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faldo
Scusate l\'ingoranza ma chi lavora il M segue le indicazioni dell\'esposimetro? Se e\' così non e\' la stessa cosa che operare in automatico?
monteoro
Se segui le indicazioni dell'esposimetro portandolo sullo zero la cosa equivale a scattare in una qualsiasi modalità semiautomatica od auomatica.
Utilizzare una modalità automatica o semiautomatica "starando" l'esposimetro introducendo compensazioni equivale ad usare la modalità M, sei tu che determini di quanto sovra o sottoesporre.

Chiaramente lavorare in manuale ti da l'opportunità di stabilire la coppia tempo/diaframma che desideri, se vuoi che rimanga inalterata agisci sulla sensibilità ISO.
ciao
Franco
Marco Senn
Più che altro in M decidi tu come "starare" quello che propone l'esposimetro mentre stando in A o S puoi "starare" solo su uno dei due parametri usando la compensazione. Talvolta la sovra o sottoesposizione è intenzionale e il controllo della macchina ti permette di decidere facilmente come vuoi ottenerla. In generale, per quella che è la mia (poca) esperienza se hai fretta lascia fare a lei, se hai tempo usa l'M e gestisci un pò tutto.
marcomigliori
I vantaggi di scattare in M son tanti non ultimo il fatto che hai a disposizione opzioni del corpo macchina che in modalità scene non funzionano come puoi vedere nel libretto di istruzioni. Non ci hai detto che corpo macchina hai... Magari per prendere un po\' confidenza potresti concentrarti prima in modalità P poi S poi A e poi sarai pronto per prendere confidenza in M. Buone foto
faldo
QUOTE
I vantaggi di scattare in M son tanti non ultimo il fatto che hai a disposizione opzioni del corpo macchina che in modalità scene non funzionano come puoi vedere nel libretto di istruzioni. Non ci hai detto che corpo macchina hai... Magari per prendere un po\\\' confidenza potresti concentrarti prima in modalità P poi S poi A e poi sarai pronto per prendere confidenza in M. Buone foto
Ho una d90. Per il momento amo scattare in A. Il problema di scattare in M e\' proprio il tempo: non sono ancora così veloce per decidere e impostare tutto quando fotografo persone e situazioni. Io amo molto riprendere scene di vita quotidiane che spesso non mi concedono il tempo di cui per ora necessito.
mko61
QUOTE(MarcoMigliori @ May 15 2011, 09:51 PM) *
I vantaggi di scattare in M son tanti non ultimo il fatto che hai a disposizione opzioni del corpo macchina che in modalità scene non funzionano ...


Le stesse opzioni sono disponibili in S e A. Davvero, salvo casi particolari, ma più che altro da studio (intendo scatti indoor, non didattici), non vedo motivo di lavorare in M. Buona parte del risultato di uno scatto è dato dalla pdc, o dalla necessità di gestire un movimento ... in M che vantaggi avrei?

mofise
QUOTE(faldo @ May 16 2011, 12:20 AM) *
Ho una d90. Per il momento amo scattare in A. Il problema di scattare in M e' proprio il tempo: non sono ancora così veloce per decidere e impostare tutto quando fotografo persone e situazioni. Io amo molto riprendere scene di vita quotidiane che spesso non mi concedono il tempo di cui per ora necessito.

Scatta pure a priorità di diaframmi e vai tranquillo...
Molte volte sui forum si esaspera questo discorso di scattare in manuale perchè fa fico, fa professionale...
FAccio foto da una vita e ho scattato con ogni genere di macchine fotografiche....le incacchiature per abituarsi all'esposimtro della f3....oppure la soddisfazione di aver capito come interpretare l'esposimetro tutt'altro che semplice di una leica m6....
Bello, bellissimo, ma da quando ho il matrix3d su nikon, scatto al 95% a priorità di diaframmi (più raramente a priorità di tempi) .... già in epoca di pellicola , avere un esposimetro così performante era uno spasso... ti consentiva di gestire la compensazione dell'esposizione in maniera VERAMENTE CREATIVA, partendo dall'ottimo risultato di base a "zero", potevi poi agire + o - a seconda delle tue esigenze....
Non ti fare intortare, scatta come preferisci e come ti viene meglio.
Detto questo è OVVIO che la modalità totalmente manuale è molto utile per varie occasioni ( non solo in caso di illuminazioni di scena/esposimetri esterni etc....) e non potrei farne a meno, ma soltanto quando il particolare momento la rende strettamente necessaria, altrimenti è solo una perdita di tempo.
Lucabeer
Due casi in cui la modalità M è utilissima:

- quando si vuole una serie di scatti esposti in maniera il più possibile uniforme, se sai a priori che le condizioni di illuminazione restano stabili. Utile per esempio quando scatto foto di sport, e non voglio che la macchina decida di testa sua se esporre un po' di più o un po' di meno, trovandomi poi con sequenze che alternano immagini leggermente più chiare e altre più scure

- uso del flash come fonte di illuminazione principale


In altri casi, mi trovo sempre meglio con la modalità A.
bergat@tiscali.it
In una fotografia dove le regole che le governano sono il tempo durante il quale la pellicola/sensore riceve la luce e il dosaggio ovvero la quantità di luce che nell'unità di tempo raggiunge il sensore, diventano importantissimi due parametri per ottenere una foto corretta tecnicamente: quello che è definito quindi velocità di scatto (in effetti è un tempo es 1/250 di secondo) e il diaframma che è in effetti una saracinesca calibrata per la luce che attraverso l'obiettivo (diaframma 5,6, ad esempio, vuol dire il doppio dell'intensità di illuminamento del diaframma 8).

