mano, si opera con estrema rapidità e con buona sicurezza del risultato.
Con diaframmi 1.4 -2 la PDF è così ridotta che l'approccio "scientifico" calcolatrice alla mano ha senso solo se tutto è perfettamente immobile, tipo still life con macchina ovviamente su treppiede. In un ritratto, basta che il soggetto si muova impercettibilmente e va fuori fuoco.
Confermo anche l'osservazione che in un ritratto con volto a pieno fotogramma il diaframma va almeno su 4, se non più, se si vuole tutto il viso a fuoco! Con 1.4-2 si ottengono effetti tipo occhio sx a fuoco e dx no, ovvero naso a fuoco e orecchie sfuocate :-)
cridemichele
si è vero che ci vuole una stima della distanza, ma quella si puo' ottenere abbastanza
bene ad occhio...
Lutz!


Ragazzi... ma scattiamo ritratti e cerchiamo di esser meno nerd, impariamo ad approssimare!!

La pronfondita' di campo e' una approssimazione generale data dal valore scelto del circolo di confusione, che viene calcolato a volte per fotografie 10x15 viste a 30cm dall'occhio, altre volte per foglio a4 etc... Una approssimazione di cosa il tuo occhio percepisce a fuoco, non si puo calcolare piu di tanto una percezione . Per avere una buona approssimazione del risultato finale , la macchina reflex fornisce gia Mirino TTL, pulsante per chiudere diaframma e avere anteprima profondita' di campo in ottico nonche liveview per vedere la foto. Piu di cosi?

Credo che La fotografia si faccia con l'occhio e il cuore, non con le tabelle e i calcoli. Viene una fotografia piu bella se hai i calcoli precisi?

Tabelle e numeri erano in voga nella fotografia analogica dei primi tempi per le istantanee, dove ghiera messa a fuoco e approssimazione visiva della distanza e diaframma ti davano un range in cui sostanzialmente speravi il tuo soggetto fosse a fuoco per le foto.
Reflex, medio formato e grande formato hanno sempre avuto lo schermo di messa a fuoco dove vedevi li il risultato.

Impara ad approssimare, a tirare ad occhio, questo e' quello che vedo fare da bravi fotografi. Tirano fuori la macchina e scattano e non sbagliano una foto o una esposizione, perche hanno capacita' di una buona approssimazione.

E facci caso, quanti ritratti che hano fatto la storia son scattati a f/1.8 ?






togusa
QUOTE(cridemichele @ Jul 11 2016, 02:37 PM) *
si è vero che ci vuole una stima della distanza, ma quella si puo' ottenere abbastanza
bene ad occhio...




Non serve una stima della distanza dal soggetto, ma della distanza di messa a fuoco... e quella la macchina la conosce già (perché gliela dice l'obbiettivo) con una certa precisione.

Se ne è già discusso di recente, è lo scopo della funzione "D" degli obbiettivi Nikon (quelli che hanno la "D", almeno) e non è nulla di trascendentale o di esoterico... è un semplice dato "meccanico" restituito dall'obbiettivo.
cridemichele
mi spiego meglio, in risposta a questo post di Neogene:

"Resta comunque necessario calcolare la distanza, la variabile s nella tua equazione, se la camera mostrasse almeno la distanza stimata in metri nel viewfinder o nella modalità live in base al punto di messa a fuoco questo calcolo sarebbe semplificato.

Se fossei con un treppiedi guarderei la scala sulla lente, mentre se si gira per strada o si è in situazioni in cui non c'è il supporto del treppiedi e quindi si scatta a mano libera per guardare la tacca della distanza si dovrebbe mettere a fuoco, staccare l'occhio dal mirino, ruotare la telecamera o abbassare la macchinetta per guardare la tacca, reinquadrare, rimettere a fuoco, calcolare la dof (magari a mente come suggerisci) e poi scattare: personalmente mi sembra tanto una procedura lunga che si potrebbe semplificare anche solo fornendo la distanza stimata in camera no?"

facevo notare che nella formula approssimata per la profondità di campo (DOF) che ho postato in precedenza
s, ossia la distanza dal soggetto, si puo' facilmente stimare ad occhio...
Certo la macchinetta sa la distanza di messa a fuoco e la profondità di campo con gli obiettivi più recenti (basta usare exiftool con i file JPG o NEF) e questi dati potrebbero
essere visualizzati sul display per comodità del fotografo, concordo.

togusa
Esiste anche la funzione di Focus Peaking, disponibile solo sui mirini EVF o in liveview, ma esiste... e da sola consente di capire se e dove la foto sarà a fuoco, senza bisogno di fare calcoli strani a mente.

Non mi risulta però che nessuna reflex (Nikon o di altri) ce l'abbia, in liveview ovviamente, perché nel mirino reflex non è possibile averlo.
Neogene
QUOTE(togusa @ Jul 11 2016, 04:19 PM) *
Esiste anche la funzione di Focus Peaking, disponibile solo sui mirini EVF o in liveview, ma esiste... e da sola consente di capire se e dove la foto sarà a fuoco, senza bisogno di fare calcoli strani a mente.

Non mi risulta però che nessuna reflex (Nikon o di altri) ce l'abbia, in liveview ovviamente, perché nel mirino reflex non è possibile averlo.


Che sappia è attualmente presente solo sulle Fuji.
Neogene
Purtroppo non tutti sono dotati di un'esperienza/istinto tale da "sentire" le impostazioni da adoperare, scatto da oltre 15 anni ma questo "feeling" di saper impostare la reflex come dovrebbe in tempi brevi ormai non penso lo acquisirò mai (e comunque facendo fotografie per passione non lo pretendo).

