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paolo.teck
Ciao a tutti.

Mi rivolgo nuovamente alla vostra esperienza per per capire cosa può causare la colorazione rossastra sull'angolo alto sx della foto che allego.

E' stata scattata con il copri obb. ma la stessa cosa l'ho notata anche su tutte le foto con esposizione più lunga di un minuto, con entrambi gli obbiettivi che ho, con vari modi di esposizione, tempi, diaframmi, iso ecc...

Perdonate se l'argomento è già stato trattato e se di banale risoluzione.


Come sempre grazie.
FZFZ
Potrebbe essere un'infiltrazione di luce dal mirino...se quest'ultimo non era coperto.

Buone foto!

Federico.
robyt
QUOTE(FZFZ @ Jun 17 2005, 01:13 AM)
Potrebbe essere un'infiltrazione di luce dal mirino...se quest'ultimo non era coperto.

Buone foto!

Federico.
*



Mi sembra un'ottima osservazione.

Prova a rifare l'esperimento montando il coprioculare in dotazione e facci sapere.


paolo.teck
Effettivamente anche a me era venuto il sospetto che la luce potesse infiltrarsi dal mirino... l'ho coperto con il copri oculare ma purtroppo il problema è rimasto tale e quale.

stesmith
Succede con tutti gli obiettivi in tuo possesso?
Yor
QUOTE(paolo.teck @ Jun 16 2005, 11:04 PM)
Ciao a tutti.

Mi rivolgo nuovamente alla vostra esperienza per per capire cosa può causare la colorazione rossastra sull'angolo alto sx della foto che allego.

E' stata scattata con il copri obb. ma la stessa cosa l'ho notata anche su tutte le foto con esposizione più lunga di un secondo, con entrambi gli obbiettivi che ho, con vari modi di esposizione, tempi, diaframmi, iso ecc...

Perdonate se l'argomento è già stato trattato e se di banale risoluzione.


Come sempre grazie.
*



Ricordo una vecchia discussione su questo fenomeno...
Dovrebbe essere provocato dall'alimentazione del sensore che, trovandosi in quell'angolo provoca il surriscaldamento di una certa quantità di pixel!

Ora sono al Politecnico e tra poco inizia una lezione, quindi devo sloggarmi... comunque se cerchi dovresti trovare qualcosa spiegato meglio!

spero di essere stato d'aiuto! smile.gif
apillosu
QUOTE(Yor @ Jun 17 2005, 08:05 AM)

Ricordo una vecchia discussione su questo fenomeno...
Dovrebbe essere provocato dall'alimentazione del sensore che, trovandosi in quell'angolo provoca il surriscaldamento di una certa quantità di pixel!

.....


Però se fosse l'alimentazione del sensore lo avremmo tutti.
Ho appena provato, posa da 90 sec. nessuno strano comportamento. hmmm.gif
F.T.
Ciao,
non ti è possibile fare una prova in camera oscura???
In questo modo, annulli la possibilità dell'ingrasso di luce parassita e magari è una prova più affidabile rispetto al tappo???
paolo.teck
Si il "problema" si presenta sia con il 18-70 del kit che con il 70-300 G.

Fare la prova in camera oscura è un'idea, ma visto che quella strana colorazione rossastra è sempre visibile nella stessa identica posizione mi ha fatto pensare che non sia dovuta a un'infiltrazione di luce... almeno credo...
_Led_
QUOTE(apillosu @ Jun 17 2005, 09:20 AM)
QUOTE(Yor @ Jun 17 2005, 08:05 AM)

Ricordo una vecchia discussione su questo fenomeno...
Dovrebbe essere provocato dall'alimentazione del sensore che, trovandosi in quell'angolo provoca il surriscaldamento di una certa quantità di pixel!

.....