Va da se che quindi che in una determinata situazione vi sono più coppie tempo diaframma , che possono essere scelte, per ottenere una fotografia corretamente esposta, ma con una differenza sostanziale:

man mano che i tempi aumentano(1/10, 1/5 1/2), più ci sono meno probabilità che la foto o il soggetto venga mossa/mosso

Man mano che diminuisce la quantità di luce che attraversa istantaneamente il diaframma (diaframma che diventa più piccolo 11,16,32) più i raggi convergenti in un punto sono paralleli e aumenta la profondità di campo ma al contempo aumentano i fenomeni diffrattivi.

La scelta di avere una possibilità totalmente manuale nell'apparecchio (posizione M del selettore), svincolando l'uso dei diaframmi e dei tempi in maniera autonoma, non ha prezzo, in quanto permette tutto il possibile di creatività da parte dell'utilizzatore.
mofise
QUOTE(bergat@tiscali.it @ May 16 2011, 10:19 AM) *
La scelta di avere una possibilità totalmente manuale nell'apparecchio (posizione M del selettore), svincolando l'uso dei diaframmi e dei tempi in maniera autonoma, non ha prezzo, in quanto permette tutto il possibile di creatività da parte dell'utilizzatore.

Questo discorso della creatività lavorando in manuale va chiarito.
Per me la creatività nella fotografia va cercata in tutt'altri lidi che non nello scattare in manuale. Avere una macchina con automatismi legati a un esposimetro performante, che sappia di standard produrti un immagine correttamente esposta, ti consente poi in tempi rapidissimi di compensare l'esposizione e/o variare la coppia tempo/diaframma a tuo piacimento e di concentrare la propria creatività dove veramente serve...sul soggetto/inquadratura.
Compensare l'esposizione o gestire i diaframmi in maniera creativa lo si può fare anche in A.
Lo scattare in manuale non c'entra NULLA con la creatività...è solo l'esigenza in particolari momenti di svincolarsi dal bilanciamento dell'esposizione "standard" per vari motivi che non sto qui ora ad elencare.
Antonio Canetti
un tempo ero contro gli automatismi in genere sulle fotopcamera, ma l'uso e l'esperienza mi hanno fatto cambiare idea, trovo più manuale usare la fotocamera in A e compensare con il tastino [-/+] che usare M , uso M quando voglio tenere fissi le impostazioni indipendentemente dei cambi di luce


Antonnio
mofise
QUOTE(Antonio Canetti @ May 16 2011, 11:45 AM) *
uso M quando voglio tenere fissi le impostazioni indipendentemente dei cambi di luce
Antonnio

amen
bergat@tiscali.it
QUOTE(mofise @ May 16 2011, 11:30 AM) *
Questo discorso della creatività lavorando in manuale va chiarito.
Per me la creatività nella fotografia va cercata in tutt'altri lidi che non nello scattare in manuale. Avere una macchina con automatismi legati a un esposimetro performante, che sappia di standard produrti un immagine correttamente esposta, ti consente poi in tempi rapidissimi di compensare l'esposizione e/o variare la coppia tempo/diaframma a tuo piacimento e di concentrare la propria creatività dove veramente serve...sul soggetto/inquadratura.
Compensare l'esposizione o gestire i diaframmi in maniera creativa lo si può fare anche in A.
Lo scattare in manuale non c'entra NULLA con la creatività...è solo l'esigenza in particolari momenti di svincolarsi dal bilanciamento dell'esposizione "standard" per vari motivi che non sto qui ora ad elencare.




Le strade per far fare quello che si vuole alla macchina sono molteplici. Certamente anche con A tu scegli il diaframma e la macchina sceglie il tempo. Poi dando senso alla tua creatività cambi quel tempo, sovraesponi sottoesponi, cambi gli iso, il picture control scelto ecc ecc.

Certamente poi ti potresti trovare in situazioni dove la dinamica della luce è così ampia che ti richide delle scelte ben precise, e allora adotterai una tecnica zonale, con diverse misurazioni spot, e sarai tu poi che effettuerai delle scelte.

Differente discorso per esempio nell'uso del flash, per dosare opportunamente le scelte della luce, sfondo, tempi e sinconizzazione. M ti fornisce una libertà senza uguali.



Creatività su soggetto inquadratura? quello te lo prefiguri già nella mente prima di scattare Police.gif ed è comunque l'altro lato della fotografia.
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