Cercare di ottenere un risultato "ottimale" proponendo l'introduzione di sistemi/informazioni che facilitino alcune operazioni non mi sembra sia un discorso "da nerd" (che poi che significa "da nerd"? da persona curiosa? da persona che vuole approcciare un discorso in maniera più tecnica? da persona critica? da persona che non segue "il cuore" ma preferisce un approccio più pragmatico? Da quando questo termine è entrato nell'uso comune è veramente abusato) .

Sulle Fuji hanno introdotto due funzionalità: il focus peaking e la scala delle distanze (mi sembra solo con lenti impostate in manuale), se le si vuole usare le si adopera altrimenti le si ignora.

Faccio un altro esempio: nella D810 è stata introdotta la modalità di metering Highlight-Weighted (che adopero molto spesso per evitare di "bruciare" le luci alte), c'è chi la usa e chi no preferendo di variare l'esposizione cambiando diaframma e/o tempi: anche questa funzionalità non è fondamentale ma personalmente la ho trovata "utile" per magari evitare di fare uno scatto sovraesposto prima , notare il problema, correggere le impostazioni per sottoesporre e poi riscattare con quelle corrette.

"Viene una fotografia piu bella se hai i calcoli precisi?" Se posso avere un'indicazione che mi permette di ottenere una fotografia con un effetto più vicino al desiderato in tempi più brevi la risposta per me è: sì.

La mia è una riflessione sul "perché non c'è?" e non un "perché deve esserci?".

Grazie comunque per aver condiviso la sua opinione.

QUOTE(Lutz! @ Jul 11 2016, 03:33 PM) *
Ragazzi... ma scattiamo ritratti e cerchiamo di esser meno nerd, impariamo ad approssimare!!

La pronfondita' di campo e' una approssimazione generale data dal valore scelto del circolo di confusione, che viene calcolato a volte per fotografie 10x15 viste a 30cm dall'occhio, altre volte per foglio a4 etc... Una approssimazione di cosa il tuo occhio percepisce a fuoco, non si puo calcolare piu di tanto una percezione . Per avere una buona approssimazione del risultato finale , la macchina reflex fornisce gia Mirino TTL, pulsante per chiudere diaframma e avere anteprima profondita' di campo in ottico nonche liveview per vedere la foto. Piu di cosi?

Credo che La fotografia si faccia con l'occhio e il cuore, non con le tabelle e i calcoli. Viene una fotografia piu bella se hai i calcoli precisi?

Tabelle e numeri erano in voga nella fotografia analogica dei primi tempi per le istantanee, dove ghiera messa a fuoco e approssimazione visiva della distanza e diaframma ti davano un range in cui sostanzialmente speravi il tuo soggetto fosse a fuoco per le foto.
Reflex, medio formato e grande formato hanno sempre avuto lo schermo di messa a fuoco dove vedevi li il risultato.

Impara ad approssimare, a tirare ad occhio, questo e' quello che vedo fare da bravi fotografi. Tirano fuori la macchina e scattano e non sbagliano una foto o una esposizione, perche hanno capacita' di una buona approssimazione.

E facci caso, quanti ritratti che hano fatto la storia son scattati a f/1.8 ?
Neogene
QUOTE(lupaccio58 @ Jul 10 2016, 08:00 AM) *
A f 16 interviene la diffrazione e vanifica i vantaggi ottenuti dalla maggior pdc. Usare un diaframma così chiuso alla bisogna è un discorso, farlo di regola è un altro...


Infatti ho adoperato "in genere" <> "sempre", quello è il valore massimo che adopero poi chiaramente "scendo" quando e se necessario ed in base alla lente che adopero, per le macro chiaramente è un altro discorso.

Forse intendevi dire "chiudere". A prescindere, a 1,4 hai una pdc quasi inesistente e la maf, fatta necessariamente su uno degli occhi (di solito il più vicino), non ti restituisce a fuoco anche l'altro. E questo neanche se ti sembrano entrambi sullo stesso piano focale. Ed è lì che più delle equazioni e del supporto elettronico e delle scale metriche interviene quella cosa santa che si chiama esperienza, perlomeno per me e per molti altri. Ribadisco che siamo rimasti all'età della pietra però stica, gli occhi nei ritratti ci vengono perfettamente a fuoco e otteniamo pure un bel bokeh... messicano.gif


Penso che la curva di apprendimento si potrebbe ridurre aggiungendo strumenti che forniscano indicazioni come questa, che poi sarebbero disabilitate quando sufficientemente maturi, se si pensa alla misurazione matrix (spot/etc) ha facilitato la valutazione dell'esposizione che prima si faceva per "esperienza" o con applicando regole empiriche (ancora ricordo ai tempi dell'analogico quando sentivo dire (e citare nei libri) "la regola dell'f16/sole/sunny)..
giampal
QUOTE(Neogene @ Jul 11 2016, 06:12 PM) *
..... (ancora ricordo ai tempi dell'analogico quando sentivo dire (e citare nei libri) "la regola dell'f16/sole/sunny)..