Però se fosse l'alimentazione del sensore lo avremmo tutti.
Ho appena provato, posa da 90 sec. nessuno strano comportamento. hmmm.gif
*




Dovrebbe essere dovuto al surriscaldamento del CCD che si evidenzia se non si inserisce il noise reduction sulle pose lunghe.
La differenza di comportamento potrebbe risiedere nel fatto che apillosu utilizza il NR su pose lunghe e paolo.teck no.
Pertanto suggerisco a paolo.teck di verificare che il NR sia inserito e riprovare
matteoganora
E' dato da un surriscaldamento.

Si presenta in condizioni generiche, ma non è detto che sia sempre percettibile.

Primo, se la macchina è accesa da un po, è più probabile che lo faccia.
Secondo, dipende dalla temperatura del sensore e dal lungo tempo di posa usato.

In teoria, se si ripete la prova per più scatti di seguito, dovrebbe aumentare, a macchina "fredda" dovrebbe attenuarsi.
Mantorok
Stasera provo.

Pose così lunghe si utilizzano in fotografia astronomica, ma sono tempi improponibili
se usati senza un inseguitore... Alzi la mano chi ha un inseguitore qui...


A.
paolo.teck
Mi conforta sapere che è una cosa abbastanza normale... stasera comunque riprovo sia con macchina "fredda" che con il sistema noise reduction attivo, sperando di ottenere risultati migliori.

Effettivamente la fotografia astronomica non mi interessa più di tanto, però ad esempio una città illuminata in piena notte (dove i tempi di posa possono essere abbastanza lunghi) potrebbe essere di mio gradimento, e vedere questa "chiazza rossastra" mi turba parecchio mad.gif
Cheo
QUOTE(Yor @ Jun 17 2005, 08:05 AM)


Ricordo una vecchia discussione su questo fenomeno...
Dovrebbe essere provocato dall'alimentazione del sensore che, trovandosi in quell'angolo provoca il surriscaldamento di una certa quantità di pixel!


Confermo.
Cheo
Si può vedere bene in QUESTO confronto
Mantorok
QUOTE(paolo.teck @ Jun 17 2005, 11:38 AM)
Mi conforta sapere che è una cosa abbastanza normale... stasera comunque riprovo sia con macchina "fredda" che con il sistema noise reduction attivo, sperando di ottenere risultati migliori.

Effettivamente la fotografia astronomica non mi interessa più di tanto, però ad esempio una città illuminata in piena notte (dove i tempi di posa possono essere abbastanza lunghi) potrebbe essere di mio gradimento, e vedere questa "chiazza rossastra" mi turba parecchio  mad.gif
*



Per esperienza, non arriverai mai a tempi simili...

A.
paolo.teck
QUOTE(matteoganora @ Jun 17 2005, 09:48 AM)
E' dato da un surriscaldamento.

Si presenta in condizioni generiche, ma non è detto che sia sempre percettibile.

Primo, se la macchina è accesa da un po, è più probabile che lo faccia.
Secondo, dipende dalla temperatura del sensore e dal lungo tempo di posa usato.

In teoria, se si ripete la prova per più scatti di seguito, dovrebbe aumentare, a macchina "fredda" dovrebbe attenuarsi.
*



Ho provato a macchina "fredda" e anche dopo vari tentativi il problema non si è presentato biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

Ringrazio tutti e vi auguro buone foto.
P.s.
Senza forum sarei un uomo morto.
paolo.teck
Scusate sono ancora io...

Ci tenevo a far notare (a chi poco esperto come me) come il fenomeno viene attenuato anche con la rid. disturbo attiva.

Le pose sono entrambi di circa 2min. la prima senza rid. disturbo la seconda con...
ovviamente questa non è la città di notte di cui parlavo prima, è solo per rendere l'idea.
paolo.teck
Seconda.
Mantorok
Più che attenuato direi eliminato... smile.gif

Ecco perchè non avevo mai notato una cosa simile: ho sempre la NR attivata sulle pose lunghe...
A.
StefanoBonfa
QUOTE(matteoganora @ Jun 17 2005, 10:48 AM)
E' dato da un surriscaldamento.

