QUOTE(sbucchi @ Dec 7 2005, 10:51 PM)
Allora: io vado su "visualizza" di photoshop e seleziono il profilo di stampa da " imposta prova" dove ho trovato un profilo "stylus photo R800" e lo scelgo. A quel punto l'immagine a monitor, che fino ad adesso era in "adobe 1998", cambia, e con '"avvertimento gamma" visualizzo le zone fuori gamut, ovvero quello che la stampante non riuscira' a gestire. GIUSTO??
Giustissimo. Attenzione che non è che le zone fuori gamma non saranno gestite, semplicemente PS ti dirà che quelle zone subiranno un trattamento a seconda del metodo di rendering prescelto(vedi sotto).
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Ora, la domanda e' questa: ammettiamo che schiarisca, cosa devo fare?? la ricorreggo fino a quando non la visualizzo di nuovo come mi piace oppure la stampo senza ritoccare niente??
Di solito si procede così: importi la foto in PS. Duplichi subito il livello base per non avere sorprese. Applichi i metodi volti a ridurre o eliminare il rumore. Applichi le correzioni di esposizione di base. Fai il tuo ritocco creativo. Applichi il Soft Proof e ricorreggi l'immagine in modo che a video sia gradevole ai tuoi occhi... Ovviamente, se il tuo intento è quella di stampare la foto fin dall'inizio, puoi applicare il Soft Proof da subito e andare avanti così!
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Se non chiedo troppo, mi piacerebbe capire ,in linea di massima, a cosa servono le opzioni in "imposta prova" PRESERVE RGB NUMBERS, COLORIMETRICO RELATIVO ECC, BLACK POINT COMPENSATION.
Andiamo per gradi: a parte il "Preserve RGB Numbers" che non devi spuntare e che serve solo quando dovrai applicare un Soft Proof che di permetta di visuallizzare il risultato dentro un altro spazio
di lavoro(es. da Adobe RGB vuoi vedere come si vedrebbe in sRGB), il resto ricalca il metodo di rendering utilizzato nelle impostazioni generali di PS.
Cos'è questo dannato metodo di rendering?!?
E' il modo in cui PS tratterà le immagini che avranno colori che cadono
al di fuori dello spazio di lavoro utilizzato(per questo è essenziale usare il più ampio spazio possibile in fase di editing). Se tu dovessi avere delle immagini scattate con una fantastiliardosa macchina digitale* in grado di uscire dal gamut indicato in, poniamo, Adobe RGB 1998, PS in fase di apertura dell'immagine prenderà le zone che fuoriescono e tenterà di riportarle dentro lo spazio di lavoro. Come? In fotografia si utilizzano due metodi:"Percettivo" e "Colorimetrico Relativo". Gli altri lasciali perdere. "Percettivo" significa che PS "stringerà"
TUTTO il gamut dell'immagine fino a che tutte le sue parti saranno comprese nello spazio di lavoro. In questo modo sarà preservato l'equilibrio cromatico generale dell'immagine(come si percepisce, appunto), ma se l'immagine ha solo poche porzioni che ne escono fuori si corre il rischio di non "riempire" appieno il gamut disponibile! "Colorimetrico Relativo" invece taglia fuori
SOLO le porzioni che fuoriescono, riportandole alla sfumatura più vicina compresa nel gamut dello spazio di lavoro. In questo modo, rispondendo al tuo quesito di poco sopra, non è che le parti fuori gamut non verranno gestite, semplicemente, se ad es. hai un rosso che sfora il gamut della R800, verrà stampato il rosso che più gli somiglia e che può venire stampato...
Quale scegliere? Con le macchine di nuova generazione va da se che il "Colorimetrico Relativo" è quello più adatto, in quanto capiterà assai di rado che un colore cada fuori dal gamut di Adobe RGB 1998(anzi, la R800 in alcuni casi riesce a stampare sfumature che non ne sono incluse!). Se si attiva questo metodo, è
OBBLIGATORIO spuntare la "Compensazione del Punto del Nero", mentre col "Percettivo" è assolutamente indifferente. Sempre in fase di Soft Proofing troverai altre due opzioni: "Simula Bianco Carta" e "Simula Inchiostro Nero". Come dice il nome, sono due simulazioni che si basano sui parametri dei profili colore ma che in pochissimi casi sono supportati dai profili stessi. Io le lascerei in bianco, al limite spuntando solo quello che riguarda l'inchiostro nero.
*In realtà queste macchine esistono, e sono quelle che abbiamo tra le nostre mani. Le DSLR riescono a catturare sfumature che vanno al di fuori dello spazio di colore Adobe RGB 1998, che ormai ha i suoi anni e che non era progettato per la fotografia digitale. Va da se che se noi apriamo un'immagine che ha già dentro di se questo profilo incorporato, PS non applica assolutamente il metodo di rendering specificato nelle opzioni generali, in quanto tutto il gamut è già stato codificato in modo da cadere dentro lo spazio di lavoro Adobe RGB 1998. E' quello che sta fuori? Non viene visualizzato e perciò va perso. Diverso è il caso del Soft Proofing, in quanto le macchine da stampa hanno dei gamut che generalmente sono ristretti rispetto al solito Adobe, quindi il metodo di rendering viene sempre applicato(ricordarsi: Soft Proof=Adobe RGB 1998 --> profilo stampante con compensazione del profilo del monitor).
La prossima volta si affronterà il modo di stampare correttamente...