Bene se ricordi quella regola (che vigeva quando l'esposimetro al massimo l'aveva il professionista in studio o giù di lì), ricorderai anche molte bellissime fotografie di quell'epoca, a dimostrazione che anche quelle fotocamere -sguarnite di qualsivoglia odierna "diavoleria" (software o hardware)- consentivano ugualmente di fare bene.
Con questo non voglio dire che l'attuale attrezzatura sia da disprezzare, ritengo soltanto che all'atto pratico sia meglio fotografare piuttosto che continuare a cercare di perfezionare la predisposizione della fotocamera per poi, magari, perdere l'attimo favorevole, ed a mio parere più informazioni sono presenti nel dispositivo di puntamento (mirino o display) più distrazione creano. Scusa se il mio può sembrare un ragionamento banale, ma -a parte qualche foto scattata per provare una qualsiasi funzione della mia d810 (curiosità?)- poi constato che per tutte le altre foto che faccio (quelle "normali"), mi viene più naturale sfruttare principalmente la mia (poca) esperienza.
Giampaolo
Neogene
Scatto ancora con l'analogico, con la Nikon F6 e la F80 con tri-x quando mi capita, solo che con il rullino è ancor più amplificato il discorso dell'errore dietro l'angolo, passare dalla D7000 e dalla D810 al rullino ogni tanto è sempre un poco traumatico,...ma divertente. rolleyes.gif

La D810 mi soddisfa molto, la uso anche scafandrata in acqua, l'unico aspetto che mi sta stretto a volte è il numero di punti di messa a fuoco laterali.

QUOTE(giampal @ Jul 11 2016, 08:32 PM) *
Bene se ricordi quella regola (che vigeva quando l'esposimetro al massimo l'aveva il professionista in studio o giù di lì), ricorderai anche molte bellissime fotografie di quell'epoca, a dimostrazione che anche quelle fotocamere -sguarnite di qualsivoglia odierna "diavoleria" (software o hardware)- consentivano ugualmente di fare bene.
Con questo non voglio dire che l'attuale attrezzatura sia da disprezzare, ritengo soltanto che all'atto pratico sia meglio fotografare piuttosto che continuare a cercare di perfezionare la predisposizione della fotocamera per poi, magari, perdere l'attimo favorevole, ed a mio parere più informazioni sono presenti nel dispositivo di puntamento (mirino o display) più distrazione creano. Scusa se il mio può sembrare un ragionamento banale, ma -a parte qualche foto scattata per provare una qualsiasi funzione della mia d810 (curiosità?)- poi constato che per tutte le altre foto che faccio (quelle "normali"), mi viene più naturale sfruttare principalmente la mia (poca) esperienza.
Giampaolo
Roberto Garau
Se posso umilmente dare un giudizio, non penso che il laser ti dia misure perfette per fotografare a 1.4 o1.8, tieni presente che per essere sicuri della precisione dovresti poggiarlo sul sensore (operazione molto improbabile e non consigliabile) e riportare la misura sul ottica che non ha di certo una scala millimetrata perché di millimetri stiamo parlando a quelle aperture soprattutto con un 85mm ti do un consiglio anche per non far annoiare quei poveretti che fanno da cavia....punta il sensore singolo sul occhio che risulta più vicino alla camera, se vuoi il viso a fuoco non usare diaframmi inferiori a f4 se vuoi solo gli occhi a fuoco puoi spingerti ad aperture sino a f2 /2.5 .
Tutti gli altri calcoli rischiano di farti perdere la voglia di fotografare.
Comunque per tua conoscenza quello che tu chiedi era addirittura fatto in automatico già negli anni90 per l'esattezza su Canon Eos 5 analogica quella che comandavi la messa a fuoco con la pupilla del tuo occhio (bisognava settare il mirino in base al potere riflettente del proprio occhio) guardando dove volevi che l'ottica mettesse a fuoco, ecco in quella fotocamera, che per altro ho anche avuto, vi era una funzione dove guardando da prima il punto di inizio campo nitido e dopo il punto fine campo nitido il programma della fotocamera sceglieva il diaframma adeguato in base all'ottica montata per avere nitidezza fra questi due punti.
Sembra una cosa utilissima in effetti non serviva a niente tant'è che neanche Canon la usò più come non uso più la messa a fuoco comandata dal proprio occhio, puro sciovinismo di tecnologia che alla fine serve solo come gadget di vendita senza agevolare o migliorare la fotografia ne in termini di qualità ne in termini di rapidità di esecuzione.
Ciao buona luce
togusa
QUOTE(Neogene @ Jul 11 2016, 04:25 PM) *
Che sappia è attualmente presente solo sulle Fuji.



Lo so.
Io infatti ho detto che esiste... come tecnologia... vale a dire che come cosa "è possibile farla" senza troppi patemi d'animo.
Neogene
Sapevo della messa a fuoco disponibile su un modello di canon tramite l'occhio ma non di questa modalità, veramente geniale peccato si sia persa nel tempo, l'avrei sicuramente provata, mi tocca tenermi la F6 allora uff wink.gif

QUOTE(Roberto Garau @ Jul 12 2016, 12:47 AM) *
Se posso umilmente dare un giudizio, non penso che il laser ti dia misure perfette per fotografare a 1.4 o1.8, tieni presente che per essere sicuri della precisione dovresti poggiarlo sul sensore (operazione molto improbabile e non consigliabile) e riportare la misura sul ottica che non ha di certo una scala millimetrata perché di millimetri stiamo parlando a quelle aperture soprattutto con un 85mm ti do un consiglio anche per non far annoiare quei poveretti che fanno da cavia....punta il sensore singolo sul occhio che risulta più vicino alla camera, se vuoi il viso a fuoco non usare diaframmi inferiori a f4 se vuoi solo gli occhi a fuoco puoi spingerti ad aperture sino a f2 /2.5 .
Tutti gli altri calcoli rischiano di farti perdere la voglia di fotografare.
Comunque per tua conoscenza quello che tu chiedi era addirittura fatto in automatico già negli anni90 per l'esattezza su Canon Eos 5 analogica quella che comandavi la messa a fuoco con la pupilla del tuo occhio (bisognava settare il mirino in base al potere riflettente del proprio occhio) guardando dove volevi che l'ottica mettesse a fuoco, ecco in quella fotocamera, che per altro ho anche avuto, vi era una funzione dove guardando da prima il punto di inizio campo nitido e dopo il punto fine campo nitido il programma della fotocamera sceglieva il diaframma adeguato in base all'ottica montata per avere nitidezza fra questi due punti.
Sembra una cosa utilissima in effetti non serviva a niente tant'è che neanche Canon la usò più come non uso più la messa a fuoco comandata dal proprio occhio, puro sciovinismo di tecnologia che alla fine serve solo come gadget di vendita senza agevolare o migliorare la fotografia ne in termini di qualità ne in termini di rapidità di esecuzione.
Ciao buona luce
Lutz!
Da informatico ti posso assicurare che la tecnologia mi affascina, ma il rischio e' di perdersi la fotografia nel tecnicismo, questo voglio dire :-)