Si presenta in condizioni generiche, ma non è detto che sia sempre percettibile.

Primo, se la macchina è accesa da un po, è più probabile che lo faccia.
Secondo, dipende dalla temperatura del sensore e dal lungo tempo di posa usato.

In teoria, se si ripete la prova per più scatti di seguito, dovrebbe aumentare, a macchina "fredda" dovrebbe attenuarsi.
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Scusate il ritardo... ma qui sono state fatte pesanti ed ingiustificate critiche alla D70... anche se inconsapevolmente ! ! !

Da quanto citato si evince una progettazione della D70 del tutto sbagliata, un comportamento del tutto casuale, una instabilità termica da far paura !

E perchè mai dovrebbe surriscaldarsi a tal punto, e con quell'abnorme gradiente termico tale da presentare quelle "chiazze rossastre" solo in un bordo ?
Grave errore di progetto ? ? ?

Tutto falso !
Fosse vero, dovrebbero vietare l'uso della D70 nei prati e nei boschi, specie d'estate... pericolo d'incendio !

Guardate che nella foto scattata a "macchina fredda" senza NR le "chiazze rossastre" sono sempre lì, con la stessa identica forma !
Sono solo coperte dalle luci della città.
Non c'è bisogno di ricorrere a misurazioni specifiche, basta aumentare la luminosità della foto e vi potete rendere conto di persona.
StefanoBonfa
Come si vede dall'immagine acclusa il fenomeno si ha anche "a macchina fredda" senza NR.
Ho esaltato la visibilità, sullo sfondo c'è la distribuzione dei colori primari lungo una linea, limitata a metà fotogramma.

Non è un difetto della D70: è un fenomeno tipico dei CCD.

[attachmentid=20610]



giovanni.gambaro@alice.it
Per esperienza, non arriverai mai a tempi simili...

A.
*

[/quote]
Non sono del tutto d'accordo... Per esempio recentemente ho fatto foto notturne in montagna e ho esposto per più di 40 secondi...

A questo proposito ho una domanda: come mai fra i dati tecnici della D70 non c'è la posa B ma poi è selezionabile e utilizzabile dalla ghiera dei tempi?
Ho visto che la D70s accetta un comando remoto a cavo... (questo o il telecomando sono indispensabili per la posa B) : pensate sia adattabile alla D70 classic?

Giovanni

matteoganora
QUOTE(StefanoBonfa @ Jun 23 2005, 03:12 PM)
Tutto falso !
Fosse vero, dovrebbero vietare l'uso della D70 nei prati e nei boschi, specie d'estate... pericolo d'incendio !


Veda lei... rolleyes.gif

Io questa cosa del surriscaldamento l'ho appresa in LTR, a D70 smontata...
Magari ricordo male, o magari dovrebbe fare domanda di lavoro in LTR per sostituire i tecnici...

Poi, come mai, visto che non ci sono fenomeni di surriscaldamento, in fotografia astronomica usano delle ventole di raffreddamento dietro le superfici dei sensori???
A proposito... ecco un post di Maio (che certamente saprà qualcosa in più di tutti noi...):
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jun 17 2004, 10:03 AM)
Nella fotografia astronomica si parla infatti di sottrazione del dark frame proprio per rimuovere le "imperfezioni" naturali della tecnologia. In realtà con l'aumentare del tempo di posa si aggiungono altre complicazioni talvolta apportate da un surriscaldamento laterale del sensore prossimo al circuito di amplificazione prima della conversione AD. In questo caso, si parla di rimozione del campo "piatto" o flat field...

