QUOTE(Franco_ @ Sep 23 2009, 09:33 AM)

Le considerazioni di Ken Rockwell vanno prese con le molle: è stato capace di scrivere che il 18-55 è migliore del 17-55...
Tra le tante sue perle l'altro giorno mi è capitato sotto gli occhi il
confronto agli alti ISO tra D90, D200, D300 e D3... Negli scatti ha usato C.I. Saturo (Vivid) con Saturazione +3, Nitidezza +5 e D-lighting attivo su Normale. Va bene per prova portare al limite i settaggi, ma la foto deve restare una foto, non diventare una carnevalata... il fatto è che ama le immagini sature (basta farsi un giro sul suo sito) e soprattutto ritiene migliore a priori quello che costa di meno...
Non sono completamente d'accordo con quello che dici. Trovo interessante il punto di vista di Ken Rockwell e la sua filosofia. Non mi piacciono le sue foto ultrasature e infatti non uso le impostazioni che suggerisce ma il suo modo di vedere controcorrente aiuta a bilanciare i troppi siti che vedono il di più e il più costoso come assolutamente migliore.
Non dice che la 18-55 sia meglio del 17-55 2.8 ma dice che mentre il 18-55 vale molto più del suo prezzo, il 17-55 2.8 vale meno del suo prezzo. E anche altri siti (tra cui www.photozone.de) confermano il fatto che il rapporto qualità/prezzo è piuttosto alto nel primo e basso nel secondo.
Credo che per i neofiti sia molto meno pericoloso Ken Rockwell di quanto siano altri canali. Spesso le persone prendono la macchina X con l'obiettivo Y, fanno foto scadenti, le confrontano con altre foto fatte dagli altri (magari con la macchina X+1 e l'obiettivo Y+1) e ritengono erroneamente che sia quel +1 di macchina e obiettivo a fare la differenza. Peccato poi che anche su questo forum vediamo foto pessime fatte con macchinoni e obiettivi ultralusso fatte alle 2 del pomeriggio, controluce, con i fili della luce e i bidoni della spazzatura che entrano nel quadro. Mi sembra che invece Ken Rockwell restituisca quel lato ludico alla fotografia che non ha bisogno di macchinoni e obiettivi pro ma entusiasmo nell'uscire a scattare e la pazienza nell'aspettare il momento giusto (guarda la sezione timing e how to make great photographs). Anche la sezione in cui parla delle 7 categorie di fotografi è divertente, soprattutto quando parla degli armchair photographers

Trovo il suo confronto tra D90 e D300 molto utile per chi sia indeciso tra le due macchine e mi sembra che le cose che elenca siano ben evidenziate. Io avevo una D40 con 18-55 e 55-200 VR e con questo corredo ho fatto delle foto che mi piacciono molto. Ora, più per sfizio che per necessità, ho preso una D300 con 16-85 e 35 1.8. Le cose che cominciavano a starmi un po' strette della D40 erano l'autofocus a tre punti, i molti comandi attivabili solo via menu e il fatto che qualche volta sovraesponesse un po' (bruciandomi le alteluci). Alla fine ho scelto la D300 rispetto alla D90 per l'autofocus e il fatto che il matrix fosse più affidabile ma devo dire che se tornassi indietro forse spenderei meglio i miei soldi. Le altre caratteristiche in cui la D300 è superiore sono sciocchezze per me, come l'intervallometro o la possibilità di configurare cose assolutamente inutili (come i nomi delle foto o l'inversione dei tasti destra-sinistra e alto-basso in playback!!!) ma di contro pesa di più, costa molto di più, ho dovuto comprare delle schedine CF invece di riutilizzare le SD che già avevo, il piccolissimo e comodissimo telecomandino della D40 non funziona più e devo prenderne uno molto più scomodo e ingombrante!!! Il live view su ghiera è un chiaro errore di progettazione (hanno dovuto mettere l'opzione per scatto singolo/multiplo via menu!!!), tanto che è stato corretto nelle macchine successive.
Per finire, non vedo alcuna differenza tra le foto che facevo con la D40 18-55 e 55-200 e le foto che faccio ora con il 16-85.