Neogene
Mah, da ingegnere informatico mi piace spingermi sempre oltre nelle tecnologie per cercare di superarne i limiti, da docente penso a chi vuole imparare e magari una funzionalità nuova potrebbe ridurre la pendenza della curva di apprendimento, da amante della fotografia ci posso passare sopra senza problemi biggrin.gif

QUOTE(Lutz! @ Jul 13 2016, 10:54 AM) *
Da informatico ti posso assicurare che la tecnologia mi affascina, ma il rischio e' di perdersi la fotografia nel tecnicismo, questo voglio dire :-)
pes084k1
QUOTE(Neogene @ Jul 14 2016, 11:54 AM) *
Mah, da ingegnere informatico mi piace spingermi sempre oltre nelle tecnologie per cercare di superarne i limiti, da docente penso a chi vuole imparare e magari una funzionalità nuova potrebbe ridurre la pendenza della curva di apprendimento, da amante della fotografia ci posso passare sopra senza problemi biggrin.gif


E fai benissimo a non restare nel brago! Conto tantissimi atteggiamenti dei fotografi professionisti che hanno rallentato lo sviluppo della fotografia e ora sono pesci fuor d'acqua sulle tecnologie innovative che fanno foto migliori delle loro, persino con basi hardware "superate", ma recnicamente valide. Ragionare sulle cose e documentarsi è importante. Con i grandangolari e la Zeiss Ikon Superwide, ma anche con le altre, uso esposimetri a luce incidente e telemetri laser (Leica) per trovare la distanza, sapendo e potendo misurare che nessun sistema di MAF attuale (=basato sull'immagine) potrebbe far meglio persino dell'occhio umano. Due sani conti prima di scattare...

A presto telefono.gif

Elio
lexio
UN calcolo del genere sarebbe una bazzecola, perchè tanto la fotocamera legge la distanza di messa a fuoco e l'apertura del diaframma.. semplicemente è una richiesta talmente di nicchia che (credo) non verrà mai inserita.

Si sceglia un diaframma per avere un certo effetto, e non per sapere quale parte del volto è a fuoco. Solitamente, scatti con il volto (e la persona) tutto a fuoco si fanno con diaframmi intorno a f8 / f11 senza stari a pensare troppo.. invece se si vuole il massimo sfocato si spalanca a TA ben sapendo che una parte di volto sarà sfocata.

Con l'esperienza capirai che certi valori sono ricorrenti (voglio una foto di una persona a fuoco? Monto il 35mm per una figura intera ,chiudo a f4 e non ci penso più ) , anche perchè se per ogni scatto devi stare a pensare anche se il volto è totalmente a fuoco oppure no, togli spazio alla creatività.. credo...
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Jul 14 2016, 12:33 PM) *
Due sani conti prima di scattare...

Che non servono a niente se non a farsi delle pippe mentali ed a diventare dei completi automi !

La fotografia è arte, creatività ed immaginazione, è il proprio modo di interpretare, trasformare, vedere, sentire il mondo, di cogliere attimi, trasmettere illusioni o sensazioni... non è un calcolo ingegneristico ! Altrimenti potresti costruire un robot che scatta al posto tuo e così risolvi ogni possibile problema tecnico o mancanza di dati numerici dentro il mirino.

La mia fotocamera digitale ideale dovrebbe essere una scatola super-rigida con tre ghiere (tempo, ISO, diaframma), un pulsante di messa a fuoco/scatto, un esposimetro Spot ed un indicatore esposimetrico interno al mirino con visualizzazione dell'intervallo corrispondente alla reale gamma dinamica del sensore. Nessuna strana rotella, niente automatismi fantascientifici, nessun menù con le sue 3000 inutili voci, nessuna innovazione puramente commerciale. Cosa si potrebbe chiedere di più ?
pes084k1
QUOTE(gabrieledanesi @ Jul 15 2016, 03:13 PM) *
Che non servono a niente se non a farsi delle pippe mentali ed a diventare dei completi automi !

La fotografia è arte, creatività ed immaginazione, è il proprio modo di interpretare, trasformare, vedere, sentire il mondo, di cogliere attimi, trasmettere illusioni o sensazioni... non è un calcolo ingegneristico ! Altrimenti potresti costruire un robot che scatta al posto tuo e così risolvi ogni possibile problema tecnico o mancanza di dati numerici dentro il mirino.

La mia fotocamera digitale ideale dovrebbe essere una scatola super-rigida con tre ghiere (tempo, ISO, diaframma), un pulsante di messa a fuoco/scatto, un esposimetro Spot ed un indicatore esposimetrico interno al mirino con visualizzazione dell'intervallo corrispondente alla reale gamma dinamica del sensore. Nessuna strana rotella, niente automatismi fantascientifici, nessun menù con le sue 3000 inutili voci, nessuna innovazione puramente commerciale. Cosa si potrebbe chiedere di più ?