Giuseppe Maio
www.nital.it
*



Comunque, fate voi...
matteoganora
Inoltre, allego un link a un sito specialistico di astrofotografia, dove si parla di questa cosa:

http://www.astrosurf.org/buil/d70v10d/eval.htm

Al punto 3 dice (in inglese)
3. THERMAL SIGNAL

Left, Canon 10D 300-seconds exposures dark frame at 22°C. Right, Nikon D70 300-seconds exposures dark frame at 22°C.


user posted image user posted image

On left, the thermal signal of the 10D, on the right, the thermal signal of D70. The thresholds of visualization are identical in both cases (200 and -50 with an average level brought to zero). The D70 shows a phenomenon of electroluminescence caused by the output circuits of the CCD. The most intense point of this glow is of 190 ADU for a 300 seconds exposure. One observes a similar phenomenon on 10D CMOS, but definitely less intense (12 ADU in 300 seconds). The rate of the thermal signal characteristic of the hottest pixels of D70 is 8 ADU/second at 22°C. The same rate for the 10D is 0,5 ADU/second (2 pixels only have a rate of 6 ADU/s in the model tested).

Chissa se davvero i nostri prati e boschi non siano in pericolo... rolleyes.gif
StefanoBonfa
Non è un difetto della D70: è un fenomeno tipico, alquanto particolare, dei CCD.

Non è dovuto a surriscaldamento:

1) Il rumore che si manifesta a questi livelli di illuminazione e ai lunghi tempi di posa conseguenti è dovuto essenzialmente alla dark current.
La dark current raddoppia ad ogni aumento di temperatura ci circa 6 - 9 °C.
Se consideriamo l'intensità del rosso nella foto in questione, possiamo calcolare un rapporto di oltre 20:1 tra il picco della zona rossa e le zone circostanti.
Nessun surriscaldamento al mondo potrebbe mai dar luogo, in pochi millimetri, allo scarto di temperatura che ne conseguirebbe, specie se teniamo conto della capacità termica e della conducibilità termica del silicio, materiale di base con cui è costruito un sensore. Il calore necessario avrebbe già danneggiato altri componenti oltre al sensore.
L'unico metodo valido per eliminare questo rumore dovuto alla dark current è evitare che si generi, per questo il sensore, nella fotografia astronomica, viene raffreddato con celle Peltier (quale barbaro troglodita userebbe mai una ventola per raffreddarlo...).
Questo rumore si manifesta in una miriade di punti variamente luminosi (e variamente colorati), come potete notare nelle foto del sito di fotografia astronomica.
Dal momento che c'è una certa ripetibilità della trama, questo rumore si può attenuare con la tecnica del dark frame (usata anche nella D70 attivando NR).

2) Considerando il nostro fenomeno, è chiaramente visibile che non si tratta di rumore, ma di un vero e proprio segnale luminoso con una propria colorazione tipica.
Non vi voglio annoiare ulteriormente con la dimostrazione di quanto sopra.
Ma da dove proviene questo segnale luminoso ?
Dall'interno del sensore: dall'amplificatore-convertitore di uscita, interno al sensore (non dall'amplificatore esterno che si trova prima del convertitore A/D).
Se guardate lo schema elettrico di un CCD, è quel triangolino che si trova all'uscita del registro orizzontale (HCCD), proprio vicino allo spigolo che corrisponde all'area della foto in cui si manifesta il fenomeno.
Questo amplificatore ha il compito di convertire in tensione la carica elettrica proveniente dai singoli pixel: è una configurazione circuitale presente in tutti i CCD, non solo in quello della D70.
E' proprio in questo amplificatore che si instaura un fenomeno di elettroluminescenza (EL).
Ricordo che l'elettroluminescenza è l'emissione di radiazione luminosa dovuta a conversione di energia elettrica.
Lo spettro della elettroluminescenza prodotta dai MOS dello stadio finale del sensore ha un picco nel vicino infrarosso, ma si estende fino oltre il verde.
Proprio per questo si nota la tipica colorazione rossastra.
La radiazione rossa penetra in profondità nel silicio, la verde un po' meno. Si instaurano inoltre riflessioni dovute agli elementi sovrastanti, e cioè: CFA, microlenti, vetro protettivo e filtro AA-IR.

E' un fenomeno tipico dei CCD, alquanto noto a chi pratica fotografia astronomica. Avrete notato che nel sito suddetto non a caso si parla di elettroluminescenza.

