Con una reflex come la D90, utilizzare i digital-vari program lo vedo riduttivo, se non all'inizio per sperimentare e per vedere i limiti di un tale automatismo come in questo caso.
Per poter effettuare foto con una sufficiente sicurezza di "congelamento" del soggetto, in una partita di calcio utilizzerei sicuramente la D90 + 18-105 cosi' settata:
Priorità di diaframma (A) con un diaframma tra il 5,6 e 8 (nuvole o sole);
Iso auto con 200iso di partenza, 1600 max, e tempo di posa minimo 1/500 o 1/640 sec;
Af in modalità AF-C.
QUOTE(furio4luglio @ Jan 2 2010, 11:07 PM)

Mi permetto di ribadire che non riesco a comprendere bene a cosa serva alzare gli Iso oltre i 200-400 "en plein air", cioè per foto all'aperto, magari alla presenza di luce diretta del sole. Io utilizzo una D3 che, credo, sopporti ancora meglio della D90 gli 800 o 1600 o 3200 Iso eppure cerco sempre di scattare al minimo di sensibilità del sensore, quando è posibile, riservandomi di alzare gli Iso in situazioni di scarsa luce e in interni. Perché? E' molto semplice, perché se nasce l'esigenza di un crop molto accentuato, di un taglio particolare della foto, il rumore verrà inevitabilmente fuori. Nel caso del nostro amico, si tratta di sport praticato all'aperto (almeno credo); una situazione nella quale è essenziale avere tempi molto rapidi e dove è possibile accettare un'apertura maggiore del diaframma. Quindi, tanto meno livello di sensibilità, maggiore nettezza dell'immagine e maggiori possibilità di manipolazione, conservando una qualità accettabile
Con la D90 non si alzano gli iso a 200: sono la sensibilità nominale del sensore.
Nelle foto all'aperto con un obiettivo da kit immagino che spesso 1/500 con iso 200 e un diaframma 5,6 o 8 possano essere insufficienti se la giornata non è delle migliori, meteorologicamente parlando... E se ho mezzo campo al sole e mezzo in ombra???
Non riesco a capire l'avversione per l'auto-ISO da parte di alcuni; la macchina, con le impostazioni di cui parlavo prima, in fondo scatta con questa logica:
se l'esposimetro considera che la luce è troppa, diminuisce gradualmente il tempo di esposizione (da 1/500 a 1/640, 1/800, 1/1000, 1/1250,ecc...). Il soggetto viene congelato alla grande.
Man mano che la luce diventa sempre piu' insufficiente, viene allungato il tempo di posa fino alla soglia impostata.
Al raggiungimento di quest'ultima, inizia ad alzare gli iso fino al massimo da noi scelto; a questo punto, con la luce nuovamente insufficiente, riprende ad alzare inesorabilmente il tempo di scatto e quindi 1/400, 1/320, 1/250, ecc...
E' ovvio che, se io ho il 18-105 a f/5,6 e l'esposimetro mi segnala sottoesposizione, o alzo gli iso (grana) o alzo il tempo di scatto (mosso), non posso far miracoli...
Ritengo comunque una manna l'auto iso, permette di decidere a priori la profondità di campo, il tempo minimo di posa per scongiurare il mosso (sia per la lunqhezza focale che per il movimento del soggetto) e il max valore di iso da utilizzare: davvero non si può desiderare di più.
La grana su foto luminose è molto ma molto più accettabile (e correggibile via software) di un mosso: la foto con il soggetto mosso, se non fatta di proposito, si cestina e basta.
Io la vedo cosi'...
ciao a tutti!