Guarda di che macchina stavo parlando, una macchina per fare fotografie, non per giocare, ma che ha dimostrato la massima percentuale di foto perfette e a >100 lp/mm per giunta ! Esposimetro spot? E' quello che fa sbagliare foto e gamma dinamica più spesso, perché se non ti fai i conticini sul sistema zonale, non sai dove l'oggetto puntato sta nella scala tonale; anche qui se non fai i conti di Adams sei fritto... ah, dimenticavo l'esposimetro a luce incidente ti risparmierebbe questi conti in genere, ma qualche correzione per vignettatura o per filtri strani da B/N o assorbimento di lenti la devi pur dare. Dormi ranquillo, qunado sai scattare i conti li fai in pochi millisecondi, solo che una Zeiss Ikon, una FE, una FM3a, ma anche le buone mirrorless te li trasferiscono prima in foto e meglio! Nel menu l'importante è che tu possa non vedere quaello che non serve, ma per il WB o avviti i filtri o modifle tarature, non vedo molto da fare.
Ancora una volta si mescolano da parte dei fotografi esigenze legittime e approcci sbagliati. La fotografia è anche raziocinio, hai un mezzo espressivo da pilotare e non lo fai con una (sterile) creatività, specie se vuoi ingrandire un po'.

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Jul 15 2016, 03:55 PM) *
Guarda di che macchina stavo parlando, una macchina per fare fotografie, non per giocare, ma che ha dimostrato la massima percentuale di foto perfette e a >100 lp/mm per giunta ! Esposimetro spot? E' quello che fa sbagliare foto e gamma dinamica più spesso, perché se non ti fai i conticini sul sistema zonale, non sai dove l'oggetto puntato sta nella scala tonale; anche qui se non fai i conti di Adams sei fritto... ah, dimenticavo l'esposimetro a luce incidente ti risparmierebbe questi conti in genere, ma qualche correzione per vignettatura o per filtri strani da B/N o assorbimento di lenti la devi pur dare. Dormi ranquillo, qunado sai scattare i conti li fai in pochi millisecondi, solo che una Zeiss Ikon, una FE, una FM3a, ma anche le buone mirrorless te li trasferiscono prima in foto e meglio! Nel menu l'importante è che tu possa non vedere quaello che non serve, ma per il WB o avviti i filtri o modifle tarature, non vedo molto da fare.
Ancora una volta si mescolano da parte dei fotografi esigenze legittime e approcci sbagliati. La fotografia è anche raziocinio, hai un mezzo espressivo da pilotare e non lo fai con una (sterile) creatività, specie se vuoi ingrandire un po'.

A presto telefono.gif

Elio

Io uso l'esposimetro Spot da sempre ed in qualsiasi occasione essendo l'unica modalità che fa funzionare l'esposimetro per quello che è, escludendo ogni tipo di algoritmo software. I calcoli richiesti sono di "tipo visivo" nel mirino per capire come voler rappresentare l'oggetto che misuri sull'intervallo dinamico del sensore, regolando tempo, diaframma, ISO in base al tipo di fotografia... banale tecnica fotografica da prima elementare. Certo che questi "calcoli", chiamiamoli così, sono richiesti, ci mancherebbe altro... è come dire che per andare in automobile devi prima inserire la chiave, premere la frizione, girare la chiave, dare gas... semplici funzioni base necessarie all'utilizzo del mezzo, e non pippe mentali da mirino laser per sapere che il soggetto è a 87.68 cm da me e che quindi posso mettere a fuoco al millimetro ! (poi mi trema la mano, mi sposto di mezzo millimetro e sono fottuto ! laugh.gif ) oppure di sapere che allora la pdc è 35.53cm verso di me e 168.54cm dopo di me, o stupidate varie !

Riguardo il WB, a casa mia, lo regolo in fase di sviluppo RAW... che me ne frega di averlo sulla fotocamera ? Non sono ancora così pazzo (come qualcuno laugh.gif ) da pensare che il JPG prodotto on-camera sia migliore del RAW, stai tranquillo !

Anch'io faccio i calcoli (e anche molti)... ma li faccio quando devo linearizzare la risposta della stampante in base ad un tipo di carta, o quando devo ottimizzare un profilo colore, o a volte anche quando c'è da fare qualche elaborazione particolare su un'immagine... ma di sicuro non li faccio quando devo fare una fotografia.
umbertomonno
Ma un bello schermo di MaF con microprismi e stigmometro.....no è..?
A.....ngegnè ma pure pe fatte na sco ....fai sti conti..? tongue.gif
1berto
pes084k1
QUOTE(gabrieledanesi @ Jul 15 2016, 06:45 PM) *
Io uso l'esposimetro Spot da sempre ed in qualsiasi occasione essendo l'unica modalità che fa funzionare l'esposimetro per quello che è, escludendo ogni tipo di algoritmo software. I calcoli richiesti sono di "tipo visivo" nel mirino per capire come voler rappresentare l'oggetto che misuri sull'intervallo dinamico del sensore, regolando tempo, diaframma, ISO in base al tipo di fotografia... banale tecnica fotografica da prima elementare. Certo che questi "calcoli", chiamiamoli così, sono richiesti, ci mancherebbe altro... è come dire che per andare in automobile devi prima inserire la chiave, premere la frizione, girare la chiave, dare gas... semplici funzioni base necessarie all'utilizzo del mezzo, e non pippe mentali da mirino laser per sapere che il soggetto è a 87.68 cm da me e che quindi posso mettere a fuoco al millimetro ! (poi mi trema la mano, mi sposto di mezzo millimetro e sono fottuto ! laugh.gif ) oppure di sapere che allora la pdc è 35.53cm verso di me e 168.54cm dopo di me, o stupidate varie !