Magari continuo dopo...




StefanoBonfa
Il fenomeno dell'elettroluminescenza si manifesta anche nei CCD usati in campo astronomico.
Alcuni costruttori hanno apportato lievi modifiche circuitali per consentire una particolare modalità operativa.

Il problema, infatti, si può risolvere in modo molto semplice: basta interrompere l'alimentazione dell'amplificatore finale per tutto il tempo di posa.
In questo intervallo di tempo questo amplificatore non deve compiere nessuna operazione, l'alimentazione viene riattivata alla fine del tempo di posa per permettere la conversione delle cariche elettriche accumulate nei pixel.

Alcuni tecnici, invece, usano sottoalimentare questo amplificatore, ottenendo così un'attenuazione dell'effetto... soluzione alquanto discutibile.

Sono sempre e comunque delle complicazioni circuitali che vale la pena mettere in atto solo su macchine espressamente adibite alla fotografia astronomica.
Un discorso analogo si può fare sul raffreddamento con celle Peltier.

Nonostante ciò, i CCD sono di gran lunga preferiti ai CMOS in questo specifico ambito professionale (conto in banca permettendo...).

La D70 è una macchina di uso generico, non adibita unicamente alla fotografia astronomica.
Per i suoi scopi, nelle lunghe esposizioni, il Noise Reduction è più che sufficiente.

Riguardo al surriscaldamento, faccio notare che la dark current si presenta anche a temperatura ambiente, anche in pieno inverno.
Dipende essenzialmente dalla temperatura e solo in parte dalle imperfezioni ed impurità del CCD e dal suo pilotaggio.

Per chi ha dimestichezza con la Fisica dello Stato Solido o con la Microelettronica, ricordo che la dark current è rilevante a temperatura ambiente anche nel silicio intrinseco, proprio perchè il gap tra banda di valenza e banda di conduzione è di 1,12 eV.
Basta applicare la funzione di distribuzione di Fermi-Dirac, per calcolare la densità delle coppie elettrone-lacuna.

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Chiedo scusa per questa mia lunga dissertazione tecnica, chi mi conosce sa bene che avrei preferito evitarla.
Come dimostra la dinamica dei miei interventi in questa discussione, ho cercato di mantenere un discorso semplice e comprensibile a tutti, fin nel possibile.
Ma se qualche saccente si mette a contestare una mia affermazione di carattere tecnico, non posso giustificarmi parlando di caciotte di pecorino !

Grazie per la pazienza


Yor
QUOTE(StefanoBonfa @ Jun 25 2005, 12:01 PM)
[...]


Grazie mille per l'interessanta risposta... guru.gif
Io avevo quasi totalmente rimosso dalla memoria la causa di tale fenomeno!
In genere non mi preoccupo di difetti, evitabili e non, che comunque non possono essere risolti!
Penso più a scattar foto...(appena ritornerà la macchina dall'assistenza...l'ultimo aggiornamento firmware me la sta bloccando in riparazione da ormai troppo tempo!)
ma un po' di cultura non fa mai male!

Ciao a tutti! smile.gif
StefanoBonfa
La cosa buffa è che sono io a dover difendere Nikon nei confronti di un Nikonista Doc che ci propina paragoni con Canon !

L'articolo da cui è tratto il paragone è tutto un programma... vengono anche fornite pseudo prove, con tanto di grafici, delle perdite dovute alla compressione raw della D70 e bla, bla, bla...

Bah...

Misterium fidei




matteoganora
QUOTE(StefanoBonfa @ Jun 27 2005, 08:16 AM)
La cosa buffa è che sono io a dover difendere Nikon nei confronti di un Nikonista Doc che ci propina paragoni con Canon
*



Crede che Nikon abbia bisogno di farsi "difendere" ? huh.gif

QUOTE(StefanoBonfa @ Jun 27 2005, 08:16 AM)
Misterium fidei
*



La fede è fatta di dogmi, la verità di spirito critico... wink.gif
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