Riguardo il WB, a casa mia, lo regolo in fase di sviluppo RAW... che me ne frega di averlo sulla fotocamera ? Non sono ancora così pazzo (come qualcuno laugh.gif ) da pensare che il JPG prodotto on-camera sia migliore del RAW, stai tranquillo !

Anch'io faccio i calcoli (e anche molti)... ma li faccio quando devo linearizzare la risposta della stampante in base ad un tipo di carta, o quando devo ottimizzare un profilo colore, o a volte anche quando c'è da fare qualche elaborazione particolare su un'immagine... ma di sicuro non li faccio quando devo fare una fotografia.


L'esposimetro spot non si basa su un principio corretto, funzionerebbe SOLO se il bersaglio fosse approssimativente grigio 18 o 14%: le tue misure sono sempre starate dall'albedo del bersaglio. Dovresti mandare l'assistente con il cartoncino o un vestito tarato sulla scena. Per questo si usa la luce incidente, che piazza indirettamente le massime riflessioni possibili appena sotto la saturazione del sensore, oppure si hanno fino a 1000 cellule o si esplora la scena e un software sceglie i punti di zero o massimo.
Se il telemetro laser ti dice 6.43 m con un grandangolo 15 mm, su una mirrorless con EVF a 15x puoi leggere 4m o 10 m con 12/10 di visus, su una reflex puoi leggere con il tuo AF da 2 m all'infinito, invece regoli a 6 m (su uno Zeiss o AIS) e chiudi gli stop che ti servono guardando la scala PdC (più uno in realtà... fino a f/11). Ti assicuro che la differenza è eclatante. L'occhio ti direbbe 5-7 m, quindi spesso funzionerebbe ancora meglio della camera. Quindi auguri, ma non sei solo...
Correggi il WB "solo" sul raw? Se tu mettessi un warming (o talvolta pola o ND graduato...) su un paesaggio piatto in ripresa correggeresti quasi completamente il WB, l'haze, ridurresti il contrasto e aumenteresti la saturazione con meno rumore. I profili stampante o scanner si fanno una volta per ogni taratura, altrimenti hai pure un wobble da uno scatto all'altro, bella follia!

Ecco perché parlavo di razionalità, in fotografia si perde tanto tempo dietro a frottole sbagliate e si ignora l'esperienza trentennale della SOLUZIONE. Essendo ingegnere, un telemetro laser Leica non è un plus... L'ingegnere poi deve prevedere anche l'impossibile.

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Jul 16 2016, 05:37 PM) *
L'esposimetro spot non si basa su un principio corretto, funzionerebbe SOLO se il bersaglio fosse approssimativente grigio 18 o 14%: le tue misure sono sempre starate dall'albedo del bersaglio. Dovresti mandare l'assistente con il cartoncino o un vestito tarato sulla scena. Per questo si usa la luce incidente, che piazza indirettamente le massime riflessioni possibili appena sotto la saturazione del sensore, oppure si hanno fino a 1000 cellule o si esplora la scena e un software sceglie i punti di zero o massimo.
Se il telemetro laser ti dice 6.43 m con un grandangolo 15 mm, su una mirrorless con EVF a 15x puoi leggere 4m o 10 m con 12/10 di visus, su una reflex puoi leggere con il tuo AF da 2 m all'infinito, invece regoli a 6 m (su uno Zeiss o AIS) e chiudi gli stop che ti servono guardando la scala PdC (più uno in realtà... fino a f/11). Ti assicuro che la differenza è eclatante. L'occhio ti direbbe 5-7 m, quindi spesso funzionerebbe ancora meglio della camera. Quindi auguri, ma non sei solo...
Correggi il WB "solo" sul raw? Se tu mettessi un warming (o talvolta pola o ND graduato...) su un paesaggio piatto in ripresa correggeresti quasi completamente il WB, l'haze, ridurresti il contrasto e aumenteresti la saturazione con meno rumore. I profili stampante o scanner si fanno una volta per ogni taratura, altrimenti hai pure un wobble da uno scatto all'altro, bella follia!

Ecco perché parlavo di razionalità, in fotografia si perde tanto tempo dietro a frottole sbagliate e si ignora l'esperienza trentennale della SOLUZIONE. Essendo ingegnere, un telemetro laser Leica non è un plus... L'ingegnere poi deve prevedere anche l'impossibile.

A presto telefono.gif

Elio

Si infatti, guarda... lo si vede dalle immagini nella tua galleria la superiorità ECLATANTE dei tuoi scatti da ingegnere che gira col mirino laser e che sa prevedere l'impossibile laugh.gif laugh.gif laugh.gif

E chi l'ha detto che faccio profili stampante ad ogni scatto ? Hai anche le visioni adesso ? E fra l'altro si può anche ottimizzare un profilo (ho scritto ottimizzare eh, non farlo da capo ogni volta) in base ad un'analisi dei colori contenuti in un'immagine così da generare una patch di ottimizzazione studiata ad hoc per massimizzare la resa in stampa di quella fotografia... ma lasciamo perdere, non ne vale la pena.

PS: Se ti interessa mandami PM, organizzo corsi di fotografia di base... tante volte volessi imparare qualcosa.
umbertomonno
Mi permetto di intervenire ancora nella discussione, ma questa volta con la massima serietà.
Attenzione a giocare con il Laser il suo fascio di luce coerente e monocromatica (a ngegnè hai fatto Fisica Tecnica?) è altamente pericoloso per gli occhi di chi lo incrocia e può provocare seri danni alla vista.
1berto

pes084k1
QUOTE(gabrieledanesi @ Jul 16 2016, 06:42 PM) *
Si infatti, guarda... lo si vede dalle immagini nella tua galleria la superiorità ECLATANTE dei tuoi scatti da ingegnere che gira col mirino laser e che sa prevedere l'impossibile laugh.gif laugh.gif laugh.gif

E chi l'ha detto che faccio profili stampante ad ogni scatto ? Hai anche le visioni adesso ? E fra l'altro si può anche ottimizzare un profilo (ho scritto ottimizzare eh, non farlo da capo ogni volta) in base ad un'analisi dei colori contenuti in un'immagine così da generare una patch di ottimizzazione studiata ad hoc per massimizzare la resa in stampa di quella fotografia... ma lasciamo perdere, non ne vale la pena.

PS: Se ti interessa mandami PM, organizzo corsi di fotografia di base... tante volte volessi imparare qualcosa.


Rispetto a te fotograficamente (anche in galleria) sono purtroppo anche un professore universitario verso un nuovo dell'asilo e ho asfaltato gente obiettivamente superiore a te, solo un un po' più "capocciona". Poi qua solo io riesco ad arrivare a tavoletta a 36 Mp (e oltre, ma con il film). Resta nel brago, per favore.

A presto telefono.gif

Elio
sarogriso
....Ecco unsure.gif
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Jul 17 2016, 04:47 PM) *
Rispetto a te fotograficamente (anche in galleria) sono purtroppo anche un professore universitario verso un nuovo dell'asilo e ho asfaltato gente obiettivamente superiore a te, solo un un po' più "capocciona". Poi qua solo io riesco ad arrivare a tavoletta a 36 Mp (e oltre, ma con il film). Resta nel brago, per favore.

IPB Immagine
sarogriso
...........e anche questa discussione partita bene e messa giustamente in tecniche ha preso le solite sembianze del rotolino virtuale e tre veli cerotto.gif

Bene.
Neogene
QUOTE(sarogriso @ Jul 17 2016, 10:53 PM) *
...........e anche questa discussione partita bene e messa giustamente in tecniche ha preso le solite sembianze del rotolino virtuale e tre veli cerotto.gif

Bene.


Ma perché finisce sempre nel "io so più di te"? Non è possibile discutere senza vantare i propri risultati? unsure.gif
giovanni949
E' il problema del forum, ce ne siamo accorti in tanti
https://www.nikonclub.it/forum/index.php?sh...p;#entry4057004
purtroppo la soluzione non è dietro l'angolo, mi spiace ma così finisce male.
umbertomonno
QUOTE(Neogene @ Jul 18 2016, 11:42 AM) *
Ma perché finisce sempre nel "io so più di te"? Non è possibile discutere senza vantare i propri risultati? unsure.gif

Ora mi chiedo, e qui vorrei un parere di chi ha sicuramente più esperienza in questa categoria di fotografie, quanto sono precisi queste misurazioni fornite dalla scale sulla lente?

Vedi, ma se tu, che sei ingegnere, poni ad altri certe domande, cosa ti aspetti di avere come risposta?
Dovresti essere proprio tu a spiegarne il senso e la validità e se ti è venuto, giustamente, il dubbio perchè ti sei lanciato a testa bassa nella speranza di risolvere il problema come si fa con una equazione? cool.gif
Non metto assolutamente in dubbio la validità dei tuoi risultati, ma tra quelli e la realtà c'è poi tutta una serie di approssimazioni che ti costringono, se vuoi portare a casa la foto, ad "usare" l'esperienza avvalendoti, anche ovviamente, delle non poche informazioni tecniche che certamente non ti mancano.
1berto
pes084k1
QUOTE(umbertomonno @ Jul 18 2016, 01:28 PM) *
Ora mi chiedo, e qui vorrei un parere di chi ha sicuramente più esperienza in questa categoria di fotografie, quanto sono precisi queste misurazioni fornite dalla scale sulla lente?

Vedi, ma se tu, che sei ingegnere, poni ad altri certe domande, cosa ti aspetti di avere come risposta?
Dovresti essere proprio tu a spiegarne il senso e la validità e se ti è venuto, giustamente, il dubbio perchè ti sei lanciato a testa bassa nella speranza di risolvere il problema come si fa con una equazione? cool.gif
Non metto assolutamente in dubbio la validità dei tuoi risultati, ma tra quelli e la realtà c'è poi tutta una serie di approssimazioni che ti costringono, se vuoi portare a casa la foto, ad "usare" l'esperienza avvalendoti, anche ovviamente, delle non poche informazioni tecniche che certamente non ti mancano.
1berto


Vedete, questi discorsi sono da evitare in ogni caso. Se qualcuno trova un difetto sulla foto e te lo giustifica seriamente (il WB, dammi il raw e ti faccio vedere...), c'è da discutere e spesso da apprendere. C'è elasticità di vedute e ci sono dei canoni. Se uno mi dice "dalle foto della galleria...", a parte il fatto che da quando i Mp sono cresciuti non ha senso alcuno postare lì, io mi metto a ridere e poi prendo il bastone verbale, in quanto so pure da che minareto viene la predica da "arresto in flagrante".
Parecchie di queste foto (danneggiate molto dal sito come colore e altro...) , pur tutte di test o esempio per certi post (in un caso come NON si deve correggere un WB in PP quando si è aspettata o catturata la luce più strana della tua vita), sono oggettivamente corrette, valide tecnicamente, come gli ingrandimenti del Samyang 14 che fanno parte di un confronto film/digitale D700 stravinto dal primo in Mean Opinion Score e che sono tutti andati a ruba dai colleghi appassionati perché ritenute "utterly" belle a vedersi, fatte benissimo (=linee e gamut ci sono tutte, i bla bla bla sono sono d'invidia o incompetenza). Le foto concorrenti non erano caricabili...

Ora se si alza il pincopallino che mi tira fuori il paesaggio granoso e irritante alla B-G, la foto di moda con la bellona nuda (che ci vuole se hai il "materiale" e un minimo di attrezzatura?), le foto di eventi storici/bellici mosse, inquadrature sbagliate inseriti in portfolio prestigiosi, la mantide o l'uccellino (francamente sono un "gufo" e odio le levatacce) con il WB sbagliato, tutta roba facile da fare e difficile da sbagliare, non può presentarsi come esempio o giudicare... chi ha superato certi stadi da tempo.

Poi quando si è trattato in qualche confronto o esempio di mostrare certe cose, qualcun altro, non io, è stato seppellito oggettivamente dall'asfalto sul suo terreno, per giunta. Questo accade perché da tanti anni bazzico fotografi MoMa-level oggettivamente bravi da cui imparare (ma chi ha visto confronti su certi temi li ha giudicati talvolta inferiori a me). Il primo (e unico, non ho tempo per certe cose) concorso nazionale a cui partecipai (con un gruppo di amici, era una cosa organizzata) vinsi il primo premio ex-aequo.
Per definizione foto personali ed eventi li pubblico con il contagocce, ma se me li chiedono... c'è il motivo.

Quindi è bene rispettare la consegna del silenzio su attacchi personali insensati e non supportabili. Certe uscite sono come quelle del bullo che al bar da fastidio a uno apparentemente tranquillo che racconta cose che il bullo non ha mai fatto: il bersaglio prima gli dice di calmarsi e, siccome l'altro trascende, lo stende al primo colpo. Non dimenticate che ci sono tante belle foto in giro, ma proprio poche di chi pubblica su Flickr e forum e il "mestiere" di fotografo pro sta obiettivamente scemando (reporter morti di fame, matrimoni in estinzione, foto di cronaca comprate ai passanti o agli amatori...). La foto è diventata democratica... anzi sempre più in mano a chi sa come funziona una macchina e che su voi ci guadagna pure.

Ecco perché spesso rispondo a topic di immagini postate interessanti PER ME (molte, valide come idea, avrebbero bisogno di un lifting serio, se non fatte in un certo modo da subito), in modo da comunicare il trucchetto o la procedura per avere certi risultati migliori. Questo fa bene a tutti, come saper far vedere le lp/mm o fare i conti o non sentire consigli de facto perdenti.

A presto telefono.gif

Elio
sarogriso
QUOTE(pes084k1 @ Jul 18 2016, 05:45 PM) *
Vedete, questi discorsi ................................................................................
................................................................................
................................................................................
................................................................................
................................................................................
............................................................................... come saper far vedere le lp/mm o fare i conti o non sentire consigli de facto perdenti.


.............però dopo tutto questo esiste sempre il rischio che dovendo seguire alla lettera queste direttive un fotografo che dallo scatto ci deve mangiare crepa di stenti, e anche il foto amatore è a rischio, non di andare "sotto peso" ma di dover barattare i suoi inutili sensori fx e lenti "spappolatrici" con un set di canne da pesca, poi la birra va bene, costa poco e si prende extra. cool.gif
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Jul 18 2016, 05:45 PM) *
Vedete, questi discorsi sono da evitare in ogni caso. Se qualcuno trova un difetto sulla foto e te lo giustifica seriamente (il WB, dammi il raw e ti faccio vedere...), c'è da discutere e spesso da apprendere. C'è elasticità di vedute e ci sono dei canoni. Se uno mi dice "dalle foto della galleria..."
...
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I tuoi scatti sono corretti e tecnicamente validi tanto quanto dei banali JPG prodotti da una qualsiasi buona fotocamera impostata in modalità completamente automatica. E tralasciamo poi il senso delle immagini, la composizione, il significato, ossia ciò che dovrebbe far identificare un'immagine come "fotografia". Sei così meccanico, robotico, vuoto di stile che un bimbo di 8 anni farebbe scatti molto più interessanti. Ma del resto questa è una caratteristica comune alle persone "tecniche" (e tra queste mi ci metto anch'io), quindi non ne hai nemmeno troppa colpa. La colpa, però, ce l'hai nel momento stesso in cui dai del demente a chiunque, vantandoti di doti e di talenti da fotografo pro che forse puoi avere solo nel tuo mondo immaginario fatto di sogni e allucinazioni.

Non c'è un solo tuo intervento dove ti enunci come l'unico degno di poter usare una fotocamera e di fare fotografie. Evidentemente Ti senti una specie di Dio sceso in terra e ti permetti liberamente di dare del deficiente a tutti gli utenti del forum, perchè noi siamo solo inutili pivelli che sanno solo nuotare nel brago, o che non sanno scattare in JPG, che non sappiamo che il JPG è meglio del RAW, che non sappiamo come si profila un monitor, che non sappiamo come si tirano fuori i colori o come dare nitidezza, o che spendiamo inutilmente soldi nelle fotocamere FX... beh... credo non serva aggiungere altro alla tua già innata idiozia.

Se su wikipedia vai a cercare la definizione di troll si legge "Un troll, nel gergo di internet e in particolare delle comunità virtuali, è un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi". C'è quindi da dire che oltre fare calcoli, anche fare il troll ti riesce particolarmente bene. Ma la fotografia lasciala a chi fa fotografia, a chi la sa amare e comprendere... che sia un fotografo o un fotoamatore, non importa, sicuramente è molto più avanti di te.

Buona continuazione.
umbertomonno
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1berto
sarogriso
QUOTE(umbertomonno @ Jul 18 2016, 08:41 PM) *
blink.gif
1berto


Sorpreso??

direi che questo è il nuovo protocollo e da questo impareremo tanto smilinodigitale.gif smilinodigitale.gif
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